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Barnard: attenti a quei 30, sono loro che ricattano il mondo

Scritto il 11/5/12 • nella Categoria: idee Condividi Tweet

Attenti a quei Trenta: ricattano il mondo truccando le regole. E nessuno li può fermare, perché maneggiano 650.000 miliardi di dollari, cioè otto volte il Pil del pianeta. In dieci anni, hanno messo in ginocchio l’economia reale. E sono ancora lì, a dettar legge, a cominciare da uno dei loro specialisti, Mario Draghi. Teoria del complotto? No: storia. Quella del famigerato “Group of 30”, creato alla fine degli anni ’70 da personaggi come David Rockefeller. Obiettivo: piegare le nazioni ai diktat della speculazione finanziaria. Missione compiuta: oggi l’intera Europa è nelle loro mani, e un paese come l’Italia – membro del G8 – è agli ordini della super-lobby che ha commissariato il governo affidandolo al fido oligarca Mario Monti, tecnocrate targato Goldman Sachs, veterano del Bilderberg, della Trilaterale e della micidiale Commissione Europea, quella che oggi dispone il suicidio sociale degli Stati mediante il pareggio di bilancio.

Un capolavoro, in sole tre mosse. Primo: attraverso la “superstizione o isteria del debito pubblico”, si distrugge la capacità dello Stato di creare e Mario Draghi controllare qualsiasi ricchezza finanziaria significativa, che a quel punto resta unicamente nelle mani dei mercati di capitali, da cui gli Stati finiscono per dipendere in toto. Seconda mossa: i dominatori finanziari, che ora spadroneggiano, per ottimizzare la rapina globale incaricano la super-lobby dei tecnocrati di ridisegnare leggi e regole, con adeguata propaganda. Terzo: gli oligarchi impongono le loro condizioni-capestro ai governi, ormai privati della facoltà di creare ricchezza finanziaria e quindi dipendenti dal ricatto, pronti cioè a ingoiare qualsiasi aberrazione speculativa. Parola di Paolo Barnard, autore del saggio “Il più grande crimine” sul complotto mondiale della finanza. Promotore italiano della Modern Money Theory – sovranità monetaria per avere democrazia reale e benessere sociale – Barnard è reduce dalla caserma dei carabinieri nella quale ha sporto denuncia contro Monti e Napolitano per “golpismo finanziario”.

C’era un piano ben congegnato per mettere nel sacco l’Italia: occorreva creare una sofferenza finanziaria artificiosa per consentire alla super-lobby di prendere direttamente il timone. Peccato che i “salvatori”, dice Barnard, fossero gli architetti stessi del piano: «Non ci vuole un genio a capire che il poliziotto iscritto al club dei ladri che gli pagano laute prebende finisce col tradire il suo mandato». Mario Draghi, per esempio: «Poteva fermare la loro mano semplicemente ordinando alla Bce di acquistare in massa i titoli di Stato italiani». Acquisto che avrebbe abbassato drasticamente i tassi d’interesse di quei titoli, la cui impennata stava portando l’Italia alla caduta nelle mani degli “investitori-golpisti”. Se Draghi avesse mosso un dito, i mercati si sarebbero fermati, «resi inermi di fronte al fatto che la Bce poteva senza problemi mantenere a un livello basso e costante i tassi sui nostri titoli di Stato». Ma Draghi, che pure siede sul trono della Banca Centrale Europea, Carlo De Benedettisi guarda bene dall’intervenire. Motivo? Non è solo l’ex governatore di Bankitalia: è anche, e soprattutto, un uomo di punta dei “terribili Trenta”.

Cosa ci fa un personaggio pubblico come Draghi dentro il club di coloro che hanno impedito al mondo di fermare la finanza criminale planetaria? Purtroppo, aggiunge Barnard, il presidente della Bce «dovrebbe vigilare proprio su coloro che condividono il suo club con intenti criminosi». Del resto, chi era il funzionario italiano che – da direttore generale del Tesoro – lungo tutti gli anni ’90 «supervisionò la svendita del nostro Paese alle privatizzazioni selvagge che non hanno sanato di nulla il debito pubblico ma che hanno sanato di certo imprenditori falliti come De Benedetti e fatto incassare miliardi in parcelle alle investment banks?» E chi era il funzionario italiano che «non ha detto una parola contro la micidiale separazione fra Banca d’Italia e Tesoro», divorzio «che ingrassò le medesime banche?». Sempre lui, l’ineffabile Draghi, «uomo “Group of 30”, uomo Bilderberg, uomo Goldman Sachs, e anche “bugiardo-Sachs”», visto che «ha sempre negato di essere stato in forza alla Goldman quando la banca di Wall Street organizzò la truffa per truccare i libri contabili greci in collusione col governo di Atene». E invece, dice Barnard, alla Goldman lui c’era, eccome: e ne dirigeva proprio gli affari europei.

E’ stato lui, Mario Draghi, a “inventarsi” un trilione di euro, in piena agonia dell’Eurozona, per regalarlo alle banche, praticamente senza condizioni. E tutto questo, dopo aver chiuso i rubinetti della Bce per far collassare il governo Berlusconi e consegnare l’Italia all’uomo del super-potere, Mario Monti. Manovra orchestrata dai maxi-speculatori, gli inventori della più spaventosa truffa planetaria, quella dei “derivati”, «astrusi prodotti finanziari del tutto comprensibili a non più di 200 individui nel mondo». Ma il “derivato dei derivati”, aggiunge Barnard, è proprio la crisi finanziaria 2007-2012, innescata dal virus dei titoli fasulli spacciati da Joseph Cassano, boss finanziario della City londinese. Il flagello dei “derivati” si è abbattuto su una situazione già catastrofica, provocata dalla bolla speculativa immobiliare americana dei mutui subprime, infettando quasi tutte le maggiori banche del mondo. Fino all’attuale “spirale della deflazione Joseph Cassanoeconomica imposta”, la famigerata austerity, che ora i “golpisti” – sempre loro – usano per depredare a sangue interi Stati europei.

I “derivati”, dice Barnard, sono vere e proprie armi di distruzione di massa, visto che questi “Frankenstein-assets” vagano per il pianeta senza più controllo né regolamentazione, per una cifra di circa 650.000 miliardi di dollari. Il primo allarme nel lontano 1994, coi miliardi-fantasma della banca d’affari Merrill Lynch. Un pozzo senza fondo, che ha travolto anche i Comuni italiani, invitati a “privatizzare” il debito. Ancora oggi, i contratti Otc (“over the counter”) sono «liberamente usati per distruggere, e lo stanno facendo gli hedge funds come quello del criminale John Paulson, che scommettono in queste ore contro l’euro». Usando i “derivati”, continua Barnard, un pugno di speculatori può affondare persino uno Stato sovrano. Può ricattarlo e sospingerlo oltre il baratro del default. Con conseguenze agghiaccianti: disoccupazione e sotto-occupazione, suicidi, morti anzitempo, abbrutimento sociale, svendita-truffa del patrimonio pubblico, usura sullo Stato. E soprattutto: perdita di democrazia, a favore dei super-profitti dei soliti speculatori, grazie anche al “fascismo finanziario” dell’Unione Europea, che oggi fa gridare allo scandalo persino il “Financial Times”, di fronte ai trattati-capestro imposti senza mai un referendum.

«Domanda: come si è arrivati a questo? Perché non lo si è evitato? Risposta: “Group of 30”». Proprio i Trenta, secondo Barnard, sono la punta di lancia dell’operazione “golpista”. Una lobby di tecnocrati eccezionali, varata nel 1978 con l’aiuto dei Rockefeller: 30 membri, a rotazione, accuratamente designati. «Sono quasi tutti uomini che hanno lavorato con la mano destra nella speculazione finanziaria, e poi con la sinistra nella regolamentazione statale». Missione: piegare le leggi ai propri voleri, naturalmente all’insaputa dei cittadini. Il “Group of 30”, scrive Eleni Tsingou nel più devastante lavoro accademico sulla super-lobby planetaria, «non solo ha legittimato il coinvolgimento del settore privato nelle politiche di Stato, ma ha anche permesso all’interesse privato di divenire il cuore delle decisioni di politica finanziaria». Un trust di cervelli, potentissimo e imbottito di miliardi. E’ proprio il “Gruppo dei 30” a intuire le immense potenzialità dei “derivati”: Eleni Tsingousono stati loro, gli adepti della super-setta egemone, a inquinare il mondo con la peste dei titoli tossici, per riuscire infine a mettere in ginocchio interi Stati.

Nel 1993, racconta Barnard, il gruppo pubblicò il primo manuale d’uso sui “derivati”, destinato ai controllori statali, europei e americani, delle transazioni finanziarie: non sapevano come maneggiare quei titoli, quindi accolsero con favore lo studio del gruppo e l’ignoranza tolse loro ogni potere di contrastarne le pericolose conclusioni. Primo: i “derivati” sono indispensabili perché “rappresentano nuovi modi di capire, misurare e gestire il rischio finanziario”. Ovvero: «Gli strumenti più “rischiogeni” della storia della finanza avrebbero, secondo loro, ridotto il rischio». Poi: si sottolineava che “la chiave per l’uso dei “derivati” è l’autoregolamentazione”, visto che “le regole statali intrusive e basate sulla legge ne rovinerebbero l’elasticità e impedirebbero l’innovazione in finanza”. Ergo: si prega di non disturbare il manovratore. E i controllori? «Per evitare di apparire ignoranti che brancolavano nel buio si aggrapparono alle raccomandazioni del Gruppo, sia in Usa che in Europa, sospinti in modo decisivo proprio dai loro colleghi senior che erano membri di spicco di questa lobby».

Ma il “Group of 30” osò anche di più, continua Barnard: la super-lobby scrisse che i controllori avrebbero dovuto “aiutare a rimuovere le incertezze legali dei regolamenti in vigore”, e fornire un trattamento fiscale favorevole ai “derivati”. «L’intero lavoro era stato abbondantemente oliato con i fondi della mega-banca speculativa JP Morgan». Eppure, «nonostante la sfacciataggine di quelle righe – osserva Barnard – tre fra i maggiori organi di controllo del mondo, il Comitato di Basilea, il Congresso degli Stati Uniti e la Federal Reserve Usa, trovarono l’idea dell’autoregolamentazione accettabile». Di più: «Gettarono il loro peso contro i pochi controllori ed economisti che già allora suonavano le campane d’allarme», tra questi un prestigioso portavoce della Modern Money Theory come William Black. Al che, si mossero due delle più potenti lobby finanziarie anglosassoni: l’Iif di Washington (Institute for International Finance) e la Liba di Londra David Rockefeller(Investment Banking Association): i due colossi «buttarono sul tavolo della trattativa le loro proposte per l’autoregolamentazione della trasparenza sui “derivati”, a pieno sostegno del “Group of 30”».

Per dare un’idea agli scettici del complotto, aggiunge Barnard, basta ricordare che proprio la Iif è la lobby che, poche settimane fa, ha dato gli ordini nella trattativa suicida della povera Grecia verso la trappola del secondo “bailout”. E dire che l’occasione per capire e controllare la distruttività dei “derivati” Otc si era presentata già all’inizio degli anni ’90: ma il “Group of 30” fu il primario attore nell’annullamento di ogni tentativo di portare questi killer sotto il controllo pubblico, con le conseguenze che sappiamo: crimini globali. Utile riflettere, dice Barnard, su «cosa questi mostri hanno fatto alla vita di centinaia di milioni di famiglie, a milioni di aziende e alle democrazie dei maggiori paesi occidentali, per non parlare degli orrori nel Terzo Mondo e sull’ambiente». Oggi, in pratica, «viviamo tutti su un ordigno termonucleare finanziario fuori controllo che si chiama 650.000 miliardi di “Frankenstein-Derivatives” in grado di far fallire il pianeta». Apriamo gli occhi: «Nessuna Tommaso Padoa-Schioppademocrazia ha un senso, quando tutta la ricchezza è nelle mani di queste lobby senza pietà, a cui tutti i politici devono rispondere a bacchetta, invece che ai propri elettori».

E tanto per non far nomi, Paolo Barnard avverte che il “Gruppo dei 30” è fatto di persone in carne e ossa, ovviamente potentissime. Come gli americani Paul Volcker e Gerald Corrigan, passati dalla Fed a gruppi come Chase Manhattan Bank, Goldman Sachs, Morgan Stanley. Ci sono gli inglesi come lord Richardson of Duntisbourne (Banca Centrale d’Inghilterra, Lloyds Bank), l’ex ministro Geoffrey Bell, dirigente anche di Schroders, e lo stesso Mervyn King, governatore della Banca Centrale d’Inghilterra. Se dominano gli esponenti della finanza anglosassone come gli statunitensi William McDonough (Dipartimento di Stato e First National Bank of Chicago) e Lawrence Summers (Segretario del Tesoro Usa, fedele del Bilderberg) non manca il resto del mondo: l’israeliano Jacob Frenkel (Banca Centrale d’Israele e Merrill Lynch), il giapponese Toyoo Gyohten (Ministero delle Finanze del Giappone, dirigente della Banca di Tokyo), il brasiliano Arminio Fraga Neto (Banca Centrale del Brasile, Solomon Brothers Ny, Soros Management Fund),  l’iberico Guillermo de la Dehesa (Banca Centrale di Axel WeberSpagna e ministro delle finanze, nonché banchiere del Banco Santander Central Hispanico e di Goldman Sachs).

Alcuni membri del “Group of 30” hanno legato il proprio nome a famosissimi disastri: è il caso dell’ex ministro argentino dell’economia, Domingo Cavallo, padre della catastrofe che travolse il paese latinoamericano e “diligente allievo” del super-clan, i cui esponenti sono specializzati nel doppio incarico: Bundesbank e Dresdner Bank per il tedesco Gerd Hausler, Banca Centrale di Francia e Bnp Paribas per il transalpino Jacques de Larosière. Oltre a quello di Draghi, fra gli italiani spicca il nome dell’ex ministro prodiano Tommaso Padoa-Schioppa, quello dei “bamboccioni”, membro del Bilderberg come il francese Jean-Claude Trichet, già ministro delle finanze a Parigi e poi a capo della Bce. Conflitti d’interesse permanenti: chi lavora per la speculazione è chiamato anche a presiedere le autorità europee di controllo sulla finanza. E’ il caso del tedesco Axel Weber: Bundesbank, poi Ubs, quindi “European Systemic Risk Board” e “Financial Stability Board”.

Grottesco, annota Barnard: uno che lavora per il profitto speculativo con la super-lobby che ha scatenato il peggior rischio sistemico della storia della finanza mondiale, poi siede anche fra i funzionari che valutano il rischio sistemico in Europa, dichiarando di vigilare sulle crisi. Altro controllore, l’inglese Adair Turner, presidente della Financial Services Authority della Gran Bretagna, l’istituto nazionale deputato a controllare l’industria dei servizi finanziari. Eppure: «Eccolo a busta paga della super-banca speculativa Merrill Lynch Europe come vice-presidente, e in bella mostra al “Group of 30”», dopo aver anche fatto parte, a Londra, delle commissioni per le pensioni e per i salari minimi. Un altro controllore, il tedesco Gerd Häusler (Global Financial Stability Report e Financial Stability Forum) ce lo ritroviamo come direttore dell’Institute of International Finance di Paolo Barnard Washington, altro deregolamentatore dei “derivati”. Membro del “Group of 30”, Häusler compare anche a New York nell’agguerrita agenzia Lazard, che nel caso-Grecia «faceva il doppio gioco», come consulente sia degli “investitori-strangolatori”, sia del governo di Papademos.

Questi, dice Barnard, sono gli uomini che hanno creato le leggi-capestro che oggi dissanguano la nostra economia e confiscano la nostra sovranità: «Stiamo parlando del sistema che ha messo in ginocchio l’economia del mondo in meno di un decennio». E’ il super-potere che, anche in Italia, ha minato il futuro dei nostri bambini, regalandoci le immense sofferenze di cui ormai sono pieni ogni giorno i titoli del giornali, con buona pace di qualsiasi residua democrazia reale. «Questo è il “Group of 30”, la lobby che ha aiutato in modo decisivo a causare questo allucinante scenario, questo livello di crimine internazionale», conclude Barnard: «Trenta individui a rotazione, ma solo trenta, col nostro Draghi in prima fila. Roba da far apparire Goldfinger un patetico principiante».

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30 Commenti

  1. Dantes
    11 maggio 2012 • 13:25

    se questo group of 30 è a rotazione non immagino chi possa sceglierli questi…cose da film horror apocalitico.
    credono di essere meglio di dio…intanto moriranno pure loro un giorno o no.

    questo articolo rapresentta la verità di quello che sta succedendo al 120%. Bravo Bernard.

  2. luigi
    11 maggio 2012 • 13:55

    meno male che c’è dio se no poveri noi la madonna ci sta preparando all’era di pace che seguira’ la grande catastrofe che i figli di satana stanno realizzando

  3. gianna glionna
    12 maggio 2012 • 13:56

    Dopo aver letto questo articolo ciò che davvero mi butta nella disperazione sono i commenti sulla madonna & C. ma dove vogliamo andare…

  4. Dantes
    12 maggio 2012 • 17:34

    A lourdes…ovviamente scherzo anchè se cè nè sarebbe davero bisogno.
    a rendere la terra un inferno siamo solo noi.

    Cmq grazie a bernard per essere uno dei pochi a trattare su certi argomenti…

    mi piacerebbe anchè che questo blog trattase di cose più a terra a terra del tipo…faccio solo un esempio io essendo giovane vorrei sapere più cose del sistema pensionistico italiano che molti per noia o altro ne parlano pochissimo…sapete dove potrei trovare informazioni a riguardo…
    in italia la disocupazione dilaga…e ormai chi assume a lavorare assume per lo più apprendisti che costano meno, ma chew molti lavoratori non sanno che come apprendista non raggiungerai mai l’ eta pensionistica…hanno fatto proprio un bel sistema…l’ italia in qualunque caso la sivoglia vedere è destinata a crollare come un castello di carte.

  5. Giova
    13 maggio 2012 • 07:34

    Perche il debito pubblico sarebbe “superstizione o isteria”? Non e’ superstizione, ma esiste. Non c’e’ stata grossa isteria, visto che lo abbiamo portato allegramente ai primi 10 posti della classifica mondiale.

  6. silvano
    21 maggio 2012 • 11:15

    questo articolo mi lascia dei dubbi, perchè la crisi non è solo speculativo-finanziaria, beato chi ci crede. La crisi è economica: si tratta del riposizionamento a livello planetario delle diverse potenze(Cina, Brasile, Russia. India…). Ormai è finito il predominio dell’Occidente e lo sarà sempre di più a scapito delle potenze emergenti. Nel momento in cui la politica italiana si allinea alla politica degli Usa, stato che pur essendo ora il più potente è già condannato ad arretrare a livello planetario, sceglie di diventare il reggicoda di Obama e sarà destinata ad un pessimo futuro. La sola cosa da fare, oltre ad eliminare questi 30 personaggi, sarebbe imparare a camminare con le proprie gambe, trovare nuovi appoggi , guardare al futuro non al passato.

  7. ciccio
    22 maggio 2012 • 13:41

    ………..sovente……questa crisi è solo l’inizio…sono i preparativi all’ultima guerra mondiale!!!!
    Affidiamoci al Signore

  8. Morlunita
    24 settembre 2012 • 07:29

    ¿Quién los traduce al español? ¿El traductor de Google?
    En fin, yo también sería felíz comiendo jitomates en un camper, pero no. ¡No! Si otros lo han decidido por mí me niego rotúndamente. Aunque sé que no hay salida, es imposible que el orden de las cosas se revierta. No quiero paz. No hay paz.

  9. oltre
    4 aprile 2013 • 11:33

    Per essere chiari. Il famoso “debito pubblico” degli stati è stato inventato da queste persone. Follia completa! tengono per le palle la gente chiedendo interessi inesistenti sul prestito del denaro creato dal nulla: pezzo di carta, inchiostro, e….. valore, peccato che il valore del denaro siamo noi a darlo quando accettiamo le banconote. Questa gente si è inventato un sistema subdolo per conquistare il mondo. In realtà noi non dobbiamo niente a nessuno. I soldi sono del popolo. La sovranità monetaria ci appartiene e.. per quanto possa sembrarvi strano questo è un discorso di destra

  10. Ronzani Piero
    31 luglio 2015 • 02:08

    Dovremo far saltare in aria tutte le banche e amazzare quei bastardi figli di puttana!
    Pregare non serve a un cazzo. Pensate ai vostri futuri figli o nipoti, io non vorrei mai rinascere in questa merda

  11. CALOGERO GALVANO
    24 maggio 2016 • 15:01

    GALVANOPROJECT VIRUS STOCK EXCHANGE THE END
    https://www.google.it/webhp?ie=utf-8&oe=utf-8&client=firefox-b&gfe_rd=cr&ei=Ns8-V4_4KdSs8wegibWIBg#q=GALVANOPROJECT+VIRUS+STOCK+EXCHANGE+THE+END+
    http://www.soldionline.it/esperto-risponde/alzare-o-abbassare-i-tassi-che-significa
    TERZA ED UNICA OPZIONE CONTATTARE CALOGERO GALVANO IL VOSTRO MODELLO ECONOMICO E’ FALLITO
    WWWAI999
    https://www.google.it/webhp?ie=utf-8&oe=utf-8&client=firefox-b&gfe_rd=cr&ei=OQs-V92_D8Gs8weh4KX4CA#q=WWWAI999

  12. tilussa
    12 maggio 2012 • 07:04

    ma quale dio? se stanno relizzando la grande catastrofe..sarebbe sin troppo logico che dopo la catastrofe vi sarà l’era di pace Ma perchè poi dev’essere la storia che si ripete…

  13. luigi
    12 maggio 2012 • 11:07

    con le armi e bombe che abbiamo adesso la terra puo’ saltare in aria e se non avverra’ e propio perche’ dio non lo permettera’ aspettiamo gli eventi tutto il mondo vedra’ gli interventi divini

  14. Dantes
    12 maggio 2012 • 21:53

    Questa dannata guerra finirà quando saremo troppo vecchi per goderci la pace.

  15. tilussa
    13 maggio 2012 • 06:51

    ciao. è indubbio che messi come siamo se non migliora tra qualche tempo è vero meglio comprare o affittare un campicello e piantumarlo di alberi da frutto,e verdure fare il recinto dove metterci qualche pollo ecc….tornando all’argomento, se posso ti darei un consiglio sei giovane fai ancora in tempo per metterti da parte privatamente un fondo pensione con magari l’assicurazione di tua fiducia….

  16. Dantes
    13 maggio 2012 • 18:15

    per mia fortuna ho un terreno di 1 ettaro e mezzo. e per mettermi un fondo pensione dove devo andare.

  17. Dantes
    13 maggio 2012 • 18:37

    esiste perchè vogliamo che esista. pensa un po che il giappone al il debito pubblico al 240% circa del pil noi invece un 120%…ma il giappone si può stampare i suoi soldi quando vuole e cosi pagare i suoi debiti.
    noi invece con l’ euro abbiamo rinunciato alla nostra sovranita.

    ti scrivo un pò di aforismi sul debito pubblico cosi che tu possa capire che il debito italiano a queste condizioni non andrebbe pagato…

    “I politici non sono altro che i camerieri dei banchieri.”
    [Ezra Pound]

    questa è lo slogan della unione europea:
    Permettetemi di emettere e gestire la moneta di una nazione, e mi infischierò di chi ne fa le leggi.
    [Mayer Anselm Rothschild]

    “Se volete rimanere schiavi dei banchieri e pagare il costo della vostra stessa schiavitù, continuate a lasciargli creare la moneta e controllare il credito della nazione.”
    [Sir Josiah Stamp, vecchio governatore della banca d'Inghilterra]

    “Temo che il cittadino comune non voglia sentirsi dire che le banche possono creare e creano denaro…”
    Reginald McKenna

    E’ un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perchè se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina.
    [Henry Ford]

    Dire che uno stato non può perseguire i suoi scopi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire strade per mancanza di chilometri.
    [Ezra Pound]

    Dare alle banche la possibilità di creare la moneta è come darsi in schiavitù e pagarsela pure.
    [Sir Josiah Stamp

    "Beati sono i ricchi perché hanno il mondo in mano
    Beati i potenti e i re e beato chi è sovrano
    Beati i bulli di quartiere perché non sanno ciò che fanno Ed i parlamentari ladri che sicuramente lo sanno"
    [Rino Gaetano]

    Oggi il nome «democrazia» è rimasto alle usurocrazie, o alle daneistocrazie, se preferite una parola accademicamente corretta, ma forse meno comprensibile, che significa: dominio dei prestatori di denaro.”
    [Dal Web]

    “Gli Usa, ad esempio, per stampare una banconota da un dollaro spendono poco meno di 5 centesimi: questo significa che il governo, ogni volta che emette un biglietto verde, si appropria di 0,95 dollari, che può impiegare per acquistare beni e servizi.”
    [focus.it]

    “Il debito nazionale e’ una frode perpetrata verso gli Usa dagli interessi dei banchieri internazionali. La migliora soluzione per il debito nazionale (prendere appunti, ndt) e per la sicurezza sociale e’ che gli Usa smettano di permettere ad una societa’ privata di stampare la moneta e di caricarci sopra gli interessi.
    La Federal Reserve dovrebbe essere abolita come un punto di partenza per liberare gli Usa da una falsa dipendenza”.
    [Andrew Jackson, 7mo Presidente USA]

    La nostra politica è quella di fomentare le guerre, ma dirigendo Conferenze di Pace, in modo che nessuna delle parti in conflitto possa ottenere guadagni territoriali. Le guerre devono essere dirette in modo tale che le Nazioni, coinvolte in entrambi gli schieramenti, sprofondino sempre di più nel loro debito e, quindi, sempre di più sotto il nostro potere.
    [Amschel Mayer Rothschild, 1773]

    spero che con questri aforismi tu possa capire che il debito è una grande truffa…

  18. Dantes
    13 maggio 2012 • 18:43

    quindi tu credi che il debito deve essere pagato…e poi perchè dici che lo abbiamo fatto noi il debito, quando è chiaro che siamo stati tutti trufati e nessuno cittadino ha mai deciso di lasciare il potere ha pochi speculatori bancari…io questo debito non lo voglio e non lo acetto…

  19. tilussa
    14 maggio 2012 • 06:09

    se ti fidi dell’assicuratore della tua auto esponi a lui il tuo problema sò che in questi casi hanno molteplici soluzioni….ciao!

  20. luigi
    22 maggio 2012 • 14:48

    scelta migliore non esiste

  21. valter ottello
    24 luglio 2012 • 05:33

    moriranno pure loro … ma la progenie ????? dove la lasciamo ????? nel dimenticatoio ??? così ce la ritroveremo ancora tra le GONADI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  22. Morlunita
    3 agosto 2015 • 11:35

    Il bene massimo è la vita. Se siamo indignati è proprio per le vite umane distrutte da queste politiche economiche e da questa grande carenza etica. La retromarcia a tanta distruzione dipende da ognuno di noi. Mi auguro di riuscir a trasformare in azione concreta il mio idealismo, ma nella pace. Nel secolo XX abbiamo assistito a genocidi terribili, abbiamo per caso imparato qualcosa? La soluzione è eliminare a chi non la pensa come noi? Assolutamente no.
    La violenza è la risposta di chi non ha più argomenti. E se loro usano la violenza significa che si sentono deboli, buon segnale per noi.

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