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Il cameriere Bersani? Tanto vale votare il padrone, Monti

Scritto il 17/12/12 • nella Categoria: idee Condividi Tweet

Caos pre-elettorale, tra i minuetti di Monti e le manfrine del Cavaliere? «Una cosa però la so con certezza: alle politiche non voterò per il Pd o per qualsiasi suo alleato», preannuncia l’analista Aldo Giannuli: «D’altra parte, se devo parlare con qualcuno, prendo in considerazione il padrone di casa, non la servitù». Voto utile? Significa scegliere il meno peggio. «Ma il punto è proprio questo: il Pd è davvero il male minore?». No di certo: è solo l’ultima versione della politica di destra, travestita da sinistra: e allora, protesta Giannuli, tanto vale che Bersani chieda il voto direttamente all’elettorato di destra. Il Pd ha definitivamente rinnegato ogni minima pulsione di sinistra: bocciarlo oggi, insieme a tutti i suoi alleati, per Giannuli è l’unica possibilità di far risorgere “qualcosa di sinistra” domani, quando l’Italia sarà sommersa dalle macerie sociali dell’agenda-Monti.

«A meno di un terremoto elettorale, magari ad opera della discesa di Monti, il Pd vincerà queste elezioni. E non sarà un bene», scrive Giannuli nel suo Bersani e Montiblog. «Bersani ha già detto che la sua linea sarà quella del rigore, indicata dell’agenda Monti e, di fronte alla minaccia di una lista capeggiata dal Professore, si è precipitato a rassicurare “i mercati” sull’affidabilità del centrosinistra sulla via delle “riforme” già abbozzate da questo governo». Attenzione: «Quella linea – avverte Giannuli – è non solo socialmente iniqua, ma semplicemente fallimentare, come dimostra il fatto che l’intera Eurozona, che si è affidata ad essa, è in netta recessione». Per contro, il Pd non ha scelta: “deve” seguire questa strada suicida perché «una proposta di politica economica alternativa non ce l’ha», e non la potrà certo improvvisare in qualche settimana, dopo anni di ossequio assoluto alla legge del più forte.

La crisi è mondiale, continua Giannuli, e – se non si mette in discussione il sistema – la soluzione non è alla portata di nessun esecutivo nazionale: «I singoli governi sono chiamati a fare il lavoro sporco di scaricare i costi dell’operazione sulla gente, salvando profitti e il potere delle banche». Ed ecco che, se la strada è segnata, «Berlusconi vale Bersani, Vendola vale Monti, Casini vale Ferrero: non c’è differenza». Qualcuno obietta: forse la sinistra potrebbe essere meno brutale coi più deboli, aiutare i giovani per il lavoro e sostenere la Cgil nel braccio di ferro con Confindustria. «Chiacchiere!», taglia corto Giannuli: «Abbiamo già visto come la sinistra ha sprecato le occasioni in cui è stata in maggioranza: vi siete accorti di qualche differenza rispetto alla politica economica di Berlusconi? La differenza, sin qui, è stata che il Pd è un Pdl senza il bunga-bunga ma con più tasse e più simpatia per i pm. Il Pdl è un Pd con maggiore propensione al disavanzo ed Casini e Bersanial debito e più simpatia per imputati ed escort».

Sin qui le ragioni che rendono molto arduo sostenere che il Pd sia una alternativa reale al berlusconismo – che, infatti, non riesce a battere da vent’anni. Poi ci sono le ragioni per cui una (probabile) vittoria del Pd «sarebbe un danno assai peggiore», perché – in cambio di “qualcosa di sinistra” – Bersani dovrebbe usare il pugno di ferro sul 90% dei problemi, devastando la propria base sociale, frenando la Cgil e ricorrendo alla repressione della protesta, e senza neppure raggiungere uno straccio di risultato economico. Sicché: se il vero “massacro sociale” montiano lo farà il Pd, «per quanto tempo la sinistra pagherebbe il prezzo di un’esperienza di governo così rovinosa?».

C’è chi pensa che non ci sia alternativa al sistema che ci vuole succubi dei mercati finanziari e del loro bisogno di sacrifici umani? «Posto pure che sia vero – osserva Giannuli – vorrebbe dire che in questo periodo è possibile solo una politica di destra. Ebbene, che la faccia la destra: se c’è l’agenda Monti da realizzare che la faccia Monti, non le sue copie. La sinistra faccia l’opposizione e le lotte sociali. C’è qualcuno che si ricorda il significato di queste parole?». Opposizione, lotte sociali, conflitto, piazza: non erano, un tempo, il terreno d’elezione per costruire il consenso della sinistra, che si incaricava di correggere la rotta? Se il Pd non avesse voltato le spalle agli italiani, oggi non saremmo a questo punto. Purtroppo, invece, salta anche l’alibi del “meno peggio”, il mantra del “voto utile”, perché il Pd ha dimenticato anche la decenza del “minimo sindacale”, firmando le pagine Giannulipiù nere della nostra storia politica recente.

Proprio il centrosinistra, secondo Giannuli, «ha pedissequamente eseguito ogni indicazione del capitale finanziario», e inoltre «ha inferto i peggiori colpi alla democrazia in questi vent’anni, dalla legge sui servizi segreti alla riforma del titolo V della Costituzione». Da ultimo, «non possiamo perdonargli l’ostinazione con cui ha difeso il Porcellum garantendone la sopravvivenza», così come «non abbiamo dimenticato il referendum golpista del 1993» e, naturalmente, «l’appoggio a Monti». Voto utile? «Ma poi, utile a che? Non sanno fare neanche una legge sul conflitto di interesse». La filosofia del “meno peggio” «è servita solo a peggiorare le cose, in questi anni, favorendo l’involuzione dell’ex Pci». Pertanto, «il Pd non può pensare di avere una sorta di “diritto” al consenso, per cui chi è di sinistra deve votarlo (sempre per evitare che vinca “l’altro”) qualsiasi cosa faccia. E’ arrivato il momento di dire che, se fa una politica di destra, chieda i voti a destra». Per il resto, «una sconfitta del Pd oggi sarebbe una sconfitta (meritatissima) del Pd, mentre una rotta del Pd domani, dopo una disastrosa esperienza di governo, sarebbe una disfatta di tutta la sinistra e comprometterebbe le cose per molti anni ancora». E purtroppo, conclude Giannuli, è proprio quello che probabilmente accadrà, «grazie al mantra fraudolento del “voto utile”».

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2 Commenti

  1. Antò
    17 dicembre 2012 • 12:05

    per questo motivo voterò M5S … (sempre se riescono a presentare le liste entro febbraio)

  2. davide
    17 dicembre 2012 • 15:49

    dobbiamo astenerci in massa dal voto…
    m5s è uguale a tutti gli altri e non è la soluzione…

    lelamedispadaccinonero.blogspot.it

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