LIBRE

associazione di idee
  • idee
  • LIBRE friends
  • LIBRE news
  • Recensioni
  • segnalazioni

La lezione di Guido, leader gay dei liberali tedeschi

Scritto il 02/10/09 • nella Categoria: idee Condividi Tweet

«La stragrande maggioranza della popolazione non ha nessun problema con la mia vita privata». Così, semplicemente, Guido Westerwelle, vero trionfatore delle elezioni tedesche e quasi sicuramente prossimo vicecancelliere, ha accantonato il “problema”. Che, poi, problema non è più, a quanto pare. Almeno in Germania, e in buona parte d’Europa. Neanche per i cristianodemocratici di Angela Merkel (anzi, qualche spiacevole critica sulla sua possibile nomina a ministro degli Esteri è arrivata da un esponente socialdemocratico).  Guido e il suo compagno, il manager quarantaduenne Michael Mronz (che, come ha raccontato la Bild, è il principale artefice della sua “rinascita”) sembrano addirittura destinati a essere la coppia dell’anno. Di sicuro saranno protagonisti del governo di centrodestra che prenderà forma nei prossimi giorni. E allora, riflettere su qualche differenza con le cose di casa nostra può essere utile.  

Il problema non è quanto la destra italiana (o, per i più pessimisti, l’Italia in generale) abbia qualche problema in più ad affrontare con serenità e distacco il ZRE_Westerwelle.inddtema dell’orientamento sessuale delle persone. Il punto è un altro. Il punto è che l’omosessualità, quando non viene taciuta (e allora, tutto ok), diventa per forza di cose una gabbia.  Diventa la “cifra stilistica” di un politico. Il suo personale confino. Un leitmotiv al quale deve necessariamente accordarsi la sua vita politica, non solo quella privata. Un politico dichiaratamente gay, insomma, deve limitarsi a parlare di diritti civili. Al massimo, gli è concesso di sconfinare nel più ampio ambito della “laicità” dello Stato. O fare qualche capatina nel mondo dello spettacolo e della cultura. Difficile che possa essere preso in considerazione se parla di giustizia, di economia, di istruzione. Ecco il problema, in sostanza. Ecco perché la lezione di Westerwelle può essere utile. E non solo la sua, a dire il vero.

Sì, perché a Berlino c’è già un sindaco gay, Klaus Wowereit, con indici di gradimento altissimi. E anche a Parigi c’è un primo cittadino omosessuale, il socialista Delanoe, secondo molti l’unico leader in grado di risollevare il suo agonizzante partito. Ma c’è pure un ministro della Cultura gay, Frederic Mitterrand, fortemente voluto da Sarkozy, e un sottosegretario ai rapporti con il Parlamento, Roger Karoutchi, che meno di un anno fa si è dichiarato pubblicamente: il presidente aveva esteso al suo compagno l’invito a un ricevimento ufficiale. A Londra, a presiedere insieme a David Cameron i conservatori, c’è Margot James, imprenditrice dichiaratamente lesbica. E si potrebbe continuare ancora.

Qualche tempo fa il senatore Gasparri disse: «Potrebbe assolutamente accadere che tra qualche anno sia un gay a guidare il Pdl». Chissà, forse sarà davvero così. Intanto, quello che succede a Berlino può servire a capire che per gli omosessuali, in politica, non può esistere solo la scelta deleteria tra il silenzio e il (metaforico) confino. 

(Federico Brusadelli, “Perché è utile la lezione di Guido”, intervento pubblicato il 30 settembre 2009 sul periodico della fondazione “Farefuturo”, www.ffwebmagazine.it).

Articoli collegati

  • No al reato di omofobia: l'Italia ha paura dei gay
  • I gay sono pedofili? La Francia censura Bertone
  • Pd e omofobia, salvate il soldato Binetti
  • No al reato di omofobia, Paola Concia tradita dalla Camera
  • Ferrero: liberiamoci di Berlusconi, poi una Linke italiana
  • Gorbaciov: l'Europa voleva farci invadere la Germania
  • Voto agli immigrati: l'integrazione aiuta l'economia
  • Fini: serve finanza etica, capitalismo democratico
  • Volkswagen: luce e riscaldamento dal motore dell'auto
  • Galtung: Turchia ed Euro-Cina dopo il declino Usa
Tag: Angela Merkel, Berlino, Bild, Cdu, centro-destra, conservatori, cristiano-democratici, cultura, David Cameron, diritti civili, economia, elezioni, Europa, Frederic Mitterrand, gay, Germania, giustizia, Guido Westerwelle, istruzione, Jacques Delanoe, Klaus Wowereit, lesbica, Londra, Margot James, Maurizio Gasparri, Michael Mronz, Nicolas Sarkozy, omosessuali, parigi, Pdl, politica, Roger Karoutchi, sindaco, socialisti, Spd, vicecancelliere

2 Commenti

  1. qxvowku
    9 ottobre 2016 • 20:08

    J8FDZx giaenqkaxmaf, [url=http://uaxicefnirqc.com/]uaxicefnirqc[/url], [link=http://onyczvjczuvi.com/]onyczvjczuvi[/link], http://uzdwwwdmdfoj.com/

  2. sildenafil
    7 marzo 2017 • 11:53

    buy sildenafil citrate 100mg,

Libri

UNA VALLE IN FONDO AL VENTO

Articoli collegati

    No al reato di omofobia: l'Italia ha paura dei gay
    I gay sono pedofili? La Francia censura Bertone
    Pd e omofobia, salvate il soldato Binetti
    No al reato di omofobia, Paola Concia tradita dalla Camera
    Ferrero: liberiamoci di Berlusconi, poi una Linke italiana
    Gorbaciov: l'Europa voleva farci invadere la Germania
    Voto agli immigrati: l'integrazione aiuta l'economia
    Fini: serve finanza etica, capitalismo democratico
    Volkswagen: luce e riscaldamento dal motore dell'auto
    Galtung: Turchia ed Euro-Cina dopo il declino Usa
Condividi Libre
Follow @libreidee
Sottoscrivi il feed Libre  Feed via FeedBurner

Pagine

  • Blind Wine
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Pubblicità su Libreidee.org
  • Siberian Criminal Style
  • UNA VALLE IN FONDO AL VENTO

Archivi

Link

  • BLIND WINE
  • Cadavre Exquis
  • Centro Studi Ambientali
  • Hammam Torino
  • Il Cambiamento
  • Libre scrl
  • Movimento per la Decrescita Felice
  • Neuma
  • Nicolai Lilin
  • Penelope va alla guerra
  • Rete del Caffè Sospeso
  • Rialto Sant’Ambrogio
  • Rubamatic
  • Shake edizioni
  • TYC
© 2019 LIBRE • Realizzato con da Libre sc