Archivio del Tag ‘Ignazio La Russa’
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Svolta della società civile: è caduto il Muro di Milano
«Il mio modello è Antonio Greppi, il sindaco della ricostruzione che ho conosciuto personalmente: dopo la Liberazione ricostruì mezza Milano cominciando dalla Scala, con una sensibilità culturale di cui la città, insieme a molte altre cose, ha oggi un gran bisogno». Così parla Giuliano Pisapia, trasformatosi da outsider assoluto a quasi-sindaco di Milano grazie alla sciagurata campagna elettorale di Letizia Moratti e, probabilmente, anche alla stanchezza terminale che i milanesi dimostrano nei confronti del Cavaliere. La “capitale economica” ora anche laboratorio politico? «Occorre ricostruire l’anima di questa città, farla tornare a guardare al futuro», dice Pisapia ad Alberto Statera di “Repubblica”.
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La Russa e Maroni: quando la polizia si occupava di loro
Ora sono ministri, tutti e tre, e dall’alto della loro cattedra danno lezioni di non-violenza agli studenti inferociti contro la riforma Gelmini dell’università e la compravendita dei voti alla Camera per sostenere il traballante governo “ad personam” del Cavaliere. I ragazzi oggi sulle barricate sono troppo giovani per ricordarsi dei tempi in cui La Russa, Maroni e Bossi erano al centro della preoccupazione della forza pubblica: era la polizia a occuparsi di loro. La Russa negli anni ’70 viveva nel clima di tensione quotidiana della guerra civile strisciante, con morti e feriti nelle piazze; Bossi e Maroni vent’anni dopo minacciavano la secessione della “Padania” e opposero resistenza agli agenti.
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Coi ragazzi, contro lo squadrismo verbale di La Russa
Ricordate Giulio Caradonna? Per i più giovani, si trattava di un deputato del Movimento Sociale Italiano, noto, tra l’altro, per aver guidato le pattuglie dei 200 missini e “volontari nazionali” che fecero irruzione all’Università “La Sapienza” nel 1968 per mettere fine, con metodi non certo ortodossi, all’occupazione studentesca. Scelta che, anche all’interno della destra di allora, aveva provocato qualche malumore soprattutto tra i più giovani, perché chiudeva definitivamente le porte di quell’occasione storica di ribellismo giovanile alla parte non di sinistra di quella generazione.
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Annozero, rissa: gli studenti non condannano la violenza
Quei poliziotti asserragliati a difesa del Palazzo e tempestati di lanci di pietre? «Erano lì per difendere l’indegna compravendita dei voti che si stava svolgendo alla Camera il 14 dicembre». Questa la posizione della delegazione studentesca ospite di “Annozero”: due giorni dopo i gravi disordini di Roma, gli studenti invitati alla trasmissione di Michele Santoro non prendono le distanze dal ricorso alla violenza che ha poi provocato la reazione della polizia antisommossa. Scontro al calor bianco in studio col ministro Ignazio La Russa, che zittisce uno studente chiamandolo «vigliacco», e l’ex pm Antonio Di Pietro, pronto a dare del «fascista» al ministro della difesa.
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Italia, spesa militare record: oltre 20 miliardi di euro
L’Italia è ko, ma non c’è crisi che possa frenare la spesa militare: sfiora i 20 miliardi e mezzo di euro lo stanziamento per la difesa nel 2011, un aumento secco di 130 milioni rispetto all’anno in corso, pari all’1,28% del Pil. «Decine e decine di macchine da guerra, costose e inutili», che verranno costruite nei prossimi 10-15 anni nel nostro paese, accusa Luca Galassi dalle colonne di “PeaceReporter”: armi costosissime, che «invecchieranno senza essere utilizzate in teatri di guerra, foss’anche perché le nostre sono solo “missioni di pace”». Galassi ha fatto i conti in tasca alla difesa: a lievitare sono i fondi destinati agli “acquisti” per i nuovi armamenti, un incremento dell’8,4%, pari a quasi tre miliardi e mezzo, ovvero 266 milioni in più rispetto al 2010.
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Un anno di Emergency? La Russa lo spende in due giorni
Restare in Afghanistan, nonostante le ultime perdite – i quattro alpini rimasti uccisi a Farah – e anche se niente va come vorremmo. Secondo l’ex ambasciatore Sergio Romano, ora editorialista del “Corriere della Sera”, è necessario che l’Italia, insieme alle altre forze europee, resti nel paese asiatico al fianco delle truppe statunitensi «per obbligo di lealtà verso un alleato, Barack Obama, che fa del suo meglio per uscire da una situazione di cui non è personalmente responsabile». Con quello che il ministro La Russa spende in due giorni, replica Maso Notarianni, direttore di “PeaceReporter”, «si mantiene per un anno l’intero programma di “Emergency” in Afghanistan: un modo migliore e più economico per “sconfiggere al-Qaeda”».
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Maggiani: l’Italia marcisce, archiviata ogni dignità
Ho appena visto che è stato accantonato il protocollo tra il ministro della Difesa e quello dell’Istruzione per l’introduzione nelle scuole lombarde dei corsi di formazione paramilitare. I miei amici che ancora una volta hanno lamentato i chiari segni del progressivo instaurarsi in questo paese di un regime autoritario fascistico, devono ricredersi: la vigilanza democratica è stata pronta ed efficace. Sempre che inserire nei corsi di Diritto e Costituzione l’addestramento all’uso delle armi leggere e l’allenamento ai percorsi di guerra, possa essere considerato come una svolta fascistica dell’educazione scolastica.
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Massimo Fini: la vergogna di dirsi berlusconiani
Con Berlusconi si manifesta un singolare fenomeno, già noto ai tempi della Democrazia cristiana. Negli anni Sessanta e Settanta erano rarissimi quelli che ammettevano di votare Dc. Ma il partito del “Biancofiore, simbol d’amore” prendeva regolarmente, a ogni elezione, il 30 per cento dei suffragi. Evidentemente chi lo votava se ne vergognava. Così è con Berlusconi. Nei bar, nelle palestre, in piscina, ai bagni o in qualsiasi altro ritrovo pubblico che raccolga un po’ di gente, nessuno, anche quando il discorso cade sul politico, dice di votare Berlusconi.
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Luttazzi: i nonni con la social card acquisteranno pistole
Con la crisi economica che c’è, sono felice di avere questo governo e questi ministri. Felice in un senso nauseato. Credo che l’Italia sia un test, perché se le cose andassero davvero come si dice, gli italiani sarebbero incazzati. Ah, sono incazzati? Non è un test. Questi ministri rovesciano in piazza gente sempre più furibonda, prontamente identificata dalla polizia; il tutto nell’oblio coordinato del tg unico.
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Orrore in cella, diritti sospesi: appello al Quirinale
Intervenga il presidente della Repubblica, «perché un Paese civile non può permettersi l’ennesimo caso di ’sospensione’ della democrazia». Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista, insieme al Pdci sollecita il Quirinale perché sia stabilita rapidamente la verità sul caso di Stefano Cucchi, il giovane romano morto dopo l’arresto per pochi grammi di droga. La famiglia, alla quale è stato impedito di vedere il ragazzo, ne ha scoperto all’obitorio il corpo martoriato dalle percosse subite. «Fino all’ultima goccia di sangue, fino all’ultima goccia di vita io e mia moglie ci batteremo perché si faccia chiarezza su mio figlio»
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Morto dopo l’arresto, la famiglia lo rivede solo all’obitorio
Diteci come è morto Stefano Cucchi. L’ex magistrato Felice Casson, ora senatore Pd, chiede di conoscere la verità sullo strano decesso del giovane romano, arrestato dai carabinieri a metà ottobre per il possesso di pochi grammi di droga. Si teme che il ragazzo sia morto in seguito alle percosse subite dopo l’arresto. Il decesso è avvenuto il 23 ottobre nel reparto penitenziario dell’ospedale Pertini di Roma, dove era stato trasferito dopo una breve detenzione a Regina Coeli. «Il ragazzo soffriva di epilessia: per il reato contestato non era necessaria la cercerazione», protesta Andrea Alzetta, capogruppo de “La Sinistra – L’Arcobaleno” al Comune di Roma.
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Mazzette ai Taliban? Roma: falso, denunciamo il Times
L’Italia avrebbe pagato i Talebani per scongiurare attacchi contro le proprie truppe in Afghanistan: questa “prassi”, per la quale avrebbe protestato l’ambasciatore Usa a Roma, sarebbe costata la vita a soldati francesi, che si credevano al sicuro. L’accusa, clamorosa, proviene dal Times di Londra, che il 15 ottobre ha firmato un durissimo attacco contro il governo italiano. Che smentisce e replica: «Tutto falso, è solo spazzatura. Reagiremo querelando il giornale londinese».