Soros, 18 miliardi a Open Society: nuovo colpo in arrivo?
Scritto il 21/10/17 • nella Categoria:
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George Soros ha “donato” 18 miliardi di dollari alla Open Society Foundation, facendo registrare una cifra record per una donazione ad un ente di diritto privato. Il trasferimento di questo ingente quantitativo di denaro sarebbe avvenuto negli anni passati. La notizia, però, è stata ripresa solo ieri dai quotidiani. Il “Wall Street Journal”, al riguardo, ha parlato di “Instant Giant”. Alcuni, ancora, mettono in evidenza come più che di una “donazione” si possa parlare di un “trasferimento di denaro”. L’Open Society Foundation, lo strumento che Soros ha utilizzato per le sue iniziative “filantropiche”, diverrebbe così un vero e proprio gigante della “beneficenza”, ma questo ente, in realtà, è anche il cavallo di Troia che Soros mette puntualmente in moto per le sue campagne progressiste e per orientare mediante i finanziamenti la politica americana e non. Alcuni quotidiani stanno inserendo questa notizia all’interno di una narrativa che vedrebbe Geroge Soros contrapposto a Bill Gates in una sfida tra titani nel campo della “filantropia”. Secondo questo articolo, poi, i 18 milardi di dollari donati da Soros corrisponderebbero all’80% del suo patrimonio totale. Un moto di bontà giunto durante la terza età oppure l’avvio di una campagna spietata sui temi cari al magnate ungherese?
Per “Bloomberg”, semplicemente, il gesto sarebbe nato dalla necessità di pagare meno tasse sui gestori degli hedge fund negli Stati Uniti. “Bretibart News”, il portale dell’Alt-Right americana, ha sottolineato, nel riportare la notizia, che Soros è coinvolto, tra le varie campagne più attuali, in azioni contrastanti l’attuale governo israeliano, nel promuovere l’integrazione e l’arrivo dei migranti e in alcune promozioni di campagne pro-aborto in Irlanda. “Breitbart”, ovviamente, si riferisce a Soros come a un influencer che starebbe contribuendo all’invasione islamica dell’Occidente. Il sospetto, per l’Alt-Right e per quanti hanno messo in evidenza le attività di Soros in questi anni, è che il magnate si prepari per mezzo di questo maxifinanziamento ad operare con forza nel campo della geopolitica e in quello degli equilibri economico-finanziari mondo. Leggere le prossime mosse, in questo senso, potrebbe risultare decisivo. Un obiettivo possibile è certamente Donald Trump, contro la cui presidenza Soros ha già scommesso.
Oltre ad aver finanziato la campagna elettorale di Hilary Clinton, infatti, il fondatore della Open Society aveva scommesso un miliardo di dollari sul fatto che Trump non vincesse le elezioni presidenziali. Sappiamo com’è andata a finire. Ultimamente, poi, il nome del magnate che ha adottato gli Stati Uniti come seconda patria era stato citato dal quotidiano spagnolo “La Vanguardia” in relazione alla Catalogna. L’Open Society Foundationc ha finanziato con 27.049 dollari il consiglio per la diplomazia pubblica della Catalogna. Indirettamente, quindi, il miliardario avrebbe avuto un ruolo anche nella partita per l’indipendenza catalana. Il fine del maxifinanziamento potrebbe essere quello di allargare ancor di più la sua influenza nel mondo. La fondazione avrebbe dichiarato, tuttavia, di non essere intenzionata ad espandersi nell’immediato. L’Open Society, del resto, è già operativa in 120 nazioni del mondo. Se questo denaro dovesse servire per cercare di modificare indirettamente gli equilibri globali, per sostenere ancor di più l’arrivo dei migranti in Occidente e per sponsorizzare la causa gender e quella favorevole all’aborto, si scoprirà solo nel tempo. Di certo c’è che Soros pare intenzionato a mettere nuovamente mano al portafoglio.
(Francesco Boezi, “Quegli strani giri di soldi di Soros: sta preparando un nuovo colpo?”, dal “Giornale” del 19 ottobre 2017).
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Questo tizio, definito “magnate”, deve avere forti legami con la FED o altre Banche Centrali Nazionali d’Emissione e, forse, ne detiene il controllo almeno in parte. Altrimenti non si spiegherebbe come faccia ad avere tali cifre a disposizione, quantità troppo elevate anche per i migliori speculatori finanziari sulla faccia di questa terra. Un individuo del genere è invece in grado di controllarli i mercati, grazie proprio alla sua forza finanziaria praticamente illimitata.
Detenendo il controllo della FED e dell’emissione del denaro, egli può creare il denaro necessario per realizzare i suoi obbiettivi – dal nulla e nelle quantità desiderate – facendo la sola fatica di digitare alcuni tasti dell’appropriato software bancario installato sul suo PC. Che la cifra trasferita rappresenti l’80% del suo patrimonio totale è una probabile balla mediatica propinata dall’informazione ufficiale, poiché chi detiene il controllo (anche se in compartecipazione con altri) delle leve monetarie non ha limiti di ricchezza finanziaria ed economica.
Non dimentichiamo, poi, che esistono un sistema finanziario ed uno bancario occulti (sistemi “ombra”) in cui girano cifre da capogiro; i sistemi bancario e finanziario reale (quelli noti e visibili a noi) sono solo una piccola punta dell’iceberg in cui operano le loro attività i personaggi di cui sopra.
Inoltre, notare che tali azioni di trasferimento fondi le chiamano “beneficenza” e/o “filantropia”: RIDICOLO. Soros paga tasse? Permettetemi di dubitare… o, almeno, la cosa è solo formale, per destare meno sospetti presso l’opinione pubblica mondiale.
Che questi personaggi abbiano tutto questo potere è terribile e stomachevole al contempo. In questo momento storico sono in comando le persone sbagliate, le quali utilizzano le loro risorse per realizzare i loro progetti di dominio mondiale, ove loro ed i loro consimili sono come gli imperatori del passato, che governavano ed avevano potere (anche di vita o di morte) su di masse sterminate di schiavi. La democrazia non esiste o, forse, non è mai esistita.
Saluti.
Possiamo solo temere dalle mene di siffatto individuo, George Soros.