Archivio del Tag ‘Andrea Bertaglio’
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Sos Bialowieza, santuario degli ultimi bisonti europei
La Foresta di Białowieża, conosciuta anche col nome di Belovežskaja Pušča in Bielorussia e Puszcza Białowieska in Polonia, è un’antica foresta vergine situata appunto lungo il confine tra la Bielorussia e la Polonia, a 70 chilometri a nord di Brěst. Rappresenta tutto ciò che resta dell’immensa foresta che migliaia di anni fa, prima dell’intervento umano, si estendeva su tutta l’Europa, Gran Bretagna inclusa. Ma la sua esistenza, come quella di altri posti simili nel mondo, è in pericolo. Il governo polacco vuole proteggerla, mentre gli abitanti chiedono strade e il confine bielorusso, eredità della Cortina di Ferro, continua a rappresentare un problema.
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Volkswagen: luce e riscaldamento dal motore dell’auto
Dopo l’auto del popolo, ecco l’energia del popolo. Da consumatori a produttori (di energia) grazie al motore della Golf, trasformato in co-generatore domestico: caldaia e, al tempo stesso, fonte di energia elettrica. «Da anni – ricorda Andrea Bertaglio sul sito del Movimento per la Decrescita Felice, www.decrescitafelice.it - Maurizio Pallante parla di micro-cogenerazione, e quarant’anni fa uno scienziato italiano, Mario Palazzetti, brevettò il Totem, primo co-generatore domestico. Proposte sempre ignorate da industria e istituzioni. Ora, finalmente, una buona notizia: non dall’Italia ma, tanto per cambiare, dalla Germania».
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Coltan, il sangue del Congo per i nostri cellulari
I telefoni cellulari possono avere rivoluzionato il modo in cui comunichiamo, ma abbiamo mai pensato a cosa comporta la produzione (e lo smaltimento) di tali aggeggi? Per l’accaparramento di risorse quali il coltan sono in corso da anni guerre che hanno portato all’uccisione di oltre tre milioni di persone. E un italiano, in media, possiede due cellulari, più qualche vecchio modello (funzionante) nel cassetto. Nell’Africa centrale, e in particolare nella Repubblica Democratica del Congo, da diversi anni sono in corso dei combattimenti dovuti all’accaparramento di risorse quali il coltan
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Ricchi e poveri, chi ridurrà le emissioni di gas serra?
Ancora una volta il botta e risposta fra Paesi industrializzati e Paesi “in via di sviluppo” ha evidenziato le responsabilità storiche dei primi nei problemi legati ai cambiamenti climatici. Punto in comune è la tecnologia, che viene però vista più come un modo per proseguire sulla stessa strada, che non un aiuto utile a cambiare rotta e mentalità. Questa settimana la presidenza europea di turno, quella svedese, ha approfittato della sua posizione alla testa dell’Unione durante i primi negoziati bilaterali sul clima per far notare alla Cina che anche dalle cosiddette “economie emergenti” ci si aspetta una riduzione delle emissioni di gas serra.
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Scrittore ucciso, alla sbarra Shell e signori del petrolio
Si parla ormai da anni delle aziende petrolifere, vere garanti del mantenimento in vita delle società della crescita, e di tutto quello che sono disposte a fare per mettere le mani su nuovi giacimenti piuttosto che per incrementare i propri profitti. Si sa molto sui danni ambientali o su quelli alla salute che queste compagnie causano in giro per il mondo. Nei mesi scorsi si è perfino parlato e scritto abbondantemente sulle speculazioni finanziarie che stanno dietro ad un singolo barile di petrolio. Ma non bisogna scordare un altro aspetto importante della questione petrolifera: quello dei diritti umani. E delle migrazioni che ne conseguono.
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Il cancro del cibo: i nostri figli ci accuseranno
Enorme (e sottaciuto) il ruolo dell’alimentazione e delle condizioni ambientali nell’insorgenza dei tumori: una verità scioccante, che tuttavia non è facile accogliere. A meno che, naturalmente, non ci si metta anche il cinema, a scuotere l’opinione pubblica. Sta ottenendo vasto interesse, anche in Italia, il film che nel dicembre scorso ha riempito le sale francesi. Non si tratta dell’ultima trovata di Hollywood, ma di un documentario sull’utilizzo dei pesticidi e sulle conseguenze per salute e pianeta. Il regista, Jean-Paul Jaud, presenta un piccolo progetto locale per poi illustrare la situazione agricola in Francia e nel mondo intero.
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Pallante: solo la Decrescita può frenare le migrazioni
Il nuovo libro di Maurizio Pallante, “Decrescita e migrazioni”, è un pamphlet tanto sintetico quanto incisivo, che spiega come le società basate sulla crescita economica a tutti i costi implichino necessariamente una crescita delle migrazioni di una sempre maggiore quantità di persone. Un tema molto scottante e molto attuale, in cui nella maggior parte dei casi si bada solo alle fasi “finali” di queste problematiche (parlando di accoglienza piuttosto che di espulsione, ad esempio), senza minimamente curarsi delle cause, dell’origine di questi fenomeni.
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Sos-clima, i negazionisti finanziati dai petrolieri
Sapevano tutto, ma hanno taciuto. Peggio: hanno pagato perché circolassero voci infondate (e rassicuranti) sull’emergenza climatica, raccontando che la comunità scientifica era divisa, tra allarmisti e negazionisti. Tutto falso, naturalmente. E debitamente finanziato: il negazionismo climatico è stato creato ad arte dai produttori di petrolio, carbone e automobili. Lo rivela il New York Times, come segnala ora Andrea Bertaglio sul newsmagazine “Terranauta”. «Per più di un decennio – spiega Bertaglio – la Global Climate Coalition dei grandi produttori di petrolio, gas e carbone ha condotto un’aggressiva campagna contro l’idea che le emissioni di gas serra potessero portare a dei cambiamenti climatici».
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Decrescita e Saper Fare a Telecity 7 Gold
Andrea Bertaglio del Movimento per la Decrescita Felice e Paola Cappellazzo, coordinatrice dell’Università del Saper Fare, nata a Torino in seno al Mdf fondato da Maurizio Pallante, portavoce italiano della Decrescita come filosofia anti-crisi, saranno ospiti il 13 maggio (ore 19.30) del talk show “Aria pulita” in onda sull’emittente televisiva piemontese “Telecity 7 Gold”. Obiettivo: presentare la Decrescita (che il 16 maggio a Torino “debutta” con un importante convegno sulla crisi della città della Fiat) e in particolare illustrare i corsi di auto-produzione che l’Università del Saper Fare ha inaugurato da qualche settimana.
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Obama e Monsanto: un amore multinazionale
Barack Obama ha deciso di affidare la dirigenza del nuovo “Food Safety Working Group”, il gruppo di lavoro per l’igiene degli alimenti, a Michael Taylor, un avvocato del colosso biotech Monsanto. La domanda, a questo punto, sorge spontanea: e se il presidente non fosse così immune dallo strapotere delle lobbies multinazionali? «Nonostante il processo di santificazione di Barack Obama non abbia ancora subìto battute d’arresto – scrive Andrea Bertaglio su “Terranauta” – è bene ricordare come anche il neo-presidente americano non sia così immune dallo strapotere delle principali lobbies multinazionali».
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Terremoto-Italia, a quando la rivoluzione del buon senso?
«La terra ha tremato e questo non poteva essere evitato; le conseguenze devastanti della scossa, quelle, probabilmente sì». Lo afferma Andrea Bertaglio sul newsmagazine ecologista ”Terranauta”. «In un Paese in cui gli edifici si sbriciolano alla prima scossa sismica, come possono ancora essere considerate priorità il Ponte sullo Stretto, la Tav, le centrali nucleari e un bagno in più in una villetta?». È ovvio, i terremoti non sono colpa di nessuno. «Ma, come si fa con le malattie, si può almeno cercare di prevenirne le conseguenze».
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Bertaglio: non si esce dalla crisi con l’edil-idiozia all’italiana
Mentre migliaia di cittadini, associazioni e movimenti dicono “Stop al consumo di territorio” e alla cementificazione, e mentre Usa ed Europa puntano sulle energie rinnovabili per creare posti di lavoro, il governo di Roma propone di rilanciare l’esanime economia italiana con un piano straordinario per l’edilizia (meno regole, più cubature), in deroga ai piani regolatori. «E’ un’edilidiozia all’italiana», accusa Andrea Bertaglio dalle pagine di “Terranauta”.