Avrei preferito essere Jacques Cousteau, ma per ridere
Scritto il 01/6/09 • nella Categoria:
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Cosa succede quando tre tizi, che da piccoli volevano fare una cosa (i documentaristi naturalisti, ad esempio) e poi invece ne hanno fatta un’altra? Il teatro, ad esempio? Succede che inventano una nuova forma d’arte: l’arte del documentario a teatro. “Avrei preferito essere Jacques Cousteau”, in scena il 1° giugno al cine-teatro Baretti di Torino, è il resoconto del primo viaggio in questa neonata forma di espressione teatrale, «una terra nuova di pacca, dalle mille sorprese, esilaranti e non di rado rivelatrici».
Gli animali e i fenomeni incontrati in questa prima esplorazione sono: il ghepardo, il salmone, l’uomo falena, l’uragano e lo strano modo di cacciare le oche in uso in Amazzonia intorno al 1500. «Due documentari “storici” – spiegano gli autori - sono invece dedicati a due momenti cruciali della vita del grande documentarista Jacques Cousteau, maestro e punto di riferimento per l’intero team». Nel primo, Cousteau filma – per la prima volta nel mondo – le orche nel loro ambiente naturale. «Nel secondo, grazie all’aiuto d’un barbagianni, Jacques Cousteau diventa Jacques Cousteau».
Lo spettacolo si avvale «d’un gran numero di menti, corpi e forme d’arte differenti», tutte provenienti dalla gang del Teatro della Caduta. L’orchestra è così composta: Andrea Gattico (piano), Vito Miccolis (percussioni), Mayumi Suzuki (violino). Gli attori: Marco Bianchini («esperto di ghepardi e caccia alle oche»), Manuel Bruttomesso («esperto di occulto e uomini falena»), Ambra Senatore (esperta, a sua volta, «di uragani e oche»). I testi e la voce fuori campo sono di Andrea Roncaglione, gli oggetti scenici del pittore e scultore Alessandro Rivoir (info: www.cineteatrobaretti.it/app/cousteau.htm).
I WISH I WAS JACQUES COUSTEAU - Teatro della Caduta presents “Avrei preferito essere Jacques Cousteau”, amusing drama on nature documentary and comic theatre, al Teatro Baretti, Turin (june, 1). Info: www.cineteatrobaretti.it/app/cousteau.htm.