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Magaldi: la montagna gialloverde ha partorito un topolino

Scritto il 13/11/18 • nella Categoria: idee Condividi Tweet

Diciamola tutta: alla fine, la montagna gialloverde «ha partorito il classico topolino». Dove lo vedete, il sacrosanto taglio delle tasse promesso dalla Lega in campagna elettorale? E qualcuno sa che fine ha fatto, esattamente, il mitico reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia dei 5 Stelle per sostenere le fasce sociali più in affanno? Sembra arrivata l’ora del disincanto, per Gioele Magaldi, tenace difensore d’ufficio del governo Conte, pur privato di un uomo come Paolo Savona al dicastero dell’economia. E se si passa per la capitale, si scopre che il disincanto è letteralmente esploso, ma non da oggi: «E’ insensato che si festeggi Virginia Raggi per aver evitato una condanna penale, peraltro solo in primo grado, quando la giunta capitolina non ha mai neppure cominciato a occuparsi seriamente di Roma». La sindachessa pentastellata «ha disatteso tutte le aspettative di chi l’aveva votata, sperando in un cambio radicale nella governance della città». Ma poi, aggiunge il presidente del Movimento Roosevelt, scopri che – sul fronte opposto – il rimedio è peggiore del male. Vedasi il referendum (abortito) sull’Atac, promosso dai radicali: ancora una volta, si è tentato un assalto neoliberista per privatizzare un servizio pubblico, magnificando le immaginarie virtù del privato. «Come se non esistesse l’esempio dell’Atm di Milano, municipalizzata, indicata anche all’estero come modello perfetto di trasporto pubblico efficiente».
Questa è l’Italia dell’autunno 2018, sintetizza Magaldi, in web-streaming su YouTube con Fabio Frabetti di “Border Nights”: da un lato il “governo del cambiamento” riesce a cambiare ben poco, e dall’altro gli oppositori (partiti-zombie, media mainstream e vecchio establishment) continuano, in modo piuttosto penoso, a demonizzare Di Maio e in particolare Salvini, presentato come una specie di orco, un vero e proprio mostro di cinismo, a causa della sua politica muscolare nei confronti dell’immigrazione incontrollata. Bei sepolcri imbiancati, i detrattori di Salvini, «di manica larga con i migranti, ma pidocchiosi con gli italiani». Tradotto: «Va benissimo aiutare chi sbarca da paesi disastrosamente poveri, a patto però che non si lasci indietro quella fetta di popolazione italiana che fatica ad arrivare alla fine del mese». L’ideale? «Più soldi per tutti, in una sana prospettiva “rooseveltiana”, cioè post-keynesiana. Ma certo, bisogna espandere il deficit. E la cosa non piace, agli avversari del governo, sempre allineati ai diktat della sedicente Europa».
Calcisticamente: il possesso palla è ancora al governo, ma tiri in porta non se ne vedono. E se i gialloverdi non entusiasmano, nella metà capo opposta è buio pesto. Zero idee, nessuna alternativa all’euro-catechismo della crisi. Che fare? Tanto per cominciare, investire con più coraggio su un sistema-paese che ha un disperato bisogno di interventi pubblici strategici, in ogni settore, incluso quello delle infrastrutture. I migranti? «Ottimo il Salvini che accusa l’Ue di scaricare il problema solo sull’Italia, peccato che poi i nostri partner continuino a far finta di niente». E a Salvini si può rimproverare qualcosa? «Certo: la mancanza, finora, di una “pars construens”. Va bene ripetere “aiutiamoli a casa loro”, gli africani, ma poi bisogna cominciare a farlo per davvero. Tanto più che una sorta di Piano Marshall per l’Africa darebbe un ruolo importante, all’Italia, anche in termini di leadership euro-mediterranea». L’immobilismo non aiuta. E anzi fa montare polemiche che poi sfociano anche nel complottismo di chi vede, nell’esodo incoraggiato da Soros, l’attuazione del meticciato forzoso vagheggiato dal massone reazionario Richard Coudenhove-Kalergi, precursore del dominio delle élite poi sfociato in questa Disunione Europea, «concepita come Sacro Romano Impero affidato alla manovalanza neo-feudale dei tecnocrati».
Fantasmi a parte, Magaldi si richiama a un sano realismo: «L’accoglienza incontrollata di immigrati può mettere in difficoltà i lavoratori italiani, è ovvio. Quello che non è accettabile – dice – è che non si vogliano trovare soluzioni eque, in un mondo che non è mai stato così ricco». Insiste: «La fiaba della penuria è un’invenzione del neoliberismo: virtualmente, nella storia del pianeta, non c’è mai stata tanta disponibilità di risorse, grazie alle tecnologie di cui disponiamo. Ed è inammissibile – sottolinea il presidente del Movimento Roosevelt – che queste risorse vengano concentrate in poche mani, le stesse che poi ci raccontano la favola della scarsità, che serve per declinare le politiche artificiose dell’austerity». C’è un’intera narrazione, da smantellare. Ed è un lavoro che richiede lucidità, determinazione e una buona dose di fegato, assai più di quello finora dimostrato dal governo gialloverde con il suo “rivoluzionario” deficit al 2,4%, ben al di sotto del già inaccettabile tetto del 3% stabilito da Maastricht esclusivamente sulla base della fandonia neoliberista. Roma caput mundi, comunque, almeno a titolo di esempio negativo: fischiare la Raggi per l’ipotetico reato di falso, anziché per il fallimento politico della sua giunta, è come insultare Salvini per la guerra alle Ong anziché pretendere che il governo, finalmente, mandi a stendere con ben altro piglio il rigore Ue, in nome della sovranità democratica cui l’Italia ha diritto.

Diciamola tutta: alla fine, la montagna gialloverde «ha partorito il classico topolino». Dove lo vedete, il sacrosanto taglio delle tasse promesso dalla Lega in campagna elettorale? E qualcuno sa che fine abbia fatto, esattamente, il mitico reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia dei 5 Stelle per sostenere le fasce sociali più in affanno? Sembra arrivata l’ora del disincanto, per Gioele Magaldi, tenace difensore d’ufficio del governo Conte, pur privato di un uomo come Paolo Savona al dicastero dell’economia. E se si passa per la capitale, si scopre che il disincanto è letteralmente esploso, ma non da oggi: «E’ insensato che si festeggi Virginia Raggi per aver evitato una condanna penale, peraltro solo in primo grado, quando la giunta capitolina non ha mai neppure cominciato a occuparsi seriamente di Roma». La sindachessa pentastellata «ha disatteso tutte le aspettative di chi l’aveva votata, sperando in un cambio radicale nella governance della città». Ma poi, aggiunge il presidente del Movimento Roosevelt, scopri che – sul fronte opposto – il rimedio è peggiore del male. Vedasi il referendum (abortito) sull’Atac, promosso dai radicali: ancora una volta, si è tentato un assalto neoliberista per privatizzare un servizio pubblico, magnificando le immaginarie virtù del privato. «Come se non esistesse l’esempio dell’Atm di Milano, municipalizzata, indicata anche all’estero come modello perfetto di trasporto pubblico efficiente».

Questa è l’Italia dell’autunno 2018, sintetizza Magaldi, in web-streaming su YouTube con Fabio Frabetti di “Border Nights”: da un lato il “governo del cambiamento” riesce a cambiare ben poco, e dall’altro gli oppositori (partiti-zombie, media mainstream Gioele Magaldie vecchio establishment) continuano, in modo piuttosto penoso, a demonizzare Di Maio e in particolare Salvini, presentato come una specie di orco, un vero e proprio mostro di cinismo, a causa della sua politica muscolare nei confronti dell’immigrazione incontrollata. Bei sepolcri imbiancati, i detrattori di Salvini, «di manica larga con i migranti, ma pidocchiosi con gli italiani». Tradotto: «Va benissimo aiutare chi sbarca da paesi disastrosamente poveri, a patto però che non si lasci indietro quella fetta di popolazione italiana che fatica ad arrivare alla fine del mese». L’ideale? «Più soldi per tutti, in una sana prospettiva “rooseveltiana”, cioè post-keynesiana. Ma certo, bisogna espandere il deficit. E la cosa non piace, agli avversari del governo, sempre allineati ai diktat della sedicente Europa».

Calcisticamente: il possesso palla è ancora del governo, ma tiri in porta non se ne vedono. E se i gialloverdi non entusiasmano, nella metà campo opposta è buio pesto. Zero idee, nessuna alternativa all’euro-catechismo della crisi. Che fare? Tanto per cominciare, investire con più coraggio su un sistema-paese che ha un disperato bisogno di interventi pubblici strategici, in ogni settore, incluso quello delle infrastrutture. I migranti? «Ottimo il Salvini che accusa l’Ue di scaricare il problema solo sull’Italia, peccato che poi i nostri partner continuino a far finta di niente». E a Salvini si può rimproverare qualcosa? «Certo: la mancanza, finora, di una “pars construens”. Va bene ripetere “aiutiamoli a casa loro”, gli africani, ma poi bisogna cominciare a farlo per davvero. Tanto più che una sorta di Piano Marshall per l’Africa darebbe un ruolo importante, all’Italia, anche in termini di leadership euro-mediterranea». L’immobilismo non aiuta. E anzi fa montare polemiche che poi sfociano nel complottismo di chi vede, nell’esodo incoraggiato da Soros, l’attuazione del meticciato forzoso vagheggiato dal Virginia Raggimassone reazionario Richard Coudenhove-Kalergi, precursore del dominio delle élite poi sfociato in questa Disunione Europea, «concepita come Sacro Romano Impero affidato alla manovalanza neo-feudale dei tecnocrati».

Fantasmi a parte, Magaldi si richiama a un sano realismo: «L’accoglienza incontrollata di immigrati può mettere in difficoltà i lavoratori italiani, è ovvio. Quello che non è accettabile – dice – è che non si vogliano trovare soluzioni eque, in un mondo che non è mai stato così ricco». Insiste: «La fiaba della penuria è un’invenzione del neoliberismo: virtualmente, nella storia del pianeta, non c’è mai stata tanta disponibilità di risorse, grazie alle tecnologie di cui disponiamo. Ed è inammissibile – sottolinea il presidente del Movimento Roosevelt – che queste risorse vengano concentrate in poche mani, le stesse che poi ci raccontano la favola della scarsità, che serve per declinare le politiche artificiose dell’austerity». C’è un’intera narrazione, da smantellare. Ed è un lavoro che richiede lucidità, determinazione e una buona dose di fegato, assai più di quello finora dimostrato dal governo gialloverde con il suo “rivoluzionario” deficit al 2,4%, ben al di sotto del già inaccettabile tetto del 3% stabilito da Maastricht esclusivamente sulla base della fandonia neoliberista. Roma caput mundi, comunque, almeno a titolo di esempio negativo: fischiare la Raggi per l’ipotetico reato di falso, anziché per il fallimento politico della sua giunta, è come insultare Salvini per la guerra alle Ong anziché pretendere che il governo, finalmente, mandi a stendere con ben altro piglio il rigore Ue, in nome della sovranità democratica cui l’Italia ha diritto.

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21 Commenti

  1. Roberto
    13 novembre 2018 • 05:57

    Eh sì. Ditelo a chi mi diceva che “bisogna votare”..

    Io rispondevo che ne avremmo riparlato..

    Che per governare bisogna avere disponibilità dei soldi..

    E bisogna non dipendere da debiti con altri…non essere ricattabili eccc…

    E qui fior fiore di menti “studiate” blateravano di cambiamento…

    Se hai le pezze al kiulo, piangi prestiti e hai del marcio ovunque che sovrasta l’onestà, sarà ben difficile che tu possa cambiare la struttura a un Paese in declino perenne da decenni…

    Se non facciamo la fine del Venezuela é un miracolo..o forse é solo perché devono ancora finire di spolpare l’osso.

  2. Gio rgio
    13 novembre 2018 • 09:24

    Più che la montagna ha partorito un topolino direi che il governo fornaio/ruspista è un leone prodotto da ombre cinesi.
    Poi riconoscere come interlocutore una commissione eletta da chi è il massimo per una coalizione che rappresenta direttamente milioni di votanti. Chi vogliono prendere in giro?
    Quanto andarli ad aiutare a casa loro è una presa per il culo, tanto vale finanziare Parigi, visto che la quasi totalità dei paesi bisognosi è sotto il tallone del fanciullo gallico. Ripresa per i fondelli!
    Ma per favore!!

  3. Primadellesabbie
    13 novembre 2018 • 09:31

    Leggo che:

    “…C’è un’intera narrazione, da smantellare. …”

    La pretesa di “imporre” minuziosamente la giustizia in modo che nessuno possa approfittare di qualche cosa se non ne abbia titolo, ad esempio, in Italia é un vero e proprio incubo che impedisce di vivere, mezza burocrazia ne deriva e, ovviamente, non sfiora nemmeno la soluzione del problema.

    A proposito di narrazione mi chiedo, come abbia, l’autore, messo assieme la sua (lo so perché glielo ho sentito raccontare in un video), che gli consente distacco e lucidità, e non posso fare a meno di pensare ai più che modesti ambienti educativi che imprigionano i giovani per tutta l’adolescenza.

  4. TheTruthSeeker
    13 novembre 2018 • 09:43

    «Va benissimo aiutare chi sbarca da paesi disastrosamente poveri, a patto però che non si lasci indietro quella fetta di popolazione italiana che fatica ad arrivare alla fine del mese», G. Magaldi

    I migranti? «Ottimo il Salvini che accusa l’Ue di scaricare il problema solo sull’Italia, peccato che poi i nostri partner continuino a far finta di niente». E a Salvini si può rimproverare qualcosa? «Certo: la mancanza, finora, di una “pars construens”. Va bene ripetere “aiutiamoli a casa loro”, gli africani, ma poi bisogna cominciare a farlo per davvero. Tanto più che una sorta di Piano Marshall per l’Africa darebbe un ruolo importante, all’Italia, anche in termini di leadership euro-mediterranea», G. Magaldi

    I fatti in Italia.

    L’Italia è il paese Ue con più poveri: sono oltre 10 milioni

    15/12/17

    http://www.libreidee.org/2017/12/litalia-e-il-paese-ue-con-piu-poveri-sono-oltre-10-milioni/

    In breve, comune buon senso vorrebbe dire dare priorità assoluta a risolvere quanto meno in modo sufficiente il problema di 10 milioni di poveri in Italia, sottostimare problemi del genere dicendo invece di volrere aiutare comunque qualunque povero del mondo sottosviluppato che sbarca in Italia e di voler anche fare chissà quale grande Piano Marshall per l’Africa significa fare nella migliore delle ipotesi voli utopistici, nella peggiore delle ipotesi essere in malafede oppure una combinazione delle due cose.

  5. Primadellesabbie
    13 novembre 2018 • 09:46

    Pardon: qui intendo riferirmi a distacco e lucidità di Magaldi, non dell’autore (che non é da meno).

  6. TheTruthSeeker
    13 novembre 2018 • 10:12

    “E anzi fa montare polemiche che poi sfociano nel complottismo di chi vede, nell’esodo incoraggiato da Soros, l’attuazione del meticciato forzoso vagheggiato dal Virginia Raggimassone reazionario Richard Coudenhove-Kalergi, precursore del dominio delle élite poi sfociato in questa Disunione Europea, «concepita come Sacro Romano Impero affidato alla manovalanza neo-feudale dei tecnocrati» “, G. Magaldi.

    “La storia segreta dell’Unione Europea: il Piano Kalergi”, di Sebastiano Caputo, direttore “Intellettuale Dissidente”, aprile 2013.

    https://www.lintellettualedissidente.it/editoriale/la-storia-segreta-dellunione-europea-il-piano-kalergi/

    In breve, non c’è nessun complotto, già fin dagli anni 20 esistevano trame ben precise per minare le sovranità nazionali dei popoli europei.

    NB nel prossimo post significativa integrazione.

  7. TheTruthSeeker
    13 novembre 2018 • 10:34

    Integrazione post precedente.

    Il Premio Carlo Magno (in tedesco Karlspreis, diminutivo di Internationaler Karlspreis der Stadt Aachen, “Premio internazionale Carlo Magno della città di Aquisgrana” e dal 1988 Internationaler Karlspreis zu Aachen, Premio internazionale Carlo Magno di Aquisgrana) è un premio annuale conferito dalla città tedesca di Aquisgrana (in tedesco Aachen) a personalità con meriti particolari in favore dell’integrazione e unione in Europa.

    Vincitori.

    Il primo vincitore in assoluto fu:

    1950 Austria Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi

    Emblematico fu il vincitore del 2002: Europa L’Euro

    2008 Germania Angela Merkel
    2009 Italia Andrea Riccardi[8]
    2010 Polonia Donald Tusk
    2011 Francia Jean-Claude Trichet
    2012 Germania Wolfgang Schäuble
    2013 Lituania Dalia Grybauskaitė
    2014 Belgio Herman Van Rompuy
    2015 Germania Martin Schulz
    2016 Città del Vaticano / Argentina Papa Francesco
    2017 Regno Unito Timothy Garton Ash
    2018 Francia Emmanuel Macron

    Riferimento: https://it.wikipedia.org/wiki/Premio_Carlo_Magno

    La fondazione Kalergi e il premio Europa

    Nel 1978 nasce la fondazione Coudenhove-Kalergi trasformata nel 2008 in European Society Coudenhove-Kalergi. Periodicamente vengono da essa premiate personalità di spicco che si sono distinte per finalità europeiste come Helmut Kohl (1990), Ibrahim Rugov (2004), Angela Merkel (2010), Herman Van Rompuy (2012), Jean-Claude Juncker (2014), Kenneth Clarke ( 2016 )

    Riferimento, per trovare articolo, scrivere queste parole:

    Coudenhove Kalergi Society eu Europapreistraeger

    In breve, non c’è nessun complotto, fra i vincitori di premi del genere ci sono stati anche i più fanatici immigrazionisti europei.

  8. TheTruthSeeker
    13 novembre 2018 • 10:53

    Integrazione al mio secondo post.

    Aprile 2017

    Il presidente ungherese Viktor Orban in una intervista rilasciata alla giornalista Éva Kocsis per conto della Gaceta.es:

    “esiste una campagna internazionale ben avviata che è in fase attuazione da oltre dieci anni. Si può collegare al nome di George Soros ed il suo obiettivo è quello di far credere che le frontiere non abbiano più senso e che le nazioni non debbano avere il diritto di decidere autonomamente con chi vogliano convivere i loro popoli. Vogliono creare istituzioni internazionali per monitorare le nazioni e decidere per nostro conto chi e dove debba convivere con altri. Ripeto: sono teorie concepite nella “fabbrica” di Soros che si sono anche infiltrate in varie istituzioni internazionali. Dobbiamo combattere questa battaglia per conservare la nostra sovranità, dobbiamo argomentare contro di loro, dobbiamo rendere trasperenti le loro ONG e dobbiamo mettere in chiaro che non si tratta di “diritti umani” ma del business delle migrazioni e dello sfruttamento di questo traffico umano”.

    Proseguimento:

    https://www.controinformazione.info/peter-sutherland-pontefice-del-nuovo-ordine-mondiale/

    In breve, Peter Sutherland è morto l’anno scorso ma Viktor Orban è ancora vivo e vegeto e ancora in carica, e non è stato un caso che del primo non se ne parlava quasi mai sui media mainstream mentre del secondo i media mainstream ne hanno detto sempre in ogni occasione peste e corna, quindi logicamente ne consegue che i complottisti non sono la gente comune che sente puzza di bruciato facendosi qualche domanda di buon senso in più, ma i veri complottisti sono i media mainstream che complottano ai danni del popolo poiché fanno tutto il necessario e il possibile per non fargli sapere da chi e come verranno fregati.

  9. Telmi
    13 novembre 2018 • 11:32

    la montagna ha partorito ben altro che un topolino.
    ha partorito l affiliazione dei principali partiti antieuro, all euro. il governo più anti euro d Europa ha sforato solo il 2.4 e si accinge a rispettare tutti gli accordi e rimanere nell alveo dei dettami Ue.

    a parte le chiacchiere ovviamente

    e questo è determinante.
    O Magaldi non lo sa o non lo capisce o finge.

  10. Primadellesabbie
    13 novembre 2018 • 12:56

    Leggo da Telmi:

    “la montagna ha partorito ben altro che un topolino.
    ha partorito l affiliazione dei principali partiti antieuro, all euro. il governo più anti euro d Europa ha sforato solo il 2.4 e si accinge a rispettare tutti gli accordi e rimanere nell alveo dei dettami Ue. …”

    Vero, così sembrano stare le cose a meno di sorprendenti sviluppi, ma perché poi scrive:

    “O Magaldi non lo sa o non lo capisce o finge.”?

    Il problema é di coloro che si sono fatti irretire dai due ragazzotti faciloni ed approssimativi.

  11. TheTruthSeeker
    13 novembre 2018 • 18:04

    Integrazione al mio secondo post.

    “KALERGI E LA FINANZA “EBRAICA” “, Avv. Marco Della Luna.

    30/04/2018

    Riflessioni su

    Kalergi – La Prossima Scomparsa degli Europei

    di Matteo Simonetti – Nexus Edizioni, 2018

    Nel suo saggio sul c.d. Piano Kalergi e sui pamphlets del conte Richard Coudenhove Kalergi (Idealismo pratico, Paneuropa), Simonetti fa risaltare bene come quest’autore, che scrive negli anni venti del secolo scorso, argomenta in modo semplicistico e senza alcuna pretesa scientifica nel descrivere e far proprio quello che pare non un piano ideato da lui, ma piuttosto un piano che egli ha creduto di riconoscere come strategia generale di lungo termine negli ambienti cosmopoliti, politici, massonici che frequentava.

    Il piano – nella esposizione di Kalergi – ha alcune premesse, estremamente grossolane. Innanzitutto l’umanità occidentale si dividerebbe in due tipi di uomo:

    – il tipo cittadino, aperto, elastico, moralmente labile, identitariamente pure labile, incostante, adattabile, manipolabile;

    -il tipo rurale, che l’autore definisce chiuso, identitario, conservatore, moralmente rigido, tenace.

    L’autore auspica l’eliminazione sia degli stati nazionali che di questo secondo tipo attraverso una trasformazione soprattutto etnica e valoriale, da ottenersi mescolando la razza bianca con le razze africane onde produrre una miscela caffelatte, simile a quella che egli ritiene fosse predominante dell’Antico Egitto, privata di identità etnica, di coscienza storica, di valori, riferimenti e confini nazionali – cioè di oikos, di polis, di civitas -, entro un super stato paneuropeo e domani probabilmente panoccidentale.

    Come tutti i popoli, anche questo popolo amorfo, questa massa, non avrà, secondo Kalergi, le capacità mentali per governarsi; perciò dovrà essere governata dall’unica razza saggia e capace di reggere il mondo, perché selezionatasi e perfezionatasi attraverso molte prove e difficoltà, che l’hanno resa unita e dotata di una coscienza nazionale collettiva: la razza ebraica, e particolarmente i finanzieri ebrei, già il filosofo Auguste Comte aveva preconizzato una società retta dai banchieri.

    Proseguimento:

    http://marcodellaluna.info/sito/2018/04/30/kalergi-e-la-finanza-ebraica/

  12. Wubbì
    13 novembre 2018 • 18:09

    Anastasio , se con la sua domanda provocatoria intende dire che Kalergi non ha mai teorizzato quello che vediamo oggigiorno le faccio notare che è impossibile che in qualsiasi libro si parli esplicitamente di quello che in concreto si andrà a realizzare , vuoi perchè nessuno ha la sfera magica vuoi perchè si potrebbero anche usare idee “nobili” per veicolare buoni propositi che poi vengono strumentalizzati per arrivare a completare un quadro generale , quello si , programmato.

    Anche i protocolli dei Savi di Sion danno adito a varie interpretazioni , anzi c’è chi dice che siano un invenzione e non siano mai esistiti , però , guarda caso , un ‘invenzione che corrisponde molto alla realtà attuale.

  13. TheTruthSeeker
    13 novembre 2018 • 18:15

    Integrazione al mio secondo post.

    “Una vita per l’Europa (e l’alta finanza), un libro di Coudenhove-Kalergi”, Federico Dezzani

    30 settembre 2015

    In concomitanza alla recente esplosione di flussi migratori, è stato spesso citato dalla pubblicistica non ufficiale il cosiddetto “piano Kalergi”, l’inondazione programmata del Vecchio Continente da parte di popolazioni allogene. Il piano deve il suo nome al conte Richard Coudenhove-Kalergi che nel libro del 1925 “Praktischer Idealismus” ragiona sul futuro dell’umanità e sulla scomparsa delle razze. Le idee di questo padre nobile dell’Unione Europea, più che il frutto di riflessioni personali, germinano dall’humus dell’alta finanza anglofona di cui Coudenhove-Kalergi è un semplice alfiere: dalla sua biografia emergono il machiavellismo e la tenacia con cui i banchieri internazionali inseguono nei secoli gli Stati Uniti d’Europa.

    Proseguimento:

    http://federicodezzani.altervista.org/vita-leuropa-lalta-finanza-un-libro-coudenhove-kalergi/

    In conclusione e in breve, conferma sostanziale che non c’è nessun complotto poiché già fin dagli anni 20 esistevano trame ben precise per minare le sovranità nazionali dei popoli europei.

  14. TheTruthSeeker
    13 novembre 2018 • 18:42

    Eusanio,

    “ma ..tutti questi link di autori conosciuti straconosciuti e stra stra conosciuti letti e straletti da tutti da anni…”a dimostrazione che ..”

    ma che roba è ?”, Eusanio

    in primo luogo, la risposta l’ho già data chiaramente nel mio secondo post, in secondo luogo, è anche una roba per eventuali terzi lettori che non ne sono a conoscenza e che fanno parte della stragrande maggioranza della popolazione italiana, e non solo italiana, che non ha alcuna conoscenza di cose del genere.

  15. Monia De Moniax
    13 novembre 2018 • 18:43

    Se si riesce a resistere, poi si va avanti. Uniti. Non facciamoci scoraggiare dai terrogisti [terroristigiornalisti ]nostrani e ue. Queste sono le mie odierne riflessioni, scaturite dalle “loro” “notizie” radiotvare.
    Noi Italiani ce li abbiamo i Negher. Nel Sud: Ed allora meglio un Negher Meridionale che un Negher africano o Bangladino o altro. Del resto come ci dice l’intelligenza di un Ascoltatore di Prima PaginaRassegna Stampa Rai Radio 3, quando vollero riunificare la germania, ci ordinarono di equiparare il valore della moneta occidentale a quello dlla moneta orientale. E pagammo TUTTI NOI: A chi figli e a chi figliastri. Nun se po’ ffa’. Non lo permetteremo. Gli sciacalli quelli di cui parla il M5S da tempo tentano di GOVERNARE con le loro “fakes” tendenti a far litigare la Lega a 5 Stelle al posto degli Eletti dal Popolo Sovrano, malgrado il bastone fra le ruote, il “rosatellum”. I giornaloni ed i loro servi super pagati coi Nostri Soldi, sono divenuti SUPERFLUI, anzi DANNOSI. Si trovassero un altro lavoro, magari MANUALE, idraulico, elettricista, piastrellatore, facchino, sguattero, e via cantanto, quei “Mestieri” da loro tanto vituperati. Sempre he siano in grado di farli, cosa di cui dubito, da parte di gente che s’inventa le lauree e poi
    criticano la maniera anglocazzone di compilare i “curricula” di érimi Ministri !
    Trump non è andato in Sicilia alla riunione sulla Libia. Si meravigliano i giornaleckisti, molto poco intelligentemente. E’ la Clinton che ha assassinato Gheddafi con l’assenso della banana insana e del franzo procion, e col tradimento di berlusconi. Salvini: non stare coi traditori ! Meglio i Comici, che se hanno fatto i soldi, li hanno fatti col loro LAVORO, non con la politica. Questo a Grillo che tanto simpatico non mi è NON si può negare.
    Comincia a “passare” l’idea che la “pubblicità” sia una TORTURA. Udite udite perfino la strega Morgana, oops la fata Morgana a radio 24 ora chiama questa orribile pratica “pubblicità” anziché pausa, piccola pausa. E Noi, abitualmente “ammutiamo” l’audio, come in radio, così in tv.
    Anche la CEI, quella di Avvenire che manteniamo Noi a tarallucci e vino, non si capisce perché, visto che NON siamo uno Stato Confessionale ISlamico o EBRaico, si aggiunge ai terroristi ordoliberisti e ci MINACCIA di sfraceli se non diamo l’intimo Pertugio all’eu.rope capestro ! Ma cos’è l’Italia? E’ una Nazione Sovrana, non una peripatetica sul marciapiede esposta agli sporchi genitali dei “passanti”: Confidiamo nella Giusta Durezza di Salvini, indipendentemente dalla sua strana “dipendenza” dai fautori delle cattedrali nel deserto…
    Sono “loro” , i terroristi giornalonari e pd-eu-riari che NON sanno fare i conti. Se i 40 mila d’antan fecero CACARE sotto i Lavoratori della FIAT, non saranno certo le 30 mila laureate casalinghe di voghera a sbaragliare il Governo da Noi Eletto la Lega a 5 Stelle, espressione che ho copiato da Il Foglio AUU ad usum culum cerasello cerasé.
    Gli spiritosoni di radio 24 uno è un comico che qualche volta fa ridere, l’altro non fa ridere MAI, anzi, a ore 09:54 ha perculato signora del 5 stelle perché in una trasmissione, “loro” credono di aver “inteso” un 370 gradi al posto di 360. Quand’anche, un cerchio è un cerchio, se ti serve di dividerlo, puoi farlo con tutte e misure conosciute che vuoi. Ciò, caro Watson, non è solo ELEMENTARE, è OVVIO. Stupidini, stupidotti vadano affare i manicotti ! .
    .

  16. Primadellesabbie
    13 novembre 2018 • 19:00

    @ Wubbì

    C’é chi sa come stanno le cose, ad esempio, tralasciando altri potreste leggere Guenon, che sui Savi di Sion non aveva bisogno di fare ipotesi, ma non sembra bastare, quando uno si confeziona un nemico e se ne innamora, é fatta, come quando una bambina si innamora dei suoi capelli, dura per tutta la vita, anche quando saranno grigi e radi continuerà a rimirarseli e troverà il modo di vederseli irresistibili.

    Si dovrebbe fare estrema attenzione con i nemici, veri o inventati, si finisce per assumere la loro forma ed il loro modo di pensare, come spiegavano i saggi dell’India.

  17. TheTruthSeeker
    13 novembre 2018 • 19:19

    @Eusanio

    la frase di Magaldi che lei riporta come chissà quale oro colato omette due fatti storici particolarmenti importanti perché il conte Coudenhove-Kalergi si incontrò personalmente anche con Adolf Hitler e con Benito Mussolini per dare inizio al suo progetto Pan Europa, ovviamente entrambi capirono al volo le sue reali intenzioni e gli risposero subito picche, addirittura Adolf Hiter era talmente incazzato che subito dopo lo definì “un bastardo di tutte le razze”, e quindi poi il conte Coudenhove-Kalergi proseguì il suo progetto Pan Europa con l’aiuto degli americani e infatti i conti tornano:

    Telegraph, Pritchard: “L’Unione Europea è sempre stata un progetto della Cia”

    sabato, 11, giugno, 2016

    Ambrose Evans Pritchard, sul Telegraph, argomenta che, per quanto giuste siano le motivazioni del Brexit, i suoi sostenitori, al contrario degli altri movimenti euro-scettici, si sono illusi fino alla visita di Obama in UK di essere supportati oltre oceano; non hanno colto due aspetti fondamentali: che la UE è da sempre un progetto strategico americano finanziato dalla CIA e che l’establishment al governo nell’intero Occidente vede l’Unione Europea come il vacillante Impero Ottomano del 19° secolo e il Brexit come un atto di vandalismo strategico che rischia di favorire le potenze che sfidano l’egemonia anglosassone.

    Proseguimento:

    http://www.imolaoggi.it/2016/06/11/telegraph-pritchard-lunione-europea-e-sempre-stata-un-progetto-della-cia/

    Quindi per me la roba indigesta e noiosa è invece la sua, a dir poco, che per lei sia invece ancora quella mia la roba indigesta e noiosa non me ne frega niente di niente perché a lei non la conosco e non la voglio conoscere in nessun modo, punto e basta.

  18. TheTruthSeeker
    13 novembre 2018 • 20:12

    Eusanio,

    del tutto inutile che mistifica nel peggiore dei modi , il punto era che la frase di Magalidi che lei aveva riportato come chissà quale oro colato ha invece delle gravi omissioni storiche e quindi ripeto per l’ultima volta:

    per me la roba indigesta e noiosa è invece la sua, a dir poco, che per lei sia invece ancora quella mia la roba indigesta e noiosa non me ne frega niente di niente perché a lei non la conosco , non la voglio conoscere in nessun modo e per nessuna ragione al mondo, punto e basta.

    NB se vuole prendere per super imbecille Max Tuanton lo vada a dire direttamente a lui e non invece per interposta persona come un ragazzetto troll delle scuole medie.

  19. TheTruthSeeker
    13 novembre 2018 • 21:13

    Max Tuantan,

    “Vede eusanio come e’ facile buttare tutto in vacca invece di seguire TTS nella sua ricerca e denigrare il sottoscritto che si prodiga a smuovere gente insipiente come lei”, Max Tuantan

    no, no, per me gente che non conosco, che non voglio conoscere in nessun modo e per nessuna ragione al mondo può anche dire che Kalergi era un grande saggio, che il sole gira intorno alla terra, che lui è Superman mentre tutti gli altri sono super imbecilli, insomma, una persona del genere può dire sempre tutto quello che vuole perché per me conterà sempre meno dello zero, l’unica cosa importante per me è mantenere sempre distanze quanto meno siderali.

  20. Wubbì
    13 novembre 2018 • 22:38

    Concordo con le considerazioni di Eusanio ,

    per quanto riguarda la citazione :”Si dovrebbe fare estrema attenzione con i nemici, veri o inventati, si finisce per assumere la loro forma ed il loro modo di pensare, come spiegavano i saggi dell’India”
    di Primadellesabbie , è talmente vera che i nostri nemici , che conoscono bene il funzionamento della nostra mente , fanno di tutto per farsi odiare per mantenere inalterata la loro posizione nutrendosi delle nostre energie.

  21. TheTruthSeeker
    14 novembre 2018 • 08:46

    Max Tuannton,

    “Mi domando xche’ mai TTS e ci metto pure il Giorgio si cimentino a parlare con sti fanfaroni”, Max Tuanton

    no, no, non sono affatto più persone, è sempre la stessa identica persona che però cambia nickname di continuo, questa è la migliore definizione che gli è stata data recentemente:

    “L’erba cattiva non muore mai”, Giorgio, commentatore storico di Libreidee, in riferimento al disillustre solito troll che cambia nickname di continuo.

    Da notare che subito dopo il disillustre solito troll gli ha fatto dei cari complimenti a Giorgio e il Giorgio non l’ha degnato neanche di mezza parola, insomma, alla fine l’ha considerato anche peggio dell’erba cattiva.

    Per me invece è un pò diverso anche se poi la sostanza del discorso è molto simile, già ho fornito spiegazioni in merito in questa occasione e nel mio ultimo post al seguente articolo le avevo già segnalato la spiegazione fondamentale:

    http://www.libreidee.org/2018/11/livigni-ci-governa-la-cupola-che-uccise-kennedy-e-mattei/

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