Archivio del Tag ‘antenne’
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Virus, vaccini, clima, 5G, Ufo: perché proprio adesso?
Perché proprio adesso? La domanda può sembrare fuori luogo, ma probabilmente non lo è. Il pianeta è sottoposto a uno stress-test senza precedenti, nella storia contemporanea. Una congiuntura più che allarmante, fatta di eventi concentrici e convergenti, spesso traumatici, comunque sconcertanti. Tutti eventi pressoché contemporanei, a partire dal più problematico: perché l’operazione Covid è scattata proprio adesso? Un piano dal respiro planetario, che tende a instaurare un controllo totale sulle persone, attraverso la gestione ultra-emergenziale di una strana epidemia influenzale. E perché proprio adesso una certa élite spinge per la digitalizzazione sistematica dell’essere umano, utilizzando – come primo passo – proprio la schedatura di massa ottenuta con la leva “vaccinale”? E poi: perché proprio adesso imporre l’inoculo di un preparato genico controverso e ancora sperimentale, ben poco efficace come misura di protezione, nei confronti – oltretutto – di un patologia molto meno pericolosa di tante altre, facilmente curabile nella maggior parte dei casi?Inoltre: perché, proprio adesso, introdurre la prassi “vaccinale” universale, in previsione della ventilata, progressiva diffusione di nanochip corporei? Qualcuno dirà: è il progresso, tutto qui. Altri alzeranno barricate, evocando il Grande Reset annunciato a Davos: non un oscuro complotto, ma – al contrario – un progetto di ingegneria sociale (e bio-politica) apertamente esposto. Colpiscono le concomitanze, piuttosto ridondanti, che fanno da corollario all’avvento dell’Era Pandemica: per esempio l’estensione della copertura Internet in ogni angolo del globo e la capillare diffusione della rete wireless 5G, supportata da milioni di antenne e migliaia di satelliti. Altra domanda: perché proprio adesso – parallelamente – è diventata ormai vistosa l’attività di geoingegneria atmosferica, condotta attraverso il rilascio quotidiano (da parte degli aerei) di scie biancastre e persistenti, fino a velare regolarmente il cielo sereno? Ancora: perché proprio adesso – dopo decenni di “negazionismo” ufficiale – viene improvvisamente sdoganata la presenza, sempre nei cieli, di oggetti volanti definiti “non identificati”, cioè teoricamente non rispondenti ad alcunché di noto, a livello terrestre?In questo mosaico di fenomenologie non ancora del tutto spiegate in modo convincente, c’è chi include anche l’anomalia dell’atteggiamento del Vaticano. Ovvero: perché, in un momento come questo, la Santa Sede ha avallato – senza esitazioni – tutte le ferree imposizioni dei governi, che hanno provocato enormi sofferenze sociali? E infine: perché, proprio adesso, viene imposta ufficialmente la narrazione ecologistica incarnata dal personaggio Greta Thunberg? E’ notorio, purtroppo, l’impatto antropico sull’ecosistema terrestre: le attività industriali e i consumi di massa hanno aggravato in modo drammatico l’inquinamento dell’aria, delle acque e dei terreni. E allora perché non concentrarsi sull’avvelenamento della Terra? Perché puntare il dito sulle variazioni climatiche, storicamente sempre avvenute per effetto dell’attività solare? E’ possibile che nell’alterazione delle temperature vi sia anche il (minimo) concorso dell’umanità; ma perché dichiarare che, invece, sia l’uomo il vero responsabile del riscaldamento? Perché – proprio adesso – lasciare che venga messo in disparte il vero problema (l’inquinamento, l’erosione delle risorse naturali) per collegare il clima alla soluzione preconfezionata dalla finanza, cioè il “reset” globale emblematizzato dall’auto elettrica?Clima, ambiente, virus e obblighi vaccinali, digitalizzazione universale, “scie chimiche” e reti wireless. E poi Ufo, cibernetica, “quarta rivoluzione industriale”. Su ogni singolo aspetto dell’assillante attualità di oggi, l’establishment fornisce risposte reticenti o contraddittorie, censurando volentieri ogni voce critica. Il che, inevitabilmente, alimenta anche i più fantasiosi “complottismi”, che finiscono per intorbidire la corretta percezione delle analisi eterodosse, quelle scomode perché serie e documentate. Il clima? Tutta colpa nostra. Il Covid-19? Uno sfortunato incidente. I “vaccini” genici? L’unica soluzione possibile (scartando quindi le terapie: che invece funzionano benissimo). Il Green Pass? Inevitabile. Le scie nel cielo? Niente di cui preoccuparsi: sciocchezze. Le antenne 5G? Innocue. L’interazione uomo-macchina, tramite nano-tecnologie anche inoculabili, oltre che inseribili nel corpo umano mediante microchip? Tutte straordinarie opportunità. Gli Ufo? E’ vero, esistono: ma si chiamano Uap, e non si ha idea di cosa possano essere. Astronavi aliene? Forse. Dunque esistono, gli alieni? Certo: lo ha dichiarato il generale Haim Eshed, già a capo della sicurezza aerospaziale israeliana.Secondo i teorici della paleoastronautica, gli alieni sono qui da sempre e controllano i destini dell’umanità. Il sumerologo Zecharia Sitchin rileva la presenza della “fabbricazione aliena” dell’Homo Sapiens nei testi mesopotamici. Parallelamente, il biblista Mauro Biglino riscontra nella Genesi una analoga “fabbricazione”, sempre genetica, da parte della comunità degli Elohim. Niente di così strano, osserva Biglino: tutti i “racconti delle origini” alludono al ruolo dei Figli delle Stelle nella nascita dell’umanità, che poi ha voluto chiamare dèi i suoi “padri celesti”, trasformandoli in materia religiosa. Chi segue con attenzione questi contributi culturali sa benissimo che ci staremmo avvicinando a un momento fatidico, l’inizio del 2024: un possibile punto di svolta. Gli studiosi di astrologia confidano nel carattere “rivoluzionario” dell’ingresso di Plutone in Acquario. Tra chi osserva il cielo dal punto di vista astronomico, invece, non manca chi parla dell’avvento di una nuova “era precessionale”, tale da mutare il corso della storia in termini pluri-millenari.Uno degli argomenti più controversi è il presunto avvicinamento del misterioso Pianeta X, il Nibiru dei Sumeri: lo sfioramento orbitale – si teme – potrebbe comportare cataclismi devastanti. Altri ancora sono convinti che dal 2024 potrebbe non essere più occultabile la presenza di nuovi visitatori dallo spazio, probabilmente ostili a quelli che – secondo l’ufologo Roberto Pinotti – sono attualmente presenti sulla Terra (come confermato dallo stesso Eshed) e controllano direttamente l’azione dei governi. Eshed parla addirittura di “basi condivise”, nell’ambito di una Federazione Galattica, localizzate sul nostro pianeta ma anche sulla Luna, su Marte e su altri corpi celesti del Sistema Solare. In ambito mitologico, poi, la tradizione dei Misteri Eleusini (che permeò segretamente anche il Rinascimento italiano, tramite le fratellanze orfiche e pitagoriche) parla in modo esplicito del ritorno dei Titani, le divinità che secondo Esiodo sarebbero state “sfrattate” dagli dèi olimpici dell’antica Grecia, quelli descritti nei poemi omerici.I Titani? Si tratterebbe di “divinità” extraterrestri provenienti da Tau-Ceti. Ebbene: 80.000 anni fa avrebbero dato vita a un particolare progenitore dell’uomo bianco occidentale, il Cro-Magnon, diffusosi a partire dall’Atlantide minuziosamente descritta da Platone nel “Timeo” e nel “Crizia” sulla scorta di precise fonti egizie. Nulla che oggi sia politicamente spendibile, s’intende: l’archeologia ufficiale si rifiuta categoricamente di concorrere a una possibile riscrittura dei nostri esordi, nonostante la scoperta dell’origine americana del rame presente a Creta, proveniente dalle miniere dell’Isle Royale sul Lake Superior (Michigan) fondate nel 3700 avanti Cristo. E’ ancora “archeologia proibita” quella che propone la reale datazione delle piramidi, molto più antiche della civiltà dei faraoni, mentre – per fortuna – alcuni siti emersi recentemente (come quello di Göbekli Tepe in Turchia) costringono anche le università ad arrendersi all’evidenza: sul nostro pianeta era presente una civiltà evolutissima e molto più anziana di quelle mesopotamiche o di quelle della Valle dell’Indo.Proprio l’archeologia non ufficiale, che ha rinvenuto in Bosnia piramidi datate 30.000 anni (e in Sudafrica gli indizi di una possibile “metropoli mineraria” fondata addirittura 200.000 anni fa) sta compiendo passi da gigante, intrecciando le sue scoperte con il lavoro di geologi e climatologi, epigrafisti, astronomi, palentologi. Sta prendendo forma una possibile verità alternativa, sulla nostra vera storia? Parrebbe. E il processo sembra perfettamente speculare rispetto alle tappe della clamorosa “disclosure” aliena, avviata dal Pentagono. Per chi ama divertirsi a “unire i puntini”, nel dubbio che passato e futuro possano arrivare a toccarsi, sembra prossima l’ora di rivelazioni definitive, a una manciata di mesi dal fatidico 2024. Nel frattempo, lo spettacolo di fronte ai nostri occhi non è equivocabile, almeno sotto l’aspetto cronologico. I virus e i “vaccini digitali”, la possibile cyber-umanità. E poi le scie nel cielo, gli Ufo, le treccine di Greta. Perché adesso, tutto insieme, di colpo? Perché tanta fretta? Che bisogno c’è, di far precipitare il mondo in un’emergenza infinita, utilizzata per imporre cambiamenti planetari e immediati?Perché proprio adesso? La domanda può sembrare fuori luogo, ma probabilmente non lo è. Il pianeta è sottoposto a uno stress-test senza precedenti, nella storia contemporanea. Una congiuntura più che allarmante, fatta di eventi concentrici e convergenti, spesso traumatici, comunque sconcertanti. Tutti avvenimenti pressoché contemporanei, a partire dal più problematico. Dunque: perché l’operazione Covid è scattata proprio adesso? Un piano dal respiro planetario, che tende a instaurare un controllo totale sulle persone, attraverso la gestione ultra-emergenziale di una strana epidemia influenzale. E perché proprio adesso una certa élite spinge per la digitalizzazione sistematica dell’essere umano, utilizzando – come primo passo – proprio la schedatura di massa ottenuta con la leva “vaccinale”? E poi: perché proprio adesso imporre l’inoculo di un preparato genico controverso e ancora sperimentale, ben poco efficace come misura di protezione, nei confronti – oltretutto – di un patologia molto meno pericolosa di tante altre, facilmente curabile nella maggior parte dei casi?
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Tsunami, clima e potere: dalle Canarie alle Tre Gole
Ipotesi mega-tsunami: uno in America, l’altro in Cina. E’ singolare, la simmetria incarnata da due eventi lontanissimi nello spazio, ma contemporanei: alla preoccupante, anomala eruzione del vulcano Cumbre Vieja alle Canarie fa eco l’ennesima alluvione che sta mettendo sotto pressione la mastodontica Diga delle Tre Gole situata nell’Hubei, la provincia di Wuhan. Coincidenze? Qualcuno sarebbe tentato di pensare che, in tempi di fanta-climatologia (con 50.000 giovani in piazza a Milano al seguito di Greta Thunberg), eventuali malintenzionati potrebbero anche approfittare della situazione, calcando la mano su eventi naturali, al punto da forzarne gli effetti. Un’ipotesi estrema, vagliata da Tom Bosco a “L’Orizzonte degli Eventi”, il 28 settembre, insieme a Nicola Bizzi e Matt Martini. Tema: le catastrofiche conseguenze che i geologi attribuiscono virtualmente all’eruzione delle Canarie, nel caso l’isola occidentale di La Palma smottasse nel mare. In parallelo, si evoca l’altrettanto spaventosa ondata che si abbatterebbe sul territorio cinese se dovesse cedere l’immenso impianto delle Tre Gole, il più imponente che sia mai stato costruito dall’uomo.
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Abbandonare l’Italia, oppure resistere alla “dittatura”?
Ormai la stessa voce si rincorre ovunque, anche sui canali web più battuti, come quello di Claudio Messora: abbandonare l’Italia. Per scappare dove? Ovunque i cittadini non siano obbligati a subire il ricatto psico-sanitario, degno di una dittatura. Tutto era cominciato con il grottesco Conte, capace di imporre il lockdown e di invitare a Roma gli “specialisti” cinesi per farsi spiegare (da loro) come gestire la Grande Emergenza, che da noi è letteralmente esplosa dopo aver ignorato il piano pandemico dell’Oms, proibito le autopsie e negato le cure nel frattempo messe a punto dai medici. Poi è arrivato Draghi, con un imperativo categorico: riparire il paese. Ma a una condizione: prima, sottoporre l’intera popolazione alla “timbratura digitale” corporea, presentata come “campagna vaccinale” (mutuando quindi il termine da un presidio sanitario che appartiene alla storia della medicina moderna: il vaccino, ossia l’inoculo dell’agente patogeno depotenziato).Stavolta la faccenda è diversa: niente patogeno. In compenso, nei preparati compare l’ossido magnetico del grafene, virtualmente adatto a “dialogare a distanza” con le antenne 5G nel frattempo installate in tutta la penisola. Chi chiama “no vax” i tanti cittadini che ancora resistono all’imposizione del Tso, magari accusandoli di avere “paura del vaccino”, forse dimentica che a scatenare l’indignazione dei più è semmai il disprezzo che il governo mostra nei loro confronti, calpestando le libertà elementari: fino al punto di arrivare all’ingiunzione ricattatoria più estrema, la perdita del posto di lavoro. Di fronte a questo, cambia l’ordine di grandezza del ragionamento: se oggi mi costringi a questo, sulla base di invenzioni fraudolente (e continuando a ignorare le terapie domiciliari), domani che cosa arriverai a impormi? Ergo: se cedo oggi, non rischio forse di consegnarmi a un futuro da pecorella “cinese”, col suo bravo certificato provvisorio di buona condotta?Questo il sentimento dei tanti milioni di italiani finora restii a cedere: il loro timore è quello di veder archiviato anche l’ultimo residuo scampolo di democrazia. Di qui la tentazione di fare i bagagli, fuggendo all’estero: Spagna, Danimarca, Est Europa, Gran Bretagna. Persino la Russia di Putin, ad alcuni, appare oggi preferibile alla nuova “democratura” italica, dove la marchiatura di massa è potuta procedere (e nemmeno con successo) solo ricorrendo alla menzogna, alla minaccia e all’uso della forza. Si susseguono manifestazioni di piazza contro il Green Pass, c’è chi raccoglie firme per un referendum. Ma il governo Draghi tira dritto, come se gli italiani non esistessero proprio: forse potrebbe fermarlo solo uno sciopero generale, a oltranza. Qualcosa di ultra-utopico, però, se si considera il profilo politico della Cgil di Landini. In compenso, si moltiplicano i fenomeni di resistenza individuale: nuove piattaforme web prenotano bambini e docenti per dribblare la scuola statale, trasformata in gabbia per animaletti domestici dotati di museruola e lasciapassare.Di fronte all’estrema intimazione – quella del trattamento digitale obbligatorio, spacciato per sanitario – rischia davvero di rompersi il patto sociale, come avverte Massimo Cacciari, specie se dalla politica non emerge una sola voce in grado di opporsi a una simile, tenebrosa deriva. Lasciare l’Italia, come ormai si ventila anche dalle parti di “ByoBlu”? Dal canto suo, una voce come quella di Nicola Bizzi si sfoga: perché invece non denunciare l’Italia a livello internazionale, lanciando una sorta di embargo come quelli che colpiscono le dittature? Gli italiani all’estero sono 4 milioni, mentre sono ben 200 milioni i cittadini di origine italiana che abitano i quattro lati del mondo: non è possibile che restino insensibili al grido di dolore che dovessere sorgere dalla madrepadria dei loro antenati. Cosa sta succedendo, in Italia? Se lo domandano un po’ dappertutto: ma da noi ne parla pubblicamente solo “La Verità”, il quotidiano di Maurizio Belpietro, l’unico a svolgere ancora funzioni giornalistiche.Non che il resto del mondo emetta segnali rassicuranti: in Germania molti politici vorrebbero imitare l’Italia, mentre nella Francia di Macron è stato cacciato da Marsiglia un luminare come il professor Didier Raoult, scopritore dell’efficacia dell’idrossiclorochina. Anche da noi i caduti non si contano più: se Giuseppe De Donno è stato trovato appeso a una corda, a Mantova, dopo aver sperimentato con efficacia il plasma iperimmune (e aver vagheggiato l’apertura di un centro clinico speciale, per guarire i malati usando proprio la plasmaferesi), a Novara un medico in prima linea come il primario infettivologo Pietro Luigi Garavelli, con alle spalle brillanti successi nelle terapie-Covid, è arrivato a gettare la spugna: sta valutando la possibilità di abbandonare la professione medica. Uno spettacolo terribile, al quale assistono sgomenti milioni di italiani: quelli che sanno perfettamente quante decine di migliaia di pazienti sono stati guariti, da casa, dai medici coraggiosi come quelli di “Ippocrate”.L’aria che tira, in alcuni paesi leader dell’Occidente, non è equivocabile: negli Usa, 24 Stati sono sul piede di guerra contro Biden, che ha manifestato l’intenzione di rendere obbligatoria la “timbratura”, per tutti. Il che fa pensare a qualcosa di sinistro: nessuna ragione, al mondo (men che meno, il morbo “pandemico” di Wuhan), autorizza la necessità sanitaria di misure così categoriche, evidentemente motivate da ben altre finalità. Colpisce la gran fretta dei “vaccinatori”: come se davvero – ipotizza qualcuno – temessero la scadenza del 2024, astrologicamente propizia ai grandi rivolgimenti sociali, di portata epocale, magari corroborata da possibili interventi “esopolitici” come quelli evocati da chi si interroga sulla curiosa coincidenza della “disclosure aliena”, o almeno sull’apertura – di punto in bianco – dei dossier ufficiali che ammettono l’esistenza degli Ufo, ribattezzati Uap. Fantapolitica? Lo è anche l’agenda del Green New Deal, secondo cui le variazioni climatiche dipenderebbero dalle emissioni umane.L’Italia traccia le strade, diceva Steiner. Nel bene e nel male: è italiano il copyright del fascismo, ma anche quello del Rinascimento (la maggiore rivoluzione culturale del millennio precedente). Era italiano anche il più clamoroso Grande Reset del primo millennio: l’avvento del cristianesimo romano, reso brutalmente obbligatorio da Teodosio. Non è certo la prima volta, che le persone finiscono in trappola. Stavolta la corda potrebbe spezzarsi? Dipende: basta non aspettarsi più niente, dalla politica. E’ la tesi di un alchimista come Michele Giovagnoli, secondo cui l’élite che manovra i governi è addirittura antica, vecchia di migliaia di anni, abituata a impartire ordini disumani. Oggi i dominatori mostrano una gran fretta, come se temessero di avere i giorni contati. Lasciare l’Italia? Giovagnoli suggerisce un Piano-B: resistere. Perché – dice – l’aggressività del potere tradisce la sua debolezza, la sua fragilità.Numeri: è ancora molto consistente, la quota di cittadini decisi a non subire il ricatto. E metà di quelli che hanno ceduto l’hanno fatto per disperazione, maledicendo chi li ha costretti. Non è propriamente un vanto, per un governo che parla di rilancio della nazione: che razza di economia ci si può attendere, da una società post-democratica imbrogliata e letteralmente piegata con l’intimidazione e la coercizione? La partita è aperta, dicono gli ottimisti: oltre metà del mondo non ne vuole più sapere, di quest’incubo fabbricato da pericolosi cialtroni. Nel mirino a quanto pare resta soprattutto l’Occidente: è l’uomo bianco, a essere vessato e colpito. Si era illuso che fosse irreversibile, la sontuosa libertà relativa che gli sembrava di aver raggiunto? Tragico errore di valutazione, se è vero che diversi italiani – scopertisi soli, traditi e abbandonati da qualsiasi organizzazione politica – ora accarezzano davvero l’idea di scappare come profughi, lasciandosi alle spalle il paese più bello del mondo.Ormai la stessa voce si rincorre ovunque, anche sui canali web più battuti, come quello di Claudio Messora: abbandonare l’Italia. Per scappare dove? Ovunque i cittadini non siano obbligati a subire il ricatto psico-sanitario, degno di una dittatura. Tutto era cominciato con il grottesco Conte, capace di imporre il lockdown e di invitare a Roma gli “specialisti” cinesi per farsi spiegare (da loro) come gestire la Grande Emergenza, che da noi è letteralmente esplosa dopo aver ignorato il piano pandemico dell’Oms, proibito le autopsie e negato le cure nel frattempo messe a punto dai medici. Poi è arrivato Draghi, con un imperativo categorico: riaprire il paese. Ma a una condizione: prima, sottoporre l’intera popolazione alla “timbratura digitale” corporea, presentata come “campagna vaccinale” (mutuando quindi il termine da un presidio sanitario che appartiene alla storia della medicina moderna: il vaccino, ossia l’inoculo dell’agente patogeno depotenziato).
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Carcere, se si nega ancora la pericolosità del wireless 5G
Osi negare che il wireless 5G possa essere dannoso, per l’organismo? Peggio per te: ti farai 6 mesi di carcere o, a scelta, sborserai 250.000 euro di multa. E’ la pena comminata in Germania, a inizio anno, a un noto propagandista del 5G: il professor Alexander Lerchl, biologo dell’università di Brema. «Da oltre un decennio – ricorda Maurizio Martucci su “Oasi Sana” – il docente continuava a negare sia il nesso causale dell’insorgenza cancerogena che la possibile rottura del Dna dovuta all’esposizione cronica da radiofrequenze non ionizzanti, le stesse del 5G e di tutti gli altri standard wireless». Per questo è stato condannato: pena replicabile, si legge nella sentenza, ad ogni eventuale reiterazione del reato. «Con questa storico e inedito pronunciamento – osserva Martucci – i giudici tedeschi hanno praticamente messo una pietra tombale sul “neagazionismo del danno”, spostando ora la questione della moratoria 5G: dal blando “principio di precauzione” al più evidente “principio di prevenzione”».Naturalmente, in Italia, di 5G è praticamente vietato parlare: chi è vicino al potere si mette a ridere, appena qualcuno accenna alle diffuse preoccupazioni per il wireless di quinta generazione, che si è fatto strada in modo particolarmente subdolo. Proprio per agevolare l’installazione della rete 5G sarebbero stati rasi al suolo decine di migliaia di grandi alberi, nei centri abitati della penisola. E lo stesso governo inglese, come documentato da Massimo Mazzucco, ha ammesso la correlazione: le fronde degli alberi (ricche di acqua) frenano la trasmissione del segnale, assorbendo le onde. In una sconcertante intervista realizzata da Red Ronnie, un prestigioso medico come Massimo Melelli Roia ha ricordato che, durante il lockdown 2020, gli unici “lavori in corso” erano quelli – semi-clandestini, anche notturni – per l’installazione delle antenne 5G. Il dottor Roia è fra quanti temono danni incalcolabili, anche neurologici, da ogni tipo di rete wireless.Vari scienziati – ricorda Melelli Roia – parlano addirittura del rischio di estinzione dell’umanità, nell’arco di sole 5 generazioni, a causa dell’infertilità maschile che potrebbe essere indotta dalle emissioni d’onda, capaci di manomettere il nostro assetto genetico. Se in Germania a finire nei guai è stato un personaggio come Lerchl, è la stessa autorità pubblica, in materia (l’Icnirp, un ente privato con sede a Monaco) a negare tuttora che il 5G possa rappresentare un pericolo. La corte di Brema ha condannato Lerchl anche per aver falsificato il materiale esibito, nel tentativo di dimostrare l’innocuità del nuovo wireless. Nulla che sfiori il governo italiano, dove è presente un super-tecnocrate come Vittorio Colao, massimo “profeta” del 5G nel Belpaese. Sul wireless di quinta generazione, del resto, si basano le proiezioni del Grande Reset di Davos, adottate dal Green New Deal dell’Unione Europea. Avanti tutta, verso quello che – insieme alla campagna “vaccinale” – ha l’aria di poter essere il peggior attentato alla salute pubblica nella nostra storia?Osi negare che il wireless 5G possa essere dannoso, per l’organismo? Peggio per te: ti farai 6 mesi di carcere o, a scelta, sborserai 250.000 euro di multa. E’ la pena comminata in Germania, a inizio anno, a un noto propagandista del 5G: il professor Alexander Lerchl, biologo dell’università di Brema. «Da oltre un decennio – ricorda Maurizio Martucci su “Oasi Sana” – il docente continuava a negare sia il nesso causale dell’insorgenza cancerogena che la possibile rottura del Dna dovuta all’esposizione cronica da radiofrequenze non ionizzanti, le stesse del 5G e di tutti gli altri standard wireless». Per questo è stato condannato: pena replicabile, si legge nella sentenza, ad ogni eventuale reiterazione del reato. «Con questa storico e inedito pronunciamento – osserva Martucci – i giudici tedeschi hanno praticamente messo una pietra tombale sul “neagazionismo del danno”, spostando ora la questione della moratoria 5G: dal blando “principio di precauzione” al più evidente “principio di prevenzione”».Naturalmente, in Italia, di 5G è praticamente vietato parlare: chi è vicino al potere si mette a ridere, appena qualcuno accenna alle diffuse preoccupazioni per il wireless di quinta generazione, che si è fatto strada in modo particolarmente subdolo. Proprio per agevolare l’installazione della rete 5G sarebbero stati rasi al suolo decine di migliaia di grandi alberi, nei centri abitati della penisola. E lo stesso governo inglese, come documentato da Massimo Mazzucco, ha ammesso la correlazione: le fronde degli alberi (ricche di acqua) frenano la trasmissione del segnale, assorbendo le onde. In una sconcertante intervista realizzata da Red Ronnie, un prestigioso medico come Massimo Melelli Roia ha ricordato che, durante il lockdown 2020, gli unici “lavori in corso” erano quelli – semi-clandestini, anche notturni – per l’installazione delle antenne 5G. Il dottor Roia è fra quanti temono danni incalcolabili, anche neurologici, da ogni tipo di rete wireless.Vari scienziati – ricorda Melelli Roia – parlano addirittura del rischio di estinzione dell’umanità, nell’arco di sole 5 generazioni, a causa dell’infertilità maschile che potrebbe essere indotta dalle emissioni d’onda, capaci di manomettere il nostro assetto genetico. Se in Germania a finire nei guai è stato un personaggio come Lerchl, è la stessa autorità pubblica, in materia (l’Icnirp, un ente privato con sede a Monaco) a negare tuttora che il 5G possa rappresentare un pericolo. La corte di Brema ha condannato Lerchl anche per aver falsificato il materiale esibito, nel tentativo di dimostrare l’innocuità del nuovo wireless. Nulla che sfiori il governo italiano, dove è presente un super-tecnocrate come Vittorio Colao, massimo “profeta” del 5G nel Belpaese. Sul wireless di quinta generazione, del resto, si basano le proiezioni del Grande Reset di Davos, adottate dal Green New Deal dell’Unione Europea. Avanti tutta, verso quello che – insieme alla campagna “vaccinale” – ha l’aria di poter essere il peggior attentato alla salute pubblica nella nostra storia?Osi negare che il wireless 5G possa essere dannoso, per l’organismo? Peggio per te: ti farai 6 mesi di carcere o, a scelta, sborserai 250.000 euro di multa. E’ la pena comminata in Germania, a inizio anno, a un noto propagandista del 5G: il professor Alexander Lerchl, biologo dell’università di Brema. «Da oltre un decennio – ricorda Maurizio Martucci su “Oasi Sana” – il docente continuava a negare sia il nesso causale dell’insorgenza cancerogena che la possibile rottura del Dna dovuta all’esposizione cronica da radiofrequenze non ionizzanti, le stesse del 5G e di tutti gli altri standard wireless». Per questo è stato condannato: pena replicabile, si legge nella sentenza, ad ogni eventuale reiterazione del reato. «Con questa storico e inedito pronunciamento – osserva Martucci – i giudici tedeschi hanno praticamente messo una pietra tombale sul “neagazionismo del danno”, spostando ora la questione della moratoria 5G: dal blando “principio di precauzione” al più evidente “principio di prevenzione”».
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Dall’11 Settembre, demolizione controllata dell’umanità
Te la ricordi, quella vecchia storia? Gli aerei che picchiano contro i palazzi? L’America indifesa, il mondo attonito. L’inferno del fumo, le vittime, i soccorritori intossicati e sepolti dalla cenere. Quanto tempo è passato, da allora? Vent’anni. Cioè niente, in teoria, per i tempi della storia. In questo caso, invece, vent’anni sono tutto. Perché ci sono eventi che forgiano il presente, lo rifondano. Sono avvenimenti esiziali, rispetto ai quali esiste un dopo e un prima. Come si viveva, prima? Si era relativamente liberi, mediamente infelici oppure allegri, spensierati, ordinariamente annoiati o magari indignati dalla contabilità delle ingiustizie. La sensazione era che ogni avversità fosse comunque affrontabile, ogni opinione esprimibile e ogni soluzione discutibile, e che le conseguenze non fossero immediatamente globali. Buoni e cattivi recitavano insieme, nell’avanspettacolo della geopolitica, cioè ai piani bassi dove conta davvero il soldo, la paga del mercenario, il cospicuo fatturato occulto dei mandanti.
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Montagnier: suicidano l’umanità coi non-vaccini Covid
Tutto quello che stiamo vivendo è un’impresa che è stata costruita nel tempo. Non è un caso che questa pandemia sia scoppiata proprio in questo momento. È stato un lungo lavoro di coordinamento di operazioni di marketing con il coinvolgimento di case farmaceutiche, medici, scienziati e anche di governi, perché sono loro che poi hanno deciso di applicare questo programma, un programma di un gruppo. Siamo in un’epoca di vera follia. Tutte le attività umane, economiche, culturali e sociali sono state turbate da questo sconvolgimento. Le misure attualmente in vigore in Italia, in realtà, sono molto simili anche in Francia, Inghilterra ed in altri paesi europei. È stato tutto concertato da questo gruppo, e i popoli devono adeguarvisi. Accusano noi di essere dei complottisti, ma sono loro che hanno fatto un complotto. Ci sarà una speranza se decideremo di vivere in un mondo razionale e giusto che accoglie anche ciò che non è previsto, ovvero ciò che non è previsto da questo gruppo che vuole guidarci e dominarci.Vaccini anti-Covid? Non sono vaccini: sono miscele di composti di biologia molecolare che possono essere dei veri e propri veleni. Sono inutili, pericolosi e anche inefficaci: non impediscono la trasmissione del virus e non evitano i casi più gravi, come invece dicono. Negli ospedali ci sono persone vaccinate che sono state infettate e contagiate dalle varianti, contro le quali questi vaccini non sono efficaci. Ritengo un crimine, poi, che vengano vaccinati i bambini: perché, se anche al momento possono sopportare gli effetti immediati di questo vaccino, potrebbero poi subire quelli a lungo termine, che ancora non conosciamo. E’ possibile che nei prossimi anni si sviluppino malattie che siano anche trasmissibili per diverse generazioni. Così come è possibile che ci siano conseguenze neurologiche sulle persone che oggi hanno già ricevuto il vaccino. La campagna vaccinale di massa, su scala planetaria, potrebbe diventare un rischio anche per l’ambiente, attraverso l’inquinamento delle acque reflue. E non solo: inquinamento anche elettromagnetico, provocato dalla nuova tecnologia 5G.Ci sono studi che hanno dimostrato come nel vaccino Pfizer sia presente l’ossido di grafene, una sostanza che è in grado di modificare le proprietà magnetiche degli altri componenti. Forse non è un caso che, prima che iniziasse tutta questa situazione, abbiano iniziato a installare tutte quelle antenne, a Wuhan. E non è vero che i vaccini sono l’unica soluzione e per giunta obbligata: si può guarire senza. Rivolgo un appello a tutti i medici: il loro dovere è informarsi. Scopriranno che ci sono dei farmaci attivi che, se somministrati all’inizio delle infezioni, possono portare alla guarigione. Metodi alternativi e anche meno costosi, per il sistema sanitario. Per esempio, antibiotici come l’azitromicina che, se somministrati da subito, possono portare a vincere questa battaglia. L’informazione dev’essere presentata in un certo modo: si privilegiano determinati vaccini anziché altri, mentre si ignorano gli aspetti che ne evidenzierebbero l’inefficacia e il pericolo. E se qualcuno lo fa notare, allora quella persona viene eliminata. È una vera e propria realtà di menzogna, quella in cui viviamo. Di fatto, l’uomo sta lavorando alla propria scomparsa.(Jean-Luc Montagnier, estratti dall’intervento pronunciato nel corso dell’evento medico organizzato a Firenze, ad agosto, da “Atto Primo” e “Ippocrate”. Medico, biologo e virologo francese, il professor Montagnier ha vinto il Premio Nobel per la Medicina nel 2008).Tutto quello che stiamo vivendo è un’impresa che è stata costruita nel tempo. Non è un caso che questa pandemia sia scoppiata proprio in questo momento. È stato un lungo lavoro di coordinamento di operazioni di marketing con il coinvolgimento di case farmaceutiche, medici, scienziati e anche di governi, perché sono loro che poi hanno deciso di applicare questo programma, un programma di un gruppo. Siamo in un’epoca di vera follia. Tutte le attività umane, economiche, culturali e sociali sono state turbate da questo sconvolgimento. Le misure attualmente in vigore in Italia, in realtà, sono molto simili anche in Francia, Inghilterra ed in altri paesi europei. È stato tutto concertato da questo gruppo, e i popoli devono adeguarvisi. Accusano noi di essere dei complottisti, ma sono loro che hanno fatto un complotto. Ci sarà una speranza se decideremo di vivere in un mondo razionale e giusto che accoglie anche ciò che non è previsto, ovvero ciò che non è previsto da questo gruppo che vuole guidarci e dominarci.
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Ma al potere c’è ancora lo Spettro dell’Impero Romano
Quello che si vuole fare è magnetizzare la Terra, meccanizzare il mondo, digitalizzare tutto: con migliaia di satelliti e milioni di antennine, che ci scoveranno dappertutto. Su quelle onde passeranno messaggi binari digitali, che agiranno per ridurre la nostra mente a una struttura binaria, fatta solo di sì-no. Noi invece siamo composti di tre elementi: un’anima che sente, un’anima che ragiona e un’anima cosciente. L’operazione in corso consiste proprio nel tentare di bloccare lo sviluppo della coscienza: tutto quello che sta avvenendo è chiaramente in funzione anti-coscienza. Solo così si capisce il senso di tutte le “agende”, e si comprende quali enormi poteri stanno dietro all’operazione. Per converso, proprio l’aggressione in corso sta producendo risvegli: crescono le reazioni all’uso manipolatorio che si fa del Covid, dei vaccini, della falsa ecologia. C’è sempre più gente, che si sveglia. I grandi poteri non vogliono certo cambiarlo in meglio, il mondo: ma proprio ostacolandoci, aiuteranno le coscienze a svegliarsi e reagire. Basta non farsi spaventare. Ognuno di noi ha le forze per uscire vincitore, da questa storia.Ora stanno cercando di sfruttare e amplificare l’emergenza Covid per indebolire l’umanità, fisicamente e moralmente, per poi passare a un Great Reset – come lo chiamano loro – nel quale un’umanità con forze vitali e di pensiero ridotte sia immersa in una civiltà meccanico-consumistica, dai gusti oscuri, dalla cultura e dall’arte legate al brutto, al dissonante, spesso al satanico. Un’umanità – quella che vogliono loro – sempre semi-ammalata e dipendente da medicine di sintesi, da cure Ogm, da alterazioni genetiche disumanizzanti, con le parti più elevate della coscienza (che sono ternarie) che vorrebbero sostituire col sistema binario indotto dalla digitalizzazione forzata. Vorrebbero un blocco forzato della coscienza, ma glielo impediremo: facendo il bene attorno a noi. Io dico: ritroviamo il Mondo delle Idee di Platone, i sentimenti elevati. Insisto: portiamo il cielo in Terra, attraverso le nostre azioni. Ora, certo, stanno coprendo questa spinta disumanizzante, che mira alla meccanizzazione degli esseri umani, truccandola da “svolta verde”, da “transizione ecologica”.Cosa vogliono fare? Rimuovere un po’ di anidride carbonica (forse) e sostituirla con qualcosa di molto peggiore. Ovvero: una vera e propria gabbia elettromagnetica, nella quale far circolare segnali solo binari, e avere macchine elettroniche dappertutto. Nel celebrare come meravigliosa questa “svolta verde”, supportati anche da Papa Francesco (che ne ha fatto pure un’enciclica), siamo al di là dell’ipocrisia del vecchio “green washing”, con cui si dipingevano di verde le operazioni commerciali. Qui siamo al centro di una enorme menzogna: coperta da tutti i partiti, da tutti i media, dall’intera cultura dominante. Il mondialismo spinto oggi viene portato avanti attraverso lo sfruttamento del surriscaldamento climatico (che esiste, ma dipende solo in minima parte dalle attività umane). Anziché spendere soldi per ridurre le emissioni di anidride carbonica, bisognebbe semmai investire per adattare le strutture umane, di fronte a un riscaldamento naturale che non fermeremo mai.I tempi per questa grande svolta sono arrivati perché la gente ormai era cotta, pronta a ingoiare nuovi passi verso la schiavizzazione. Era pronta, perché il Covid ci ha fatto a pezzi: un caos pazzesco e voluto, in modo che non ci curassimo bene. E la maggioranza disorientata (che dorme, ed è manipolabile) viene usata come clava contro chi è più libero e più sveglio. Era tutto pronto, anche in Italia: la situazione generata dall’emergenza pandemica aveva creato un condizione tale, per cui si poteva esercitare una pressione molto forte, sui partiti, e guadagnare una sorta di unanimità. Ognuno ha rinunciato alle sue posizioni di partenza (grilline, sovraniste), che erano evidentemente solo strumentati. Questa unanimità dimostra che chi ha mosso tutto, scegliendo Draghi e costringendo tutti gli altri a tacere e addirittura ad allearsi, ha un potere enorme. I politici sono solo terze e quarte file. Sopra di loro ci sono poteri che sono massonici, di ordini religiosi, e poteri finanziari sovrastanti. Ma sopra i poteri finanziari ci sono poteri spirituali oscuri, anti-coscienza.Oggi, in Italia, tutti sono con Draghi: partiti che solo fino a ieri si combattevano tra loro, e politici che avevano sempre diffidato di Draghi. Questo rende evidente che, dietro, c’è un potere enorme. E’ un potere che può scavalcare la politica, e può mostrare a tutti che il gioco democratico lo si lascia fare solo come teatrino, per illudere la gente che la libertà e la democrazia esistano davvero. La democrazia è un raffinato strumento di manipolazione. Perché è stato introdotto? Perché la coscienza umana cresceva, con le spinte libertarie della Rivolzione Francese, e quindi le monarchie autoritarie non potevano più bastare. Occorreva andare incontro alle esigenze della gente, e concedere alcune libertà. E quindi si è inventato il meccanismo democratico, che però è saldamente controllato da questi poteri, anche se fanno finta di essere in balia del gioco elettorale. Divide et impera: crei delle fazioni, le fai litigare tra loro, così la gente di schiera con una parte o con l’altra. Tutti si credono liberi, mentre l’agenda fondamentale resta quella del potere.Guardate Grillo: era sul Britannia con Draghi, e oggi è riuscito – con i suoi imbrogli – a riportare in quel sistema i giovani e gli insoddisfatti che aveva illuso. Poi ci sono dei momenti in cui il potere non ha più bisogno del teatrino democratico. Quando deve fare qualcosa di davvero importante, crea delle situazioni nelle quali si possono eliminare le pastoie della falsa democrazia, che sono faticose e dispersive. Nel momento in cui deve fare un grande passo in avanti, il potere agisce sempre nello stesso modo: scatena una crisi. La crisi consente di giustificare l’accantonamento (persino umiliante) dei soliti vecchi attori, che sembravano comandare. Qui si vede benissimo che non comandano proprio niente. E le crisi vengono cavalcate per fare entrare in scena, alla fine, dei personaggi più capaci di portare avanti l’agenda del potere, senza più intermediazioni politiche. A quell’agenda tutti obbediscono, destra e sinistra. Chi vota contro (l’estrema destra, l’estrema sinistra) sa benissimo che sarà ininfluente: il suo ruolo consiste semplicemente nel far credere al pubblico che la democrazia esista.Chi comanda, nel mondo, è ancora una forza spirituale – una sorta di eggregora – che Rudolf Steiner chiamava lo Spettro dell’Impero Romano. Non perché ci sia ancora l’Impero Romano coi centurioni e gli imperatori, ma il gruppo che stava dietro all’Impero Romano è ancora dominante, così come le sue forme-pensiero: il fine che giustifica i mezzi, il principio di autorità, il divide et impera, l’uso della propaganda. Lo Spettro dell’Impero Romano ha usato poi altri imperi: quello francese, quello inglese, poi i nazisti, più di recente gli americani come forza di manovra, quindi l’Unione Europea (come in questo momento) e infine la Cina del futuro. Questo potere ha sempre bisogno di truppe mercenarie: ma è sempre lo stesso “spettro”, la stessa eggregora, coi medesimi metodi di funzionamento. Se devo far accettare la mia agenda, che il popolo non vuole, allora creo delle crisi anche forti: guerre, divisioni e conflitti. Tra chi? Tra gli stessi politici che sono dipendenti dal potere oscuro. E quindi si scatenano forti crisi belliche, finanziarie e anche sanitarie.Il risultato non cambia: la gente è immersa nella paura e nella disperazione, provocate e ulteriormente amplificate da quegli stessi poteri (la vicenda del Covid insegna). Così, quando la gente è cotta a puntino, si presenta il salvatore della patria, subito santificato dai media, ormai ridicoli e tutti prezzolati. Quante crisi sono state provocate per far avanzare l’agenda dei poteri anti-umani? Tantissime, nella storia. In epoca recente, consideriamo le due guerre mondiali, l’esplosione della bomba atomica, poi l’11 Settembre, le false primavere arabe fatte dai servizi segreti. Prima ancora, la falsa caduta del Muro di Berlino: il comunismo non esisteva già più, ma i servizi segreti di quei paesi (dalla Russia alla Romania) hanno organizzato dei colpi di Stato sostenuti dai poteri oscuri, e quindi i capi di quei servizi segreti sono tutti diventati capitalisti, o capi di Stato. E’ con le crisi, che si cambia sistema: dall’omicidio di Moro al vero e proprio golpe di Tangentopoli. Per non parlare delle varie crisi economiche, delle speculazioni sulla lira (che dopo Mani Pulite aprirono le porte a Ciampi e ai cosiddetti Ciampi-Boys, tra cui appunto Mario Draghi). Sta a noi, quindi, smascherare la truffa in corso.(Fausto Carotenuto, estretti dal video-intervento “Un governo di draghi” pubblicato su YouTube e su “Coscienze in Rete” il 19 febbraio 2021).Quello che si vuole fare è magnetizzare la Terra, meccanizzare il mondo, digitalizzare tutto: con migliaia di satelliti e milioni di antennine, che ci scoveranno dappertutto. Su quelle onde passeranno messaggi binari digitali, che agiranno per ridurre la nostra mente a una struttura binaria, fatta solo di sì-no. Noi invece siamo composti di tre elementi: un’anima che sente, un’anima che ragiona e un’anima cosciente. L’operazione in corso consiste proprio nel tentare di bloccare lo sviluppo della coscienza: tutto quello che sta avvenendo è chiaramente in funzione anti-coscienza. Solo così si capisce il senso di tutte le “agende”, e si comprende quali enormi poteri stanno dietro all’operazione. Per converso, proprio l’aggressione in corso sta producendo risvegli: crescono le reazioni all’uso manipolatorio che si fa del Covid, dei vaccini, della falsa ecologia. C’è sempre più gente, che si sveglia. I grandi poteri non vogliono certo cambiarlo in meglio, il mondo: ma proprio ostacolandoci, aiuteranno le coscienze a svegliarsi e reagire. Basta non farsi spaventare. Ognuno di noi ha le forze per uscire vincitore, da questa storia.
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Se al Popolo delle Mascherine resta il piacere di votare No
Il minimo che ci potesse capitare, dopo aver dato retta a Greta Thunberg, era di finire confinati in casa per mesi, e poi guardati a vista come pericolosi bricconi, irresponsabili diffusori del Virus della Paura. Milioni di sguardi imbambolati davanti all’epifania scandinava della minuscola fiammiferaia, venuta a raccontarci – insieme ai tecno-narratori dell’Onu – che siamo noi, proprio noi, a surriscaldare pericolosamente il globo. Per la cronaca: è lo stesso pianeta che, solo dodicimila anni fa, passò in un battibaleno dall’inferno dei vulcani alla notte artica dei ghiacci, superando il Grande Diluvio, per poi arrivare alle temperature – più alte di quelle di oggi – dell’epoca dell’Impero Romano, quando cioè non esistevano plastiche né carbone né acciaierie. Tutti a sentire i profetici ammonimenti della piccina, mentre la Terra si riempiva di strane antenne, i cieli erano rigati da strane scie, e dai laboratori fuggivano strani virus. Antenne, scie e virus: tre vocaboli complemanente assenti, nel lessico della maestrina svedese, i cui ricchissimi impresari (dalla Bank of England in giù) erano riusciti a distoglierci dal vero problema, l’avvelenamento ottuso e criminale del suolo, dell’aria e delle acque. E’ colpa vostra, cioè nostra: il Vangelo secondo Greta è lo stesso degli arconti che stabiliscono, da sempre, quanto e come crescere, quanto e come soffrire, e quando infine decrescere, impoverirsi, possibilmente sparire.Sono sempre loro a decidere quale canzone cantare, a seconda dei momenti: il guaio, semmai, è che poi la cantiamo tutti, o quasi tutti, lasciando che siano i medesimi sceneggiatori a scegliere per noi lo spartito del giorno. I pessimisti parlano apertamente di zootecnia, sia pure evolutissima e sapientemente truccata da politica, da informazione, da entertainment culturale. E’ ancora possibile cantare fuori dal coro, entro certi limiti; al momento giusto, però, non manca mai un Vasco Rossi che sappia richiamare all’ordine, da par suo, gli eventuali indisciplinati. Di tanto in tanto, al Popolo delle Mascherine è ancora concesso l’antico lusso della celebrazione democratica, elettorale, a condizione – beninteso – che dal voto non dipenda niente di importante. Bazzecole, piccole faide tra nano-leader, guerriglie tra clan. Da Greta Thunberg a Beppe Grillo, il passo è brevissimo: ci si ritrova con Luigi Di Maio ministro degli esteri, e Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. L’unico campionato vinto dal Fratello di Montalbano, per ora, è quello della vaccinazione obbligatoria più inutile del pianeta, il siero contro l’influenza, mentre i suoi fieri oppositori – il barbaro Salvini (l’energumeno al citofono) e la piccola Giorgia («sono italiana, sono cristiana») – si stringono attorno al redivivo Nonno Silvio, che spedisce in aula un fenomeno indimenticabile come Mariastella Gelmini ad aprire ufficialmente la stagione della Vaccinazione Universale Obbligatoria.Al Popolo delle Mascherine è consentito celebrare il rito solenne delle elezioni regionali, tra gossip e sondaggi, già pregustando l’esiziale bilancio che proporrà vincitori e vinti, come se davvero i cambi di casacca e di poltrona portassero in dote un qualche lume capace di rischiarare la lunga notte polare nella quale i sudditi sono stati abbandonati, costretti a subire eventi non spiegati, letteralmente incomprensibili, se non protetti dal segreto. «Questo governo non lavora col favore delle tenebre», ha detto l’umorista Conte, l’ometto che ha proibito la circolazione di ogni possibile notizia giungendo a imporre la supervisione di un Ministero della Verità, abilitato a vigilare e censurare, nemmeno fossimo in Corea del Nord. Un atto d’imperio madornale, scandaloso, contro il quale però non s’è levata alcuna voce, dalle redazioni: non un fiato, né dai telegiornali né dai sindacati; non una sillaba dal mitologico Ordine dei Giornalisti, sempre che esista ancora. Anzi, al contrario: tutti i cantori si sono esercitati nello stesso coro, giungendo a ostracizzare e ridicolizzare anche i Premi Nobel che avessero avuto l’impudenza di esprimere un loro libero pensiero. L’aria che tira è scurissima, nel paese delle Sardine e dei magistrati formato Palamara: forse persino Primo Levi, oggi, rischierebbe di beccarsi del negazionista.Si dirà che è scontato anche questo, presso i sudditi che vivono sui social e si muovono soltanto se hanno in tasca il dispositivo telefonico di tracciamento volontario personale. Tutto ovvio e normalissimo, per chi ha creduto che Barack Obama fosse una specie di Babbo Natale in versione gospel. Normale, per chi ha accolto con un bell’applauso il macellaio Mario Monti, per chi crede ancora che Romano Prodi sia una sorta di filantropo bonario, per chi pensa che la truce Angela Merkel sia meglio dell’aborrita Maggie Thatcher, la Strega del Nord (che almeno ha rovinato solo gli inglesi, lasciando in pace il resto dell’Europa). Normale, per chi ancora crede alla leggenda nera del Debito Pubblico, e pensa che la sbalorditiva solidità italiana – case, risparmi – possa andare benissimo per gli avvoltoi che sognano l’eterna patrimoniale, mentre non valga nulla per il rating dell’Ue (che tratta l’Italia come un pezzente da mettere alla porta, un povero paesucolo insolvente). Tutto normale, per chi riesce addirittura a fare il tifo per i nazi-terroristi prezzolati che portano la guerra nelle strade americane, usurpando senza ritegno persino il nome e le bandiere dell’antifascismo.E in fondo al tunnel, naturalmente, c’è pure un referendum. Anche questo è concesso, ai cittadini in libertà provvisoria: votare per tagliare quel poco di democrazia formale che ancora sopravvive. Massacrare il Parlamento, volontariamente: un harakiri magistrale. Poltrone oggi tristemente inutili, scavalcate da poteri decisivi, eppure ancora temute: per quello che potrebbero diventare, domani, se a occuparle fosse gente d’altra razza. Come – per dire – quel coraggioso Kennedy, capace di scuotere i dormienti con il suo appello berlinese al bene più prezioso, l’orgoglio di sentirsi liberi. I saggi dicono che non serve frugare tra i complotti, per fare l’inventario del disastro: basta e avanza lo spettacolo di un corpo elettorale rassegnato a votare ogni volta con odio, contro qualcuno, anziché per qualcosa. Accadde con Matteo Renzi, nell’improvvida chiamata alle urne che gli costò il posto. Votarono in massa, gli italiani, per zittire il fanfarone (ma nessuna alternativa era in cantiere: dopo di lui lo zombie Gentiloni, e ora addirittura Conte). Cosa farà, stavolta, il Popolo delle Mascherine? Assalterà i seggi, per punire il grottesco ducetto del Distanziamento, l’omino che ha imposto il bavaglio alla nazione? Oppure resterà a casa, davanti alla partita? O peggio: voterà convintamente per suicidare il Parlamento? L’elettore, oggi, sa di essere considerato meno di niente. Gli resta quel miniscolo potere, soltanto per un giorno: dire No. E’ poco, ma è qualcosa. La franchezza di un messaggio: non ci piace, quello che ci avete fatto.(Giorgio Cattaneo, “Al Popolo delle Mascherine resta una possibilità: il piacere di dire No”, dal blog del Movimento Roosevelt del 17 settembre 2020).Il minimo che ci potesse capitare, dopo aver dato retta a Greta Thunberg, era di finire confinati in casa per mesi, e poi guardati a vista come pericolosi bricconi, irresponsabili diffusori del Virus della Paura. Milioni di sguardi imbambolati davanti all’epifania scandinava della minuscola fiammiferaia, venuta a raccontarci – insieme ai tecno-narratori dell’Onu – che siamo noi, proprio noi, a surriscaldare pericolosamente il globo. Per la cronaca: è lo stesso pianeta che, solo dodicimila anni fa, passò in un battibaleno dall’inferno dei vulcani alla notte artica dei ghiacci, superando il Grande Diluvio, per poi arrivare alle temperature – più alte di quelle di oggi – dell’epoca dell’Impero Romano, quando cioè non esistevano plastiche né carbone né acciaierie. Tutti a sentire i profetici ammonimenti della piccina, mentre la Terra si riempiva di strane antenne, i cieli erano rigati da strane scie, e dai laboratori fuggivano strani virus. Antenne, scie e virus: tre vocaboli completamente assenti, nel lessico della maestrina svedese, i cui ricchissimi impresari (dalla Bank of England in giù) erano riusciti a distoglierci dal vero problema, l’avvelenamento ottuso e criminale del suolo, dell’aria e delle acque. E’ colpa vostra, cioè nostra: il Vangelo secondo Greta è lo stesso degli arconti che stabiliscono, da sempre, quanto e come crescere, quanto e come soffrire, e quando infine decrescere, impoverirsi, possibilmente sparire.
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Il complotto del virus: chi ha fatto bingo con la catastrofe
Nel documento che abbiamo pubblicato su “Luogo Comune”, intitolato “Il complotto del coronavirus” e costituito da 200 slide, si ipotizza la disseminazione intenzionale del virus. Riepiloghiamo, si legge, gli scopi del complotto portato avanti dall’élite mondiale. Ridurre le libertà civili e il diritto di assemblea e di manifestazione. Rendere legali sistemi di controllo sempre più pervasivi (telecamere, droni, app, spyware). Fomentare la guerra tra poveri, istigando collaborazionisti inconsapevoli. Prolungare lo shock il più a lungo possibile (quarantena, distanziamento sociale, mascherina). Lucrare direttamente, con la pre-conoscenza degli eventi, nel settore economico-finanziario: per esempio, quelli che hanno scommesso sul crollo delle Borse nella primavera 2020. Ricomprare a pochi spiccioli le aziende che falliranno. Avere disponibilità di folle impoverite, che accetteranno lavori a condizioni degradanti. Lucrare direttamente nel settore medico, imponendo l’obbligo di vaccinazione per il Covid.Sempre nel settore medico, lucrare estendendo l’obbligo di vaccinazione antinfluenzale. Aggiungo l’obbligo per tutti gli altri vaccini, perché tra un po’ arriverà il “passaporto vaccinale”, senza il quale non potremo più fare nulla. Ancora: portare a compimento vari progetti sospesi per l’interferenza nella società civile, cioè il tanto ricercato bavaglio alla Rete. Sono anni che si disperano per cercare un modo per metterci il bavaglio, e adesso – con la scusa del Covid – hanno creato le task-force contro le “fake new” sul Covid; poi il Covid andrà via, ma le task-force contro le “fake news” rimarranno, ovviamente, e quindi avranno trovato il modo di mettere il bavaglio alla Rete. Poi: installazione e attivazione del 5G senza rispettare il principio di precauzione. Quante volte abbiamo sentito dire: poverini, gli studenti a casa, che non potevano seguire la didattica a distanza perché non avevano una buona connessione; corriamo tutti a mettere il 5G, così il bambino avrà il cellulare all’orecchio sempre acceso, anche quando va in bagno a fare la pipì.Altri vantaggi del complotto: giustificare l’introduzione fattiva della moneta elettronica a discapito di quella fisica. Indebitare le nazioni verso le banche, con strumenti quali il Mes. Eccetera, eccetera. Questa “laundry list” di vantaggi è praticamente infinita, ed è proprio quello che ti porta a pensare come sia impossibile che siamo di fronte a un evento naturale, cioè che questo virus sia arrivato per caso, dal pipistrello. Fa felici talmente tante persone, ai livelli alti (quelli che si occupano del controllo della popolazione) che non può essere una coincidenza. Nessuno è così fortunato da fare tombola 27 volte di seguito con un solo virus. E’ chiaro, che c’è dietro qualcuno che l’ha voluto.(Massimo Mazzucco, dichiarazioni rilasciate a Fabio Frabetti di “Border Nights” nella diretta web-streaming “Mazzucco Live” del 25 luglio 2020 su YouTube, in relazione al dossier “Il complotto del coronavirus” pubblicato su “Luogo Comune” il 19 luglio 2020).Nel documento che abbiamo pubblicato su “Luogo Comune”, intitolato “Il complotto del coronavirus” e costituito da 200 slide, si ipotizza la disseminazione intenzionale del virus. Riepiloghiamo, si legge, gli scopi del complotto portato avanti dall’élite mondiale. Ridurre le libertà civili e il diritto di assemblea e di manifestazione. Rendere legali sistemi di controllo sempre più pervasivi (telecamere, droni, app, spyware). Fomentare la guerra tra poveri, istigando collaborazionisti inconsapevoli. Prolungare lo shock il più a lungo possibile (quarantena, distanziamento sociale, mascherina). Lucrare direttamente, con la pre-conoscenza degli eventi, nel settore economico-finanziario: per esempio, quelli che hanno scommesso sul crollo delle Borse nella primavera 2020. Ricomprare a pochi spiccioli le aziende che falliranno. Avere disponibilità di folle impoverite, che accetteranno lavori a condizioni degradanti. Lucrare direttamente nel settore medico, imponendo l’obbligo di vaccinazione per il Covid.
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Correlazione tra 5G e Covid: oscurata ricerca scientifica
Chi ha paura della possibile correlazione tra la comparsa del coronavirus e il 5G? «Le onde millimetriche del 5G potrebbero essere utilizzate per la costruzione di strutture simili a virus come i coronavirus (Covid-19) all’interno delle cellule». Appena nove giorni di visibilità, poi la ricerca è stata ritirata dalla piattaforma che l’aveva pubblicata, cioè “PubMed”, che è oggi la più grande banca dati biomedica e di ricerca scientifica disponibile in Rete. “PubMed” – scrive “OasiSana” – ha infatti rimosso il clamoroso studio pubblicato il 16 luglio 2020, dal titolo “Tecnologia 5G e induzione del coronavirus nelle cellule della pelle”. Sul portale non c’è più traccia del test, condotto da sette ricercatori di Italia, Russia e Stati Uniti. Oltre a Massimo Fioranelli, fisico dell’università Guglielmo Marconi di Roma, comparivano i nomi di vari colleghi delle università del Michigan e di Mosca. L’analisi, spiega sempre “OasiSana”, è stata censurata anche dal sito dell’editore scientifico “Biolife”. In questa ricerca, aggiunge il newsmagazine curato da Maurizio Martucci, si dimostra come le onde millimetriche del 5G possano essere assorbite dalle cellule del derma, che fungono da antenne, per poi essere trasferite ad altre cellule e svolgere un ruolo decisivo nella produzione di coronavirus dentro le nostre cellule.«Il Dna è costituito da elettroni e atomi carichi, e ha una struttura simile a quella di un induttore. Questa struttura – si legge nella ricerca, recuperata integralmente da “Tanker Enemy” e pubblicata da “OasiSana” in formato Pdf – potrebbe essere divisa in induttori lineari, toroidali e rotondi. Gli induttori interagiscono con le onde elettromagnetiche esterne, si muovono e producono alcune onde extra all’interno delle cellule». Le forme di queste onde «sono simili alle forme delle basi esagonali e pentagonali della loro fonte di Dna». Queste onde «producono alcuni fori nei liquidi all’interno del nucleo». Per riempire questi buchi, prosegue la ricerca, vengono prodotte alcune basi esagonali e pentagonali extra. «Queste basi potrebbero unirsi l’una all’altra e formare strutture simili a virus come il coronavirus». Ancora: «Per produrre questi virus all’interno di una cellula, è necessario che la lunghezza d’onda delle onde esterne sia più corta della dimensione della cellula. Così, le onde millimetriche del 5G potrebbero essere utilizzate per la costruzione di strutture simili a virus come i coronavirus (Covid-19) all’interno delle nostre cellule».Finora, le voci sulla possibile correlazione tra 5G e coronavirus – subito diffusesi sul web – sono state sistematicamente derubricate come “sciocchezze complottistiche”, nonostante il fatto che questa tesi sia stata sottolineata persino da un personaggio come Gunter Pauli, consigliere economico di Giuseppe Conte. I media mainstream hanno letteralmente massacrato un medico come Martin Pall, tra i primi a denunciare la correlazione tra Covid e wireless di quinta generazione. Massimo impegno, da parte dell’establihment, nel filtrare ogni informazione potenzialmente destabilizzante, fino al caso (ridicolo) dello studio di “The Lancet” contro l’idrossiclorochina, poi ritrattato dagli stessi autori. Sempre in campo medico, ha fatto scalpore l’approvazione dell’Oms per una relazione dei sanitari inglesi, colpiti dall’efficacia (contro il Covid) di un semplice cortisoide: la scoperta risaliva a due mesi prima, ma i medici – italiani – che per primi avevano provato l’efficacia del cortisone erano stati ignorati dal ministro della sanità, Speranza, al quale si erano tempestivamente rivolti.Tabù assoluto, invece, il caso del 5G: l’ultimo progetto di decreto governativo (ispirato da Vittorio Colao, già manager Vodafone e grande sponsor del 5G) prevede che l’Italia tolga ai Comuni la possibilità di opporsi all’installazione delle antenne, e i Comuni italiani contrari al 5G sono oltre 300. I grandi media hanno completamente ignorato la grande manifestazione svoltasi a Firenze, contro il wireless di quinta generazione, che ha radunato una folla di 12.000 attivisti. Ora, si è arrivati al giallo: il primo studio che certifica una relazione tra 5G e Covid viene ritirato pochi giorni dopo esser stato presentato pubblicamente da 7 scienziati. Di nuovo, si segnala il silenzio dei grandi media, che in Italia si attengono alle prescrizioni dell’imbarazzante “Ministero della Verità” istituito a Palazzo Chigi e coordinato da Andrea Martella (Pd), con la funzione di filtrare le notizie sul coronavirus. Da quando il comitato “orwelliano” è entrato in funzione, non si contano gli episodi di “shadow banning” anche sui social: video e contenuti che menzionano il 5G vengono rimossi da Facebook e da YouTube.Chi ha paura della possibile correlazione tra la comparsa del coronavirus e il 5G? «Le onde millimetriche del 5G potrebbero essere utilizzate per la costruzione di strutture simili a virus come i coronavirus (Covid-19) all’interno delle cellule». Appena nove giorni di visibilità, poi la ricerca è stata ritirata dalla piattaforma che l’aveva pubblicata, cioè “PubMed”, che è oggi la più grande banca dati biomedica e di ricerca scientifica disponibile in Rete. “PubMed” – scrive “Oasi Sana” – ha infatti rimosso il clamoroso studio pubblicato il 16 luglio 2020, dal titolo “Tecnologia 5G e induzione del coronavirus nelle cellule della pelle”. Sul portale non c’è più traccia del test, condotto da sette ricercatori di Italia, Russia e Stati Uniti. Oltre a Massimo Fioranelli, dell’università Guglielmo Marconi di Roma, comparivano i nomi di vari colleghi delle università del Michigan e di Mosca. L’analisi, spiega sempre “Oasi Sana”, è stata censurata anche dal sito dell’editore scientifico “Biolife”. In questa ricerca, aggiunge il newsmagazine curato da Maurizio Martucci, si dimostra come le onde millimetriche del 5G possano essere assorbite dalle cellule del derma, che fungono da antenne, per poi essere trasferite ad altre cellule e svolgere un ruolo decisivo nella produzione di coronavirus dentro le nostre cellule.
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Colao e Conte, guerra a 600 sindaci: vietato opporsi al 5G
«Ci sono le prove: pistola fumante, mandante ed esecutore. Un governo che toglie poteri ai sindaci per assecondare le aziende, fa l’interesse della lobby e non certo dei cittadini». Maurizio Martucci commenta così la decisione del governo Conte di “disarmare” i sindaci italiani: non potranno più opporsi all’installazione delle antenne 5G. Il wireless di quinta generazione (bloccato in paesi come la Svizzera e la Slovenia) resta controverso: molti scienziati temono che possa incidere in modo pericoloso sulle cellule umane, e chiedono almeno tre anni di test per poter sciogliere gli interrogativi più preoccupanti. A quanto pare, invece, il governo italiano ha fretta: «Colao ordina, Conte esegue», sintetizza Martucci su “Oasi Sana”. «In fondo, cos’altro potevamo aspettarci da una task force in smart working londinese pensata (apparentemente) per gestire l’emergenza pubblica del Covid-19, finita invece per appagare i target del business privato delle multinazionali?». Sotto accusa il decreto “Semplificazioni”, che include 40 grandi opere. «Tra queste, come ordinato dal top manager del wireless Vittorio Colao, un’accelerazione sul 5G nella mannaia censoria per tappare la bocca ai sindaci dei quasi 600 Comuni d’Italia». Sindaci che invocano il principio di precauzione. E dunque: divieto di installazione delle nuove antenne e moratoria sul 5G.Il dossier, ricorda Martucci, è stato contestato da 20.000 cittadini scesi in piazza in 50 città italiane nella giornata di mobilitazione indetta dall’Alleanza Italiana Stop 5G. «Il problema di Colao-Conte sono diventati i sindaci che difendono la salute pubblica contro i pericoli dell’irradiazione di quinta generazione», insiste Martucci. Il nuovo decreto prevede infatti una sorta di deregolamentazione per l’installazione di nuove stazioni radio, impedendo ai Comuni di adottare regolamenti specifici. La normativa, riassume “Oasi Sana”, riformula la legge quadro del 2001 sulla protezione dalle esposizioni ai campi elettromagnetici. E soprattutto «ostacola i sindaci, ai quali si vuol impedire di emanare ordinanze “Stop 5G”». Il governo naturalmente parla del «completo dispiegamento del piano strategico nazionale della banda ultra-larga», inlcusa quindi «la piena diffusione della tecnologia 5G». Oggi la normativa in vigore lascia che siano i Comuni a normare i termini per il rilascio dei permessi. L’implementazione delle nuove reti, si legge nel decreto, «può essere agevolata dalla riduzione di tali termini massimi di durata del procedimento di rilascio delle autorizzazioni».L’emendamento proposto, afferma il documento governativo, intende quindi «superare le criticità attuali». Come? «Attraverso la semplificazione (riduzione dei termini, unitamente alla loro certezza) dei procedimenti per l’ottenimento delle autorizzazioni». E i Comuni? «Possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici». Ma non potrebbero più opporsi all’installazione delle antenne: il governo parla infatti di «esclusione della possibilità di introdurre limitazioni alla localizzazione in aree generalizzate del territorio». Esclusa anche la possibilità di «incidere, anche in via indiretta o mediante provvedimenti contingibili e urgenti, sui limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, sui valori di attenzione e sugli obiettivi di qualità, riservati allo Stato». Duro il commento del dottor Agostino Di Ciaula, medico e presidente del comitato scientifico di Isde Italia, “Medici per l’ambiente”: «Si tratta di un obbligo di esposizione al rischio, imposto per legge». Spiega: «Numerosi sindaci sono consapevoli dei rischi legati al 5G e stanno utilizzando i pochi strumenti che la legge mette loro a disposizione per tutelare al meglio la salute pubblica».Questi 600 primi cittadini italiani, aggiunge Di Ciaula, «stanno dimostrando di essere gli unici a sentire la responsabilità del ruolo istituzionale che rivestono, e questo atteggiamento è un chiaro fastidio per la lobby della radiotelefonia». Fino a ieri, Di Ciaula considerava il “piano Colao” come una proposta «iperliberista e pericolosa per la democrazia e per i diritti costituzionali». Oggi invece si scopre che il governo Conte, sulla scorta di quel piano, «intende amputare traumaticamente le già scarse possibilità di intervento dei sindaci». La bozza del decreto accenna alla modificazione dell’attuale disciplina che prevede che i Comuni possano minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici? «Sono pronto a scommettere che il passo successivo sarà l’imposizione dell’aumento degli attuali limiti di legge», afferma Di Ciaula. «Uno schiaffo, per chi crede ancora che le scelte politiche debbano essere prese guardando all’interesse pubblico, ponendo in cima alla lista delle priorità la tutela della democrazia e della salute. Una dimostrazione di arroganza del potere che dovrebbe suscitare indignazione nella maggior parte degli italiani».«Ci sono le prove: pistola fumante, mandante ed esecutore. Un governo che toglie poteri ai sindaci per assecondare le aziende, fa l’interesse della lobby e non certo dei cittadini». Maurizio Martucci commenta così la decisione del governo Conte di “disarmare” i sindaci italiani: non potranno più opporsi all’installazione delle antenne 5G. Il wireless di quinta generazione (bloccato in paesi come la Svizzera e la Slovenia) resta controverso: molti scienziati temono che possa incidere in modo pericoloso sulle cellule umane, e chiedono almeno tre anni di test per poter sciogliere gli interrogativi più preoccupanti. A quanto pare, invece, il governo italiano ha fretta: «Colao ordina, Conte esegue», sintetizza Martucci su “Oasi Sana“. «In fondo, cos’altro potevamo aspettarci da una task force in smart working londinese pensata (apparentemente) per gestire l’emergenza pubblica del Covid-19, finita invece per appagare i target del business privato delle multinazionali?». Sotto accusa il decreto “Semplificazioni”, che include 40 grandi opere. «Tra queste, come ordinato dal top manager del wireless Vittorio Colao, un’accelerazione sul 5G nella mannaia censoria per tappare la bocca ai sindaci dei quasi 600 Comuni d’Italia». Sindaci che invocano il principio di precauzione. E dunque: divieto di installazione delle nuove antenne e moratoria sul 5G.
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Bugiardi, spiegateci perché il Covid ha colpito la Lombardia
Inquinamento, antenne 5G e sovra-vaccinazioni (influenza e meningite). Tutto ciò ha a che fare con la strage Covid che ha devastato la Lombardia? «Soprattutto a causa degli inceneritori, quella tra Bergamo e Brescia è la zona più inquinata d’Europa: e tra fine 2019 e inizio 2020, in quell’area, ci sono stati 180.000 inoculi vaccinali, somministrati agli anziani», dice Marcello Pamio, nutrizionista, presente – fra gli altri – alla grande manifestazione (12.000 persone) organizzata a Firenze il 21 giugno dal Movimento 3V (Vaccini Vogliamo Verità), con oratori come Mauro Scardovelli e la coraggiosa parlamentare ex grillina Sara Cunial, promotrice del progetto di mobilitazione popolare R2020. Il tema: l’emergenza coronavirus nasconde un disegno totalitario. E nessuno, intanto, ci ha ancora spiegato perché la Lombardia è finita nell’occhio del ciclone: 238.000 contagi e oltre 16.500 morti, a fronte dei 4.000 di Piemonte e Veneto. Colpite in misura minore altre Regioni non lontane (1500 vittime in Liguria e 1000 nelle Marche), mentre nel resto d’Italia i numeri oscillano: da qualche centinaio a poche decine di decessi, ben al di sotto del bilancio di una normale influenza stagionale. Cosa c’è, dunque, dietro all’esplosione lombarda del fenomeno Covid? «Non lo sappiamo ancora, perché non ci vengono forniti i dati essenziali», dice un medico rianimatore, Stefano Manera.