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Tagliare i viveri ai blog scomodi, la prima vittima è ByoBlu

Scritto il 29/1/17 • nella Categoria: segnalazioni Condividi Tweet

«Stampatevi bene questa data nella testa: 27 gennaio 2017. Il giorno in cui gli effetti della campagna contro le cosiddette “fake news” (ma in realtà con l’obiettivo di colpire l’informazione libera e indipendente), orchestrata da Hillary Clinton, dal Parlamento Europeo, da Laura Boldrini, da Angela Merkel e da tutti quelli che hanno paura che l’informazione libera possa scalzare i loro privilegi e la loro posizione di forza, hanno iniziato a colpire anche in Italia, togliendo la linfa vitale della monetizzazione Adsense, con motivazioni che avrebbero del ridicolo o del tragicomico, se non rappresentassero qualcosa di ben più grave». Così Claudio Messora, dopo che il servizio pubblicitario di Google ha improvvisamente “tagliato i viveri” a “ByoBlu”, il più seguito video-blog indipendente italiano, che vive di donazioni e, appunto, delle inserzioni pubblicitarie “random” veicolate da Adsense. «Oggi è un giorno pesante, il più pesante per l’informazione libera e indipendente in Italia e nel mondo – dichiara Messora – da quando ho iniziato a fare questo “mestiere” del blogger, dieci anni fa».
Gli fa eco Pino Cabras su “Megachip”: «Fa molto bene Claudio Messora a sottolineare che il vero obiettivo della campagna contro le ‘fake news’ non erano certo quei cialtroni che infestano il web di notizie false, razziste e irresponsabili per acchiappare clic, che pure ci sono e da chissà chi sono mossi». No, il vero obiettivo politico era «ogni forma di dissidenza informativa, ogni voce non inserita in quell’oligopolio che controlla – con apparente pluralismo ma sostanziale totalitarismo – la galassia dei media tradizionali, un mainstream in radicale crisi di credibilità e ormai in modalità panico». Aggiunge Cabras: «Fa anche bene Messora a non fare tanti giri di parole quando fa i nomi dei maggiori artefici di questa sistematica volontà di censura, che stanno dentro le istituzioni e nelle aziende dominanti delle telecomunicazioni. Sono nomi che si muovono in un sistema legato mani e piedi al blocco d’interessi di cui Hillary Clinton sarebbe stata il maggiore garante, se non avesse subito il rovescio elettorale. E’ un blocco che ha una sua ideologia e che ha ancora molto potere: perciò vuole trasformare l’ideologia in misure concrete, mirate, inesorabili».
Così, accanto al “lavoro ai fianchi” ideologico (in cui «si fa aiutare persino da gente che crede di difendere la libertà»), questa galassia di controllori «fa un lavoro più sporco, inteso a prosciugare le risorse del dissenso». Oltre alle personalità e alle istituzioni citate da Messora, Cabras ricorda anche la Nato, un’organizzazione sempre più attenta a inserire nelle azioni di guerra anche la “guerra della percezione”: ha persino redatto un “Manuale di Comunicazione Strategica” che intende coordinare e sostituire tutti i dispositivi antecedenti che si occupavano di diplomazia, pubbliche relazioni anche militari, sistemi elettronici di comunicazione (Information Operations) e, naturalmente, operazioni psicologiche (PsyOps). «Sono azioni coordinate ad ampio spettro, portate avanti da strutture dotate di risorse immani e che lavorano ventiquattr’ore su ventiquattro in coordinamento con i grandi amministratori delegati di imprese del calibro di Google».
L’offensiva è dunque in atto e viene da lontano, prende nota Cabras, attivo su “Megachip” e su “Pandora Tv”, voci libere nate su iniziativa di Giulietto Chiesa. Un’eminenza grigia molto importante dell’amministrazione Usa uscente, Cass Sunstein, anni fa scrisse un saggio in cui – oltre a teorizzare l’«infiltrazione cognitiva» dei gruppi dissenzienti, da perfezionare spargendo disinformazione, confusione, e calunnie – invitava il legislatore a prendere «misure fiscali» (diceva proprio così) contro i propugnatori delle “teorie cospirazioniste” e per l’assoluto divieto di esprimersi liberamente su quanto sia disapprovato dalle autorità, ricorda Cabras. «Ci siamo a suo tempo chiesti dove volesse andare a parare, il professor Sunstein. Voleva dire che chi dissente paga pegno allo Stato? E come diavolo doveva chiamarsi questa nuova imposta? All’epoca erano misteri e deliri di un professore di Harvard, un costituzionalista che ripudiava i capisaldi della Costituzione scritta americana. Ma nel frattempo quel delirio si è fatto strada e si è fatto sistema di potere. E’ bene ricordarlo a quelli che si scandalizzano per Trump senza accorgersi che le ossessioni contro la libertà di espressione hanno colonizzato le istituzioni e i media in cui hanno riposto fiducia, anche a casa Clinton e a casa Obama. Oggi attaccano “Byoblu.com”. Ma sarà presto un attacco contro tutti i dissidenti. E’ una questione già maledettamente seria». In pericolo il pluralismo: è scattato un “maccartismo 2.0”, «un’isteria che vuol fare tabula rasa dell’informazione non allineata».

«Stampatevi bene questa data nella testa: 27 gennaio 2017. Il giorno in cui gli effetti della campagna contro le cosiddette “fake news” (ma in realtà con l’obiettivo di colpire l’informazione libera e indipendente), orchestrata da Hillary Clinton, dal Parlamento Europeo, da Laura Boldrini, da Angela Merkel e da tutti quelli che hanno paura che l’informazione libera possa scalzare i loro privilegi e la loro posizione di forza, hanno iniziato a colpire anche in Italia, togliendo la linfa vitale della monetizzazione Adsense, con motivazioni che avrebbero del ridicolo o del tragicomico, se non rappresentassero qualcosa di ben più grave». Così Claudio Messora, dopo che il servizio pubblicitario di Google ha improvvisamente “tagliato i viveri” a “ByoBlu”, il più seguito video-blog indipendente italiano, che vive di donazioni e, appunto, delle inserzioni pubblicitarie “random” veicolate da Adsense. «Oggi è un giorno pesante, il più pesante per l’informazione libera e indipendente in Italia e nel mondo – dichiara Messora – da quando ho iniziato a fare questo “mestiere” del blogger, dieci anni fa».

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Tag: Adsense, Angela Merkel, aziende, Barack Obama, bavaglio, blog, Byoblu, calunnia, caos, Cass Sunstein, censura, Claudio Messora, colonizzazione, complottismo, comunicazione, controllo, cospirazionismo, Costituzione, credibilità, crisi, delirio, digitale, diplomazia, disinformazione, dissenso, dominio, Donald Trump, donazioni, elettronica, elezioni, fake news, fiducia, fisco, Giulietto Chiesa, Google, guerra, Harvard, Hillary Clinton, ideologia, indipendenza, infiltrazioni, informazione, interessi, isteria, istituzioni, Laura Boldrini, libertà, maccartismo, mainstream, media, Megachip, militari, Nato, oligopolio, ossessione, Pandora tv, panico, Parlamento Europeo, paura, Pino Cabras, pluralismo, potere, privilegi, psicologia, psyops, pubblicità, razzismo, risorse, scandali, sistema, telecomunicazioni, totalitarismo, Ue, Unione Europea, università, Usa, video, web

5 Commenti

  1. giannetto
    29 gennaio 2017 • 17:53

    Che i fabbricatori di fake news accusino chi non se ne lascia gabbare di fabbricare… fake news, vi dà la misura dei progressi della neolingua (orwelliana). Se non erro – correggetemi se è il caso – il sintagma “fake news” era stato coniato dai dissidenti al mainstream, ma proprio il mainstream se ne è subito appropriato per ribaltarlo sui dissidenti. E oramai lo monopolizza. Situazione molto pericolosa!Non dobbiamo perdere la battaglia linguistica… Sennò si fraintenderanno tutti i significati. Non dimenticate: la neolingua è l’arma più potente che hanno per fotterci il cervello (Orwell iam docuit) .

  2. Vittoriano
    29 gennaio 2017 • 22:04

    . . .

    Ai tre poteri dello Stato liberale
    – legislativo, esecutivo, giurisdizionale –
    occorre ormai aggiungere
    quello COMUNICATIVO :

    Comunicazione: quarto potere costituzionale e sovranità popolare
    http://www.pickline.it › Blog
    10 giu 2012 – Comunicazione quarto potere costituzionale e strumento di esercizio della sovranità popolare.
    Il Diritto a Comunicare è principio universale.

    PDF Le COMUNICAZIONI di MASSA come quarto potere COSTITUZIONALE …
    http://www.forumdac.it/pdf/fdac-gen98-potere-cost.pdf
    Le COMUNICAZIONI di MASSA come quarto potere COSTITUZIONALE: scuola e …
    strumento costituzionale per l’esercizio effettivo della sovranità popolare, …

    …

    Cosa ne pensate ?

  3. &&&
    29 gennaio 2017 • 22:12

    Se non si sta attenti uno dei prossimi mirati da Google sarà anche questo blog…..si posta proprio il genere di articoli che a “loro “non piacciono.

  4. royalty free music
    21 maggio 2017 • 05:37

    Greetings,

    You have done some wonderful work!
    I wonder if you would consider using royalty free music
    for one of your next projects?
    You can find the tracks here:
    http://www.contimusic.com/royalty-free-music

    Hope this finds you well,

    the contis

  5. destroy_usa
    8 maggio 2017 • 21:50

    zitta capra scema! sei un coglionazzo falliot scemo

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