Pareggio di bilancio, Orlando: mi vergogno, la Bce ci ricattò
Scritto il 25/11/17 • nella Categoria:
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«Se non inserite il pareggio di bilancio nella Costituzione, vi tagliamo i viveri: restate a secco, senza stipendi». Così la Bce di Mario Draghi ricattò il governo, che dovette piegarsi: la norma ammazza-Italia fu varata l’8 maggio 2012 dall’esecutivo guidato dal super-tecnocrate Mario Monti, per avere effetto a partire dal 2014. A rivelarlo è il ministro della giustizia, Andrea Orlando. Lo ricorda “ByoBlu”, il video-blog di Claudio Messora, che rende pubblico un frammento della conversazione tra Orlando, il giurista Gustavo Zagrebelsky e la giornalista Silvia Truzzi, durante la festa del “Fatto Quotidiano” il 3 settembre 2016. «Speriamo che questa confessione muova gli elettori e i cittadini verso la scelta di governi più decisi nella tutela dei loro interessi», scrive “Scenari Economici”, riproponendo le dichiarazioni rese dal ministro, esponente del Pd. «Oggi noi stiamo vivendo un enorme conflitto tra democrazia ed economia. Oggi, sostanzialmente, i poteri sovranazionali sono in grado di bypassare completamente le democrazie nazionali», dice Orlando, in modo esplicito: «I fatti che si determinano a livello sovranazionale, i soggetti che si sono costituiti a livello sovranazionale, spesso non legittimati democraticamente, sono in grado di mettere le democrazie di fronte al fatto compiuto».
Aggiunge Orlando: «La modifica – devo dire abbastanza passata sotto silenzio – della Costituzione per quanto riguarda il tema dell’obbligo di pareggio di bilancio non fu il frutto di una discussione nel paese». Quella decisione, continua il ministro, «fu il frutto del fatto che a un certo punto la Banca Centrale Europa, più o meno – ora la brutalizzo – disse: “O mettete questa clausola nella vostra Costituzione, o altrimenti chiudiamo i rubinetti e non ci sono gli stipendi alla fine del mese”». Nessuno aveva mai rivelato questo retroscena, perlomeno in termini così chiari. E spicca, anche nel passaggio seguente, la sincerità politica di Andrea Orlando: «Io devo dire che è una delle scelte di cui mi vergogno di più, mi vergogno di più di aver fatto». E insiste: «Io penso che sia stato un errore approvare quella modifica. Non tanto per il merito, che pure è contestabile, ma per il modo in cui si arrivò a quella modifica di carattere costituzionale». Commenta “Scenari Economici”, il newsmagazine di Antonio Maria Rinaldi: «Vi rendete conto del peso di queste parole? Un’entità non eletta da nessuno può ricattare e piegare un governo democraticamente eletto!».
E’ la drammatica verità, confessata – con insolita franchezza, per un politico – da un esponente del governo italiano: un’ammissione di completa impotenza. «I governi nazionali appaiono deboli fantocci nelle mani di poteri superiori», sintetizza “Scenari Economici”: «Nessun rispetto del popolo, nessun rispetto della Costituzione, solo sopraffazione e applicazione della legge del più forte! I politici appaiono solo come piccoli burattini senza coraggio». Il pareggio di bilancio è notoriamente una norma “suicida”, figlia dell’ideologia neoliberista e imposta per amputare, deliberatamente, la capacità di spesa, cioè di investimento. «Il deficit pubblico è, al netto, la ricchezza reale dei cittadini, imprese e famiglie», sottolinea Paolo Barnard. «Al contrario, il pareggio di bilancio prefigura un “saldo zero”: lo Stato non spende per i cittadini più di quanto i cittadini stessi non versino in tasse». Risultato: la morte clinica dello Stato come motore finanziario dell’economia nazionale privata. «E’ perfettamente inutile tagliare le tasse – ricorda l’economista Nino Galloni, vicepresidente del Movimento Roosevelt – se prima non si aumenta la spesa pubblica, senza la quale va in sofferenza il comparto economico privato».
Tra i silenziosi “approvatori” della norma-killer, per l’economia italiana, figura anche Pierluigi Bersani, allora leader del Pd, che impose al suo gruppo parlamentare di piegare la testa di fronte al ricatto dell’oligarchia eurocratica, pur sapendo che il pareggio di bilancio avrebbe compromesso quella stessa Costituzione in nome della quale, lo scorso 4 dicembre, si alzarono barricate contro la proposta renziana di porre fine al bicameralismo perfetto, sopprimendo il Senato elettivo. Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, ha più volte denunciato l’ipocrisia bersaniana: «Com’è possibile oggi appellarsi esplicitamente all’articolo 1 della Costituzione “fondata sul lavoro”, se si è votato per lesionarla, quella Carta costituzionale, impedendole di garantire posti di lavoro?». Dopo lo strappo con Renzi, Bersani e Speranza hanno dato vita a Mdp insieme a D’Alema, cioè l’uomo che si vantò – da premier – di aver fatto registrare il record europeo nelle privatizzazioni. Oggi, di fronte allo sbando generale della politica – nessun vero programma salva-Italia da Pd, Berlusconi e 5 Stelle – non può che stupire la franchezza di un politico come Andrea Orlando: abbiamo sbagliato, dice, e me ne vergogno.
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E quindi?
Torniamo al medioevo, tempo di vassalli e servi della gleba(noi)
Barnard ci aveva avvertito.
1 POST
Presupposto logico e razionale:
“If I have seen further than others, it is by standing upon the shoulders of giants” by Isaac Newton
=
“Se ho visto più in là degli altri, è perchè mi sono messo sulle spalle dei giganti”, Isaac Newton
Quindi sarà anche vero:
se non vuoi vedere più in là degli altri, basta ignorare del tutto i fondamentali dei giganti!!
Ad esempio, vediamo un pò cosa è successo ignorando del tutto i fondamentali di Keynes, eccolo arriva!!
https://keynesblog.com/2013/07/31/litalia-antikeynesiana-1981-2013/
E allora la domanda è: Cui Prodest?
La risposta nel prossimo post!
Saluti.
Fabrice
2 POST
Risposta!
Un coraggioso pezzo su “Le Figaro” denuncia la sconsiderata strategia dell’Unione Europea. La totale devozione al libero scambio della UE ha provocato solamente un drammatico impoverimento della sua classe media, non a beneficio delle popolazioni più povere dei paesi emergenti, ma delle proprie e altrui élite. L’autrice non rivela alcun concetto rivoluzionario, ma è apprezzabile il fatto che un media “mainstream” si sbilanci in una forte critica alle disastrose politiche neoliberiste europee.
http://vocidallestero.it/2016/08/24/le-figaro-come-leuropa-ha-consentito-limpoverimento-della-sua-classe-media/
Saluti.
Fabrice
3 POST
“La privatizzazione dello Stato”, Alain Parguez, economista.
“Il principio fondamentale dei trattati europei era la privatizzazione dello Stato. E cioè: obbligare gli Stati a prendere in prestito denaro, vendendo titoli alle banche private. Gli Stati, come qualunque azienda dalla reputazione profondamente pura, dovevano andare a chiedere i soldi alle banche, ai tassi di interesse stabiliti dalle banche stesse.
Il Trattato di Maastricht e il conseguente Patto di Crescita e Stabilità – il vero nome avrebbe dovuto essere: Patto di Distruzione e Instabilità – ha rappresentato la realizzazione dei loro obiettivi: gli Stati completamente assoggettati alle banche private, e quindi obbligati a tagliare la spesa pubblica.”
Fonte: http://www.libreidee.org/2012/05/parguez-con-leuro-si-avvera-oggi-il-sogno-dei-fan-di-hitler/
Saluti.
Fabrice
CV di Alain Parguez:
Professore Emerito di Economia. Université de France-Comté at Besançon (Francia).
Facoltà di Leggi, Scienze Politiche ed Economiche. Università di Ottawa, Canada.
Titolo Accademico:
Dottore in Scienze Economiche, Université de Paris 1.
Due dottorati – Ph.D Theses 1973.
Membro della “Eastern Economic Association” (USA).
Materie d’insegnamento:
Principi di Macroeconomia.
Teoria della Politica Economica Economia Finanziaria.
Relazioni economiche internazionali.
Teoria della Distribuzione.
Autore di centinaia di articoli e decine di saggi sulla politica monetaria, sulla politica
economica e sulla genesi della crisi, e di oltre dieci libri di teoria economica, storia e
filosofia.
Dal 1984 al 1996 è stato direttore del periodico “Monnaie et Production”.
È l’ideatore della Teoria del Circuito Monetario, di ispirazione post Keynesiana, a cui ha
dedicato buona parte della propria carriera, e attualmente sta ultimando la stesura di
questa vasta e dettagliata ricerca.
È stato consigliere del Presidente Francois Mitterrand, e dunque è uno dei massimi insider
dissidenti del processo di creazione dell’Eurozona.
4 POST
Dal punto di vista geopolitico a cosa serve la UE!!
“La NATO impegna la UE sugli obiettivi definiti da Washington”
https://it.sputniknews.com/punti_di_vista/201707034712582-la-NATO-impegna-la-UE-sugli-obiettivi-definiti-da-Washington/
To sum up, l’euro non è per niente conveniente ( per usare un eufemismo!! ) agli stati del Sud Europa ed inoltre intrinsecamente è un totale nonsense da un punto di vista macroeconomico, da un punto di vista geopolitico gli stati europei della UE avrebbero tutto l’interesse ad avere relazioni di normale collaborazione con la Russia di Putin e invece si è fatto e si fa ( e probabilmente si farà! ) tutto il contrario!!
Cui Prodest?
Una prima risposta già è stata fornita nel 2 POST, una seconda risposta, quella relativa all’aspetto geopolitico della questione magari in un prossimo post ma già comunque a tale proposito recentemente ho segnalato due cose molto interessanti!!
Saluti.
Fabrice
Questa è la Ur-Sinistra Italiana!
«Speriamo che questa CONFESSIONE muova gli elettori e i cittadini verso la scelta di governi più decisi nella tutela dei loro interessi»….
Mi domando:ma non è una CONFESSIONE un po’ …. tardiva? Se questo ministro è un “pentito” già dai tempi di Monti, perché è montato sul carro di tutte le politiche post-montiane? E se si è pentito in tempi recenti perché non si dimette, visto che il suo chef Renzi non è meno yes-man di Monti?
Essendo io un malpensante sospetto che dietro “pentimenti” così improvvisamente tardivi ci siano ragioni di… cassa. Prossimità delle elezioni? Rifarsi una verginità? – Non lo affermo, perché non posso dimostrarlo. Non sto dentro la testa della gente. Dunque non lo affermo, ma lo sospetto.
In compenso la Storia ribadirà sempre più con forza che Berlusconi fu brutalmente liquidato perché non era abbastanza yes-man. E main stream, e mean stream, per una volta felicemente d’accordo (in omaggio alla Kulona), pomparono l’indignazione nazzziunale, cogliendo al volo la palla “Ruby” (la batteva la walkiria Ilda) per darci il ko con Monti. Sicché divenne subito possibile e digeribile una legge Fornero che, se fosse stata fatta appena prima dal Berlus, avrebbe scatenato le piazze italiote in scioperi a oltranza, sotto la superiore direzione del PD (= il Peto Democratico cui il pentito appartiene).. Ma si sa… gli italioti sono idioti. E ora c’è rischio che abbocchino all’ultimo “pentito”…. ma è l’ennesimo fuori tempo massimo!
ottimo articolo!
Berlusconi non era abbastanza yes-man? E allora perché si dimise da primo ministro quando aveva ancora largamente la maggioranza in parlamento? Era sotto ricatto? Molto probabilmente. Sono tutti ricattabili, ma non per il nobile motivo della difesa nazionale a cui questo burattino della politica (orlando) vorrebbe far credere, ma per luridi interessi privati che tutti, chi più e chi meno, hanno. Avete visto la fine che hanno fatto fare a di pietro? Ci sono dossier pronti per tutti, e lo sanno, per questo sono ricattati, per questo ci stanno svendendo. C’è solo una speranza: si chiama Movimento Cinque Stelle!!
ottimo.
Ottimo mica tanto. – Non so quanto il Berlus fosse ricattato ad personam et in negotio suo, ma certo era ricattatissimo come premier politico italiano. O forse dimenticate le storielle dello spread? O le dichiarazioni postume di Tremonti sulla “letterina” della Commissione Europea? Perché non le si ripescano, e non si controllano le date? La norma ammazza-italia del Maggio 2012 ha dunque un incubatoio ben precedente quella data, e precedente alle forzate dimissioni del Berlus, nonostante avesse ancora la parvenza di una maggioranza parlamentare…
Che non ci venga il piddiota pentito a falsificar le date !! – Il Berlus dunque fu forzato alle dimissioni (faceva brodo anche lo “scandalo aggiunto” della Ruby), e promise a caldo che sarebbe andato in fondo alla vicenda dell’infame colpo di stato. Poi però non ne fece nulla. Adesso poi vivacchia nell’insignificanza del rincoglionito.
- Ma almeno, allora, si dimise… roba che questi buffoni di piddioti, recitando la sceneggiata napoletana dei pentiti, son ben lontani dal fare!
Indubbiamente Berlusconi fu fatto fuori da un fuoco incrociato , fra chi aspirava alla sua successione e quindi pronto a tradirlo, fra chi lo minacciava con il crollo delle azioni, fra chi gli prometteva qualcosa per il futuro, fra chi gli toglieva un buon alleato (Gheddafi) di mezzo, Napolitano , che vedeva con il suo crollo la rinascita del PD eccetera.
Fra le altre cose l’eliminazione di Gheddafi costitui’ e fu vissuta secondo me anche come una minaccia contro di lui(Berlu).
Per togliere di mezzo tutte queste stronzate che ritorneranno sempre a galla prima o poi e saranno sempre piu’ fetide , io credo che sia giunto il momento per un ricambio della classe politica.
Piu’ riusciamo a togliercene dalle palle e meglio è.
Perchè poi in fin dei conti fanno distogliere l’opinione pubblica da problemi piu’ gravi e sono capaci solo di aggiungerne altri.
Noi adesso abbiamo bisogno di tirarci fuori dalla crisi economica.
Per me uscire dall’euro sarebbe l’ideale , ma con questi venduti corrotti e stronzi è impossibile.
Al limite una moneta parallela , ma se la propone Berlusconi tutti si mettono a ridere.
I 5* non saranno il massimo , ma sono vergini. E quando vengono trovati con le mani nella marmellata , anzichè pulirsele addosso a noi si autoepurano.
ti pare poco?
Quel che interessava ai piddioti era, come al solito, montare sugli scanni del potere, per ciucciare come sanguisughe. Gli era già andata male per la “discesa in campo” del Nano, nei primi anni 90. Poi le han provate di tutte, ma gli han fatto guerra con ogni genere di scandali, che erano il surrogato di un’inesistente opposizione politica. Infatti mai hanno avuto altra politica se non quella dei servi, prima dell’URSS, poi di Wall Street.
- La storiella della marocchina venne a cecio con i progetti rapinatori dell’Italia e degli italiani, esemplificati nelle manovre manipolatissime dello “spread”.
- E cos’han fatto i piddioti tornati potere nel 2011? (Monti è stata la loro transitoria copertura tecnico-macellaia, essendo un personaggio politicamente insignificante). Han fatto i lacché di Merkel-UE. Gli yes-men del decreto ammazza-Italia del maggio 2012, guarda caso sei mesi DOPO la defenestrazione del Berlus. Non fa tenerezza che il pentito fasullo Orlando ce lo rievochi? Rievoca le nefandezze dei SUOI amici, versando lacrime di coccodrillo. Impagabile! Ma è ancora ministro, o mi sbaglio? Avrebbe la faccia tosta di non mollar il cadreghino?
- E nel partito berlusconiano si moltiplicarono subito i traditori e i voltagabbana in sporogenesi. Classici italioti!…
- Ragion per cui non nutrire alcuna speranza in un popolo socio-statisticamente di idioti e di vigliacchi. ( A scanso equivoci sottolineo l’importanza dell’ambito “socio-statistico”, ossia voglio dire “in generale”, NON “tutti indistintamente”).