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Tutti in guerra, contro l’Isis (anzi, no: contro la Russia)

Scritto il 12/12/15 • nella Categoria: segnalazioni Condividi Tweet

Fingono, ancora una volta, di contrastare l’Isis. Ma l’unico vero obiettivo da colpire è la Russia. Per questo, il gioco si sta facendo pericoloso. Ne è convinto Maurizio Blondet, secondo cui l’improvviso attivismo militare occidentale in Siria ha il solo scopo di proteggere “Daesh” e i suoi sponsor, cominciando dalla Turchia, e ostacolare l’offensiva di Mosca che ha costretto in ritirata le truppe del Califfo. Di fatto, stiamo andando «alla guerra a passi da gigante», ma si tratta di un «gigante demente», che dopo l’atto di pirateria di Ankara – l’abbattimento del Sukhoi russo – ha deciso di schierare batterie di Patriot al confine tra Turchia e Siria, «come voleva Erdogan (e non aveva finora ottenuto)». Peggio: la Nato vuole inglobare «il microscopico Montenegro (630 mila abitanti)» e lo coinvolge in esercitazioni militari in Ucraina col regime di Kiev, a cui ha già fornito armi letali. Dal canto loro, gli ucraini si offrono di “aiutare la Turchia” con invio di «mais, girasole e petrolio», mentre la Francia si eclissa dietro gli Usa e si prepara a schierarsi con Germania e Gran Bretagna, pronte a effettuare, in Siria, bombardamenti non concertati con Mosca (contro cui Bruxelles, intanto, decide di protrarre le sanzioni).
«Cameron – scrive Blondet – ha ottenuto dal suo parlamento il via a “bombardare le basi Isis” in Siria e lo fa senza coordinarsi con i russi. In pratica, un atto di ostilità». E la Ue ha deciso («a porte chiuse, senza consultare i parlamenti per volontà di Angela Merkel»), di prolungare le sanzioni contro Mosca. «Che cosa precisamente la Ue rimproveri alla Russia, non si sa più». Una cosa è evidente: «E’ la Nato a determinare totalmente la politica estera della Ue», commenta “Deutsche Wirtschaft Nachrichten”. Berlino s’impegna per la prima volta a mandare i suoi Tornado a bombardare la Siria, «ormai chiaramente una operazione occidentale per ostacolare la vittoria russa contro l’Isis», anche se dei 93 Tornado che aveva in origine acquistato ne restano operativi solo 29, «aerei vecchi anche di 34 anni, considerati obsoleti». Dei 68 Eurofighter più moderni, continua Blondet, ne restano operativi appena 37. «Però anche Berlino ha annunciato che bombarderà “senza coordinarsi con la Russia”». Conclusione: «La miserabile debolezza con cui gli europei si prestano a queste dementi provocazioni anti-Putin è dimostrata dal fatto che da quando Mosca ha posizionato gli S-400 per contrastare gli aerei turchi, la francese Charles De Gaulle ha smesso di “bombardare l’Isis”».
Sono trascorsi almeno otto o nove giorni senza incursioni sulla Siria: senza il permesso di Assad, lo stesso Hollande (che aveva promesso una “risposta spietata” dopo gli attentati di Parigi) non osa rischiare la sua unica portaerei, scrive Blondet. «Per giorni, anzi, la Charles De Gaulle è stata introvabile. Poi si è scoperto che aveva lasciato il Mediterraneo orientale per “rifugiarsi dietro i Patriots Usa in Turchia”». Così Erdogan, «a cui non par vero di trovare ogni giorno più membri della Nato coinvolti nella sua sporca guerra», ha subito consentito ai caccia francesi di andare a “bombardare l’Isis” (e cioè intralciare i russi) dalla base turca di Incirlik. «Insomma tutto l’Occidente, in perfetta malafede, è schierato a dar ragione ad Erdogan e a sostenere di fatto Daesh che cede sotto i colpi russi». Secondo Blondet, il numero delle provocazioni è ormai troppo elevato, per non vedere una volontà precisa. In più, «emerge che quando gli F-16 turchi abbatterono il Sukhoi, erano appoggiati da F-16 americani come deterrente per una rappresaglia russa». Se è vero, «significa che Obama non ha alcuno scrupolo a cominciare un conflitto diretto con Mosca», ha commentato Michael Jabara Carley, docente di politica internazionale alll’Università di Montreal.
L’ultima provocazione, per il momento, è forse la più inquietante: «Due sommergibili turchi (Dolunay e Burakreis), scortati dall’incrociatore americano Uss Carney che porta missili balistici Aegis, stanno tallonando la nave da guerra Moskva, armata di missili S-300, al largo di Cipro, in acque internazionali». La cosa è allarmante, sostiene Blondet, perché può essere il preludio alla ritorsione più temuta da Mosca fin dai tempi degli Zar: che la Turchia chiuda alla navigazione russa il Bosforo e i Dardanelli. Il premier turco Davutoglu ha minacciato: «Anche la Russia ha da molto da perdere», da eventuali contro-sanzioni. Se Erdogan chiudesse gli stretti, violerebbe la convenzione internazionale di Montreux, sulla libertà di navigazione, che risale al 1936. In quale sede potrebbe protestare, Mosca? L’Onu? L’Europa? La chiusura degli Stretti renderebbe arduo l’impegno militare russo in Siria. Una trappola pericolosa, secondo Blondet: ricorda le sanzioni con cui Roosevelt lasciò il Giappone con riserve di petrolio per soli 8 mesi, spingendolo in guerra: «E fu l’attesa, auspicata, desideratissima Pearl Harbor».

Fingono, ancora una volta, di contrastare l’Isis. Ma l’unico vero obiettivo da colpire è la Russia. Per questo, il gioco si sta facendo pericoloso. Ne è convinto Maurizio Blondet, secondo cui l’improvviso attivismo militare occidentale in Siria ha il solo scopo di proteggere “Daesh” e i suoi sponsor, cominciando dalla Turchia, e ostacolare l’offensiva di Mosca che ha costretto in ritirata le truppe del Califfo. Di fatto, stiamo andando «alla guerra a passi da gigante», ma si tratta di un «gigante demente», che dopo l’atto di pirateria di Ankara – l’abbattimento del Sukhoi russo – ha deciso di schierare batterie di Patriot al confine tra Turchia e Siria, «come voleva Erdogan (e non aveva finora ottenuto)». Peggio: la Nato vuole inglobare «il microscopico Montenegro (630 mila abitanti)» e lo coinvolge in esercitazioni militari in Ucraina col regime di Kiev, a cui ha già fornito armi letali. Dal canto loro, gli ucraini si offrono di “aiutare la Turchia” con invio di «mais, girasole e petrolio», mentre la Francia si eclissa dietro gli Usa e si prepara a schierarsi con Germania e Gran Bretagna, pronte a effettuare, in Siria, bombardamenti non concertati con Mosca (contro cui Bruxelles, intanto, decide di protrarre le sanzioni).

«Cameron – scrive Blondet – ha ottenuto dal suo parlamento il via a “bombardare le basi Isis” in Siria e lo fa senza coordinarsi con i russi. In pratica, un atto di ostilità». E la Ue ha deciso («a porte chiuse, senza consultare i parlamenti per volontà di Obama e ErdoganAngela Merkel»), di prolungare le sanzioni contro Mosca. «Che cosa precisamente la Ue rimproveri alla Russia, non si sa più». Una cosa è evidente: «E’ la Nato a determinare totalmente la politica estera della Ue», commenta “Deutsche Wirtschaft Nachrichten”. Berlino s’impegna per la prima volta a mandare i suoi Tornado a bombardare la Siria, «ormai chiaramente una operazione occidentale per ostacolare la vittoria russa contro l’Isis», anche se dei 93 Tornado che aveva in origine acquistato ne restano operativi solo 29, «aerei vecchi anche di 34 anni, considerati obsoleti». Dei 68 Eurofighter più moderni, continua Blondet, ne restano operativi appena 37. «Però anche Berlino ha annunciato che bombarderà “senza coordinarsi con la Russia”». Conclusione: «La miserabile debolezza con cui gli europei si prestano a queste dementi provocazioni anti-Putin è dimostrata dal fatto che da quando Mosca ha posizionato gli S-400 per contrastare gli aerei turchi, la francese Charles De Gaulle ha smesso di “bombardare l’Isis”».

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Tag: Aegis, Ahmet Davutoglu, Angela Merkel, Ankara, attentati, Barack Obama, Bashar Assad, bombardamenti, Bosforo, Bruxelles, Burakreis, Califfato, Canada, Charles De Gaulle, Cipro, Daesh, Dardanelli, David Cameron, Deutsche Wirtschaft Nachrichten, Dolunay, Eurofighter, F-16, Francia, François Hollande, Franlin Delano Roosevelt, Germania, Giappone, Gran Bretagna, guerra, Incirlik, Isis, Kiev, libertà, mais, malafede, Maurizio Blondet, Mediterraneo, Michael Jabara Carley, minaccia, missili, Montenegro, Montreal, Montreux, Mosca, Moskva, Nato, navigazione, Occidente, Onu, parigi, Patriot, Pearl Harbor, pericolo, petrolio, pirateria, portaerei, provocazioni, Recep Tayyp Erdogan, Russia, S-300, S-400, seconda guerra mondiale, Siria, sommergibili, strage, Su-24, Sukhoi, terrorismo, Tornado, Turchia, Ucraina, Ue, Unione Europea, università, Usa, Uss Carney, Vladimir Putin, Zar

2 Commenti

  1. Idea3online
    13 dicembre 2015 • 03:03

    Se siamo diretti nel periodo profetico di Daniele 11:29,30 la Russia non verrà fermata, ma continuerà ad essere seconda potenza per altri ed altri decenni. Tutto dipende se siamo diretti in quel punto, e se lo siamo siamo dentro l’Apocalisse tra i primi sigilli.

    Nel 2003 George W. Bush annuncia alla nazione e al mondo l’inizio delle operazioni militari. L’Europa si divide sul conflitto e gli americani procedono sostenuti da Gran Bretagna, Polonia, Italia e Spagna.
    Francia, Germania e Russia contestano la decisione di Bush.
    http://www.margheritacampaniolo.it/nel_2003.htm

    2003(Iraq)-2011(Libia)-2012-2015(Tentativi falliti in Iran e Siria). Non considerando le Primavere Europee ed Arabe che si sono susseguite. Dopo il crollo dell’URSS, o letargo, l’Orso Russo si è svegliato nel 2015. Tutto iniziò dopo il crollo dell’URSS, non dimentichiamo che gli ZAR erano stati azzerati 100 anni fa, l’URSS subì un nuovo arresto nel 1991, ed ancora dal 2014 viene sanzionata con l’obiettivo di indebolirla. Nel 2014 la Russia recupera la Crimea, nel 2015 si riconferma Seconda Potenza in Siria e nel Mondo.

    Per concludere non serve essere complottista per capire quali sono i due blocchi in guerra, ma è tutto sotto i nostri occhi, certo sono bravi a spezzare la realtà in piccoli pezzi come fossero componenti di un puzzle. E’ responsabilità di ognuno applicarsi e mettere ordine tra i pezzi della realtà intorno a noi.

    Al contrario non abbiamo certezza ad interpretare:

    la tetrade lunare del
    2003-2004
    oppure la tetrade lunare del
    2014-2015

    Non abbiamo i mezzi per trarre delle conclusioni, ma come è indicato nell’articolo, queste tetradi nel 17 °, 18 ° e 19 ° secolo, non si sono verificate.

    http://www.diregiovani.it/rubriche/fotogallery/30140-eclissi-lunare-tetrade-luna-sangue-apocaliss.dg#sthash.9B7r8WOW.dpuf

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