Archivio del Tag ‘volo 93’
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Mazzucco: 9/11, Mentana come l’inquisitore tonto di Galileo
«E’ ora che i complottisti si riposino», scrive Enrico Mentana sulla sua pagina Facebook, facendo intendere che per lui le teorie del complotto sull’11 Settembre sono tutte stupidaggini. «Non ritengo Mentana né un venduto né un servo del sistema, ma un libero pensatore e una persona in buona fede», premette Massimo Mazzucco, che nel 2006 si vide presentare – proprio da Mentana, a “Matrix” – il suo primo, esplosivo documentario sul maxi-attentato alle Torri. Oggi, Mazzucco definisce «ignorante», in senso tecnico (colui che ignora) il direttore del telegiornale de La7. E aggiunge: «E’ come il cardinale Bellarmino, che diceva a Galileo: “Non ho bisogno di guardare nel tuo telescopio, lo so benissimo che ho ragione io”». Anche perché, se guardi davvero nel telescopio, «poi magari ti tocca modificare i tuoi libri sacri». Il problema è che Mentana «è rimasto fermo al 2006, ha smesso di informarsi», diventando «un Bellarmino dei tempi moderni». All’epoca sappiamo tutti come finì: la storia ha stabilito che nel girone dei fessi ci andasse proprio il cardinale inquisitore, con tutta la sua ignoranza. «Ma nel frattempo le palate di merda in faccia se le è prese la verità timidamente professata da Galileo».Più sommessamente, sul blog “Luogo Comune”, Mazzucco suggerisce a Mentana di aggiornarsi, prendendo nota: dal 2006 a oggi sono emerse verità pesantissime, a cura del team “Architects & Engineers For 9/11 Truth”, che ormai conta più di 2.500 firmatari da ogni parte del mondo. Ingegneri, architetti, esperti di sicurezza e protezione antincendio: «Hanno dimostrato, calcoli alla mano, che le Torri Gemelle non potevano crollare da sole nel modo in cui sono crollate, e che sono state necessariamente distrutte con una demolizione controllata». Attenzione: «Non hanno nulla da guadagnare nel sostenere quello che sostengono, mentre hanno molto da perdere: diversi di loro infatti hanno perso il lavoro, per aver sostenuto queste tesi “astruse”». Mentana poi ignora che lo stesso Nist, cioè l’ente incaricato dal governo americano di presentare un rapporto tecnico sulla distruzione del World Trade Center, alla fine si è rifiutato di dare una spiegazione tecnica per il crollo delle Torri. In altre parole, le autorità non sanno spiegare – ufficialmente – perché le Torri siano crollate in quel modo.Nel 2006, inoltre, non era ancora nemmeno uscito il rapporto finale del Nist sul crollo dell’Edificio 7. Il report risale al 2014. E il Nist «è stato costretto ad ammettere la caduta libera dell’edificio», il che «automaticamente significa demolizione controllata». Fatto più che imbarazzante, ma anche questo «Mentana lo ignora platealmente». Il giornalista, poi, mostra di non sapere che lo stesso Paolo Attivissimo, rinomato “debunker” (smascheratore di complottisti) in un confronto radiofonico con Mazzucco «è stato costretto ad ammettere che la storia del volo 93 sia tutta un’invenzione, visto che nessuno riesce a spiegare come dei rottami dell’aereo siano finiti a 14 chilometri di distanza dal luogo di impatto, in una giornata senza vento». Ed è solo un esempio delle mille mancate risposte attorno alla strage che ha innescato le guerre in Iraq e in Afghanistan. In un documentario del 2013, sulla sostenibilità della versione ufficiale Mazzucco ha posto ai “debunker” 50 domande, «alle quali nessuno è mai riuscito a rispondere». Aggiunge il regista: «Se solo Mentana mi avesse telefonato, queste cose gliele avrei spiegate, evitandogli di fare la figura dell’ignorante». Ma evidentemente «non ha bisogno di informarsi: sa già tutto, ha capito tutto». O meglio: «Aveva già deciso dieci anni fa come fossero andate le cose a New York l’11 settembre 2001».«E’ ora che i complottisti si riposino», scrive Enrico Mentana sulla sua pagina Facebook, facendo intendere che per lui le teorie del complotto sull’11 Settembre sono tutte stupidaggini. «Non ritengo Mentana né un venduto né un servo del sistema, ma un libero pensatore e una persona in buona fede», premette Massimo Mazzucco, che nel 2006 si vide presentare – proprio da Mentana, a “Matrix” – il suo primo, esplosivo documentario sul maxi-attentato alle Torri. Oggi, Mazzucco definisce «ignorante», in senso tecnico (colui che ignora) il direttore del telegiornale de La7. E aggiunge: «E’ come il cardinale Bellarmino, che diceva a Galileo: “Non ho bisogno di guardare nel tuo telescopio, lo so benissimo che ho ragione io”». Anche perché, se guardi davvero nel telescopio, «poi magari ti tocca modificare i tuoi libri sacri». Il problema è che Mentana «è rimasto fermo al 2006, ha smesso di informarsi», diventando «un Bellarmino dei tempi moderni». All’epoca sappiamo tutti come finì: la storia ha stabilito che nel girone dei fessi ci andasse proprio il cardinale inquisitore, con tutta la sua ignoranza. «Ma nel frattempo le palate di merda in faccia se le è prese la verità timidamente professata da Galileo».
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Charroux: islamici colpiranno le Torri con aerei. Era il 1969
“Arriverà un giorno in cui degli islamici, tramite aerei dirottati, abbatteranno i due monumenti speculari più importanti per la cultura americana”. E’ scritto, nero su bianco, in un libro di cui nessuno parla mai, men che meno in relazione all’11 Settembre. Lo scrisse il francese Robert Joseph Grugeau, in arte Robert Charroux. Titolo del volume, nell’edizione italiana: “Il libro dei segreti traditi”. Attenzione: fu pubblicato nel 1969, mentre le Twin Towers erano ancora in costruzione. Una sconcertante, precisissima profezia? No, peggio: «Probabilmente quella era un’istruzione. Come dire: guardate, quando dovrete fare quella cosa, contro l’America, la dovrete fare così». Lo afferma Gianfranco Carpeoro, esoterista e studioso di simbologia, ospite di “Border Nights” insieme al regista Massimo Mazzucco, all’indomani della strage parigina del Bataclan, 13 novembre 2015. Stessa matrice: super-massoneria deviata. «Essendo l’11 Settembre nato in ambito massonico o paramassonico, l’attentato alle Torri lo hanno fatto esattamente così, perché così funziona. Il Batalclan richiama la fuga dei Templari braccati da Filippo il Bello, che lasciarono Parigi riparando in Scozia dove fondarono la massoneria moderna. E l’11 Settembre richiama la “predizione” di Robert Charroux». Non sono coincidenze, ma “firme”: «Consentono, a chi deve decodificare l’attentato, di capire perfettamente da dove è partito».