Cecenia, nuova mattanza di attivisti delle Ong
Due militanti di una organizzazione umanitaria sono stati rapiti e uccisi in Cecenia. Si tratta di Zarema Sadulaieva, responsabile dell’Ong “Salviamo la generazione” e il marito Alik Dzhabrailov. Appena un mese fa in Cecenia era stata rapita e uccisa Natalia Estemirova, giornalista e collaboratrice della Ong russa “Memorial”. Continua così la tragica scia di sangue che in Russia, negli ultimi anni, ha condotto alla morte giornalisti, militanti e attivisti di Ong impegnati nella difesa dei diritti umani. Tutti hanno pagato con la vita le loro denunce sulle violazioni delle libertà fondamentali in Russia ma soprattutto in Cecenia e Daghestan.
Nelle due repubbliche caucasiche, in particolare, negli ultimi mesi si sono moltiplicate violenze e omicidi. I cadaveri degli ultimi due attivisti uccisi sono stati ritrovati crivellati di colpi l’11 agosto nel bagagliaio della loro auto nel sobborgo di Chernorechye alla periferia di Grozny. Lo riferisce Ferdinando Pelliccia, dallo spazio web di Dazebao (www.dazebao.org). Uomini non identificati, racconta Pelliccia, avevano prelevato Zarema e Alik il 10 agosto dall’ufficio della loro Ong nella capitale cecena, portandoli via.
La loro organizzazione umanitaria, “Salviamo la generazione”, aiuta in particolare i giovani che vivono in Cecenia, per evitare che finiscano per arruolarsi nelle sanguinarie bande armate che infestano la regione. Il presidente russo, Dmitrij Medvedev, ha chiesto alle forze dell’ordine e agli organi inquirenti di far luce al più presto sull’uccisione dei due attivisti. Un assassinio da lui stesso definito «un crimine vile e brutale».
In una nota della presidenza russa si legge: «Purtroppo questo non è il primo crimine in Cecenia diretto contro coloro che aiutano con metodi civili i cittadini e la gente semplice a difendere i propri diritti e a ottenere giustizia, coloro che con la propria opera favoriscono il ripristino della vita normale nel paese. La dirigenza politica cecena e il presidente Ramzan Kadyrov in persona – continua la nota del Cremlino – hanno fatto molto per sconfiggere le bande di terroristi e per il ripristino della pace nella regione. Trovare e punire gli assassini è un obbligo e una questione di onore per le forze dell’ordine, per le autorità locali, per il presidente ceceno Ramzan Kadyrov», conclude Medvedev.
Il presidente ceceno Kadyrov intervenendo in merito si è detto «scioccato» dall’omicidio di Zarema Sadulayeva e Alik Dzhabrailov. Il capo di Stato ceceno, proconsole di Mosca nominato da Putin, ha anche esortato la polizia e la magistratura a fare il possibile per trovare i responsabili dell’assassinio. Il discusso leader ceceno è al centro di forti critiche mossegli dagli attivisti per i diritti umani ed è stato anche oggetto di accuse dirette per molte uccisioni di civili in Cecenia. Kadyrov è tornato ad essere additato come complice (se non addirittura mandante) di omicidi politici, dopo l’assassinio il 15 luglio scorso della Estemirova quando un responsabile dell’Ong “Memorial”, Oleg Orlov, aveva apertamente accusato il presidente ceceno di essere all’origine dell’uccisione della giornalista.
Anche in quel caso Kadyrov aveva promesso di portare i responsabili davanti alla giustizia. «La verità – afferma Pelliccia – è che dietro questi assassini c’è un complicato intreccio di estremismo islamico, scontri tra bande rivali e vicende di corruzione. I giornalisti in particolare, per il loro ruolo professionale, sono la categoria più esposta». Tanto è vero che sempre l’11 agosto a Makhachkala, capitale del Daghestan, repubblica del Caucaso russo al confine con la Cecenia, è stato ritrovato il cadavere di Malik Akhmedilov, corrispondente del settimanale in lingua avara “Istina” , La verità. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato in un’auto parcheggiata nel quartiere Palmira, una zona di dacie alla periferia della città. Era crivellato da colpi di arma da fuoco, in particolare in corrispondenza dello stomaco. Altri giornalisti sono stati uccisi negli ultimi tempi in Daghestan.
Nel marzo 2008, ricorda “Dazebao”, nella capitale è stato assassinato Gadzhi Abashilov, della radiotelevisione locale. Nel settembre successivo, sempre a Makhachkala, ad essere ucciso è stato il noto giornalista radiotelevisivo Abdullah Alishaev, mentre nel luglio 2005 la stessa sorte era toccata al giornalista e politologo Zaghid Varisov. Nel maggio 2005 era stato anche ucciso il ministro dell’informazione del Daghestan, Zaghir Arukhov. Dopo questi ultimi due morti in Cecenia le autorità di Mosca hanno deciso di inviare a Grozny una squadra di esperti del Comitato investigativo della procura federale per aiutare a fare luce sulla loro uccisione. Nel frattempo la procura cecena ha aperto due inchieste una per omicidio multiplo e l’altra per traffico illegale di armi.
Il presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, Lluìs Maria de Puig, ha espresso il suo cordoglio e il suo sgomento per l’uccisione del capo della Ong “Save the Generation”, e di suo marito. «La situazione dei difensori dei diritti umani in Cecenia e nel Caucaso del Nord è diventata insostenibile», afferma de Puig. «La minaccia costante che incombe su questi militanti non può più essere tollerata in un paese del Consiglio d’Europa», continua il presidente. «Chiederemo all’Assemblea di considerare il caso senza ulteriori ritardi. Il nostro appello alle autorità in seguito all’uccisione di Natalia Estemirova il mese scorso – constata de Puig – non ha avuto assolutamente nessun effetto. Coloro che hanno perpetrato questi crimini devono essere identificati e portati davanti alla giustizia», ribadisce il presidente, «l’illegalità e l’impunità in Cecenia deve finire. In ballo c’è la credibilità e la responsabilità delle autorità» (info: www.dazebao.org / www.megachip.info).
MURDERS IN CHECHNYA - Zarema Sadulaieva and her husband Alik Dzhabrailov, Russian volunteers from the ong “Save the generation”, have been murdered near Grozny in Chechnya, less than a month after the assassination of the reporter Natalia Estemirova. The same day (august, 11) has been killed in Daghestan the journalist Malik Akhmedilov, from the network “Istina” (thruth). Info: www.dazebao.org / www.megachip.info.