Io Voto: referendum, musica ribelle in diretta web
“Io voto”: grande maratona in diretta web il 10 giugno, per mobilitare gli elettori in vista dei referendum di domenica e lunedì. Dal palco romano allestito dai comitati referendari, dalle 15.30 alle 23.30, scende in campo una vera e propria task force creativa: idee, parole e suoni per convincere gli italiani a correre ai seggi e centrare il quorum, temutissimo dalla “casta”, per bocciare in un colpo solo il nucleare, la privatizzazione dell’acqua e il “legittimo impedimento” salva-premier. Tra i mattatori dell’arena referendaria un vecchio leone come Eugenio Finardi con la sua “musica ribelle”, accanto a Simone Cristicchi, Nathalie, Teresa De Sio e tanti altri. Tra gli opinion leader Moni Ovadia e Piergiorgio Odifreddi, ma non mancano attori come Simona Marchini e Claudio Santamaria.
Obiettivo: muoversi insieme, per provare a ridisegnare il futuro. Ascoltando il rap di Frankie Hi-Nrg e il jazz Area, le melodie di Nada e dei Tètes de Bois. Poi la musica raffinata dal quartetto Zeppetella-Ciammarughi-Tavolazzi-Gatto, le nostalgie d’autore firmate Claudio Rocchi e la verve dirompente di Piotta, Velvet, Quintorigo. Largo ai giovani: Zen Circus, Pierpaolo Capovilla (Teatro degli Orrori), Andrea Rivera, Enrico Capuano, Wogiagia, Qbeta, Anansi, Erica Mou. E ancora: Yo Yo Mundi, Pif, Brusco, Elena Di Cioccio, Arianna Ciampoli. Un grande slam musicale, all’altezza del Concerto del Primo Maggio. «E’ fondamentale convincere gli italiani ad andare a votare: stavolta è davvero troppo importante, ne va del nostro avvenire».
Parola d’ordine: salvare il bene comune, o quel che ne resta. Da Milano e Napoli, Giuliano Pisapia e Luigi De Magistris hanno mandato un messaggio forte e chiaro: chi li ha votati è stanco del teatrino politico della Seconda Repubblica, il Cavaliere da una parte e il centrosinistra dall’altra. Troppe incertezze, in Parlamento, su questioni-chiave, non negoziabili, dal nucleare all’acqua pubblica. Trainante per la raccolta firme, Di Pietro ha fatto un passo indietro per non rubare la scena ai comitati referendari. C’è un’Italia nuova che si fa strada. Un’Italia trasversale, giovane, che ha voglia di voltare pagina.
«I referendum del 12-13 giugno – dice Giulietto Chiesa – sono la prima, vera occasione di democrazia popolare da vent’anni a questa parte: i cittadini rivogliono la loro sovranità usurpata dalla “casta”». Per questo, aggiunge Chiesa, raggiungere il quorum rappresenterebbe «una svolta decisiva per poter affrontare insieme, dal basso, le grandi scelte che ci attendono: Bruxelles annuncia devastanti tagli alla spesa sociale? Noi non siamo d’accordo. E la prima, grande risposta popolare potrà venire solo dalle urne referendarie del 12-13 giugno».
(Diretta web streaming del maxi-concerto sul sito “Io Voto”).
eu adoro rebelde eu pedro ele e muti gato eu sou rebelde beijos adriele
roberta acrita em diego binho arma tudo so pra te se para no seu grande amor