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Lannes: scie chimiche, l’Italia viola il divieto firmato Pertini

Scritto il 19/2/16 • nella Categoria: segnalazioni Condividi Tweet

E’ in atto una guerra ambientale non convenzionale contro la vita di Gaia e delle sue ignare creature. A fronte dell’omertà degli Stati occidentali, Europa in prima linea, a copertura dei bombardamenti elettromagnetici nonché attraverso il rilascio nell’aria di scie chimiche, operati sistematicamente dalla Nato sui centri abitati, ovvero su ordine del governo degli Stati Uniti d’America, con il beneplacito dei governi aderenti al patto atlantico Italia in primis, torno ad evidenziare, come già in passato, le prove ufficiali delle Nazioni Unite e il riscontro diretto nella realtà italiana. La Convenzione sul divieto dell’uso di tecniche di modifica dell’ambiente a fini militari o ad ogni altro scopo ostile, nota anche come Convenzione Enmod, è il trattato internazionale che proibisce l’uso militare ed ogni altro utilizzo ostile delle tecniche di modifiche ambientali. La Convenzione è stata aperta alla firma il 18 maggio 1977 a Ginevra ed è entrata in vigore il 5 ottobre 1978. La Convenzione, approvata dalla Risoluzione 31/72 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1976, è entrata in vigore il 5 ottobre 1978. Gli Stati firmatari sono 48, inclusi gli Usa, di cui 16 non hanno ancora ratificato il trattato. In totale gli Stati che vi hanno aderito sono 76.
L’Italia ha firmato la Convenzione a Ginevra il 18 maggio 1977 e l’ha ratificata con la legge numero 962 del 29 novembre 1980, grazie al presidente della Repubblica Sandro Pertini e all’approvazione quasi all’unanimità del Parlamento. Altro che fantasie o leggende metropolitane: la fantascienza ha superato la realtà. Il complotto a danno dei più, è da parte di chi lo copre o sostiene, non di chi analizza e smaschera questo fenomeno criminale. La Convenzione proibisce l’uso militare e ogni altro utilizzo ostile delle tecniche di modifiche ambientali aventi effetti estesi, duraturi o severi. Il termine “tecniche di modifiche ambientali” si riferisce ad ogni tecnica finalizzata a cambiare – attraverso la manipolazione deliberata dei processi naturali – la dinamica, la composizione e la struttura del pianeta Terra, incluse la sua biosfera, litosfera, idrosfera e atmosfera, così come lo spazio esterno. I criteri per la definizione di tali tecniche non sono definiti nel corpo della Convenzione ma nell’Intesa sull’articolo I che, riportando quanto emerso in fase negoziale, esplicita i termini: “esteso” come riferibile ad un’area di diverse centinaia di kilometri quadrati; “duraturo” come riconducibile ad un periodo di mesi o di almeno una stagione; “severo” come correlato ad un’azione che provoca danni seri o significativi alla vita umana, naturale alle risorse economiche o altre attività.
Il divieto di guerra climatica, ovvero di utilizzo delle tecniche di modifica del clima o di geoingegneria con lo scopo di provocare danni o distruzioni, viene ripreso anche nella Convenzione sulla diversità biologica del 2010. La Convenzione non tutela l’ambiente da qualunque danno provocato dalle azioni belliche o ostili ma vieta quelle tecniche offensive che trasformano l’ambiente stesso in un’arma, ascrivibili alle tecniche di manipolazione ambientale. Inoltre, la Convenzione si applica solo in caso di conflitti tra Stati, quindi sono esclusi dall’ambito di applicazione sia l’utilizzo di tali tecniche in caso di guerre interne agli stati sia le sperimentazioni. In caso di violazioni, la Convenzione non prevede una responsabilità diretta ma richiede alle parti di consultarsi e cooperare tra loro. Inoltre, se uno o più Stati sospettano che altre parti stiano violando la Convenzione, sono invitate a sporgere reclamo presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che svolgerà le indagini. Infine, le parti sono invitate a sostenere gli Stati colpiti dai danni provocati da tecniche di manipolazione ambientale.
Il funzionamento della Convenzione è quindi di tipo preventivo, teso soprattutto a evitare e minimizzare i danni tramite la cooperazione, la consultazione, il supporto e lo svolgimento di indagini in ogni caso di effettiva o sospetta violazione. La legge 29 novembre 1980, numero 96 (“Ratifica ed esecuzione della convenzione sul divieto dell’uso di tecniche di modifica dell’ambiente a fini militari o ad ogni altro scopo ostile, con allegato, adottata a New York il 10 dicembre 1976 e aperta alla firma a Ginevra il 18 maggio 1977” – in Gazzetta Ufficiale numero17 del 19-1-1981 – Supplemento ordinario) all’articolo 1 stabilisce che: «Il Presidente della Repubblica è  autorizzato a ratificare la convenzione sul divieto dell’uso  di tecniche di  modifica dell’ambiente a fini militari o ad ogni altro scopo ostile, con allegato, adottata a New York il 10 dicembre 1976 e aperta alla firma a Ginevra il 18 maggio 1977». Mentre all’articolo 2 recita: «Piena ed intera esecuzione è data alla convenzione di cui all’articolo precedente a decorrere dalla sua entrata in vigore in conformità all’articolo IX della convenzione stessa. La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato».
Invito pertanto l’attuale presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, in qualità di capo delle forze armate, ad imporre l’immediato arresto delle predette attività belliche segrete su tutto il territorio italiano, nonché a destituire il primo ministro pro tempore Matteo Renzi, complice di questo crimine contro il popolo italiano, e a chiedere un intervento risolutivo a carattere d’urgenza delle Nazioni Unite. Chiedo, infine, alla magistratura italiana, di far rispettare la legge come prescrive la Costituzione e la Dichiarazione universale dei diritti degli esseri umani.
(Gianni Lannes, “Scie chimiche: prove Onu”, dal blog “Su la testa” dell’11 novembre 2015).

E’ in atto una guerra ambientale non convenzionale contro la vita di Gaia e delle sue ignare creature. A fronte dell’omertà degli Stati occidentali, Europa in prima linea, a copertura dei bombardamenti elettromagnetici nonché attraverso il rilascio nell’aria di scie chimiche, operati sistematicamente dalla Nato sui centri abitati, ovvero su ordine del governo degli Stati Uniti d’America, con il beneplacito dei governi aderenti al patto atlantico Italia in primis, torno ad evidenziare, come già in passato, le prove ufficiali delle Nazioni Unite e il riscontro diretto nella realtà italiana. La Convenzione sul divieto dell’uso di tecniche di modifica dell’ambiente a fini militari o ad ogni altro scopo ostile, nota anche come Convenzione Enmod, è il trattato internazionale che proibisce l’uso militare ed ogni altro utilizzo ostile delle tecniche di modifiche ambientali. La Convenzione è stata aperta alla firma il 18 maggio 1977 a Ginevra ed è entrata in vigore il 5 ottobre 1978. La Convenzione, approvata dalla Risoluzione 31/72 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1976, è entrata in vigore il 5 ottobre 1978. Gli Stati firmatari sono 48, inclusi gli Usa, di cui 16 non hanno ancora ratificato il trattato. In totale gli Stati che vi hanno aderito sono 76.

L’Italia ha firmato la Convenzione a Ginevra il 18 maggio 1977 e l’ha ratificata con la legge numero 962 del 29 novembre 1980, grazie al presidente della Repubblica Sandro Pertini e all’approvazione quasi all’unanimità del Parlamento. Altro che fantasie o Sandro Pertinileggende metropolitane: la fantascienza ha superato la realtà. Il complotto a danno dei più, è da parte di chi lo copre o sostiene, non di chi analizza e smaschera questo fenomeno criminale. La Convenzione proibisce l’uso militare e ogni altro utilizzo ostile delle tecniche di modifiche ambientali aventi effetti estesi, duraturi o severi. Il termine “tecniche di modifiche ambientali” si riferisce ad ogni tecnica finalizzata a cambiare – attraverso la manipolazione deliberata dei processi naturali – la dinamica, la composizione e la struttura del pianeta Terra, incluse la sua biosfera, litosfera, idrosfera e atmosfera, così come lo spazio esterno. I criteri per la definizione di tali tecniche non sono definiti nel corpo della Convenzione ma nell’Intesa sull’articolo I che, riportando quanto emerso in fase negoziale, esplicita i termini: “esteso” come riferibile ad un’area di diverse centinaia di kilometri quadrati; “duraturo” come riconducibile ad un periodo di mesi o di almeno una stagione; “severo” come correlato ad un’azione che provoca danni seri o significativi alla vita umana, naturale alle risorse economiche o altre attività.

Il divieto di guerra climatica, ovvero di utilizzo delle tecniche di modifica del clima o di geoingegneria con lo scopo di provocare danni o distruzioni, viene ripreso anche nella Convenzione sulla diversità biologica del 2010. La Convenzione non tutela l’ambiente da qualunque danno provocato dalle azioni belliche o ostili ma vieta quelle tecniche offensive che trasformano l’ambiente stesso in un’arma, ascrivibili alle tecniche di manipolazione ambientale. Inoltre, la Convenzione si applica solo in caso di conflitti tra Stati, quindi sono esclusi dall’ambito di applicazione sia l’utilizzo di tali tecniche in caso di guerre interne agli stati sia le sperimentazioni. In caso di violazioni, la Convenzione non prevede una responsabilità diretta ma richiede alle Scie chimicheparti di consultarsi e cooperare tra loro. Inoltre, se uno o più Stati sospettano che altre parti stiano violando la Convenzione, sono invitate a sporgere reclamo presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che svolgerà le indagini. Infine, le parti sono invitate a sostenere gli Stati colpiti dai danni provocati da tecniche di manipolazione ambientale.

Il funzionamento della Convenzione è quindi di tipo preventivo, teso soprattutto a evitare e minimizzare i danni tramite la cooperazione, la consultazione, il supporto e lo svolgimento di indagini in ogni caso di effettiva o sospetta violazione. La legge 29 novembre 1980, numero 96 (“Ratifica ed esecuzione della convenzione sul divieto dell’uso di tecniche di modifica dell’ambiente a fini militari o ad ogni altro scopo ostile, con allegato, adottata a New York il 10 dicembre 1976 e aperta alla firma a Ginevra il 18 maggio 1977” – in Gazzetta Ufficiale numero17 del 19-1-1981 – Supplemento ordinario) all’articolo 1 stabilisce che: «Il Presidente della Repubblica è  autorizzato a ratificare la convenzione sul divieto dell’uso  di tecniche di  modifica dell’ambiente a fini militari o ad ogni altro scopo ostile, con allegato, adottata a New York il 10 dicembre 1976 e aperta alla firma a Ginevra il 18 maggio 1977». Mentre all’articolo 2 recita: «Piena ed intera esecuzione è data alla Gianni Lannesconvenzione di cui all’articolo precedente a decorrere dalla sua entrata in vigore in conformità all’articolo IX della convenzione stessa. La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato».

Invito pertanto l’attuale presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, in qualità di capo delle forze armate, ad imporre l’immediato arresto delle predette attività belliche segrete su tutto il territorio italiano, nonché a destituire il primo ministro pro tempore Matteo Renzi, complice di questo crimine contro il popolo italiano, e a chiedere un intervento risolutivo a carattere d’urgenza delle Nazioni Unite. Chiedo, infine, alla magistratura italiana, di far rispettare la legge come prescrive la Costituzione e la Dichiarazione universale dei diritti degli esseri umani.

(Gianni Lannes, “Scie chimiche: prove Onu”, dal blog “Su la testa” dell’11 novembre 2015).

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21 Commenti

  1. Massimo
    19 febbraio 2016 • 14:48

    Tanto di cappello a Gianni Lannes di cui sono a conoscenza delle numerose denunce del fenomeno attraverso il suo blog da anni ormai … purtroppo tutto rimane confinato lì , si sciorinano fior di documenti e dichiarazioni con tanto di trattati internazionali puntualmente disattesi o scavalcati.
    Mi viene a volte il dubbio che tutto serva per alimentare il senso d’impotenza che si impadronisce di noi davanti a questi fenomeni che sono sotto gli occhi di tutti ( coloro che li vogliono vedere , aggiungo ) ma che sono irrisolvibili

  2. Stefano
    22 febbraio 2016 • 08:40

    La storia delle scie chimiche quale mezzo di controllo del clima è una palla colossale. Da esperto di fisica e termodinamica, vi garantisco che l’uomo non può controllare il clima e questo lo dicono le leggi della fisica che sono universali ed immutabili. Chi dice il contrario è ignorante ed in malafede e dovrebbe provare galileanamente le proprie affermazioni invece di addurre teorie strampalate. Poiché ho un’altissima reputazione di questo blog e dell’informazione sempre precisa e dettagliata che fa, mi piacerebbe che certa spazzatura complottistica, che abbassa drasticamente il livello della qualità di informazione del blog, venisse rimossa. Cordiali Saluti e complimenti per il resto del blog!!

  3. Stefano
    22 febbraio 2016 • 12:39

    Nessuno insemina nulla! Le scie sono solo il risultato della condensazione dei fumi di scarico delle turbine a gas che equipaggiano i moderni aeromobili. Si formano ovunque si verificano le condizioni igrotermobariche opportune. Non mi sembra il caso di aprire un trattato scientifico in questa sede ma non c’è alcun dubbio che si tratti di un fenomeno assolutamente innocuo e che non ci sia alcun complotto dietro. Non ci sono condizioni minime di quota, come dice Lannes senza giustificare scientificamente le proprie asserzioni. Le scie si formano perché negli scarichi dei jet è presente un’elevata concentrazione di umidità e particolato che favorisce il congelamento istantaneo del vapore contenuto formando la scia visibile! Dovremmo piuttosto preoccuparci dello schifo di aria inquinata che ammorba le nostre città piuttosto che cercare improbabili complotti! Ripeto, sono le leggi della fisica che ci dicono che il clima non è controllabile, pertanto cade l’ipotesi su cui si fondano le ipotesi di Lannes. Le affermazioni in ambito scientifico vanno dimostrate non enunciate sulla base di ipotesi complottistiche e qui non c’è la benché minima traccia di dimostrazione scientifica delle ipotesi. Cadere nel complottismo a tutti i costi non fa altro che danneggiare l’immagine e la serietà di questo blog che in tutti gli altri ambiti alle ipotesi fa seguire le fonti e le dimostrazioni logiche dei fatti enunciati! Nessuno ci sta avvelenando dall’alto!

  4. Massimo
    22 febbraio 2016 • 22:47

    Non sono esperto in materia quindi non mi esprimo nel merito e non voglio addentrarmi in un campo dove lo scontro fra i “fideisti assoluti nella scienza” e i cosiddetti “complottisti” è e sarà sempre duro e dove ognuno porterà avanti le proprie teorie.
    Vorrei però ampliare il discorso e far notare che il controllo del clima è da sempre un sogno dell’ uomo , che esiste un progetto del pentagono di controllo del clima entro il 2025 , che le guerre del futuro saranno per lo più climatiche , che esiste il progetto HAARP che non è altro che l’estensione delle scoperte sull’elettromagnetismo naturale della terra di Nikola Tesla ( i cui studi ed esperimenti furono sequestrati e resi segreti dagli Stati Uniti ) , che si stanno verificando sempre più di frequente fenomeni atmosferici estremi e molto localizzati in zone dove a memoria d’uomo non si ricordano ( bombe d’acqua , tornado ) che dovrebbero almeno far pensare che non è tutta casualità ma che potrebbero anche essere prove o test localizzati … e infine che per rendere più efficace il controllo satellitare in una determinata zona si devono avere condizioni di elevata conduttività e bassa umidità.
    La confusione è grande ( ammetto anche da parte mia ) ma consiglio di diffidare di “professoroni” che hanno una spiegazione per tutto e minimizzano con presunzione e sufficienza le tesi di chi pensa che la faccenda sia molto torbida e delicata.

  5. Stefano
    23 febbraio 2016 • 14:47

    Caro Mimmo, la scienza e la matematica non sono una opinione, fortunatamente. Che l’uomo abbia fatto e faccia tentativi per controllare la natura è parte del percorso scientifico e tecnologico che ha portato al progresso dell’umanità. Ma ci sono cose che non possono essere controllate e questo perché è la natura stessa a renderle tali! Il clima è uno di questi è ciò perché le leggi che regolano un sistema caotico come l’atmosfera postulano l’imprevedibilità del sistema stesso. Basti pensare che ad oggi non è possibile fare previsioni dettagliate del tempo oltre i 3/4 giorni. Se un sistema non è prevedibile tantomeno può essere controllato! E questo non lo dico io, lo dice la fisica! Il vedere il complotto ovunque senza alcuna dimostrazione scientifica non fa altro che nuocere alla sana informazione alternativa! Vedere il complotto ovunque non aiuta di certo a combattere per avere un mondo migliore! È un danno e basta! Bisogna essere critici, valutando sempre le fonti e, almeno in ambito scientifico, dimostrare che le proprie asserzioni sono valide!

  6. Stefano
    23 febbraio 2016 • 14:56

    Ps. Io, a differenza di Massimo, non devo dichiarare nessuna incompetenza tecnica perché insegno fisica all’Università. E il semplice fatto di trovare sul Web (fonte alquanto discutibile…) del materiale che dimostri ( ho letto e si fanno solo congetture senza dimostrare fisicamente nulla…) non prova proprio nulla! La persistenza delle scie è perfettamente spiegabile laddove si conoscano i meccanismi della condensazione, senza bisogno di tirare in ballo fantomatici complotti. Comunque ognuno è libero di credere anche che gli asini volino, il mio era un semplice intervento tecnico, da esperto in materia, per discernere l’immondizia complottistica dalla sana informazione alternativa che questo blog porta lodevolmente avanti. Se si deve vedere il complotto a tutti i costi allora non ci sarà mai alcuna possibilità di combattere questo sistema marcio.

  7. mimmo
    23 febbraio 2016 • 18:37

    memorandum:

    “La storia delle scie chimiche quale mezzo di controllo del clima è una palla colossale”
    …personalmente, che sia un mezzo di controllo del clima o meno, non me lo pongo come interrogativo.
    La questione è “perché e chi semina il cielo di immondizia chimica.”

    …e sul fatto che quelle scie siano immondizia chimica, è ormai fuori di dubbio…

  8. Stefano
    24 febbraio 2016 • 23:43

    Leggo delle cose assurde, dalle università asservite al sistema al leone da tastiera qui che oltre una serie di insulti non ha saputo argomentare altro. Roba da inquisizione, altro che complottismo e informazione alternativa. Non aggiungo altro perché questo non è modo di scambiarsi opinioni. Quello che dovrebbe smontare non ha portato una, dicasi una prova scientifica a supporto delle sue “ragliate”. Fortuna che la scienza vera è ben altro e può fare a meno di siffatta ottusa ignoranza! Rammento solo che se oggi sei in grado di scrivere i tuoi insulti su un blog virtuale lo si deve alla scienza e alla fisica, che 2+2 fa 4 non è opinabile e che una massa sottoposta alla gravità cade è palese. In fisica ed in tutta la scienza vale un assunto che, fortunatamente, consente di discernere le ipotesi giuste da quelle sbagliate in modo incontrovertibile ed è la prova sperimentale! Quando questo signore che insulta sarà in grado di presentare una prova sperimentale o, quantomeno una dimostrazione matematica delle sue ipotesi, sarò il primo a dargli ragione! Così come quando Lannes la smetterà di dire cose senza dimostrarle scientificamente, sarò il primo a supportare le sue tesi. Fino ad allora mi tengo stretti i miei miti, Newton, Galilei, Maxwell. Grazie alla loro scienza, basata sull’osservazione sperimentale, l’oscurantismo medievale, che ha pervaso questo post. Come si formano le scie chimiche? Perché e come influenzerebbero il clima? Con quale meccanismo sulle dinamiche atmosferiche? Dove sono le prove sperimentali di tutto questo? Secondo quali equazioni le scie influenzano il clima? Quali sostanze e in che quantità? Qual è esattamente la correlazione tra le scie e gli effetti sul clima? Quando avrete queste risposte, senza dire l’ha detto caio, l’ho letto su tizio o si trova sul web si potrà porre il problema su un piano serio ed elevato. Altrimenti rimangono parole al vento come quelle qui del signore che insulta e farà fantomatiche demolizioni

  9. mimmo
    19 febbraio 2016 • 21:39

    Verissimo.Ho fatto caso che tutti i siti di informazione “alternativa” sembrano esercitare, in ogni caso, un senso di impotenza, rassegnazione e, nel peggiore dei casi, rabbia e violenza repressa( parlo per me). Sentimenti negativi, che aiutano poco in una lotta dove l’unica arma è la propria consapevolezza.
    Indifferentemente dall’argomento trattato, dalla guerra ambientale alla politica corrotta e distruttiva, allo strapotere oligarchico sulla realtà vissuta dall’umanità, tutto sembra avere un unico effetto: rassegnazione, pessimismo totale, indifferenza.
    Ci chiediamo perché i Poteri non si preoccupino di nascondere la loro intenzioni sul destino del Pianeta.
    Sarà perché, alla fine, quello che favorisce meglio i loro scopi é proprio lo stato d’animo che ci lascia il leggere in continuazione di questo dramma inarrestabile.
    D’altra parte, lasciarsi andare al pensiero positivo ed all’ottimismo irresponsabile è visto come un appiattimento delle masse ad un livello di stupidità autolesionista.
    Bisogna, comunque, “sapere” quello che succede; magari accettando il tutto come un fatto inevitabile senza per questo perdere la vitalità dello spirito immortale che è eredità di ogni vita esistente.
    Ci deve essere una via, tra il complottismo inconcludente e la bovina indifferenza…

  10. mimmo
    22 febbraio 2016 • 10:03

    “La storia delle scie chimiche quale mezzo di controllo del clima è una palla colossale”
    …personalmente, che sia un mezzo di controllo del clima o meno, non me lo pongo come interrogativo.
    La questione è “perché e chi semina il cielo di immondizia chimica.”

  11. mimmo
    22 febbraio 2016 • 14:28

    dici che devo approfondire la questione, o posso tranquillamente credere quello che dici?

  12. Stefano
    22 febbraio 2016 • 18:18

    Ti consiglio di approfondire la questione senza credere a occhi chiusi a quello che leggi, sia io, Lannes o chiunque altro a scrivere! Ma approfondisci la fisica dell’atmosfera, la termodinamica e la chimica per comprendere perché le leggi della natura stesse ci impediscono di controllare il clima! In particolare il processo fisico della nucleazione del vapore ed il suo ruolo nella condensazione in stati di sopraffusione, il fenomeno che regola la formazione delle scie generate dagli aeromobili.

  13. mimmo
    23 febbraio 2016 • 14:19

    apprezzabile intervento! Lodevole la dichiarazione di “incompetenza tecnica”.
    Chiaro che sei una persona equilibrata ma non indifferente all’argomento.
    Sappi, che oltre quello che tu hai evidenziato nel post, esiste anche una ricca documentazione nel web che mostra “senza alcun dubbio” che le “scie persistenti” non sono “scie di condensa”.
    Basta cercare…

  14. Massimo
    23 febbraio 2016 • 16:41

    Grazie dell’apprezzamento … come ho evidenziato nel precedente post seguo da anni il blog di lannes e altri sull’argomento , anche se cerco sempre di mantenere uno spirito critico …

  15. Massimo
    23 febbraio 2016 • 17:08

    Secondo me c’è un equivoco di fondo sul termine “controllo del clima” ; è fuori dubbio che non si può controllare il clima in senso assoluto , ci mancherebbe , per quanto stupidi o ingenui nemmeno i complottisti più tenaci arriverebbero a pensare una cosa simile ; qui si parla di controllo localizzato del clima , ed è una pratica che viene usata da parecchio tempo a partire dai semplici cannoni rudimentali degli agricoltori per attenuare gli effetti di una grandinata fino ad arrivare all’inseminazione delle nuvole per favorire le piogge su ampia scala , e qui non si tratta di bufale da web ma di pratiche accertate e ufficiali da parte di paesi come Israele – Cina – Russia e Usa , solo per citare i più importanti.
    Se si sposta il tema in ambito militare dove tutto è segreto e dove la popolazione civile viene a conoscenza di “esperimenti” quando il segreto militare viene desecretato ( quindi almeno 20 – 30 anni dopo ) risulta chiaro che un minimo di dubbio o di sospetto è lecito farselo venire.
    Quello delle scie è solo un aspetto del problema , e credo anche il meno grave , in quanto potrebbe servire da “effetto distraente” per coprire aspetti molto più pericolosi : in sostanza si alimenta la discussione su un effetto visivo come le scie e si lascia scannare fra loro le opposte fazioni per tenere nascosto un progetto molto più mirato di controllo localizzato ( torno a ripetere perchè è un termine importante ) sui cui effetti si verrà a conoscenza quando ormai i giochi saranno fatti e il livello di sperimentazione sarà già al gradino successivo.
    Un ultima cosa se mi è permesso : le università fanno parte del sistema , ciò che vi si insegna è funzionale al sistema e i docenti sono formati per essere a loro volta funzionali … ci andrei molto cauto sulla fiducia cieca nella scienza e tecnologia , la loro strada è piena di magre figure e imbarazzanti ammissioni di incompetenza …
    Saluti

  16. Christian
    24 febbraio 2016 • 16:23

    Stefano vada a disinformare e a sparare le sue vaccate, che sono una pura e semplice offesa all’intelligenza, da qualche altra parte. Stefano…sarà per mica per caso quel tal Stefano Luciani alias “eSSSe”, noto disinformatore??? Beh, ad ogni modo, lei disinformatore lo e’ comunque. Su questo non c’e’ dubbio, e non parli di fantomatici titoli di studio per cercare di ammantarre le sue ragliate di “ufficilalità” e “verità”. La robaccia che tutti noi respiriamo quotidianamente, la respira anche lei e i suoi cari. Sarebbero scie di condensazione??? Il fenomeno chemtrails non sussiste e si tratta di baggianate??? Ma vada al CICAP a ragliare queste cazzate!!! VADA LA!! Ci sono tonnellate di prove su prove, credibili e ragionate, oltreche’ incontrovertibli, quindi non venga a fare lo gnorri qua. Voi disinformatori, dovreste essere giudicati in un tribunale internazionale per aver disinformato la gente in tutti i imodi, e per aver quindi agevolato il genocidio in corso da ormai 12-15 anni, e diventato gravissimo e cronico da 5-6 anni. Vada a studiare, ma sopratutto la smetta di disinformare! Ne va anche della SUA vita e dei suoi cari, oltre che quella di tutti noi. SI VERGOGNI!!!. E si guardi ben dal rispondere con le sue ragliatre, perche’ smontero’ ogni sua singola cazzata, a forza di studi scientifici e prove inoppugnabili. Voi disinformatori siete ormai arrivati al punto di essere RIDICOLI, e di contraddirvi da voi stessi. Si riconosce ad un miglio di distanza il fetore che emanate. Stiua tranquillo stefano che al momento opportuno lei e tutti i disinformatori del suo risma, verrete giudicati e giustamente condannati per aver agevolato in tutti i modi cio’ che, anche grazie alla vostra schifosa opera, sta avvenendo sotto gli occhi di tutti. Non abbia dubbio alcuno di questo, mi creda… tutto a tempo debito.

    Aspetto con ansia le tue “risposte”, per poterti così distruggere davanti a tutti i lettori.

  17. mimmo
    23 febbraio 2016 • 18:58

    “le università fanno parte del sistema , ciò che vi si insegna è funzionale al sistema e i docenti sono formati per essere a loro volta funzionali … ci andrei molto cauto sulla fiducia cieca nella scienza e tecnologia , la loro strada è piena di magre figure e imbarazzanti ammissioni di incompetenza …”

    Stai dicendo a Stefano, che è un docente di fisica in una università, di non credere a quello che insegna ed a quello che gli hanno insegnato…e, come vedi dai suoi interventi, ci crede davvero ed è in buona fede, sono certo!

    In realtà, purtroppo per lui, soprattutto la fisica insegna che non vi è niente di davvero certo nella realtà che percepiamo e che tutto è ancora da capire.

    Però, caro Stefano, non mi cimentare in un dibattito sull’argomento perché non ho i mezzi per discuterne con te.
    Prenderò per buono ciò che dirai, in buona fede, con l’impegno di provare a ad essere, per me stesso, critico ed oggettivo.
    Sinceramente.

  18. Christian
    24 febbraio 2016 • 16:29

    Ma cosa prendi per “buono”?!?!?!?!? Ma alza, semplicemente gli occhi al cielo, e osserva, e dimmi se e’ normale cio’ che succede. Poi informati BENE senza preconcetti o dogmi sulle condizioni fisiche alla quali si formerebbero le scie di condensa.

    Anzi se vuole davvero capirci qualcosa, vada a informarsi qua: http://www.tankerenemy.com/

    Ma basterebbe solo che la gente guardasse in cielo, e che osservi la flora attorno a se.. ma capisco che la gran maggioranza della cosiddetta gggente ha altri interessi, ben più importanti e urgenti (facebook, masterchief, la champions in tv, e via così di cazzata in cazzata).

  19. Christian
    24 febbraio 2016 • 16:37

    Ma chi vuoi prendere per il culo??? MA CHI??? Sembri la brutta copia di Paolo attivissimo (CICAP) le stronzate che dici per fuorviare e disinformare sono identiche. Siete vomitevoli oltre che criminali!. Ma forse lo conosci bene Paolo Stupidiss… (volevo dire “Attivissimo”), vero stefano?

  20. mimmo
    24 febbraio 2016 • 22:45

    …so bene di cosa parli… :-) ma il modo migliore di affrontare questo discorso non è quello di innescare una rissa…

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  1. Cazzeggiando per il web,,ho incontrato queste news.. - Pagina 233 - I Forum di Investireoggi

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