Aborto: tranquilli, soffriamo anche con la pillola
Abortire è un dolore del corpo, un rischio per la salute, un trauma psichico. Lo sanno tutte le donne. Dal menarca alla menopausa le femmine della specie sono costrette a “pensare l’aborto” perché hanno la responsabilità fisica della procreazione. La scienza ha concepito una pillola che consente di abortire riducendo i fattori dolore e rischio. Il trauma psichico resta inalterato. Dico questo per rassicurare quelli che ci tengono a vederci soffrire.
Non si sa mai, la vita dovesse diventarci troppo facile. Tranquilli, stiamo male lo stesso. Anche se decidiamo di “cavarcela con una pillola”. Terrorismo ansiogeno (tre giorni di ricovero!), attese snervanti (nelle regioni celoduriste queste pillole “gratta-e-perdi” non le smerciamo!). Che cosa potremmo imporre alla maschia politica e alla virile religione per pareggiare le condizioni di infelicità di genere?
(Lidia Ravera, “Soffriamo lo stesso”, da “L’Unità” del 10 aprile 2010, www.unita.it).