Afghanistan, all’Italia la guerra costa 50 milioni al mese
Una guerra da 50 milioni di euro al mese. Questi i costi della missione italiana in Afghanistan, del cui rifinanziamento si è inziato a ridiscutere alla Camera. Per i primi sei mesi del 2010, osserva “PeaceReporter”, sono stati stanziati 308 milioni di euro (51 milioni al mese) che serviranno per mantenere operativi sul fronte afgano 3.300 soldati, 750 mezzi terrestri (tra carri armati, blindati, camion e ruspe) e 30 velivoli, ossia 4 caccia-bombardieri, 8 elicotteri da attacco, 4 da sostegno al combattimento, 10 da trasporto truppe e 4 droni.
Il decreto in discussione, aggiunge Enrico Piovesana, stanzia fino al 31 giugno altri 4,3 milioni di euro per altre spese di carattere militare (2 milioni a sostegno dell’esercito afghano, altrettanti per l’addestramento della polizia di Kabul e 367.000 euro per il personale militare della Croce Rossa Italiana che assiste le nostre truppe). «La cifra di 308 milioni non copre il preannunciato invio in Afghanistan di altri 700-1.000 soldati, che avverrà dopo l’estate e che riguarderà quindi il rifinanziamento del secondo semestre 2010».
Alla fine dell’anno, rileva sempre Piovesana, la partecipazione delle nostre forze armate alla guerra di occupazione in Afghanistan ci costerà almeno 600 milioni di euro (nel 2009 ne avevamo spesi 540). «Si conferma quindi l’inarrestabile aumento del costo di questa campagna militare, che corre parallelo alla progressiva escalation del conflitto». Finora, compreso il rifinanziamento per il primo trimestre 2010, la missione bellica afghana «ha risucchiato dalle casse dello Stato circa 2,3 miliardi di euro».
Merita ripercorrere la progressione annuale del costo di questa guerra: dai 70 milioni di euro del 2002 ai 540 milioni del 2009, in un crescendo progressivo. «Quanti altri miliardi dovranno essere buttati via così dai nostri governanti di ogni colore, sottraendo tra l’altro preziose risorse a spese ben più utili alla collettività, prima che qualcuno dica basta?», si interroga Piovesana, denunciando la scomparsa del movimento per la pace – in un paese come l’Italia, dove l’articolo 11 della Costituzione vieta il ricorso alla guerra – e per di più in un teatro bellico come quello afghano, secondo “PeaceReporter” costato finora 40.000 morti (almeno un quarto civili) e decine di migliaia di profughi e mutilati (info: www.peacereporter.net).
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All’ITALIA la GUERRA ..COSTA 50 MILIONI AL MESE ma ” l’Italia” chiede di fare sacrifici agli Italiani..!
E l’Italia mette pure i Lavoratori in Precarietà e NON contenta li alterna a DISOCCUPAZIE FORZATA..mettendo a reppentaglio intere famiglie ! Quando..in Italia si lavora si violano continuamente contro i Lavoratori precari le leggi tusl 626/94-81/2008 che ricadono poi sui prodotti MADE in ITALY facendo così non solo morti ed infortuni sul lavoro..ma contribuisce ad aumentare le morti ed infortuni così agendo anche fuori dagli ambienti lavorativi..e si fa più danni che in una qualsiasi guerra!
Ma l’Italia con l’aiuto di banche Italiane e di cordata..costruisce e vende armi al mondo..compartecipando alla morte altrui..a feriti..ma nel contempo si fa vedere a SPESE NOSTRE che manda soldati ed armamenti in MISSIONI di pace..MILITARI..insomma..fate Voi.. uccidere e produrre armi costa..e l’Italia è belligerante ugualmente a spese di noi tutti !
http://www.banchearmate.it
http://www.opalbrescia.it
http://www.disarmo.org