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Ipoteca sull’Italia: l’aiuto Bce in cambio della nostra fine

Scritto il 06/8/12 • nella Categoria: segnalazioni Condividi Tweet

Giù la maschera: l’Italia si prepara a firmare un’ipoteca che non sarà solo finanziaria, ma anche politica. Perché appena Monti sottoscriverà il “programma” per garantirsi gli aiuti dall’Europa, «i programmi elettorali saranno carta straccia prima ancora di venire presentati». Lo afferma il “Corriere della Sera”, in un’analisi di Francesco Verderami. «Il commissariamento economico si porterà infatti appresso il commissariamento della competizione tra partiti. E il salvataggio del Paese – aggiunge Verderami – avrà un prezzo che si pagherà nella valuta più pregiata: la democrazia». Allarme rosso, dunque, se ne parla persino il “Corriere”: «E’ già quasi tutto scritto, di sicuro è già tutto pronto. I leader della “strana maggioranza” sono stati allertati e sono consapevoli che il premier è prossimo al passo, che il governo si prepara a chiedere “assistenza” e che la Bce è pronta a fornirla, garantendo così l’abbassamento dello spread che sta mettendo in ginocchio il Paese».

Quello che l’Italia non riesce a reggere è la quotidiana permanenza oltre “quota 400”: le “bombole d’ossigeno” sono disponibili, ma costano Draghi e Monticarissime. Come prescrivono le regole imposte dall’oligarchia politico-finanziaria europea, Monti dovrà prima sottoscrivere il “memorandum of understanding”, «che equivale al commissariamento dell’economia e della politica», ammette Verderami. Nessuna illusione dai partiti-fantasma che reggono il “governo dei banchieri”, dopo l’ultimo vertice alla Bce: «La tesi che Draghi sia stato sconfitto è falsa, è figlia di una lettura distorta delle parole che aveva in precedenza pronunciato», dice Stefano Fassina, responsabile economico del Pd. «La verità è che, in assenza di scelte politiche, la Bce non può muoversi oltre le regole. Così il “programma” è condizione necessaria per ottenere gli aiuti».

Se Monti si è sempre rifiutato di chiederli c’è più di un motivo, spiega sempre Verderami sul “Corriere” del 3 agosto: il primo è che, finora, gli “aiuti” non hanno aiutato nessuno. Poi: il paese sarebbe facilmente depredato, con l’alibi delle privatizzazioni, da «quanti vorrebbero dividersi le spoglie industriali e finanziarie italiane». Terzo problema, drammatico: «Il commissariamento porrebbe limiti al libero gioco democratico». Pd, Pdl e Udc temono che la partita possa venire addirittura falsata, «perché alla competizione elettorale si presenterebbero con le mani legate dagli impegni assunti per “salvare il Paese”», mostrando il fianco a quelle che il “Corriere” definisce «forze antisistema e antieuropeiste», ovvero la galassia democratica delle tante voci che prime hanno denunciato quello che ora Francesco Verderamitutti ammettono: i diktat di Bruxelles comportano un inaudito “massacro sociale” e la fine della nostra sovranità democratica.

«Che senso avrebbe una campagna elettorale con programmi ridotti a carta straccia?», si domanda Verderami, consapevole che il “commissariamento” di Bruxelles equivarrebbe alla fine sostanziale della democrazia italiana – peraltro già anticipata dal Fiscal Compact, il trattato che dal 2013 priverà gli Stati persino della minima autonomia finanziaria: la spesa pubblica dovrà prima essere validata dai tecnocrati europei, che nessuno ha eletto. Se il Pd balbetta all’ombra di Napolitano e Casini auspica la linea “Monti dopo Monti”, nel Pdl Berlusconi ha imposto una pausa di riflessione in attesa di sviluppi, ma non mancano “falchi” come l’ex ministro Antonio Martino, secondo cui il “macellaio” Monti finora si è limitato a scherzare. Per Martino la cura (suicida) del rigore non è che all’inizio: bisogna riformare (cioè tagliare) quel che resta dello Stato, dalle Regioni alla sanità. Tempo un anno, tornerà in auge un vecchio adagio: l’operazione è riuscita, ma il paziente è morto.

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Tag: aiuti, allarme, antipolitica, Antonio Martino, autonomia, Bce, Beppe Grillo, Berlusconi, Bruxelles, catastrofe, Corriere della Sera, democrazia, denuncia, diktat, diritti, economia, elezioni, élite, Europa, finanza, Fiom, Francesco Verderami, Giorgio Napolitano, industria, lavoro, leader, maggioranza, Mario Draghi, partiti, Pd, Pdl, pensioni, Pier Ferdinando Casini, politica, premier, privatizzazioni, rapina, redditi, Regioni, rigore, salari, salvataggio, sanità, sovranità, spesa pubblica, Stati, tagli, Udc, verità, welfare

20 Commenti

  1. Diego
    6 agosto 2012 • 07:24

    Non ci vedo nulla di male a commissariare la nostra economia ed affidarla ai tecnocrati europei. D’altronde se ci troviamo in questa situazione dobbiamo ringraziare 30 anni di penosa gestione dei vari Craxi, Andreotti, Berlusconi, etc. I nostri si sono dimostrati incapaci ed egoisti. Non abbiamo nulla da perdere.

    Replica
    • vincmora
      6 agosto 2012 • 10:59

      @diego non è vero che non abbiamo nulla da perdere… tieni conto che i tecnocrati di cui parli sono i garanti di coloro che stanno tentando di mangiarsi poco per volta il nostro bel paese. Non farti confondere dagli slogan salva Italia del nostro curatore fallimentare (Monti).

      Replica
      • davide
        8 agosto 2012 • 13:34

        concordo.

        basterebbe rendere efficiente il settore pubblico come se fosse gestito da privati…

        gli utili rimarrebbero della società e non in mano ai soliti noti (grandissimi figli di buona donna)

        Replica
    • Piero Iannelli
      7 agosto 2012 • 02:07

      (M.Monti) : “L’europa ha bisogno di crisi per fare passi avanti. I passi avanti per l’Europa sono,per definizione, cessioni di parti delle sovranità nazionali a un livello comunitario. I politici e i cittadini sono pronti a questa cessione solo quando il costo politico e psicologico del non farle diventa superiore al costo del farle perchè c’è una crisi in atto…”.

      http://www.imolaoggi.it/?p=6565

      http://www.antoniopicco.it/articolo.asp?id=77

      http://www.youtube.com/watch?v=VBvbKv-2ENY

      Replica
  2. rossana
    6 agosto 2012 • 09:31

    @Diego:
    “dobbiamo ringraziare Craxi, Andreotti, Berlusconi”
    E la sinistra compiacente e collaborativa.
    Senza l’appoggio fattivo del Pci/Pds/Pd (e della Cgil) Berlusconi non stava in piedi tre mesi.
    Senza dimenticare che non è un caso se al Colle siede chi si sentiva craxiano nell’anima fino al giorno prima del Rafael.
    Il quale Craxi era certo un “mariuolo” fra mariuoli, ma vista la pletora di aspiranti banchieri che l’ha succeduto, ne andrebbe riabilitata la memoria per onestà intellettuale.
    Sigonella oggi risulta un eroismo alla Garibaldi, se raffrontato alla svendita a prezzo di saldo della Sicilia.
    Perfino Andreotti oggi sembra un gigante politico.
    Berlusconi no, temo sia stato propedeutico alla situazione attuale: senza Napolitano a firmargli tutto (e Dalema, Veltroni, Bersani a uscire dall’aula per non disturbare), B non sarebbe durato tre mesi.
    Quindi basta con il refrain dell’Italia in ginocchio “solo” per le responsabilità dei politici del passato.
    Delle responsabilità di quelli presenti (di un presente che dura immobile da vent’anni), vogliamo parlarne?

    Replica
    • vincmora
      6 agosto 2012 • 11:16

      concordo pienamente, per salvarci è necessario un netto ed integrale ricambio dei parlamentari;
      ma sono pessimista al riguardo e temo che ciò non avverrà. L’unica speranza è riposta ne popolo bue, affinchè inizi ad utilizzare le proprie corna

      Replica
      • rossana
        6 agosto 2012 • 12:22

        Temo anch’io che non avverrà, ma non conterei, per ora, sul popolo.
        Il quale è bue solo nelle definizioni del potere, il quale disprezza, chi lo elegge affidando il proprio destino alla loro pochezza.

        Forse è questo: si fidasse del proprio fiuto nel riconoscere a naso il potenziale idiota dal genio (della politica o della finanza), più che a scornate, il popolo tutto soffocherebbe l’odierno potere sotto una solenne valanga di letame.

        Replica
        • vincmora
          6 agosto 2012 • 16:01

          So benissimo cosa intendono per popolo bue…..però se i due maggiori partiti italiani detengono uno zoccolo duro di elettori pari al 20% caduno (frutto della politica clientelare protrattasi negli anni e favorita dall’enorme finanziamento pubbico da loro percepito) ogni ipotesi di cambimento è assolutamente impossibile. Peraltro, con il probabile ritorno al sistema proporzionale… la vedo dirissima per qualsiasi nuova compagine politica che abbia l’ambizione di governare….Ergo, l’inutilità del voto in quanto inidoneo a provocare qualsivoglia mutamento dello status quo.

          Replica
          • rossana
            6 agosto 2012 • 16:10

            Concordo sia sullo zoccolo duro (anche se qualcosa mi dice che potrebbe aver subito significative variazioni al ribasso nell’ultimo anno) che sull’inutilità del voto prima che siano tutti raggiunti dalla valanga di letame liberatorio.
            Per me, sono pronta a spalare, vedi mai che dalla…

            Replica
  3. davide
    6 agosto 2012 • 16:42

    diego

    se ti piace il commissariamento da parte della troika ci sono due possibilità

    1 sei un autolesionista
    2 non sai cosa è la troika

    d’altro canto questa dannata europa è stata creata da pensatori mancini imparentati con le banche estere…

    la cessione di sovranità monetaria ad entità private tramite maastricht ci rende schiavi del debito pubblico a vita…

    le boiate di cui parli tu ed i tuoi amici mancini sono cose che se le bevono solo gli stupidi o gli ignoranti

    p.s. il precariato inoltre lo ha tanto vouto un verme di nome biagi… uno schifoso del pd…

    adesso ichino (sempre del pd) ha preso il testimone…

    la destra è compiacente in tutto ciò…

    SVEGLIATI E GUARDA MENO TG DEL REGIME DI DE BENEDETTI (CIOè TUTTI)

    Replica
  4. Tammaro Sebastiano
    6 agosto 2012 • 19:03

    le analisi sono fondamentali, e tali sono da concepire come l’evolversi delle realtà. Io condivido moltissimo il parere di Paolo Barnard nel’articolo, ( Se Draghi salva l’euro, firma la nostra condanna ) il vero problema è la finanza speculativa, la finanza ombra ‘cioè fine a se stessa, i politici sicuramente hanno le loro colpe, e quindi bene o male sappiamo come vanno le cose in Italia ( clientelismo corruzzione ecc. ecc…. ) buona fortuna

    Replica
  5. Homo Liber
    6 agosto 2012 • 21:17

    La Costituzione italiana è, come tutti i prodotti degli esseri umani (specialmente quelli di natura storica – filosofica – politica – umanistica), molto imperfetta; esemplare è la palese antitesi evincibile tra gli Art.2 e Art.5. Questi due articoli sono presenti nella Costituzione dello Stato italiano dal 1948 e coloro che la elaborarono non potevano immaginare ciò che sarebbe stato il contenuto dei Patti Internazionali dei Diritti dell’Uomo che videro la luce nel 1966.Il DIRITTO all’ AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI è dichiarato diritto umano fondamentale e quindi è compreso nei diritti inviolabili dell’uomo come recita l’articolo 2 della Costituzione per cui l’indivisibilità della Repubblica, dichiarata nell’articolo 5 è in totale contraddizione con i contenuti dell’articolo che lo precede e che dovrebbe avere carattere prioritario.

    Ciò premesso esprimo la mia opinione.

    L’Italia non è Riformabile.
    L’italia non è mai stata unita: è una creazione dei (banchieri) Rothshild che esigendo il rientro dei debiti con essi contratti dai Savoia, li spinsero alla facile conquista del Regno delle Due Sicilie per ottenere così le risorse necessarie che non avevano più. Gli Italiani non sono quindi mai esistiti come popolo spontaneamente creatosi. Ritengo superfluo elencare le enormi differenze sempre esistite ed esistenti tra Nord e Sud (e direi anche Centro) sotto ogni aspetto (in primis quello economico), poichè anche se molti si ostinano a non volerle riconoscere come insormontabili/insanabili, sappiate che tutto il mondo conosce la nostra ridicola situazione di Nazione “Siamese”. La costituzione di due (o tre) Stati indipendenti, ognuno con MONETA SOVRANA (non l’Euro “a prestito usuraio” delle elites “illuminate” e massoniche di banchieri tecnocrati e spietati speculatori) salverebbe TUTTI GLI ITALIANI dalla attuale crisi (es. Islanda) e da quelle future già pianificate per raggiungere lo scopo di un “Nuovo Ordine Mondiale”, dove pochissimi straricchi comanderanno interi popoli ridotti in semi schavitù tramite i politici o i “tecnici”, loro scagnozzi assoldati per eseguire i loro programmi. Il Governo Napolitano-Monti stà abilmente lavorando per i tecnocrati sopra descritti. Ci stà portando tutti a “morire uniti e di unità (V. Feltri)” a favore di immensi profitti per i sunnominati pochissimi criminali. Informo che al Nord, ma anche piu numerosi e determinati al Sud, si sono formati e si stanno formando nuovi movimenti realmente indipendentisti (non federalisti) che al Nord sono destinati a raccogliere i consensi dei delusi dalla Lega Nord, ma anche e soprattutto i consensi di PDL e PD. Il Veneto sarà presto uno Stato indipendente (questione di mesi), e si avrà poi gradualmente un effetto domino su tutte le altre regioni cisalpine.
    Solo dividendo l’Italia con la volontà popolare riusciremo a liberarci della casta dei politici “camerieri” delle elites e di tutte le loro sottocaste. Costoro sanno benissimo che in una situazione di nuova formazione dell’apparato statale in due (o tre) nuovi Stati, soltanto dei popoli di deficenti gli consentirebbero di ritornare ad occupare posizioni di potere nel nuovo contesto, dopo quello che ci hanno fatto per 65 anni!!! Questo e solo questo è il vero motivo per cui si ergono a “strenui difensori dell’unità nazionale”: ovvero il loro comodo e privilegiato (e quasi sempre sporco) tornaconto personale. Solo frantumando il giocattolo e ridando democrazia ai singoli popoli potremo (forse) salvarci dal futuro “orwelliano” che pochi “illuminati” stanno finendo di confezionarci dopo almeno due secoli di meticolosa quanto criminale pianificazione.

    La via del federalismo è ormai tramontata definitivamente poichè per la partitocrazia ci sarebbe comunque il risultato di perdita di potere e privilegi; inoltre equivarrebbe di fatto a quella di una sostanziale secessione. E’ proprio questo il motivo per cui il governo Napolitano-Monti, espressione totalitaria della Finanza internazionale, della partitocrazia e della burocrazia, ha eliminato persino la “parola” federalismo dal suo programma di governo.
    L’Italia non è Riformabile !!

    Replica
  6. mauro merlino
    6 agosto 2012 • 23:11

    Vi invio questo nostro Articolo, sono Mauro Merlino Vicepresidente dell’Associazione Attivisti Gay Harvey Milk :
    Presidenti Associazione Marco Bottaro e Angela Paradiso-I locali gay promiscui devono chiudere i battenti? E’ questa la proposta avanzata nei giorni scorsi dai membri dell’associazione ”Attivisti Gay Harvey Milk” che al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Presidente del Consiglio Monti chiedono espressamente di promulgare un disegno di legge atto alla chiusura dei locali frequentati da clienti omosessuali e promiscui, fra i quali vengono menzionate le saune, i Battuage e le dark room.
    A rend
    erlo noto sono stati i membri dell’Associazione gay Harvey Milk, che si battono affinché l’odio contro le persone omosessuali possa essere cancellato una volta per tutte.

    “Fermare per sempre l’omofobia nel nostr
    o Paese, fermare la pedofilia, la transfobia e il razzismo in tutto il mondo, avere i nostri diritti umani e civili, avere una legge contro il reato dell’omofobia, avere il diritto di sposare la persona che si ama, avere il diritto di adottare dei bambini”, sono questi gli obiettivi prefissi dall’associazione, che alle Forze dell’Ordine chiedono adesso un aiuto concreto affinché possano essere arginati alcuni spiacevoli fenomeni definiti “scandalosi”.

    All’interno dei locali “sotto accusa” si farebbe infatti un eccessivo consumo di sostanze stupefacenti, e sarebbero servite bevande alcoliche anche ai clienti minorenni. All’esterno inoltre avverrebbero continuamente episodi di brutale violenza, spesso ”provocati” proprio dall’orientamento sessuale dei clienti dei locali.

    “Chiediamo a voi alte cariche dello Stato di provvedere inoltre al contenimento, alla restrizione e all’eliminazione di siti web pornografici e chat, per la grandissima minaccia concreta e tangibile della pedofilia”, fanno sapere i membri dell’associazione, che dal canto loro si dicono pronti a cooperare “perché troviamo sia giusto e doveroso poter collaborare e camminare insieme per la costruzione di politiche sociali anti-discriminatorie”.

    “Se le nostre richieste di democrazia, libertà e tutela non saranno riconosciute e garantite dal nostro Governo e dalle vostre persone – fa però sapere Mauro Merlino, Vicepresidente dell’Associazione Harvey Milk – faremo un esposto all’Alta Corte Del Parlamento Europeo e all’Onu chiedendo il loro appoggio, aiuto e sostegno per mettere in mora questo Paese, visto che il nostro Governo rimane cieco e sordo di fronte alla legittima richiesta di diritti civili e umani”.

    Replica
  7. Alessandro
    7 agosto 2012 • 14:14

    Io non ne capisco molto di macro economia e di moneta.

    Tuttavia sono per definizione uno che si chiede il perchè delle cose e ho alcune domande da sottoporre:
    - I prodotti che noi tutti consumiamo (fatta eccezione di quelli che noi stessi produciamo o che vengono prodotti nelle zone a noi limitrofe) si spostano tra regioni, stati, continenti: dover pagare qualcuno esclusivamente per fare il “cambio tra monete sovrane” non è uno spreco?
    - Concordo che se lo Stato perde la sua sovranità (prima tra queste il controllo sulla moneta), lo fa inevitabilmente a favore dei privati che quindi ci stra-guadagnano e che quindi vanno a minare il principio stesso di democrazia per la regola che “ciò che è mio non è di tutti”: ma piuttosto che avere politici che rimangono a gestire la COSA PUBBLICA per anni intascando stipendi enormi e aumentando gli sprechi, non è meglio avere privati che distribuiscono dividendi?

    Grazie a chi mi vorrà aiutare con la sua risposta.

    Replica
    • vincmora
      7 agosto 2012 • 18:37

      @ alessandro il tuo quesito è interessante…però invece di privatizzare tutto (con tutti i rischi correlati) non sarebbe meglio costringere chi ci rappresenta a gestire al meglio la cosa pubblica così come avviene nel nod europa ? Purtroppo, con la privatizzazione di tutto si seguirebbe solo la logica del profitto, tralasciando completamente altri valori fondamentali per la società, quali la solidarietà e la giustizia.

      Replica
  8. davide
    7 agosto 2012 • 14:43

    alessandro

    la definizione privato è meglio è una boiata colossale…

    se siamo tutelati ancora in qualcosa bisogna ringraziare quel minimo di stato che ancora è sopravvissuto…

    non credo nel libero mercato
    nemmeno nel liberismo
    lo stesso dicasi per la globalizzazione

    i risultati di queste politiche sono visibili quotidianamente ed è abbastanza eloquente il loro fallimento per la collettività ed il successo per l’oligarchia

    Replica
    • Alessandro
      7 agosto 2012 • 15:17

      Davide, leggi e rifletti.

      Sanità pubblica e privata: Costi, Qualità, Livello di servizio
      Scuola pubblica e privata: Costi, Qualità, Livello di servizio
      Amministrazione pubblica e privata: Costi, Qualità, Livello di servizio
      Produttività pubblica e privata: Costi, Qualità, Livello di servizio
      Tv pubblica e privata: Costi, Qualità, Livello di servizio

      Non è importante quello che credi tu e le affermazioni che fai.
      Alla fine contano i dati e non le opinioni.
      Ti ho fatto “solo” cinque esempi con relativi tre KPI che risultano, alla prova dei numeri “leggermente sbilanciati” a SFAVORE di quel “minimo di stato” che ancora è sopravvissuto.

      Sai perchè scrivi così?
      Perchè preferisci poco per tutti piuttosto che tanto per pochi e abbastanza per tutti.

      Saresti uno che per dar lavoro ai contadini faresti a meno dei trattori (che fanno guadagnare troppo ai possessori di trattori!!!)

      Secondo te fare utili è un peccato. E magari faresti una legge per evitare agli oligarchi di fare “troppo” utile (dove il “troppo” è ovviamente un numero nella tua testa)
      Per fortuna quela legge non esiste.

      Replica
      • davide
        7 agosto 2012 • 15:55

        per me non hai detto un bel niente

        le tue parole sono paragonabili all’aria fritta

        non sono contrario alla ricchezza, sono contrario all’esasperazione di essa.

        nell’antica Grecia si parlava di massimo divario tra il più ricco ed il più povero di 1 a 3.(utopia anche tanto tempo fa ma almeno non mancava nulla a nessuno- o quasi)
        ADESSO SIAMO 1 A 1. 000. 000. 000. 000.
        gli studentelli di economia come te che sottovalutano il parere di chi non ha subito un indottrinamento sono il mio pane quotidiano.

        il tuo difendere questo depravato sistema che toglie a tanti per far sprecare pochi mi fa innervosire

        MI FAI PENA E TI AUGURO DI CADERE IN POVERTà, FORSE SOLO COSI POTRAI COMPRENDERE LE MIE PAROLE

        Replica
        • Alessandro
          7 agosto 2012 • 16:04

          Davide,

          Io quotidianamente faccio qualcos’altro, cercando di generare Valore per chi ha bisogno.
          Lascio volentieri a te l’attacco alle persone visto che ti viene talmente bene al punto di farle risentire.

          Io ho commentato le tue opinioni esprimendone altre.
          Tu hai attaccato la mia persona direttamente e alla stessa hai augurato il male.

          Ciao.

          p.s.
          esistono idee ed idee convincenti.
          due cose completamente diverse.

          Replica
          • davide
            7 agosto 2012 • 16:12

            per me liberismo e liberisti dovrebbero bruciare all’inferno.

            chi vuole il male di tanti per il bene di pochi non è degno di respirare.

            questo sistema immondo necessita recessioni sistemiche, guerre e quindi morte per poter continuare ad esistere per cui perseverare su una strada dannosa per la collettività non ha alcun senso…

            se non fossimo rappresentati dai peggiori lobbisti del mondo si potrebbe vivere nell’uguaglianza e nella giustizia.

            socialismo e democrazia sono UTOPIA purtroppo

            Replica

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