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Spagna, rivolta a oltranza: come a piazza Tahrir?

Scritto il 20/5/11 • nella Categoria: segnalazioni Condividi Tweet

Prove tecniche di piazza Tahrir anche in Europa? Il suggestivo paragone con il principale teatro egiziano delle lotte anti-Mubarak, per quanto ancora prematuro, non può non venire in mente osservando quanto accade in decine città della Spagna, devastata dalla crisi economica e con un tasso di disoccupazione giovanile che ha pochi eguali nel resto del pur malmesso mondo occidentale. Denunciando le condizioni di vita sempre più dure create dalla crisi e dai successivi giri di vite decisi dal governo del premier socialista José Luis Zapatero, la disoccupazione oltre il 20%, la “collusione” fra politici e banchieri, e chiedendo un sistema di democrazia partecipativa, a migliaia sono in piazza dallo scorso 15 maggio.

Sono in gran parte giovani lavoratori precari, spesso ora senza lavoro né prospettive e autoribattezzatisi gli “indignados”. Partita dal web e dalla Spagna 5piattaforma politica “Democracia Real Ya”, la mobilitazione ha portato per le strade disoccupati/e, precari/e, lavoratori e studenti, in un movimento intergenerazionale e trasversale dal punto di vista sociale e politico. Cuore di “Democracia Real Ya” è la contestazione alle “riforme antisociali” con cui Zapatero ha risposto alla crisi, sordo ai bisogni reali della popolazione: casa, lavoro, cultura, salute, educazione.

Cuore della protesta, che chiede esplicitamente “un’uscita sociale al capitalismo”, è Madrid, che ha visto martedì sera una seconda occupazione della centralissima Puerta del Sol, da dove solo ieri mattina i manifestanti erano stati sgomberati con la forza dalla polizia. I giovani, che si sono autoconvocati a migliaia attraverso le reti sociali del web e che si riconoscono nella piattaforma “Democracia Real Ya”, erano stati duramente caricati dalla polizia che tentava di sgomberare la piazza. Ventiquattro gli Spagna 1arrestati, di cui cinque minori. Dieci di loro sono attualmente ancora nelle mani della polizia, mentre i rilasciati hanno annunciato di voler denunciare la polizia per falsità e violenze.

Nonostante i numerosi giovani, il movimento “15 – M” ha annunciato di voler restare 24 ore al giorno nella celebre piazza madrilena fino alle elezioni amministrative e regionali di domenica prossima, dove i socialisti sono dati in disarmo. La rabbia della piazza contro le politiche socialiste fa il pari con la paura di un ritorno al potere della destra liberista e reazionaria, incarnata dal Partido Popular. Per uscire da quest’impasse e da quello che definiscono negli slogan “il finto bipartitismo che non ci rappresenta”, la Puerta del Sol è stata invasa da migliaia di giovani, riuniti in assemblea, che hanno deciso per un presidio permanente 24 ore al giorno cantando fra Spagna 2l’altro “Non abbiamo casa, restiamo in piazza” e “Se non ci lasciano sognare, non li faremo dormire”.

(Mariangela Casalucci, “Spagna: migliaia in piazza senza tregua. Prove tecniche di piazza Tahrir anche in Europa?”, pubblicato il 19 maggio 2011 su “Radiondadurto”, www.radiondadurto.org. Manifestazioni analoghe si tengono in altre decine di città spagnole, tra cui Valencia, Malaga, Cordoba, Siviglia, A Coruna, Granada (dove tre giovani sono stati arrestati per resistenza) e Barcellona, dove ai giovani si è aggiunta la Federazione degli Inquilini).

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Tag: Barcellona, capitalismo, crisi, diritti, Egitto, futuro, giovani, lavoro, Madrid, rivolta, Spagna, tagli, welfare

2 Commenti

  1. Barbara
    21 maggio 2011 • 05:26

    Vi appoggio con tutta me stessa. Mi piacerebbe che in Italia tutti fossimo Coraggiosi come Voi. La penso come Voi il problema in Italia sono i politici ormai questa politica è solo a pro dei politici e il guaio è che Noi dobbiamo mantenerli. E chiaro che non sono in grado di gestire i NOSTRI soldi. Nessuno. I Nostri soldi servono a far avere a loro un tenore di vita ALLA GRANDE. TUTTI A CASA. E largo ai giovani sicuramente peggio di loro non facciamo.

  2. SANDRO A
    21 maggio 2011 • 23:53

    la spagna ma cosa cade ,,e un un fine di prima vera araba e inizio di prima estate europea…il tempo e cambiato i politici deveno andare a casa basta ….il mondo non vuole piu politica

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