Archivio del Tag ‘Franco Cardini’
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Il sud del mondo rivuole quel che gli abbiamo rubato
Rivoluzione democratica del mondo arabo? Per favore, chiamiamo le cose col loro nome: non è che i maghrebini e i mediorientali vogliano “finalmente” anche per sé la “nostra” magnifica democrazia liberale; svegliati da Internet e dalla tv satellitare, che rivela i nostri standard di vita, ora pretendono semplicemente che le loro vaste ricchezze siano resitituite e condivise, sottratte all’indegna custodia di dittature e satrapie che hanno finora sequestrato e derubato interi popoli per spartire il bottino petrolifero tra pochi intimi, a tutto vantaggio del business privilegiato occidentale. Restituzione del maltolto: questa la chiave del terremoto in corso, secondo lo storico Franco Cardini. Terremoto che parte dal Maghreb ma potrebbe coinvolgere l’intera Africa.
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Cristiani sotto attacco: ma chi ha seminato l’odio?
Oggi, la diffusa sensazione in Occidente è che le comunità cristiane asiatiche e africane siano in pericolo. E’ vero. Quel che non si dice, però, è che tale intollerabile situazione rappresenta la risposta inadeguata, ingiusta e spesso criminale a uno stato d’ingiustizia e di disagio. Il mondo musulmano si sente a sua volta aggredito e – commettendo un madornale errore – ritiene che la Modernità occidentale e il cristianesimo siano tutt’uno. Falso, sbagliato, insostenibile. La Modernità occidentale – individualista, materialista, fatta d’individui schiavi dei loro vizi e dei loro interessi – è all’antitesi del cristianesimo. Questo è l’errore di molti musulmani: i fondamentalisti islamici ne approfittano.
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Occidente, profitto genocida: siamo peggio di Stalin
Peggio questo materialismo di quello comunista, di gran lunga. Anzi, dal momento che il liberal-liberismo occidentale ha ormai dato luogo a un nuovo tipo di totalitarismo espresso dal “pensiero unico”, ritengo che ormai il paragone tra questo tipo di totalitarismo e, per esempio, lo stalinismo, sia aberrante e obiettivamente offensivo. L’offeso è lo stalinismo, beninteso. La tirannide staliniana nasceva comunque dalla deformazione statalista e centralistica di un desiderio e di un bisogno profondo – e, alla radice, nobile – di giustizia. La tirannide di quello che Jean Ziegler ha definito “l’Impero della Vergogna” nasce dallo sfrenato individualismo e dalla Volontà di Potenza
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Barbarie: se il capitalismo suicida la civiltà occidentale
Che c’azzecca Pericle con Carlo Magno? Perché continuiamo a parlare, impropriamente, di “civiltà occidentale”, facendola discendere dall’età dell’oro della democrazia ateniese dei filosofi (e degli schiavi)? Se per Simone Veil il mondo ellenico basato sul culto della bellezza fu definitivamente spazzato via nel medioevo dalla Crociata Albigese contro i Catari, in cui trionfò la forza delle armi a cui già Roma aveva piegato il Mediterraneo, un nuovo libro prova ora a ridefinire il concetto di Occidente: qualcosa che è più corretto far risalire ai valori illuministici del ‘700, diritti e libertà, ora sull’orlo dell’estinzione sotto l’incalzare del culto definitivo del profitto, l’oscuro dio del capitalismo assoluto.
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Robin Hood: un eroe che sfida l’arroganza del potere
Sarà presto anche nelle sale italiane e il 12 maggio inaugurerà il festival del cinema di Cannes: sulla Croisette farà la sua comparsa Robin Hood. Quello del 2010 è Russel Crowe diretto da Ridley Scott in un kolossal che è all’incirca la trentesima trasposizione cinematografica ispirata a quest’eroe a metà tra storia e leggenda. Questa di Scott (non l’ottocentesco Walter Scott, che del paladino dei poveri è il creatore letterario) sarà sostanzialmente diversa dalle versioni precedenti, raccontando, in una sorta di prequel, soprattutto le vicende che portarono l’arciere del re Riccardo Cuor di Leone a diventare il Robin Hood che tutti conoscono.
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Cardini: guerra vicina, l’unica bomba dell’Iran è l’euro
Una dittatura che si regge su brogli elettorali, che minaccia Israele, che si sta fabbricando l’atomica e quindi sta per essere isolata dal resto del mondo? «Calunnie, falsità totali». L’insigne medievista Franco Cardini non ha dubbi: sull’Iran sta per concentrarsi la stessa tempesta che travolse l’Iraq. Innescata dal medesimo copione basato su identiche premesse: disinformazione e menzogne. Perché a far tremare gli Usa non è l’improbabile atomica degli ayatollah, ma il nuovo “cartello” petrolifero del Golfo, basato non più sul dollaro ma sull’euro: «E’ quella l’unica vera bomba nucleare iraniana».
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Cometa denuncia la catastrofe dell’ottimismo
È uscito il secondo numero di “Cometa”- acronimo di Comunicazione, Etica, Ambiente – il trimestrale di critica della comunicazione diretto da Giulietto Chiesa e promosso da Megachip e Pentapolis, in collaborazione con Legambiente. Disponibile nelle librerie Feltrinelli, il nuovo numero approfondisce quella che nel titolo viene definita “la catastrofe dell’ottimismo”, in un’analisi critica e documentata della natura, delle cause, delle cifre, delle vittime e dei carnefici della crisi economica in atto. Presenti tra gli altri saggi di Luciano Gallino e Paolo Cacciari e interviste a Beppe Grillo e Loretta Napoleoni.
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Fratelli d’Italia, nel nome di Allah: i musulmani si svelano
«Non commettete alcuna ingiustizia», dice il Profeta nel suo ultimo discorso, a Medina, poco prima di morire. «Sappiate che ogni musulmano è fratello di ogni altro musulmano. Tutti i musulmani sono fratelli e a nessuno è permesso di prendere al fratello ciò che egli non ha dato con buona volontà». Dal deserto arabico, la parola di Maometto raggiunge i fedeli che in Italia, per la prima volta, si raccontano in modo compiuto grazie all’importante documentario, in edicola dal 10 dicembre, realizzato da Jivis Tegno, originario del Camerun. Fratelli sì, ma anche italiani. Decisi, per la prima volta, a presentarsi, qualificandosi innanzitutto come cittadini.
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Cardini: la truffa della paura, ieri gli ebrei e oggi l’Islam
Preoccupazione in tutta Europa per il divieto alla costruzione di nuovi minareti in Svizzera. Il Vaticano fa propria la posizione dei vescovi elvetici per quello che viene definito «un duro colpo alla libertà religiosa e all’integrazione». Per il presidente della Camera, Gianfranco Fini, è «un formidabile regalo all’islamismo più eccessivo». E mentre la Lega Nord si fa notare per l’ennesima provocazione (referendum anche in Italia, con la croce da aggiungere al tricolore), il grande medievista Franco Cardini accusa: disinformazione e pregiudizio, una miscela esplosiva da politici irresponsabili che cercano capri espiatori per sfuggire alla crisi.
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Lerner: quando anch’io sognavo la cittadinanza italiana
Quanti pensieri può ispirare il gioco dei passaporti, intorno a una tavola imbandita di mezzeh libanesi, gli antipasti più buoni del mondo, e di pesce fresco». Soprattutto a chi, come Gad Lerner, ancora a vent’anni, nel lontano 1974, era uno spaesato giovanotto del tutto «privo di cittadinanza». E che solo recentemente è tornato nella sua Beirut – la città dove è nato il 7 dicembre 1954 – per recuperare anche una copia del suo certificato di nascita: «Fu un vera noia – ammette adesso – non poterne disporre ogni volta che mi toccava rinnovare il permesso di soggiorno
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Lega Lombarda, che peccato forzare la storia
«La storia può essere legittimazione oltremodo autorevole, le grandi figure del passato autentici stendardi da sventolare». E, più il passato si allontana, più è difficile, oggi, che qualcuno alzi il dito per denunciare forzature storiografiche: «I diretti interessati sono morti da tempo e le tracce dei fatti si confondono nello spazio dei secoli». Tuttavia, se un’appropriazione è «indebita», il rischio che venga smascherata persiste, anche a distanza di mille anni. Lo afferma Cecilia Moretti, che dalle colonne del webmagazine della fondazione “Farefuturo” prende le distanze dal film “Barbarossa”, di Enzo Martinelli, osannato dalla Lega Nord come una celebrazione politica.
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Cardini: l’Occidente è strage e rapina, non valori
La continuità storica è tessuta di continue, piccole e grandi (e magari enormi e microscopiche) fratture; e, d’altro canto, è proprio nella discontinuità, anzi nelle vere e proprie lacerazioni, che essa rivela nel suo fondo il tenace “filo” (rosso? Scegliete voi il colore che vi aggrada) della sua continuità. D’altro canto, la dinamica delle ricerche storiche e della riflessione esegetico-gnoseologica sul loro conto ci ha da tempo obbligati a persuaderci che non esiste alcuna “ragione immanente” della storia, alcun suo “senso”