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Whitney: gli Usa sono la più grande piaga del mondo

Scritto il 10/10/13 • nella Categoria: idee Condividi Tweet

Gli Stati Uniti sono la più grande piaga del mondo. Non importa dove vivi o cosa fai, gli Stati Uniti troveranno sempre qualche scusa per ficcare il naso negli affari tuoi e per renderti la vita infelice. Ecco perché gli Stati Uniti hanno tanti nemici, perché si mettono sempre in mezzo, in qualsiasi impiccio che capiti, in qualsiasi parte del mondo. Quelli di Washington proprio non riescono a sopportare l’idea che ci sia qualcuno, non importa dove, che potrebbe vivere una vita normale e felice senza doversi aspettare di essere bombardato per un attacco di “drone” o di essere sbattuto dentro qualche buco nero, dove la Cia può strapparti le unghie o farti diventare nero e blu. Questo è tutto quello che ha prodotto questa guerra globale al terrorismo – solo questo. 

Il fatto è che mettono sempre il loro grasso e grosso naso negli affari degli altri per 24 ore al giorno, tutti i santi giorni anche se qualche volta si sono Obamapresi un bel calcio in culo. Perché? Perché sono persone odiose, ecco perché. Sono come un invitato che si presenta a cena ubriaco e ti butta tutto il vino rosso sulla tovaglia. Ecco gli Usa, in poche parole, sono una vera rottura di palle. Lo sanno proprio tutti, anche quelli che parlano a vanvera, che non dovremmo essere né in Afghanistan, né in Iraq, né in Somalia, né in Yemen, né dovunque. Noi andiamo solo per dare fastidio, perché questo è quello che sappiamo fare. Siamo gli Stati Irritanti d’America. Mi sono stancato di sentire il ronzio di quegli scrittori di sinistra che parlano di Impero e di Superpotenza. Sono tutte sciocchezze e non colgono il punto vero. In realtà, in questo modo conferiscono una dignità al comportamento degli Stati Uniti e fanno credere che tutto sia parte di un grande progetto. Non lo è. Non esiste nessun progetto.

Il piano è quello di opprimere la gente fino a quando non ce la fa più. E questo, lasciatemelo dire, non è proprio un programma. E’ solo voglia di dare fastidio. E’ come quel ragazzino che continua a prendere a calci il retro del sedile dell’aereo, quando devi ancora restare seduto lì, per tante ore, o come le vespe che arrivano sempre quando si fa un picnic. Volete dirmi che le vespe fanno parte di un piano? No. Le vespe non hanno nessun piano, ma nemmeno gli Stati Uniti. Gli Stati Uniti stanno semplicemente facendo quello che sanno fare meglio, far vedere a tutti che sono sempre i primi della classe, in tutto. Così, allora il governo sta per chiudere tutto, vero? E tutti gli “espertoni liberali” si stanno mangiando le unghie, mentre frignano che il Truppe Usamondo ormai sta per finire, perché questo ingombrante e fastidioso gigante se ne va in vacanza. Tutto qui?

Lasciate che vi dica una cosa : il mondo ha proprio bisogno di un po’ di vacanza da questi Stati Uniti, diciamo che non dovrà essere niente di definitivo, solo cinque-dieci anni sabbatici, in modo che tutti si possano riposare e riprendere fiato. Suona tanto male? Voglio dire, sarebbe bello prendersi una pausa da tutti i delitti, gli spionaggi e le ingerenze con cui ci affliggono ogni giorno. Proviamo a immaginarlo? Dovremmo immaginare come sarebbe la vita su questo pianeta, se si potesse semplicemente schioccare le dita e, puf, gli Stati Uniti svaniscono per un paio di anni. Chi sa, forse si potrebbe anche arrivare a lavorare insieme per risolvere i grandi problemi, come il riscaldamento globale, la distruzione dell’ambiente o le pandemie globali. Poi forse non cambierebbe niente. Forse i rapporti tra i paesi continuerebbero a restare tanto chiusi, come lo sono oggi. Comunque, le cose dovrebbero andare sicuramente meglio, perché ci sarebbero tanti dannatissimi delitti in meno, tante dannatissime mutilazioni in meno e sicuramente un dannatissimo paese che combina meno guai. Perché la grande piaga del mondo sarebbe, per qualche tempo, fuori gioco. Chiamatemi pazzo, ma non riesco a trovare un lato negativo in questa storia.

(Mike Whitney, “Gli Stati Uniti sono la più grande piaga del mondo”, intervento pubblicato su “Counterpunch” e ripreso da “Come Don Chisciotte” il 4 ottobre 2013. Whitney ha collaborato a “Hopeless: Barack Obama and the Politics of Illusion” (Ak Press). “Hopeless” è disponibile anche in edizione Kindle . La Storia di Whitney sulla diminuzione dei salari della classe media americana è stata pubblicata sul “June issue” di “Counterpunch”).

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6 Commenti

  1. Lupo solitario
    10 ottobre 2013 • 05:41

    Sarà per questo motivo che ho sempre sostenuto che gli U.S.A. sono la nazione più terrorista e imperialista della terra. E che, in generale, soprattutto fra le classi dominanti, gli statunitensi sono gli eredi di tutta la feccia dell’Europa, e non hanno mai perso una sola occasione per dimostrarlo…

  2. lelamedispadaccinonero.blogspot.it
    10 ottobre 2013 • 16:19

    la scoperta dell’acqua calda…
    peccato che in molti non se ne rendono conto..

    lelamedispadaccinonero.blogspot.it

  3. Uoy Evoli
    11 ottobre 2013 • 11:46

    judging individuals by generalizations is almost always flawed and inhernitly wrong. you cannot judge innocent civilians based upon the actions of governmental terrorist representatives that make criminally corrupt careers pretending to be god, monetarily, physically and emotionally abusing individuals at home and abroad in pursuit of government paychecks.

    a giudicare le persone da generalizzazioni è quasi sempre imperfetta e inhernitly sbagliato. non si può giudicare civili innocenti sulla base delle azioni dei rappresentanti governativi terroristiche che fanno carriere criminali corrotti che fingono di essere dio, monetariamente, fisicamente ed emotivamente abusato individui in patria e all’estero nel perseguimento di stipendi statali.

  4. Steiner Einsam
    14 novembre 2015 • 21:44

    “Assalto al cuore dell’Europa”, come pappagallescamente ci vanno ripetendo da due giorni, e lo faranno per mesi, tutti indistintamente i contaballe di mamma TV, il cui unico scopo è quello di dedicarsi al lavaggio intensivo dei cervelli deboli (ossia la maggioranza dei guardoni teledipendenti).
    Per tacere della carta stampata dei venduti a chi li mantiene. Tutti, campioni in fatto di (dis)informazione.
    A parte il sacrosanto rispetto per i morti, che però non dovrebbero essere di serie “A” e “B” come troppo spesso accade, e a parte il dubbio che gli autori potrebbero “anche” essere libici fedeli alla memoria di Gheddafi, un’unica considerazione si impone “Chi semina vento raccoglie tempesta”. Rivolta in primo piano agli U.S.A. e allo stuolo dei suoi servi sciocchi occidentali. Ma non solo. Nel novero non sfigura affatto “GIANO”, ovvero la Soudi Arabie.
    E mi fermo qui per non correre il rischio di diventare un fiume in piena.
    Aggiungo solo questo, che i siti come “Libre” e altri non asserviti a nessuno per me sono salutare aria fresca!

  5. Lupo solitario
    10 ottobre 2013 • 17:59

    Non replico a me stesso. Aggiungo. Che uno scrittore irlandese, non ricordo chi, aveva detto che gli U.S.A. sono passati dalla barbarie alla decadenza senza attraversare la civiltà. E mi pare che non sia stato il solo…

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