Un demonio di nome Ivan, star del kolossal di Stein
«Grande idea quella con cui Peter Stein, una volta liquidato dallo Stabile di Torino il suo progetto relativo ai “Demoni”, ha sistemato l’azione del romanzo dostoevskiano in una grande sala prove della sua tenuta umbra», scrive Franco Quadri su “Repubblica” per commentare l’ultimo kolossal (12 ore) di uno dei grandi maestri del teatro europeo. Risultato: un trionfo, di cui parlerà anche Rosanna Cancellieri il 6 giugno su RaiTre, ore 11, nella rubrica “Chi è di scena”. Trionfo doppio, del genio berlinese e del suo cast. Su cui giganteggia un giovane di appena 26 anni, torinese: Ivan Alovisio. E’ lui la sorpresa più grande: regge in modo perfetto la parte più difficile, quella di Nikolaj Stavrògin, l’eroe negativo della storia.
Simbolo del male assoluto, il demoniaco Stavrògin incarna una tipologia di giovane detestata dal grande scrittore russo: è un ragazzo viziato e immorale, totalmente dostojevskiano perché, tra i tanti “peccatori” della vicenda, sarà l’unico a vivere una completa catarsi, scendendo nel sottosuolo dell’anima per ammettere le sue colpe, fino a chiedere di scontare il giusto castigo. Abisso e redenzione: il tutto, poggia sulle giovanissime spalle (e sul clamoroso talento) di Ivan Alovisio, attore formatosi a Milano alla scuola di Luca Ronconi e, alla prima grande prova internazionale, oggetto di recensioni entusiastiche. «Sorprendente», lo definisce Quadri, principe della critica teatrale italiana. «Un cast strepitoso – gli fa eco Rossella Battisti su “L’Unità” – nel quale svetta Ivan Alovisio», novità assoluta del teatro italiano, accanto alla prova altrettanto convincente della già nota Maddalena Crippa.
Tanto consenso, forse, neppure Ivan se lo aspettava. «Un’esperienza straordinaria, eccezionale», il suo commento a caldo dopo la “prima”, preparata con un lungo ritiro sulle colline dell’Umbria, sotto la guida del maestro tedesco. Pubblico entusiasta, critica in visibilio: risultato rarissimo. E per giunta, prodotto da un team fatto anche di mattatori giovanissimi e, appunto, insospettabili. O quasi: dal momento che Ivan, che ha mosso i primi passi sulla scena solo nel 2005 negli stage con Massimo De Francovich, Franca Nuti e Laura Pasetti, dopo le prime prove (da Eliot a Ionesco, spettacoli rappresentati da Milano a Palermo) nel 2008 si è subito imposto nel prestigioso Premio Hystrio, come miglior esordiente italiano. Un artista da seguire da vicino, specie ora che ha ricevuto piena consacrazione dallo spettacolo-fenomeno di Stein, in partenza per un tour europeo che toccherà Berlino, Vienna e forse Parigi (info: www.sosiapistoia.it/ivan_alovisio).
DOSTOJEVSKIJ’S DEMON - Ivan Alovisio, grown up at the school of Luca Ronconi and winner of Premio Hystrio 2008, best Italian award for young actors, is the true surprise of “The Demons”, last kolossal-drama by Peter Stein from the Dosvojevskij’s novel (info: www.sosiapistoia.it/ivan_alovisio).