Giustizia, referendum contro la riforma salva-premier
Un referendum contro la riforma della giustizia se la maggioranza dovesse insistere con il disegno di legge presentato in Senato per introdurre il “processo breve” che eviterebbe a Berlusconi le udienze sui casi Mills e Mediaset. «Siamo pronti a raccogliere firme per un referendum», annuncia il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero: «Il Pdl usa un problema vero, quello della durata dei processi, per un vantaggio privato: l’impunita’ del premier». Secondo l’ex ministro, «Berlusconi ha una sola priorità, quella di salvarsi dai processi, mentre il Paese va a ramengo».
Per Ferrero, il ddl sui ‘processi brevi’ «è l’ennesima legge ad personam, un modo per risolvere i problemi di Silvio Berlusconi». Contro il rischio dell’ennesimo “lodo”, concepito unicamente per consentire al premier di evitare il giudizio della magistratura, Ferrero annuncia che Rifondazione comunista dal 5 dicembre sarà al fianco dell’Idv nella raccolta di firme per la consultazione popolare contro l’eventuale sul ‘processo breve’.
«Adesso basta», fa eco “Il Fatto Quotidiano”, diretto da Marco Travaglio, con un appello rivolto al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e al presidente della Camera, Gianfranco Fini: «Tutti indistintamente chiedono di mettere la parola fine allo scandalo che da quindici anni sta sfibrando l’Italia: la produzione incessante di leggi personali per garantire a Silvio Berlusconi la totale immunità e impunità in spregio alla più elementare idea di giustizia». Travaglio ricorda il primo “colpo di spugna” proposto 15 anni da dal ministro Alfredo Biondi e poi bloccato dalle proteste ispirate da Idro Montanelli.
Si rivolge invece direttamente al premier lo scrittore Roberto Saviano, che attraverso “Repubblica” chiede a Berlusconi di ritirare la legge sul “processo breve”: «Il rischio è che il diritto in Italia possa distruggersi, diventando uno strumento solo per i potenti, a partire da lei». Visto che con la nuova norma saranno prescritti reati gravissimi, mortificando «chi da anni attende giustizia», Saviano chiede a Berlusconi di non permettere che questa legge trasformi il diritto in privilegio, riducendo i processi a «una macchina vuota, dove si afferma il potere mentre chi non ha altro che il diritto per difendersi non avrà più speranze di giustizia».
Salvare il premier? Una vera idiozia, perché? Mi chiedo se veramente siamo diventati un popolo di imbecilli o di onesti creduloni in mano a un gruppo di mediocri illusionisti che si divertono a escogitare leggi immaginarie che nulla hanno a che fare con il diritto vero, che riescono persino a mettere in discussione! Immagino pure come questi prestigiatori sghignazzino e si divertano quando fra loro commentano le schifezze vomitate su di un popolo che piuttosto che deridere questi burloni, commenta seriamente le imbecillità proposte!
E che dire della dignità spesso calpestata pubblicamente da qualche giornalista tanto protetto da scrivere e/o presentare libri con chi tutto paga, ma dove stiamo arrivando?
Ma come si può commentare seriamente lo schifo camuffato da leggi prodotte da burloni che ti raggirano per farsi belli agli occhi di un padrone che saprà come ricompensarli! – ma la cosa che mi indigna e spaventa contemporaneamente e che uomini di cultura, giuristi, giornalisti, uomini che dovrebbero rappresentare l’intellighenzia del paese, discutono piuttosto che ridere in faccia ai burloni che “reggono” il paese mentre sua maestà se la ride con i suoi servitori e i giornaletti personali! Tanto c’è chi legge nella convinzione di informarsi. Non so quale maledizione mediatica abbia colpito il nostro paese, vorrei vivere ancora cento anni per vedere i volti increduli di chi leggerà la storia nel convincimento che i loro nonni erano degli emeriti imbecilli. Spero che presto possiamo tutti soltanto ridere delle barzellette presentate da chi soldi da spendere per non farsi processare ne ha tanti, precedenti storici credo non esistono.