Libia, rischiamo una guerra mondiale con Cina e Russia
Attenti: stiamo giocando col fuoco. Che ci fa la Nato in Africa? Qualcuno crede davvero che l’Occidente spenda tutti quei soldi in bombe e portaerei perché è interessato alla libertà dei popoli oppressi, come quello libico? E perché allora non interviene anche in Bahrein o in Arabia Saudita, dove dominano regimi altrettanto dispotici? La posta in gioco è il petrolio? Non solo. L’aspetto più pericoloso è un altro: attaccando Libia e Siria, gli Usa in declino, che tra cinque anni saranno sorpassati dall’economia cinese, stanno cercando di sfrattare dal Mediterraneo la Cina e la Russia. Rischiamo seriamente un’escalation anche nucleare, che può portare alla Terza Guerra Mondiale. A dirlo non è Wikileaks, ma il professor Paul Craig Roberts, già braccio destro di Ronald Reagan.
Accademico ed economista di fama mondiale, “padre” delle cosiddette “Reaganomics” e già editorialista per il “Wall Street Journal” all’epoca in cui lavorava al ministero del Tesoro nell’amministrazione Reagan, Roberts è divenuto iper-critico rispetto alla politica americana, accusando sia i democratici sia i repubblicani e arrivando a paragonare i fan di Bush ai sostenitori di Hitler. Il professor Craig Roberts, che oggi scrive libri e interventi per media indipendenti come “Prison Planet” e “The American Free Press”, è noto per le recenti clamorose prese di posizione: contro la guerra in Iraq per via della truffa mondiale delle inesistenti “armi di distruzione di massa” di Saddam, e poi contro ogni ipotesi di attacco all’Iran. E’ fra quanti denunciano gli sconvolgimenti planetari causati dall’11 Settembre, episodio che resta oscuro perché gravato da un «vasto deficit» di informazioni nella «versione ufficiale».
Decisamente anomalo data la sua collocazione politica originaria, la destra liberale americana, Craig Roberts negli ultimi anni ha affilato le armi contro quelle che considera pericolose mistificazioni, come la pretesa “innocenza” di Israele, paese che l’Occidente presenta come “assediato” dagli arabi. Per sessant’anni, ha scritto Roberts sul “Counterpunch Magazine” in un articolo intitolato “Pirati del Mediterraneo”, lo Stato ebraico ha inflitto ai palestinesi lo stesso trattamento – pulizia etnica – che i bianchi riservarono agli Indiani d’America. Sua la definizione di Gaza come «il più grande campo di concentramento del mondo», grazie al ruolo-chiave degli Usa, che si comportano come fossero uno «Stato-fantoccio di Israele». Penultimo allarme: l’attacco della Georgia incoraggiata da Bush contro l’Ossezia del Sud nel 2008: per Roberts, i “neocon” hanno rischiato di trascinare l’America verso una “confrontation” nucleare con Mosca.
Ora ci risiamo, dice l’economista e politologo, intervistato da “Press Tv” sulla crisi nel Mediterraneo: «Lo scoppio delle rivolte in Tunisia e in Egitto ha colto Washington di sorpresa, tuttavia gli americani hanno capito in fretta che avrebbero potuto nascondersi dietro alle rivolte nei paesi arabi e utilizzarle per sfrattare Russia e Cina, riuscendo a evitare un indesiderabile confronto diretto. Perciò hanno organizzato le proteste». Questa, per Craig Roberts, la chiave di lettura della crisi. «C’è qualcosa di unico nella rivolta in Libia. Non è una sollevazione pacifica; non sta avendo luogo nella capitale; si tratta di una ribellione armata della parte orientale del paese. Sappiamo che la Cia è coinvolta direttamente, sul campo», fornendo aiuto militare ai ribelli. Perché?
«Non vogliamo rovesciare il governo del Bahrein o dell’Arabia Saudita, due paesi i cui governi trattano con violenza i dissidenti, per il semplice fatto che entrambi sono nostri burattini e abbiamo una grande base navale in Bahrein», dice Roberts. «Vogliamo rovesciare Gheddafi e Assad in Siria perché vogliamo tagliare fuori dal Mediterraneo la Russia e la Cina». Proprio Pechino, spiega il professore, «ha fatto enormi investimenti in campo energetico nella Libia orientale e sta facendo affidamento sulla Libia, oltre che sull’Angola e la Nigeria, per soddisfare il suo fabbisogno energetico. L’America si impegna per negare l’accesso cinese alle risorse energetiche, proprio come hanno fatto Washington e Londra con i giapponesi negli anni Trenta».
Non è solo questione di petrolio, secondo Paul Craig Roberts: «Si tratta della penetrazione della Cina in Africa per assicurarsi le forniture di petrolio necessarie ai suoi bisogni». Il professore ricorda il documento nel quale il Fondo Monetario Internazionale dichiara che l’Era Americana (“The Age of America”, il periodo di egemonia mondiale Usa) è ormai agli sgoccioli: l’economia statunitense verrà sorpassata da quella cinese entro cinque anni, e l’America sarà declassata, divenendo la seconda economia al mondo. «Per questo – insiste Roberts – una delle cose che Washington sta cercando di fare è di utilizzare le sue superiori capacità militari e strategiche per bloccare l’acquisizione di risorse da parte della Cina, in modo da rallentarne lo sviluppo economico».
Questa, sottolinea il professor Craig Roberts, è la ragione principale delle attività della Cia nella Libia orientale: «E’ la ragione per cui le proteste sono scoppiate nell’est del paese e non nella capitale, come invece è accaduto negli altri paesi arabi, ed è la ragione per cui si tratta di una rivolta armata». Obiettivo: «Sfrattare la Cina dalla Libia, cosa che sta accadendo». Numeri impressionanti: in Libia c’erano 30.000 cinesi e ne sono rimasti appena mille, 29.000 operatori cinesi sono stati evacuati. Il pericolo è alto, dato anche il «caratteraccio» della Cina: «Con questo intervento, le aziende cinesi stanno perdendo centinaia di milioni di dollari. Hanno 50 massicci investimenti che stanno andando in malora e ciò viene chiaramente percepito dai cinesi come un atto ostile nei loro confronti. Non si fanno illusioni e di sicuro non si bevono le sciocchezze che leggono sul “New York Times” o sul “Washington Post”. Quello che vedono è una manovra americana contro la Cina».
Dunque gli americani vogliono far fuori la Cina e rimpiazzare gli investimenti cinesi con aziende americane? «Americane o altro, esattamente», risponde Craig Roberts a “Press Tv”. Nella guerra in Libia, aggiunge l’economista, c’è anche un altro aspetto: «Una vendetta nei confronti di Gheddafi, per essersi rifiutato di entrare a far parte dello Us Africa Command», l’Africom, il nuovo comando delle forze armate Usa responsabile per le relazioni e le operazioni militari in 53 paesi africani. L’Africom è operativo dal 2008 «ed è nato come risposta americana alla penetrazione cinese in Africa: abbiamo scelto una risposta militare – spiega Roberts – e Gheddafi si è rifiutato di partecipare, dichiarando che si trattava di un atto imperialista mirato ad acquisire un intero continente».
Infine, aggiunge Craig Roberts, la terza ragione dell’iniziativa militare in Libia sta nel fatto che Gheddafi controlla un settore importante della costa mediterranea, e lo stesso vale per la Siria: «Credo perciò che questi paesi rappresentino due ostacoli per il percorso egemonico degli Stati Uniti nel Mediterraneo. E di sicuro gli americani non vogliono una robusta flotta russa in quell’area né vogliono che la Cina estragga risorse energetiche». Dietro alla crescente crisi siriana c’è infatti l’ombra di Mosca, storico alleato di Damasco: «Penso che anche i russi inizino a percepire l’intera faccenda siriana come una manovra contro di loro e la grande base navale che hanno laggiù, che garantisce a Mosca la presenza nel Mediterraneo».
Come si vede, Washington «è decisa nell’intervento contro la Libia e spinge con sempre maggiore forza per quello in Siria: questo perché vogliamo liberarci dei russi e dei cinesi», insiste Roberts. «Non abbiamo nulla da dire sui sauditi e su come trattano i loro dissidenti, né abbiamo nulla da obiettare circa le violenze esercitate sui dimostranti in Bahrein». Se i cablo di Wikileaks hanno infatti svelato il sostegno della Cia nelle rivolte in Libia e in Siria e forse anche in Yemen, dove ci sarebbero state addirittura incursioni-fantasma dell’aviazione in aree tribali con l’impiego di droni, gli Usa sono stati colti di sorpresa in Tunisia e in Egitto e poi si sono ben guardati dall’innescare sollevazioni in Bahrein e in Arabia Saudita, paesi “fedeli” all’Occidente anche se retti da regimi spietati come quelli di Tripoli e Damasco, che in più hanno la sfortuna si essere strategici per Pechino e Mosca.
«Dunque – ragiona Roberts – quello che stiamo facendo in realtà è inimicarci due grandi nazioni: la Cina, la cui economia è probabilmente migliore di quella americana dal momento che i suoi abitanti hanno ancora un lavoro, e la Russia, che dispone di un arsenale atomico potenzialmente illimitato». Per il professore, l’Occidente sta iniziando a fare pressione «in modo molto imprudente» su due paesi molto forti: «Ci stiamo comportando in maniera profondamente pericolosa e irresponsabile». Messa in moto la valanga, una volta che Russia e Cina «arriveranno alla conclusione che non si può interagire in modo razionale con gli Usa e che anzi gli americani sono determinati a fare qualunque cosa per sottometterli e danneggiarli», secondo Craig Roberts «può succedere di tutto e può verificarsi qualunque escalation: è un pericolo reale, stiamo rischiando una guerra di portata mondiale».
Ulteriore campanello d’allarme, il ruolo improprio dell’Alleanza Atlantica: «Cosa ci fa la Nato in una guerra in Africa? La Nato è stata formata per difendere da una possibile invasione sovietica i paesi dell’Europa occidentale. L’Unione Sovietica non esiste più da vent’anni. Sotto la guida degli Stati Uniti e del Pentagono, la Nato è stata trasformata in una forza ausiliaria, che ora è coinvolta in una guerra di aggressione in Africa». Secondo Paul Craig Roberts, «questa è una trasformazione straordinaria». Perché sta succedendo tutto questo? «Non siamo ricorsi alla Nato in Egitto o in Tunisia e certamente non lo faremo in Arabia Saudita o in Bahrein, perciò stiamo assistendo a qualcosa di veramente strano: la Nato in una guerra in Africa. Questo meriterebbe una spiegazione» (info: www.megachip.info).
Ho come l’impressione che Craig dica senza dire. Le rivolte “colorate” della sponda nord del mediterraneo sono state finanziate dagli Usa a partire dagli anni 80 con diversi (100) milioni di USD all’anno. I paesi che entravano nell’asse del male, parole di Bush (il pazzo), sono proprio (guarda caso!) quelle che adesso si presentano sullo scenario e ci vengono dipinte come forme autentiche di un vento fresco di libertà.
In realtà come dicevo, sono finanziate da diverse “ong” (NED o come la moviments.org, oppure la POMED)americane che a suon di milioni di dollari istruiscono e costruiscono delle reti di opposizioni per ribaltare gli attuali governi.
E’ evidente che stuzzicare il can che dorme (russia e cina) a lungo andare scatta la reazione. E’ già successo in passato, anche in quello italiano. E che tale sistema venga utilizzato ora per la Libia, Siria, Yemen, Tunisia ecc.ecc. dimostra ancora una volta chiaramente che gli obbiettivi non sono solo ed esclusivamente il controllo energetico, ma geo-politico-energetico che tende comunque a scalzare i fortissimi investimenti cinesi e russi. I primi, che contrariamente ai passati coloni, stanno effettivamente facendo qualcosa sui paesi in cui sottraggono le risorse, i secondo, perché i veri detentori delle risorse mondiali più vaste, materie rare escluse che sono al 95% di appartenenza della Cina.
Secondo voi prima o poi (io credo nel 2050) si arriverà allo scontro armato tra i Bric (Brasile,Russia,India e Cina) i paesi emergenti contro il vecchio Occidente (Usa,Europa Occidentale) per il controllo delle risorse agricole (acqua,cibo) e minerarie?
Sinceramente basandomi su dati Fao,Legambiente,Wwf (diminuzione acque dolci,terra coltivabile,esaurimento alcune risorse minerarie) penso che la resa dei conti tra i vecchi padroni del mondo e i nuovi arriverà nel 2050!
Spero vivamente di sbagliarmi come tutti coloro che hanno la sensazione che il mondo stia correndo verso il disastro voi che ne pensate?
Per come la vedo io il vecchio re (Usa) stanno perdendo colpi,sono sempre più deboli se devono ricorrere alla vecchia e rinsecchita Europa per sistemare una faccenda da poco come la libia,nel pieno della loro potenza se la sarebbero vista da solo.
Il secondo re (Russia) umiliato da decenni sta tentando di ritornare alla vecchia potenza,
I nuovi re (Cina,India e Brasile) non solo sono in ascesa ma non intendono più accettare la supremazia del vecchio re (Usa) e una situazione pericolosa a mio avviso!
Possiamo solo sperare nell’Intervento di Dio per poter evitare la catastrofe definitiva,la cosidetta Terza Guerra Mondiale,con queste premesse la domada è: Quando scoppierà?
Che Dio ci aiuti solo lui potrà sostituire nazioni egoistiche e questo squallido sistema economico che causa guerre e sciagure,con un mondo di Vera Pace,e Armonia tra i popoli tramite il suo governo celeste che l’umanità stà aspettando da 2 mila anni il Regno di Dio!
Le sette segrete,che attraverso un comando a”piramide”comandano usa,israele, europa e canada…e comandano la nato, la fao,il vaticano,l’opus dei etc,da migliaia di anni hanno programmato il”comando del pianeta terra”.Modificando la bibbia ed il vangelo,schiavizzando i popoli(invece di renderli liberi,come era l’intento di GESU’ CRISTO).Promettendo il paradiso(nell’altra vita)si stanno impadronendo di tutte le ricchezza della terra.Ricchezze che usano per produrre armi e malvagità e rendere il pianeta terra un”vero inferno”.Avendo il possesso di tutte le”vie di comunicazione”riescono a nascondere la verità e inducono i popoli a guerreggiare fra loro,con l’intento di”stremare gli umani”e di non fare comprendere che tutti i popoli sono,difatti,un solo essere,cioè l’umanità.Gesù Cristo,parlando del”Corpo Eucaristico”intendeva che”tutti gli umani sono”un grande corpo, un grande essere”.Infatti,ogni umano,è come una”cellula” dell’intera umanità.Per cui, comprendendo”questa semplice VERITA’ non possiamo odiare o fare la guerra contro altri umani”.Gli esseri”infernali”che comandano le “sette segrete”.Hanno modificato il vangelo,mettendo gli umani uno contro l’altro!? Pare proprio che sia cosi!Infatti durante la”messa cristiana”il prete dice:”bevete,questo è il mio sangue, mangiate, questa è la mia carne”.Ma,difatti, GESU’ CRISTO non ha mai detto cio’!Difatti GESU’ ha detto:”bevete, questa è l’acqua,mangiate, questo è il pane”che DIO ha donato ad ogni popolo per potere vivere felicemente.Considerando che DIO ha donato”a tutti”le risorse della terra,si comprende che nessuno può”rubare”al proprio prossimo.Ma deve”condividere”ogni BENE.In questo”contesto benefico”non può sussistere la malvagità ed i malvagi che producono odio e guerre sono ributtati in quell’inferno da dove sono fuoriusciti!?Penso proprio di si!Dio è uno, comunque lo si voglia chiamare CRISTO,BUDHA,ALLAH.Chi programma odio e guerra fra gli umani è nostro”nemico”.Rispettiamo la NATURA E LA VITA e….saremo tutti felici!Saluti a tutti”gli uomini di BUONA VOLONTA’!”.
Questo accade perchè l’Europa non ha una propria politica estera indipendente dagli USA e ne stiamo pagando le dirette conseguenze. L’Europa dovrebbe essere una potenza alla pari di USA o Russia o Cina che “frena” gli appetiti americani e dialoga attivamente con il gigante russo, cercando di integrarlo nella sua sfera economica e politica ed “ammansirlo” (so che non è facile, ma solo la Germania può farlo). Ma l’unione dell’Europa con la Russia (Parigi-Berlino-Mosca) è lo storico incubo geopolitico delle potenze anglo-americane (vedasi le teorie geopolitiche di McKinsey).
Spett.le Erasmo da Rotterdam,amico mio non credo proprio che ci sarà mai una politica estera europea,troppe differenze e diffidenze tra le varie nazioni europee,inoltre il gigante russo stà grazie al petrolio di gas prom ridivendando forte e aggressivo,sà di poter contare sulla Cina,e forse anche sull’india in caso di defoult cioè guerra con gli Usa,inoltre il pakistan si stà destabilizzando e se per caso andasse nelle mani di al-queda?
può contare inoltre sul distaccamento dal lecchinaggio della potente Francia,mentre ormai la G.B. e tale solo di nome ma di fatto non conta più un cazzo,e in ultimo l’indebolimento politico e militare ormai evidente degli Usa.
detto ciò io credo che un confronto tra la superpotenza ascendente La Cina e le sue altre alleate Russia e India e ormai le vecchie e decadenti potenze Usa,Gb,israele non metto la Francia perchè credo che non si lascerà più comandare dagli Usa,sia inevitabile e ciò avverrà quando ci saranno scarse risorse minerarie e agricole e ci si contenderà anche un solo rigagnolo d’acqua entro e non oltre il 2050!
Ciao a tutti
Con il TRATTATO DI LISBONA l’EUROPA è comandata dai sionisti che comandano le sette segrete.Come può l’EUROPA essere di”equilibrio”fra le potenze che comandono il mondo!?Il nwo avanza e noi che facciamo parte del”popolo”faremo tutti una”brutta fine”.Non illudiamoci!Non crediamo alle menzogne della chiesa e dei politici falsi e corrotti.Se permettiamo che altri popoli possano essere oppressi….infine anche noi periremo!? Penso di si!
Già l’italia buonista e guerra “pacespansionistica ..” soldati e soldatesse mandati ovunque in missioni MILITARI di pace..dove come già prima per il Kosovo tanti soldati si sono pigliati pure il cancro per l’uranio impoverito..e che ora si ripete putroppo per un altra soldatessa di 28 in articolo denuncia su il sito di ( giornalettismo ) http://www.giornalettismo.it comunque cosa che si ripete nonostante i soldati siano addestrati e sanno quello che NON devono toccare..TUTTI si sa cosa è l’Uranio e conseguenze viene insegnato alle scuole medie inferiori ma si vede che poi a soldati e soldatesse viene forse insegnato il contrario..con negativi risulati sentenza a riguardo recente su articolo del giornale La Stampa di Torino (anche in archivio su internet) del 14-agosto 2011 a pagina 22 qui in breve descrive la SENTENZA FATTA dal TRIBUNALE di CAGLIARI contro il MINISTEROdella DIFESA per il Soldato VALERY MELIS morto da URANIO IMPOVERITO (cancro)in Kosovo .. MINISTERO CONDANNATO perchè avvisatone dagli USA pertanto sapevano dei pericoli!
TUTTO QUESTO è perchè c’è guerre altrui MA se NON ci fossero in Italia e nel MONDO più soldati soldatesse ESERCITI in generale armi ed armamenti che generano poi il terrorismo (che un esercito povero senza divise,,in contrapposizione ai forti) naturalmente ci sono altre forme di terrorismo che non sto qui ad elencare e che tutti sanno in cronoca mondiale “MA” resta il fatto che se NON ci fossero ARMI E SOLDATI nel MONDO..NON ci sarebbero di conseguenza MORTI e FERITI e negative conseguenze PERTANTO SCRIVO PACE al MONDO ! Ma serve? Spero siamo in tanti a pensarla in questo modo !E anche scriverlo serve un poco!
Comunque NON approvo minimamente che l’Italia patria della Cristianità sia anche nel contempo al secondo posto mondiale di COSTRUZIONE DI ARMI PESANTI LEGGERE AL MONDO ! E che vendendole..è così COMPARTECIPE ad ogni guerra ad ogni uccisione e ferito sull’intero pianeta TERRA con ARMI MADE in ITALY !
Leggersi a riguardo cosa il nostro Paese Italia produce e vende su: O.P.A.L. http://www.opalbrescia.it
Morando.
Non credo ci saranno conflitti mondiali non sono convenienti per nessuno credo che assisteremo semplicemente ad un passaggio di poteri non senza vittime è chiaro !Al contrario ci saranno morti e brevi battaglie ma come ho letto e come tutti si sono accorti l’America è finita e senza un soldo per quante forze militari tu possa avere queste non si automantengono anzi occorre avere migliaia di dollari per mantenerle cosa che è evidente non hanno, quindi io credo più che altro spero non passerà molto prima di vedere ritirati gli eserciti usa e nato la realtà è che siamo poveri e quello che vediamo non è altro che la lenta agonia che precede la morte di un vecchio paese e della nascita di uno nuovo è naturale
Ma erasmo, Europa unita vuol dire terzo mondo governato a bacchetta da Francia o Germania, lo sai questo si ?