Foa: e ora addio per sempre alla verità sull’11 Settembre
Giustizia è fatta? Così almeno dice il presidente Obama. Giustizia, o meglio: vendetta. Lo scrive a caldo Marcello Foa, editorialista del “Giornale”, il giorno della notizia a reti unificate della morte di Osama Bin Laden. Che in attesa di precisi riscontri resta oscura, gravata da «alcuni dubbi irrisolti». Morto Osama, finisce anche la minaccia terroristica? E perché ci sono voluti dieci anni per chiudere i conti dell’attacco alle Torri Gemelle? Come mai la Cia ha tardato tanto a intervenire? E soprattutto: perché uccidere il super-ricercato, ritenuto il mandante della strage del World Trade Center? Una cosa è certa: tolto di mezzo il “principe del terrore”, quello dell’11 Settembre rischia di restare un mistero. Per sempre.
«I servizi di intelligence in queste ore sono in allarme, temono che i seguaci di Osama possano colpire per onorare la morte del loro capo o forse per mettere a segno ritorsioni preparate da tempo», scrive Foa. «Le prossime ore saranno decisive per capire se questo terrorismo islamico è in grado di mettere a segno delle ritorsioni. Ma si tratterebbe del colpo di coda di un’organizzazione che era comunque allo sfascio», riconosce il commentatore del “Giornale”, che si concentra sull’inspiegabile tempistica dell’operazione scattata in Pakistan: «Perché ci sono voluti dieci anni per catturare l’uomo più braccato del mondo?».
Già dieci anni fa, continua l’editoriale, Bin Laden era un uomo molto malato, che necessitava di dialisi, dunque di assistenza medica sofisticata. «E’ impossibile che sia rimasto nascosto per un decennio nelle grotte del Pakistan, dove l’hanno trovato». E dunque: «Chi l’ha protetto in tutto questo tempo? E perché? I servizi segreti pakistani hanno fatto il doppio gioco? Com’è possibile che la Cia sia stata così lenta? Oggi il mondo celebra un trionfo politico, non certo la maestria dell’intelligence americana», iniste il notista del “Giornale”. «E anche le modalità del blitz lasciano molto perplessi: perchè seppellire subito in mare Bin Laden? Perchè diffondere una foto del viso tumefatto di Bin Laden che, nell’arco di un paio d’ore, è risultata falsa?».
Certo – ed è il terzo dubbio – «sarebbe stato molto meglio che Bin Laden venisse catturato vivo», scrive Foa, «per sapere finalmente tutta la verità sull’11 settembre». Ancora oggi, infatti, «permangono dei buchi neri nella ricostruzione dell’attentato più spettacolare della storia». Deficit allarmanti di informazione: «Incongruenze, buchi neri sulla progettazione, sull’esecuzione, sul reclutamento degli attentatori». Per anni, aggiunge “Il Giornale”, «è mancata una chiara rivendicazione. E non si è mai saputo perchè Bin Laden non è più apparso in video, considerato che i filmati usciti negli ultimi anni sono risultati manipolati». Lo stesso Osama «avrebbe potuto spiegare questi misteri». Morto lui, invece, «rischiano di rimanere irrisolti per sempre». Anzi, «viste le strane modalità della sua fine, rischia di aprirsi una nuova epoca di dubbi e sospetti» (info: www.ilgiornale.it).