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Anche Landini nel Rigor Montis del Pd, il Partito Defunto?

Scritto il 13/6/12 • nella Categoria: idee Condividi Tweet

Barack Obama ci ha fatto la lezione: ha detto che noi europei siamo cattivi, troppo austeri. E’ bene che diamo avvio alla crescita e quindi apriamoci, facciamo come la Federal Reserve: stampiamo anche noi gli euro. Non si sa bene che gioco è, ma la cosa importante da rilevare è che nessuno, dico nessuno, si è messo a ridere. Come quando il nostro Marchionne dichiarò che avrebbe prodotto 6 nuovi milioni di automobili – e nessuno rise, neanche la Camusso. E ora Obama: lui parla, gli altri stanno a sentire e dicono: vuoi vedere che avrà pure ragione? Eppure: Lehman Brothers non l’abbiamo fatta noi, l’hanno fatta loro – prima crescere e poi fallire. I derivati li hanno inventati loro, e così i subprime. E così le centinaia di trilioni che hanno inventato, e che hanno invaso il nostro mercato, creando le crisi dei debiti sovrani. Facciamo ammenda? Vediamo se avrà voglia di fare ammenda anche la Merkel.

In ogni caso, noi non siamo migliori. Il dibattito sugli schermi televisivi è quanto di più esilarante si possa immaginare: un dibattito tra galline Giulietto Chiesa starnazzanti. Non guardo da tempo i talk-show, neanche quello di Santoro, ma ieri sera – mentre giocavo a scacchi – ho tenuto acceso il televisore e la trasmissione l’ho sentita. Nella puntata conclusiva, trionfale – quella che doveva tributargli l’ovazione finale – Santoro ha dato il peggio, invitando (come testimonial del suo trionfo) nientemeno che Vittorio Sgarbi e Paolo Mieli – fra applausi, naturalmente. Han detto delle cose molto sagge. Se non sapessi cos’hanno fatto prima, li avrei potuti anche prendere sul serio – ma li ascoltavo, mentre facevo la mossa del cavallo. Niente di male: meraviglie della pop-tv, della televisione popolare. Servizio pubblico, tra gli applausi dei twitteriani e dei facebookiani di sinistra…

Si va verso le elezioni, come sappiamo, e loro tirano in una certa direzione. Sono inquieto e, francamente, anche contrariato: per la linea assunta da Landini. Qualcuno la definisce “quella del partito-Fiom”: non so se esiste un partito-Fiom, ma la linea che Landini ha esposto mi piace molto poco. Anzi: niente. E’ il rilancio di un pasticcio, cioè di una sinistra cosiddetta radicale, che peraltro – come sappiamo – si è già suicidata, e quindi sarebbe possibile solo se dovessimo credere nel miracolo della resurrezione, o in Lazzaro che esce dal sepolcro e ricomincia a camminare. L’operazione è questa: alla quale si aggiungono Sel, di Nichi Vendola, e Di Pietro. Ora, questa operazione ha l’obiettivo di partecipare alle cosiddette “primarie di coalizione” che stanno venendo fuori confusamente dal discorso del Partito Defunto, il Pd, e di fare confluire tutto – Alba compresa, o una parte della sua “anima” – nel calderone di un partito non solo defunto, ma che proprio nei giorni scorsi ha affossato l’articolo 18 e continua ad appoggiare Monti.

Cioè, Landini vorrebbe rifare quello che ha già dimostrato di essere il nemico principale dei lavoratori, dei precari e dei pensionati italiani. Landini, ma che cosa dici? Cosa stai proponendo, ai lavoratori? E naturalmente, questo partito – che si dovrebbe rafforzare, perché bisogna portare i voti in quella direzione – andrà in guerra alla prima occasione. E quindi, Landini, anche tu andrai in guerra, con quel partito – supposto che funzioni l’operazione. E se questa prima occasione venisse prima delle Maurizio Landinielezioni del 2013, sempre che ce le concedano? Che cosa direbbe, Landini? Cosa diranno tutti quelli che voterebbero per Sel di Nichi Vendola o per l’Italia dei Valori di Di Pietro, che si dice sia l’unico partito che fa opposizione? Anche loro vanno in guerra? Certo che ci vanno: questa è la linea che li porta in guerra. Vi pare poco?

Per fortuna, mancano ancora diversi mesi prima che questo disegno vada in porto. E il disastro che si annuncia a ottobre credo che farà sciogliere moltissime di queste illusioni: francamente, non si possono definire che sciocchezze. Chiunque abbia a cuore il destino di questo paese, chiunque pensi al destino dei lavoratori italiani, non può andare in quella direzione. Se c’è qualche minimo senso comune che ancora guida questa gente, dovrebbe palesarsi: bisogna cacciarli via tutti., non c’è altro modo per uscire da questa situazione. Dato che sono tutti intrecciati, interconnessi, ricattati e reciprocamente ricattabili, non c’è altro modo che quello di cacciarli via tutti insieme. Bisogna dare una svolta: con “Alternativa”, sono dell’avviso che bisogna costruire una grande coalizione di salvezza nazionale che raccolta i voti di 10 milioni di elettori non più rappresentati. Questa è l’unica possibilità, per fare qualcosa di buono: l’unico modo per riconquistare una sovranità politica rispetto ai processi che stanno accadendo, in Europa e nel mondo. E’ una possibilità molto difficile, ma è l’unica per la quale vale la pena di combattere.

(Giulietto Chiesa, testo del video-editoriale editato da “Megachip” il 12 giugno 2012).

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4 Commenti

  1. davide
    13 giugno 2012 • 12:36

    Giulietto,

    innanzitutto dobbiamo uscire dall’euro e l’unica maniera per farcela è fare la rivoluzione…

  2. Dantes
    15 giugno 2012 • 12:42

    e chi la fa questa rivoluzione noi seduti al pc di casa nostra…
    bisogna ringraziare invece grillo, Bernard e Chiesa che lasciano un spiraglio di luce(in chiave soft) a qualcosa di oscuro.

  3. Marco
    13 giugno 2012 • 18:04

    E no, non hai capito un tubo, le rivoluzioni le fanno e le hanno fatte sempre i bankieri, non avete capito che i liberisti estremi che ci governano sono gli stessi comunisti di ieri e gli stessi che danno soldi ai partiti di sinistra? No?
    chi ha fatto le rivoluzioni arabe Giorge Soros e bankieri truffaldoni
    ch ha fatto le rivoluzioni comuniste dalla prima all’ultima, sempre loro i bankieri truffaldoni
    chi sono? sono ebrei sia i bankieri più potenti dei re e sia tutto l’apparato statale sovietico storico dal 1917

    conclusione: se fai la rivoluzioni significherà la fine dell’umanità: il new world order

    piutosto bisogna allora fare la contro rivoluzione andare contro i principi della rivoluzione francese che sono i principi del sigoraggio bancario che ha indebitato le nazioni impoverendole legando le persone ad un impersonale stato da difendere al di sopra dei diritti delle persone, dove le persone non sono persone ma cittadini, il che è assurdo ma noi viviamo in questa assurdità, ed è ora che finisca e solo con la contro rivoluzione si può fare, mai con una rivoluzione.

  4. davide
    14 giugno 2012 • 12:33

    Caro Marco,

    dal punto di vista diplomatico abbiamo le mani legate (trattati di maastricht, lisbona, velsen)

    dal punta di vista rappresentativo c’è il pifferaio magico chiamato grillo che farà convergere milioni di disperati su un binario morto inoltre i movimenti sani non hanno alcuna visibilità e quindi rimarranno per sempre al buio della collettività…

    cosa può salvarci se non una rivoluzione che elimini la vecchia classe dirigente?

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