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Capo dell’Isis addestrato negli Usa, il video sul Telegraph
Il colonnello Gulmurod Khalimov, ex comandante delle forze speciali della polizia in Tagikistan addestrato negli Stati Uniti, è passato con l’Isis (o Daesh, in arabo). Lo testimonia un video di propaganda in cui Khalimov ne rivendica l’appartenenza e chiama a raccolta reclute per la jihad nella Siria di Bashar al-Assad. Per il quale neanche gli Usa nutrono particolari simpatie. La notizia è stata trasmessa ieri dalla Cnn. Nel video, rimosso da Internet, il colonnello Khalimov ammette di aver servito il Tagikistan come capo della polizia e che, in tre occasioni diverse, ha partecipato a programmi di addestramento per far fronte ad eventuali attacchi terroristici in Usa. Uno di questi addestramenti è stato realizzato in Louisiana. Dal 2003 al 2004, il colonnello Khalimov ha partecipato a cinque corsi di addestramento antiterrorismo negli Stati Uniti e in Tagikistan, attraverso il programma di sicurezza antiterrorismo del Dipartimento di Stato statunitense. Lo ha confermato la stessa portavoce del Dipartimento Usa, Pooja Jhunjhunwala.Un ufficiale statunitense ha spiegato alla Cnn che Khalimov fu invitato in Usa per potenziare le sue capacità nella lotta ai terroristi dell’Isis, ai quali invece si è poi unito. In pratica è stato addestrato per rispondere a stati di crisi, gestione tattica di eventi speciali, formazione alla leadership tattica e azioni correlate. «Ascoltate, porci americani, sono stato in Usa tre volte. Ho visto come addestrate i vostri soldati ad uccidere i musulmani», afferma Khalimov in video parlando in russo. E poi aggiunge: «Voi insegnate ai vostri soldati come attaccare e sterminare l’Islam e i musulmani». Nella videoregistrazione l’integrante del Daesh racconta come, quanto visto durante le sessioni di addestramento, si è trasformato nel motivo per cui si è ribellato contro i suoi sponsor. Poi minaccia direttamente gli Stati Uniti: «Arriveremo fin nelle vostre case». Alla fine delle sue dichiarazioni, Khalimov, vestito di nero e con un fucile da cecchino, mostra la sua destrezza, acquisita negli addestramenti negli Stati Uniti, sparando a un pomodoro ad una distanza di 22 metri.Il programma di addestramento a cui partecipò Khalimov era gestito dalla Blackwater Worldwide che, dal dicembre del 2011, è conosciuta come Academi, una compagnia militare privata statunitense fondata da Erik Prince, un ex-Navy Seal, con sede in Virginia e con all’attivo numerose operazioni in Iraq e in Afghanistan. Gli esperti americani sono preoccupati dalle dichiarazioni dell’ex comandante delle forze speciali della polizia in Tagikistan ora membro di Daesh, perché dimostrano che Khalimov ha tutte le informazioni interne sulla tattica disegnata dagli Usa per combattere l’organizzazione terroristica, ed è più che probabile che le stia trasmettendo ad altri membri dell’Isis. Ma non è il primo caso di militari addestrati in Usa e poi finiti nelle fila dell’Isis. E’ noto che diversi suoi membri, addestrati nel 2012 direttamente dalla Cia in Giordania, ora controllano grande parte dell’Iraq e della Siria. Come è noto che queste bande si sono trasformate nel pretesto, per Stati Uniti e suoi alleati, che l’anno scorso ha dato il via agli attacchi aerei contro questi paesi. Se qualcuno aveva ancora dubbi sul fatto che l’Isis non fosse un frutto avvelenato dell’Occidente, ha un altro elemento su cui riflettere.(Maria Zenobio, “Capo militare Isis addestrato in Usa”, da “Popoff” del 31 maggio 2015. Il newsmagazine segnala inoltre alcuni frammenti del video, rintracciabili sul sito del “Telegraph”).Il colonnello Gulmurod Khalimov, ex comandante delle forze speciali della polizia in Tagikistan addestrato negli Stati Uniti, è passato con l’Isis (o Daesh, in arabo). Lo testimonia un video di propaganda in cui Khalimov ne rivendica l’appartenenza e chiama a raccolta reclute per la jihad nella Siria di Bashar al-Assad. Per il quale neanche gli Usa nutrono particolari simpatie. La notizia è stata trasmessa dalla Cnn. Nel video, rimosso da Internet, il colonnello Khalimov ammette di aver servito il Tagikistan come capo della polizia e che, in tre occasioni diverse, ha partecipato a programmi di addestramento per far fronte ad eventuali attacchi terroristici in Usa. Uno di questi addestramenti è stato realizzato in Louisiana. Dal 2003 al 2004, il colonnello Khalimov ha partecipato a cinque corsi di addestramento antiterrorismo negli Stati Uniti e in Tagikistan, attraverso il programma di sicurezza antiterrorismo del Dipartimento di Stato statunitense. Lo ha confermato la stessa portavoce del Dipartimento Usa, Pooja Jhunjhunwala.
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Magia di Renzi: stop alle bonifiche dei siti militari
un favore ai vertici militari, si alzano i limiti per l’inquinamento dei suoli di 100 volte», scrivono il Coordinamento Nazionale Siti Contaminati, il Forum Italiano Movimenti per l’Acqua, “Stop Biocidio Lazio” e “Stop Biocidio Abruzzo”: «Il governo Renzi moltiplica le aree industriali del paese, ma l’obiettivo non è creare occupazione ma mettere sotto il tappeto la contaminazione dei suoli delle aree militari alzando anche di 100 volte i limiti di legge». In altre parole è un colpo di spugna sullo stato di contaminazione delle aree militari del paese. Il decreto, pubblicato ieri nella Gazzetta ufficiale, prevede che nelle aree militari si deve far riferimento ai limiti della colonna B della tabella relativa alle soglie di contaminazione dei suoli del decreto legislativo 152/2006, quella relativa alle aree industriali, e non già alla colonna A, quella con i limiti per le aree residenziali e a verde.I comitati forniscono alcuni esempi: nelle aree a verde la soglia per il cobalto è 20 mg/kg mentre per le aree industriali è 250 mg/kg, più di 10 volte. Per la sommatoria dei composti policiclici aromatici (tra cui diversi tossici e/o cancerogeni) addirittura il limite per le aree industriali è più alto di 100 volte (1 mg/kg contro 100 mg/kg). Il benzene, cancerogeno di prima classe per lo Iarc, ha un limite più alto di venti volte (0,1 mg/kg contro 2 mg/kg). Per il tetracloroetilene, un altro sospetto cancerogeno e tossico per il fegato, il limite è 40 volte più alto. Il tutto in aree che spesso appaiono come ampie zone verdi coperte da macchia mediterranea e boschi! Si pensi a Capo Teulada e Quirra (Perdasdefogu) in Sardegna, oppure a Monte Romano in Lazio (vasto 5000 ettari!). Con buona pace di comuni e regioni che da tempo aspettavano di riprendersi quelle aree per usi civili. Non risultano, al momento, levate di scudi da parte di settori ecologisti fiancheggiatori del governo, i sedicenti eco-dem, né chiamate alla mobilitazioni da parte di prestigiosi colossi dell’ambientalismo.(Checchino Antonini, “Magia di Renzi: stop alle bonifiche dei siti militari”, da “Popoff” del 26 giugno 2014).Quando si candidò alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, Gian Luca Galletti sussurrò ai microfoni di “Radio Città del Capo” l’idea balzana di poter ospitare una bella centrale nucleare. L’uomo sbagliato nel posto sbagliato, visto che questo esponente dell’Udc, il partito che più spesso è sembrato un club di indagati, è stato voluto da Renzi al ministero dell’ambiente. Da lì ha emanato ieri un decreto, il 91/2014, dal titolo grottesco di “Ambiente protetto”. Bene, come pensa di proteggere l’ambiente questo ministro? Semplice: decine di migliaia di ettari, circa 30mila, distribuiti in tutto il paese [in grande prevalenza in Sardegna] vengono equiparati ad aree industriali per i quali la legge prescrive soglie di contaminazione molto più alte. Si tratta di terreni occupati da poligoni militari, campi di addestramento, caserme, e in cui sono state svolte per decenni attività che possono aver liberato sostanze pericolose (si pensi ai continui brillamenti di cariche nei poligoni).