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L’immigrazione: una vergogna, come la povertà da cui nasce

Scritto il 18/10/17 • nella Categoria: idee Condividi Tweet

Rassegnarsi all’immigrazione-fiume: sarà la nuova normalità che ci attende? Niente affatto: l’esodo dei migranti è innanzitutto «una vergogna, esattamente come la povertà che spinge milioni di persone a lasciare le loro case, in gran parte per colpa dei nostri politici» che hanno letteralmente spolpato il cosiddetto terzo mondo, in combutta con i dittatori locali. Parola di Gianfranco Carpeoro, romanziere e saggista, irritato dai toni della polemica nostrana sulla tragedia dell’emigrazione. Dietro agli sbarchi c’è una voragine morale, una mostruosa ingiustizia sottaciuta e oggi coperta dall’ipocrisia buonista dell’accoglienza, che spaccia l’esodo come un fatto naturale, fisiologico. La presidente della Camera, Laura Boldrini, dice addirittura che gli immigrati «sono l’elemento umano, l’avanguardia di questa globalizzazione». Sostiene che sono «l’avanguardia di uno stile di vita che presto sarà lo stile di vita per moltissimi di noi». Carpeoro replica con un linguaggio esplicito: «L’immigrazione esiste perché questo mondo se n’è fottuto, di creare sacche enormi di povertà e degrado. Quindi la Boldrini, che è una querula signora che parla senza analisi, si limita a fare sponda ad un certo diffuso pietismo contemporaneo».
Beninteso: «Io non sono favorevole all’idea di lasciar affondare i barconi nelle nostre acque», chiarisce Carpeoro, in diretta streaming con Fabio Frabetti di “Border Nights”. «Non sono favorevole a trattar male dei disperati, la cui unica colpa è quella di seguire solo la loro disperazione. E non sono neanche in grado – aggiunge – di ammettere come legittima una distinzione tra chi scappa per fame e chi scappa per guerra, perché la morte è morte: uno che muore di fame non è diverso da uno che muore di guerra». Fatta questa precisazione, continua Carpeoro, sarebbe meglio smetterla di affrontare il problema «senza capire che l’immigrazione è una vergogna, che va rimossa». Il guaio è a monte: «Non è colpa degli immigrati: è colpa degli Stati da cui vengono, degli Stati che hanno spogliato altri Stati, di un liberismo sfrenato che ha trattato gli esseri umani come se non contassero nulla». In altre parole: il problema va affrontato onestamente, alla radice, e quindi non dando per scontato che l’immigrazione «sarà sempre più frequente, come sento dire, che è un fenomeno di sistema, che l’immigrazione deve esserci e noi dobbiamo imparare a gestirla. No: io non la voglio, l’immigrazione».
Insiste Carpeoro: «Io voglio che la gente stia bene a casa sua, perché non glieli ho rubati io, loro soldi». Ovvero: «Non ho corrotto i loro governanti per fare i miei affari», magari fingendo di inviare aiuti, «soldi che poi sono finiti in altre cose». Perché rassegnarsi a quella che sono gli stessi migranti a vivere come una tragedia? «Io non voglio l’immigrazione, come non voglio la povertà». E niente pietismo, per favore: «Non voglio i preti che mi vengono a dire che la prima cosa è aiutare i poveri: la prima cosa è eliminare la povertà». Bisogna impegnarsi a «ridurla ai minimi termini», intervenendo alle radici del problema, «e non continuando a dire “eh, ma è ineluttabile, vi dovete abiutare”». Abituarsi a cosa? «Da un lato vai a dire agli africani che si devono abituare a morire, se non scappano, e dall’altro vai a dire agli italiani che devono accettare frotte di africani perché è giusto così, e il fenomeno non è reversibile». Carpeoro si ribella: «Io lo voglio rendere reversibile, il fenomeno. Penso che ci sia un modo. E penso che questi politici debbano cominciare a occuparsene, visto che non se ne sono occupati per quarant’anni».

Rassegnarsi all’immigrazione-fiume: sarà la nuova normalità che ci attende? Niente affatto: l’esodo dei migranti è innanzitutto «una vergogna, esattamente come la povertà che spinge milioni di persone a lasciare le loro case, in gran parte per colpa dei nostri politici» che hanno letteralmente spolpato il cosiddetto terzo mondo, in combutta con i dittatori locali. Parola di Gianfranco Carpeoro, romanziere e saggista, irritato dai toni della polemica nostrana sulla tragedia dell’emigrazione. Dietro agli sbarchi c’è una voragine morale, una mostruosa ingiustizia sottaciuta e oggi coperta dall’ipocrisia buonista dell’accoglienza, che spaccia l’esodo come un fatto naturale, fisiologico. La presidente della Camera, Laura Boldrini, dice addirittura che gli immigrati «sono l’elemento umano, l’avanguardia di questa globalizzazione». Sostiene che sono «l’avanguardia di uno stile di vita che presto sarà lo stile di vita per moltissimi di noi». Carpeoro replica con un linguaggio esplicito: «L’immigrazione esiste perché questo mondo se n’è fottuto, di creare sacche enormi di povertà e degrado. Quindi la Boldrini, che è una querula signora che parla senza analisi, si limita a fare sponda ad un certo diffuso pietismo contemporaneo».

Beninteso: «Io non sono favorevole all’idea di lasciar affondare i barconi nelle nostre acque», chiarisce Carpeoro, in diretta streaming con Fabio Frabetti di “Border Nights”. «Non sono favorevole a trattar male dei disperati, la cui unica colpa è quella Gianfranco Carpeorodi seguire solo la loro disperazione. E non sono neanche in grado – aggiunge – di ammettere come legittima una distinzione tra chi scappa per fame e chi scappa per guerra, perché la morte è morte: uno che muore di fame non è diverso da uno che muore di guerra». Fatta questa precisazione, continua Carpeoro, sarebbe meglio smetterla di affrontare il problema «senza capire che l’immigrazione è una vergogna, che va rimossa». Il guaio è a monte: «Non è colpa degli immigrati: è colpa degli Stati da cui vengono, degli Stati che hanno spogliato altri Stati, di un liberismo sfrenato che ha trattato gli esseri umani come se non contassero nulla». In altre parole: il problema va affrontato onestamente, alla radice, e quindi non dando per scontato che l’immigrazione «sarà sempre più frequente, come sento dire, che è un fenomeno di sistema, che l’immigrazione deve esserci e noi dobbiamo imparare a gestirla. No: io non la voglio, l’immigrazione».

Insiste Carpeoro: «Io voglio che la gente stia bene a casa sua, perché non glieli ho rubati io, i loro soldi». Ovvero: «Non ho corrotto i loro governanti per fare i miei affari», magari fingendo di inviare aiuti, «soldi che poi sono finiti in altre cose». Perché rassegnarsi a quella che sono gli stessi migranti a vivere come una tragedia? «Io non voglio l’immigrazione, come non voglio la povertà». E niente pietismo, per favore: «Non voglio i preti che mi vengono a dire che la prima cosa è aiutare i poveri: la prima cosa è eliminare la povertà». Bisogna impegnarsi a «ridurla ai minimi termini», intervenendo alle radici del problema, «e non continuando a dire “eh, ma è ineluttabile, vi dovete abiutare”». Abituarsi a cosa? «Da un lato vai a dire agli africani che si devono abituare a morire, se non scappano, e dall’altro vai a dire agli italiani che devono accettare frotte di africani perché è giusto così, e il fenomeno non è reversibile». Carpeoro si ribella: «Io lo voglio rendere reversibile, il fenomeno. Penso che ci sia un modo. E penso che questi politici debbano cominciare a occuparsene, visto che non se ne sono occupati per quarant’anni».

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17 Commenti

  1. Socrate
    18 ottobre 2017 • 07:12

    Carpeoro con questo suo articolo vuole far credere che l’immigrazione dall’Africa sia un fenomeno naturale e spontaneo ma non è affatto così, infatti è un fenomeno artificiale pilotato dalle elites occidentali che poi lo spacciano come fenomeno naturale e spontaneo, ben diverso!!

    Ecco qui delle smoking guns, arrivano!!

    A) http://www.lintellettualedissidente.it/economia/fenomenologia-del-migrante-economico/

    B) Fare click sulla sezione “commenta”, posta alla fine dell’articolo di cui sopra, per accedere ai miei 4 post in cui riporto fatti e non opinioni!!

    PS i mie 4 post sono quelli con la dicitura iniziale “FabFarn” e firmati Fabrice.

    C) Il riassunto dei fatti segnalati al punto b) , eccolo arriva!!

    In pratica, stringendo il succo, l’ONU si inventa la balla che per le popolazioni occidentali
    ( e non solo, include anche Russia e Giappone ) in declino demografico
    la soluzione è il rimpiazzamento con gente di altre razze e religioni
    proveneniente da altri continenti e guarda caso, che strana
    coincidenza, un ex ambasciatore americano in Africa, William Lacy Swing,
    è messo a capo da diversi anni della società “Organisation
    internationale pour les migrations” ( Oim ), legata alle Nazioni Unite
    di cui sopra, e con sede in Svizzera e un budget enorme, inoltre
    nell’Advisory Board dell’Oim di cui sopra ci sono anche
    Peter Sutherland ( già
    segnalati due significativi articoli su questo malefico puparo all’interno
    del mio 1 POST!!In breve, Peter Sutherland, irlandese, cattolico, Rappresentante Speciale ONU per le Migrazioni,Opus Dei, top mamager
    GoldmanSachs, membro della società paramassonica che va sotto il nome di
    “Gruppo Bilderberg”, è anche quello che disse alla Camera dei Lord chiaro e tondo che la missione della UE è quella di minare l’omogeneità nazionale degli stati membri perchè la UE deve diventare una società multietnica……….!!! ) e Maria
    Teresa Rojas, rappresentante dell’ immancabile Open society foundations
    del famigerato finanziere miliardario George Soros!!!

    Da notare che Russia e Giappone non ci sono stati a questo infame gioco sporco perchè:

    a) La Russia è sovranista e non globalista come invece gli USA che sono il principale sponsor di un folle progetto del genere!!

    b) Il Giappone è il N 1 al mondo come detentore di titoli del debito
    pubblico americano, ha recentemente sorpassato la Cina che è diventata N
    2 al mondo e quindi se Washington gli dice ai giapponesi che devono
    diventare un melting pot come lo sono gli americani, i giapponesi gli
    rispondono con il gesto del dito in cu…. come minimo!!

    Cordiali saluti.

    Fabrice

    PS ma d’altronde se uno va a vedere l’origine storica delle ONG, si accorge subito che sono state ideate come strumenti per infierire senza sparare un colpo…!! Magari in un prossimo post segnalo un articolo interessante a riguardo!!

  2. desiderio
    18 ottobre 2017 • 09:26

    Quel che dice il Carpeoro è anche giusto, ma nell’attuale emergenza suona astratto, superfluo. Non in assoluto, ma proprio nella contingenza attuale, mi ha l’aria di una delle ciance retoriche abituali in lui.
    Che fare? This is (now) the (main) problem. L’unico che sa cosa NON fare è l’ennesimo dei nostri governicchi, che li lascia venire a frotte, a ondate quotidiane.
    D’altronde in un’indifferenza generale capace di muovere solo mugugni e ciance.
    Meglio lambiccarsi il cervello su tutti i possibili inciuci (e in realtà di possibili ce ne sono infiniti… siamo in Cialtronia!) del governo prossimo-venturo. Qui sì che gli italioti spremono tutto il loro acume ribobolaio.
    Intanto il sottoscritto si stupisce che tanta gente (dei veri Don Ferranti in sporogenesi, con le palle quadre in politica… leggete Manzoni una buona volta!!) non avrebbe nulla da ridire se l’esercito spagnolo occupasse la Catalogna ..
    (la solfa congiunta main+mean stream: gli indipendentisti catalani sono irresponsabili banditi ecc. ecc… che però- aggiungo io – non vogliono invadere nessuno)
    …mentre avrebbe molto da cianciare già solo se si passasse a proteggere con qualche dispositivo militare i propri confini nazionali, di fronte a una palese e manipolata invasione aliena, che rinnova gli stanziamenti dei barbari entro i confini dell’Impero Romano.
    Non sto proponendo di bombardare dei miserabili in mezzo al mare. Ma non si può fare quel che fa l’Australia? o l’Austria, per non andar lontano? La quale blocca i suoi confini con noi, moltiplicando, per noi, l’effetto-serra. L’Austria non è un paese sul mare, d’accordo…. ma la capacità della nostra marina militare, in opera di dissuasione, è inferiore anche a quella mostrata nella seconda guerra mondiale? E’ capace solo di riciclare le navi da guerra in navi onerarie che li vanno a raccattare? Allora siam messi proprio bene!
    Il VERO guaio è che non solo i nostri governicchi promuovono l’invasione, ma la massa del nostro popolicchio, visto come reagisce, si dimostra sostanzialmente d’accordo.
    Allora, italioti, rassegnatevi, …rassegnamoci, a sparire.

  3. seneca
    18 ottobre 2017 • 11:02

    L’Italia era una grande potenza industriale ma ha deciso di non esserlo più. E’ evidente che senza progresso economico non v’è alcuna evoluzione sociale, culturale, politica. L’italia non farà mai ciò che l’Australia – e tutti gli altri paesi europei, con eccezione della Grecia ch’è più o meno come noi – poiché, ormai, l’unico modo rapido di gestire risorse (modeste) è quello di fotterle all’erario. Pertanto, l’impoverimento del nostro Paese è ben visto dagli altri soci UE ed indefessamente perseguito dai capo-lista che si prendono i nostri voti, ogni tanto. Non c’è speranza, no!
    Carpeoro non si rende conto d’esser rimasto indietro: ora è l’Italia la colonia da destabilizzare dall’interno e depredare dall’esterno. Tra un po’ diverranno – le nostre spiagge – colonie estive per i figli della lupa e… dei lupi.

  4. seneca
    18 ottobre 2017 • 19:39

    Sono d’accordo con lei, in parte (mi scusi se mi sono espresso male per necessaria sintesi). E’ evidente che le navi di pattugliamento costerebbero meno del servizio che svolgono ora, ma il punto è sempre politico: quindi economico. Già all’epoca della buonanima di Andreatta, si decise che la politica italiana non doveva porre le mani sull’industria. Di lì s’avviò la fase parossistica del declino, legga pure: impoverimento. Tutto si è declinato in questa forma, di pecorismo insomma. Allora, si figuri se potremmo mai sognarci di mostrare il benché minimo armamento, gli infermieri devono fare gli equipaggi della Marina Militare, che altro?
    In compenso, visto che su questo versante siamo bravi, dalla UE ci lasciano lisciare il pelo al contrario dai vari Renzi, Gentiloni, Monti, Letta e solo la Provvidenza sa quali altri sciroccati dovrà sorbirsi l’Italia. Ancora oggi, il nobile romano che siede a Palazzo Chigi dice: più Europa!

    Ps
    Pensi alla Francia, ad esempio, e come differisce da noi sull’uso politico (d’interesse economico quindi) delle sue forze armate.

  5. Christian
    18 ottobre 2017 • 20:24

    Aggiungo che concordo con il Sig. desiderio, sul fatto che questo Paese è ahimè diventato “Repubblica di Cialtronia”. E anche da noi la situazione è gravissima ed esplosiva, e se non si inverte immediatamente la rotta, tra pochissimi anni questo sarà un Paese da terzo mondo.

  6. Socrate
    3 novembre 2017 • 08:34

    Settembre 2011

    “Africa: la crescita economica dei piccoli leoni”

    https://ilglobalista.wordpress.com/2011/09/14/africa-la-crescita-economica-dei-piccoli-leoni/

    A ulteriore dimostrazione che l’immigrazione dall’Africa nella UE è pilotata dalle elites occidentali ( UE e USA) per:

    a) indebolire le popolazioni autoctone europee così diventano ancora meno reattive, solo una massa di servi e consumatori.

    b) nello stesso tempo indebolire le potenzialità del continente africano e la sua partnership con la Cina.

    Insomma, prendeno due piccioni con una fava, mica scemi!!

    Oddio tanto furbi non sono perchè giocano molto sporco nel senso che poi il gioco ancora più sporco le elites occidentali lo fanno pilotando i media mainstream ( Tv e giornaloni che vanno per la maggiore ) per raccontare alla gente balle sull’immigrazione e lo fanno h 24, un lavaggio di cervello continuo!!

    Saluti.

    Fabrice

  7. Socrate
    2 dicembre 2017 • 09:34

    A proposito del PS del mio primo post:

    “PS ma d’altronde se uno va a vedere l’origine storica delle ONG, si accorge subito che sono state ideate come strumenti per infierire senza sparare un colpo…!! Magari in un prossimo post segnalo un articolo interessante a riguardo!!”

    Ecco mantenuta la promessa, anche se in ritardo, pardon, eccola arriva!!

    ONG Origine, Born in and Made by USA

    http://www.badiale-tringali.it/2017/08/lorigine-delle-ong.html?m=1

    Saluti.

    Fabrice

    PS ma che strane coincidenze…..!!

  8. Socrate
    19 dicembre 2017 • 09:43

    A conferma di quanto dicevo nel mio primo post , eccolo arriva!!

    It’s time to face the truth. We cannot and will never be able to stop migration,” writes EU Commissioner for Migration Dimitris Avramopoulos, in a piece for POLITICO, published Monday entitled, “Europe’s Migrants Are Here to Stay”.

    In it, the Eurocrat wrote “human mobility will increasingly define the 21st century”, and that mass migration is an issue Brussels has committed Europe to “for the long haul”, stating: “Migration is deeply intertwined with our policies on economics, trade, education and employment — to name just a few.”

    At the end of the day, we all need to be ready to accept migration, mobility and diversity as the new norm and tailor our policies accordingly. The only way to make our asylum and migration policies future-proof, is to collectively change our way of thinking first.

    Per articolo completo:

    “Europe’s migrants are here to stay

    It’s time to start crafting our policies accordingly”

    by Dimitris Avramopoulos , European commissioner for migration, home affairs and citizenship.

    https://www.politico.eu/article/europe-migration-migrants-are-here-to-stay-refugee-crisis/

    Saluti.

    Fabrice

  9. Socrate
    5 maggio 2018 • 17:41

    A ulteriore conferma di quanto dicevo nel mio primo post , eccolo arriva!!

    Tornando alla demografia, noi abbiamo bisogno di migranti nel nostro paese, alla condizione che non susciti pericolo e problemi nel nostro paese”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni durante la sua conferenza a Genova.

    Fonte: http://www.ilgiornale.it/video/politica/immigrazione-gentiloni-litalia-ha-bisogno-migranti-1522538.html

    Detto da uno come lui che aveva tutte le possibilità economiche di fare figli e non li ha fatti e ne ne ha adottati ed è pure compare di George Soros e allora questa sua dichiarazione è ridicola per usare un eufemismo, a dimostrazione della sua mala fede totale!!!!

    Saluti.

    Fabrice

  10. desiderio
    18 ottobre 2017 • 16:44

    Mi scusi, ma non afferro bene…. Non capisco che relazione ci sia tra il nostro impoverimento progressivo e la presunta impossibilità di disporre qualche manipolo di “forze armate” a protezione dei confini. Tra l’altro GPS, satelliti e quant’altro semplificherebbero il problema.
    Forse le navi ci costerebbero più di quel che ci costano per andarli a raccattare? O più di quel che costa l’ “accoglienza”? (dicono 4 miliardi l’anno, pagati ovviamente dalle tasse degli impoveriti). Non credo.
    IN QUESTO CASO il problema mi pare in prima istanza politico, non economico. Quindi è tutt’altro quel che ci sta sotto. Se però Lei vuol dire che altre potenze hanno la forza di imporre all’Italia l’invasione colorata, è un altro discorso. Ma anche qui, a meno che non venga in chiara luce che cosa ci diano in cambio per ricattarci, e a chi, e in che modo ci ricattino, e quale sia la forza oggettiva dei loro ricatti economici, il problema rimane, prima di tutto, politico.
    Lei cita la Grecia: è un mansueto colabrodo migratorio che sopravvive di vita grama, NONOSTANTE la sua mansuetudine davanti al mondialismo dei potenti. Ma se chiudesse le frontiere alla migrazione potrebbero impedirglielo solo con un’occupazione militare. Altrimenti di fame non morirebbe… soluzioni per sopravvivere non le mancherebbero. Ma chi ha i coglioni di rischiare? Tsipras? Questo è il problema!

  11. Christian
    18 ottobre 2017 • 20:09

    Guardi Sig. desiderio, per quanto riguarda la Grecia, le posso assicurare senza ombra di dubbio, che nel caso Atene dovesse chiudere tutte le sue frontiere terrestri e marittime contro il volere di Bruxelles, all’Unione Europea non sarebbe affatto necessario intervenire con la forza militare. Sarebbe pienamente sufficiente la pressione economica, monetaria, ma sopratutto finanziaria a mettere in men che non si dica in ginocchio la Grecia, che a quel punto si che farebbe la fame. Già allo stato attuale in Grecia sono comuni scene quotidiane di ragazzi e bambini che a scuola svengono o gli vengono a mancare la forze perchè le loro famiglie non hanno di chè per poterli sfamare. Io sono stato ad Atene recentemente, e la maggior parte degli alberi in molte zone della città sono scomparsi, e mi hanno detto che era successo perchè molti tagliarono gli alberi per usarli come fonte di riscaldamento durante l’inverno. Mi creda, la Grecia già oggi è in uno stato tipo servitù della gleba, e la situazione è gravissima. All’UE basterebbe usare leve di tipo economico/monetarie/finanziarie, se volesse, per mettere definitivamente in ginocchio Atene. Sul fatto che poi l’impoverimento economico e industriale italiano sia ben visto in certi ambienti dell’UE non è certo una novità, in primis da Gran Bretagna, Francia e Germania, sopratutto la Germania, che fino al 2000 prima dell’introduzione dell’euro era uno degli ultimi Paesi d’Europa in quanto a produzione industriale, mentre l’Italia era la PRIMA POTENZA INDUSTRIALE D’EUROPA. Nonostante molti continuino a smenarmela, devono capire che il grosso dell’economia e del PIL di un Paese non la fanno le grandi industrie o le multinazionali, ma le piccole/medie imprese; in Italia le PMI sono più del 95% del totale, e noi con la nostra “liretta” avevamo un tessuto industriale potentissimo, avevamo più del doppio di PMI della Germania, oltre al fatto che è riconosciuto che all’epoca le nostre PMI erano le più creative e intraprendenti del continente. I problemi veri sono essenzialmente tre: 1) diffusa ignoranza e pressapochismo di grandissima parte della popolazione, riguardo la struttura economica dell’eurozona, dell’UE e dei suoi meccanismi, e delle sue origini. 2) Euro: sostituito alla Lira, ci ha tolto completamente la sovranità monetaria, che è la funzione PRIMARIA e VITALE di uno Stato. Con l’Euro non abbiamo più la possibilità di impostare politiche adatte per far fronte ai gravissimi problemi odierni, con la Lira invece avevamo tecnicamente questa possibilità. 3) Fattore politico: siamo totalmente dominati da un sistema politico che oltre ad essere totalmente marcio e corrotto, è espressione di poteri globalisti (anti-nazionali), ed espressione degli ambienti dell’UE; Mario Monti se lo lasciò scappare durante una sua intervista: “I passi avanti dell’Europa, sono per definizione cessioni di parti delle sovranità nazionali, ad organismi sovranazionali” (organismi diretti del tutto da personaggi dell’elitè industriale/bancaria, mai votati ed eletti da NESSUNO, e totalmente anti-popolari).

    Non è un segreto poi, come l’invasione pilotata dei Paesi d’Europa, non sia ne spontanea ne naturale come insistono a dipingerla i media mainstream, ma si tratta di operazioni finanziate e pilotate da personaggi (Soros è uno di quelli e il più noto) ed ambienti globalisti, che hanno come obiettivo primario la cessazione dell’esistenza degli Stati-Nazione, a favore di organismi sovranazionali totalmente anti-democratici e anti-popolari. Dovrebbe leggere “Pan-Europa – Un grande progetto per l’Europa unita”, un libro di Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi, niente di meno che il Padre fondatore ideologico dell’Unione Europea, e primo ad aver proposto il progetto di un Europa unita dove le nazioni lasciassero il posto ad un organismo sovranazionale, e dove vi è esplicitamente riportato di come egli teorizzi la nascita di un nuovo popolo europeo, omogeneo, meticcio, nato dalla fusione di razze africane e asiatiche con quelle native europee, e alla dissoluzione di queste ultime e delle loro tradizioni: usi, costimi, e religioni. Letteralmente riporto a proposito: “condizione necessaria per la creazione di una massa informe, meticciata, FACILEMENTE ADDOMESTICABILE E MANIPOLABILE, POICHE’ PRIVA DI IDENTITA’ COMUNE E SPIRITO DI PATRIA”, e ancora: “Una nuova razza capace di affermare il predominio incontrastato di una nuova elitè di dominatori, che l’autore individua nella razza ebraica” (più corretto sarebbe dire sionismo). Per Kalergi era dunque necessario: “incrociare i popoli europei con razze asiatiche e africane, per creare un gregge multietnico uniforme, senza qualità e facilmente dominabile dall’elitè di potere”. Ma c’è di più: l’autore e politico austriaco (Kalergi) individua oltre a questa nuova razza uniforme di domintati, anche la “classe eletta” alla quale spetterà tiranneggiare; Kalergi infatti afferma: “il giudaismo è il seno dal quale sorge una nuova aristocrazia europea”.

    Kalergi, uno dei padri fondatori dell’ideologia dell’attuale Unione Europea, ed è stato attentamente studiato e messo in pratica ciò che scriveva, così come allo stesso tempo è stato attentamente studiato ciò che scriveva François Perroux, professore al Collège de France, insegnante presso l’Università di Lione (dal 1928 al 1937) e l’Università di Parigi (dal 1935 al 1955) e che fondò l’Institut de Sciences Economiques Appliquées nel 1944, oltre ad essere l’ideatore della teoria dei poli di sviluppo, e amico stretto di molti dei personaggi che diedero vita all’unione Europea. Egli, sempre per arrivare ad una Europa “unita”, senza Stati-Nazione di mezzo, ebbe a dire letteralmente: “Si toglie agli Stati la loro moneta, si toglie agli Stati la possibilità di spendere per il bene pubblico, li si ditrugge”. Questo è ciò che è successo e i risultati disastrosi sono sotto gli occhi di tutti.

  12. Christian
    18 ottobre 2017 • 20:18

    Concordo. Mi trovo d’accordo anche con il suo commento delle 11:02.

  13. desiderio
    19 ottobre 2017 • 09:12

    Lei dice cose sensate e concordo su molto di quel che dice. Però non riesco del tutto a deresponsabilizzare questo popolo e i suoi governicchi, che sarebbero sempre e solo schiavi di forza maggiore. La Grecia potrebbe essere messa ancor più in ginocchio, e sono d’accordo. A quel punto dovrebbe trovare altre alternative. E continuo a credere che le troverebbe, per quanto dolorose. Chissà se i cinesi, che hanno il Pireo, darebbero una mano! In fondo nessun paese è mai morto neppure a seguito di catastrofi belliche. Si è costretti a sopravvivere. Né adesso muore l’Ungheria, la cui potenza economica è inferiore a quella dell’Italia ma la cui dignità politica è molto maggiore, e nel suo piccolo tiene testa alla dittatura UE; né muore la Serbia, perché immagino che ha trovato i russi che le danno una mano, né muore l’Austria, che non ha sbocchi sul mare ma sta irritando l’UE che la minaccia a vanvera, soprattutto tramite il suo burbero e onnipotente vicino, germanofono come lei. E cosa dovrebbe fare la Catalogna, se riuscisse a proclamar l’indipendenza? Suicidarsi subito dopo? O Lei pensa che non troverebbe alternative economiche? Certo in un’epoca di transizione dovrebbe pagare un prezzo. Ma non sono così stupidi da non saperlo. Gli è che son paesi disposti a pagarlo, un certo prezzo, per la loro dignità; e la politica, che è pur sempre l’arte del possibile, mette in conto, da loro, anche questo aspetto. Quella dignità che a noi, come nazione, manca totalmente.. da sempre. Siam solo buoni di frignare.

  14. seneca
    19 ottobre 2017 • 09:17

    Cioè lei è convinto che dietro lo sfascio europeo – sfascio poiché anche per i Paesi che ora traggono profitto dallo stato delle cose possiamo affermare che non esista un equilibrio solido; ci vuole poco a che la mammella non si lasci più suggere – ci sia una regia più o meno occulta? In altre parole: fa tali individui così intelligenti e lungimiranti?
    O non potremmo più facilmente affermare che tutto ciò sia una circostanza, non dico fortuita, ma caduta sul capo per manifesta incapacità di alcune classi dirigenti rispetto a altre? Non a caso il tutto s’è manifestato a partire dal giorno in cui sono stati eliminati i partiti, e quindi la formazione, l’esperienza, la capacità d’analisi e di proposta. Considerando pure che il sud-est asiatico, molto più arzillo della vecchia Europa e produttivo, manco si sogna di implementare la moneta comune e la legiferazione ossessivo-compulsiva.

    Quanto alla calca meticcia che s’affaccia: è vero. Ma altrettanto vero è che addomesticare e rendere “servizievole” una popolazione bastarda mi sembra contraddizione in termini. Io non li vedo tanto docili gli islamici, né un loro (naturale) tentativo d’islamizzazione. Peraltro già rinvenibile in London-istan.

  15. Socrate
    1 novembre 2017 • 18:44

    @Christian

    A proposito del “Piano Kalergi”, eccolo arriva!!

    http://www.ilprimatonazionale.it/cultura/piano-kalergi-38849/

    Ciao! Fabrice

    1PS ottimo intervento il tuo, complimenti!!!

    2PS nel link di cui sopra, i quattro post verso la fine con la dicitura iniziale “FabFarn” e firmati Fabrice sono i miei, segnalano il fatto che il “Piano Kalergi” non è andato così male….!!

  16. Socrate
    24 ottobre 2017 • 09:30

    Utile integrazione a ulteriore conferma di quello ho scritto nel post precedente, eccolo arriva!!

    “Western establishments are opting for a full population replacement to keep the ball rolling ”

    https://gefira.org/en/2017/06/28/western-establishments-are-opting-for-a-full-population-replacement-to-keep-the-ball-rolling/

    Cordiali saluti.

    Fabrice

  17. Socrate
    24 ottobre 2017 • 09:40

    Altra utile integrazione, eccola arriva!!

    http://www.zerohedge.com/news/2017-10-23/italian-migration-crisis-big-picture

    Cordiali saluti.

    Fabrice

    PS da notare il seguente passaggio:

    GG: What I mean is that the French and the British are officially our “partners” but in reality they are acting very much against Italy’s interests in Libya. In fact, let me say, quite openly, that France and the UK are currently our worst enemies in Libya.

    GE: Why?

    GG: They simply will continue to operate, covertly or not so covertly, in order to make sure that Italy doesn’t have a leading role in Libya. It’s as simple as that. After all, the UK, France and the US knew all too well that the removal of Qaddafi in 2011 was a direct blow to Italy’s numerous interests in Libya, given the strengthened that the Italian government had under Berlusconi.

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