Magaldi: guerra al rigore, o Renzi è finito. E attorno, il nulla
Scritto il 06/11/17 • nella Categoria:
idee
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Matteo, ripensaci: hai un’ultima chance, azzerare il renzismo sbruffone e prendere il toro per le corna, cioè mandare a quel paese Bruxelles e archiviare l’austerity. Parola di Gioele Magaldi, all’indomani delle elezioni siciliane che hanno fotografato la peggiore Italia possibile, elettoralmente parlando: da una parte la vecchia nomenklatura berlusconiana dell’isola, e dall’altra l’inconcludenza velleitaria dei 5 Stelle. Ultimo della fila, ridotto all’irrilevanza, un Pd in aperto declino, affossato dal “pesce lesso” Gentiloni, mentre l’ex rottamatore – fischiato a ogni stazione, nel suo surreale tour ferroviario – corre a rifugiarsi da Obama (altro perdente di successo, visto chi siede oggi alla Casa Bianca). «Su quale pianeta vive, Matteo Renzi? Possibile che non capisca che gli italiani stanno male, che le loro condizioni economiche stanno precipitando?». Si metta d’accordo con se stesso, l’ex primo ministro: qual è il vero Renzi? «Non c’è traccia, nella sua azione politica, delle lodevoli idee che pure ha espresso nel suo ultimo libro, “Avanti”, in cui se la prende giustamente col “pensiero unico” che ha condotto all’inserimento del pareggio di bilancio nella Costituzione».
Reduce da un convegno del Movimento Roosevelt proprio sulla revisione della Carta costituzionale (con un’idea su tutte: rendere obbligatoria la piena occupazione, per legge), Magaldi – ai microfoni di “Colors Radio” – ragiona con David Gramiccioli sull’infelice momento della politica italiana. In Sicilia non ha votato neppure un elettore su due, il che la dice lunga sulla fiducia degli italiani verso i partiti – incluso il Movimento 5 Stelle, che anche sull’isola (come a Roma) non è andato oltre la promessa di una politica pulita, senza corrotti né privilegi di casta. Il centrodestra? «Musumeci sarà anche la brava persona che si dice, ma i siciliani già conoscono il personale politico berlusconiano che ha a lungo governato la Sicilia». Inutile parlare della sinistra ufficiale: si limita alla debole testimonianza di Claudio Fava, «che peraltro si è segnalato per una proposta di legge discriminatoria come quella che chiede di vietare ai massoni gli incarichi pubblici, fingendo di non sapere che era massone persino Meuccio Ruini, il padre della “commissione dei 75” che diede vita alla Costituzione democratica». Piuttosto, è evidente la voragine rappresentata dall’auto-affondamento del Pd, abbandonato al suo destino da un Renzi «che forse non sa che si sta bruciando le ultime carte».
Tanta attenzione per Renzi, da parte di Magaldi, è presto spiegata: «E’ stato un leader vero, con grandi potenzialità e doti di comunicazione». Il problema? «Si è limitato a vendere fumo, senza capire che anche gli italiani dopo un po’ si stancano, di essere presi giro». Il guaio è che, via Renzi, chi altro c’è in campo? Nonno Silvio? Grillo, che continua a non spiegare come governerebbe l’Italia? Il futuro è nuvoloso: il Rosatellum è fatto apposta per costruire l’ennesimo inciucio e mandare a Palazzo Chigi un’altra comparsa, stile Gentiloni. «Ma Renzi non si illuda: se adesso non compie una svolta, una precisa scelta di campo, vedrà tramontare ben presto anche la sua leadership, la sua carriera politica». Cosa dovrebbe fare? «L’ha scritto nel suo libro: mettere fine al rigore, alla “dittatura” del pensiero unico, senza timore di scontrarsi – ma per davvero – con la Merkel e con Draghi». A differenza di Bersani, Renzi il pareggio di bilancio non l’ha votato: non era ancora in Parlamento, all’epoca. «E se la rimozione del pareggio di bilancio l’avesse inserita nel quesito referendario del 4 dicembre scorso, probabilmente Renzi non l’avrebbe perso, quel referendum». Un appello ad personam: ne vogliamo riparlare, Matteo?
Nonostante tutto, Magaldi considera Renzi un vettore potenziale di buona politica: l’unico teoricamente in campo, a patto che – per la prima volta – si decida a fare sul serio. «Temo che viva in un’altra dimensione e non si renda conto dello stato di crisi in cui versa l’Italia», sostiene il presidente del Movimento Roosevelt. Dov’era, Renzi, negli ultimi anni, quando il “pensiero unico” (il rigore di bilancio) divorava l’economia del paese? «Stava a Palazzo Chigi, da dove si è limitato a partorire il Jobs Act, che anziché aggredire la disoccupazione ha semplicemente aggravato la precarizzazione del lavoro». Ora scrive che il “nemico vero” è a Bruxelles? «Benone, ma ci dimostri che non sono le solite chiacchiere. Finora è andato dalla Merkel a baciarle l’anello. E ha chiesto, invano, di essere accolto dai circuiti della massoneria sovranazionale di stampo reazionario, quella contro cui noi ci battiamo». Piccola profezia: se non scende in campo finalmente dalla parte giunta, il politico Matteo Renzi è praticamente finito. «Ricorda Tremonti, che nei libri tuonava contro il neoliberismo ma poi, nei summit internazionali, restava in silenzio». Se la sente, l’ex rottamatore, di passare dalle parole (di un libro) ai fatti?
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Solo Magaldi può essere talmente allucinato da sostenere che “Renzi è un vettore potenziale di buona politica: l’unico teoricamente in campo, a patto che – per la prima volta – si decida a fare sul serio.” Le probabilità che Renzi possa essere un “vettore di buona politica”, sono più o meno le stesse che avrebbe un uragano di assemblare completamente un boeing 747 passando sulla fabbrica dove si costruiscono; cioè zero assoluto. Se facesse sul serio, o l’avesse fatto quando ne aveva LE POSSIBILITA’, non sarebbe Matteo Renzi, sarebbe qualcun’altro. Non si capisce poi tutti questi discorsi di Magaldi su Renzi, quando lui per primo scrive che Renzi “ha chiesto, invano, di essere accolto dai circuiti della massoneria sovranazionale di stampo reazionario, quella contro cui noi ci battiamo”. Magaldi sostiene poi che “Renzi non ha votato il pareggio di bilancio, perchè a quel tempo non sedeva ancora in parlamento”… ma che ragionamento è? E’ fin troppo chiaro che per come poi si è comportato quando era presidente del Consiglio italiano (illegittimo e abusivo, non essendo stato eletto da nessuno, come i precedenti due premier nominati), il pareggio di bilancio lo avrebbe certamente votato, senz’ombra di dubbio.
Ma allora di cosa stiamo parlando? Qual’è il senso di tutti questi discorsi dove traspare l’intento di Magaldi di tirare Renzi “dalla parte giusta”?. Renzi dalla “parte giusta”?!? Cioè dalla parte del popolo, della sovranità dello Stato, dell’indipendenza delle proprie politiche interne ed estere, invece che baciapile delle banche, dei tecnocrati, delle multinazionali, e delle entità sovranazionali fortemente anti-popolari e anti-nazionali??? Si, vabbè, e poi c’era la marmotta che faceva il cioccolato…
Forse, oltre a Renzi, anche Magaldi vive in una dimensione tutta sua, o forse soffre di bipolarismo, o forse non sa bene nemmeno lui che fare o cosa dire… perchè della pochezza e cilatroneria di Renzi, tutto il Paese ne è stato testimone sulla propria pelle, e la “calorosa accoglienza” tributatagli IN OGNI LOCALITA’ dove ha messo e dove mette tutt’ora piede, ne sono chiara dimostrazione. Le politiche che avrebbe fatto Renzi una volta divenuto presidente del Consiglio, erano chiare a chiunque avesse avuto l’accortezza di informarsi sul soggetto, senza lasciarsi abbindolare dalla propaganda mainstream.
“E’ stato un leader vero, con grandi potenzialità e doti di comunicazione”… Voi capite, vero? Un ebete corrotto e incosciente che ha accelerato lo sfascio e la svendita del Paese, sostenuto da uno schieramento mediatico da regime totalitario. Uno così non può che nutrire un’acredine totalmente ignorante nei confronti del più interessante esperimento politico della Storia italiana. Ma forse il Movimento Roosevelt ha “concluso” di più… Ne dubito, ma…
Renzi chi ? Ma per favore. Renzi ha fallito totalmente che si tolga dai piedi insieme al intero PD, un partito di paglicci venduti.
Magaldi dalla massoneria è uscito o lo hanno fatto uscire, l’uomo di cartone da Rignano non c’è mai entrato e ho detto tutto.
Si prega di notare che agli Italiani, sia Femmine che Maschi le Vergini ricucite non piacciono perché sono una BRESA per il GULO e gli Italiani ce l’hanno DELICATO. Il ghost writer del regista di jp ronzi, dovrebbe incassare e togliersi dalle BOXES. Il 4 dicembre 2016 …è quasi un anno, gli Elettori Italiani sia di Sinistra che di destra, uniti nella Logica della Ragione l’hanno mandato AF-FA’. E li sta ancora, nessuno si illuda. E’ chiaramente un treccartaro ed a Noi i bari non piacciono, come non ci piacciono la bare e le vergini ricucite. Se in Sicilia fossero stati più coraggiosi avrebbero votato per l’uno anziché per l’”accozzagliona” dei 4+4, anche loro ricuciti e ricuciti. Lo disse anche il signor Magaldi che votare per l’uno o per l’altro sarebbe stata la medesima cosa. Ma per dispetto, solo per dispetto si può votare il nemico del nemico. Rinunciare è perdere un altro Nostro Diritto. Non andando a votare facciamo il “loro” gioco. Dopo le fiducie per il vinastro né bianco né rosso, sarebbe imperdonabile per la Nostra Dignità di Italiani tenere ancora in casa questi ingannatori, che magari prima fiduciano e poi lasciano il partito P:overo D:eMente. . Ma veramente ci credono 4 Coglioni anziché 2?. E poi andare a leccare l’abbronzato sputtanato dall’ilare mad-am, quando il Donald è un giocatore formidabile che sta prendendo tutti per le natiche…ma che si tolgano definitivamente dal nostro orizzonte
ché altrimenti ci “arrabbiamo”. Tanto ci hanno stufato con le loro hollywoodiane malfatte, presstitute fictions che ci hanno fatto girare di 180 ° e da de sinistra sinistra ci hanno fatto diventare de destra destra, ma non quella già vista e rivista, di quella che Prima Io e poi…se resta…forse…se non ho niente da fare…insomma da Buonista a Egoista.
A titolo di cronoca!!
Marzo 2017
“Più ottimista invece Magaldi, che dopo aver segnalato (mai smentito da nessuno) la presenza di D’Alema, Napolitano, Monti e Padoan nella super-massoneria oligarchica, responsabile della globalizzazione antidemocratica, privatizzatrice e mercantilista, oggi scommette sul collasso del Pd, che «darebbe fiato a nuove istanze progressiste e democratiche finalmente autentiche», archiviata la “finta sinistra” che ha svenduto il paese ai potentati economici stranieri precipitando l’Italia in questa crisi senza fine. ”
Fonte: http://www.libreidee.org/2017/03/se-litalia-cambia-padrone-qualcuno-la-sta-sovragestendo/
Saluti.
Fabrice
PS a conferma del PS del mio primo post!!
@Christian
Magaldi preferirebbe mandare avanti un Renzie con un tale maquillage:
a) per prendere così tempo per costruire il suo futuro movimento politico ( pdp , info nel ps di cui sotto ) con maggiore efficacia.
ps http://www.libreidee.org/2017/10/nasce-il-pdp-rianimare-litalia-via-il-pareggio-di-bilancio/
b) perchè si è reso conto che costruire il suo futuro movimento politico ( pdp, info nel link di cui sopra ) con maggiore efficacia è una fatica bestiale il cui eventuale premio elettorale è molto aleatorio e quindi il gioco per lui non vale la candela.
c) perchè siccome Magaldi ha rotto troppo le palle ai piani mooolto alti massonici e allora gli hanno fatto recapitare un messaggio di darsi una calmata in tutti i sensi…..!!
My 2 cents!!
Ciao
Fabrice
PS i tre punti di cui sopra sono solo tre ipotesi, se ne potrebbero fare altre ma tre sono più che sufficienti per stabilire che Magaldi su Renzie non la racconta giusta…!!
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