LIBRE

associazione di idee
  • idee
  • LIBRE friends
  • LIBRE news
  • Recensioni
  • segnalazioni

Magaldi: la truffa delle elezioni 2018, solito inciucio in arrivo

Scritto il 19/12/17 • nella Categoria: idee Condividi Tweet

Tu chiamale, se vuoi, elezioni. Ma sapendo che il risultato, già scritto, si chiama inciucio. Con un risvolto ovviamente orrendo, per l’Italia. E cioè: ancora e sempre, sottomissione all’altrui potere. «Sono venticinque anni che il nostro paese non ha più un governo autorevole, e ci sono tutte le condizioni perché questa infelice tradizione prosegua, anche dopo le prossime politiche», sostiene Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt. «Quella che ci aspetta – dice, ai microfoni di “Colors Radio” – è solo l’ennesima truffa: precisamente, la truffa delle elezioni 2018, in cui i voti degli italiani serviranno solo a sorreggere l’ennesimo accordo basato sulle solite larghe intese, che naturalmente tutti fingono di voler evitare». Il Pd almeno porta a casa la legge sul biotestamento, «una delle pochissime buone cose fatte, insieme alle unioni civili». Renzi mostra di voler tirar dritto, ma sa già che dovrà vedersela con l’uomo di Arcore: «Fateci caso: appena Berlusconi ha rimesso fuori il naso, con il risultato delle regionali in Sicilia, si è immediatamente risvegliata una certa magistratura a orologeria. Sicché il Cavaliere si è visto costretto a elogiare la Merkel, aprendo addirittura alla possibilità di un Gentiloni-bis. Come dire: lasciatemi in pace, farò il bravo. Mi guarderò bene dal disturbare il vero potere che condiziona la penisola».
Sondaggi alla mano, Renzi e Forza Italia saranno costretti a convivere, nonostante i mal di pancia di Salvini, che comunque ha prontamente ammaninato la bandiera anti-euro. «Le cosiddette destre estreme europee, come quella austriaca? Sono perfette per perpetuare in eterno il potere dell’oligarchia neo-aristocratica», osserva Magaldi. Lampante il caso francese di Marine Le Pen: «Il Front National è l’avversario che chiunque vorrebbe avere», specie se l’antagonista si chiama Emmanuel Macron. Lo strano feeling tra Palazzo Chigi e l’Eliseo? Assurdo: «In che cosa Macron potrebbe rappresentare una novità, rispetto al dominio eurocratico fondato sul rigore? E’ stato ministro di Valls, nominato da Hollande. Il che è tutto dire». Senza contare gli eminenti “padrini” del presidente francese, già banchiere del gruppo Rothschild, sostenuto dal supermassone oligarchico Jacques Attali, secondo Paolo Barnard maestro” di Massimo D’Alema. Come sperare che sia Macron a rompere il muro dell’austerity a guida tedesca? Significa solo prendere per il naso gli italiani, come sembrano aver tutta l’aria di fare gli ex Pd del cartello “Liberi e Uguali”, formazione che esibisce la foglia di fico istituzionale dell’incolore Pietro Grasso.
«Da quelle parti circolano slogan che mirano a marcare le distanze dal Pd, ma dietro alle parole non c’è sostanza: piuttosto – dichiara Magaldi – lo spettacolo è quello, verminoso, della corsa alle poltrone, tramite candidature in seggi sicuri». Nulla che, in ogni caso, possa anche solo lontanamente impensierire i poteri forti che stanno piegando l’Italia. E nella “truffa” delle elezioni di primavera, Magaldi inserisce anche il Movimento 5 Stelle: al di là delle vaghe esternazioni di Di Maio su eventuali possibilità di collaborazione post-voto, i grillini sono intenzionati a restare nel loro sostanziale isolamento, non più così splendido dopo la pessima prova di Roma. Di fatto: sul tappeto, non c’è nessuna opzione per cambiare lo scenario, che vede l’Italia subire i diktat di potentati europei finanziari e industriali, che utilizzano la Merkel, Draghi e lo Juncker di turno. Terminali italiani della filiera? Per esempio il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, che Magaldi considera organico ai circuiti più reazionari dell’oligarchia supermassonica delle Ur-Lodges, gli stessi in cui – sempre secondo Magaldi – militano Mario Monti, Giorgio Napolitano e Massimo D’Alema.
Sono peraltro in buona compagnia, per così dire: nel saggio “Massoni”, che mette a fuoco il “back office” del vero potere, Magaldi cita personaggi come Gianfelice Rocca (Techint e Assolombarda), Giuseppe Recchi (costruzioni) nonché il banchiere Tommaso Cucchiani, insieme ad Alfredo Ambrosetti, Carlo Secchi, Emma Marcegaglia, Matteo Arpe. Sempre all’ambiente neo-aristocratico delle superlogge sovranazionali, per Magaldi, sono associati l’ex ministro Domenico Siniscalco e Corrado Passera, Marta Dassù e l’attuale governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, insieme a ex ministri come Vittorio Grilli (governo Monti), Fabrizio Saccomanni (governo Letta) e Federica Guidi (governo Renzi). Loro sì, un’agenda ce l’hanno: è quella imposta all’Italia dall’Europa del rigore. Meno diritti e più tasse, meno lavoro e salari più bassi. E ancora: tagli al welfare e alle pensioni, disoccupazione e impieghi precari. «Non dico che un imprenditore non possa licenziare un dipendente, ma dev’essere la Costituzione a garantire che il lavoratore licenziato possa rapidamente trovare un altro lavoro», dice Magaldi, che ha impegnato il Movimento Roosevelt in un vasto studio per migliorare la Costituzione italiana, nello spirito (largamente inattuato) dei padri costituenti.
Socialismo liberale: proprio a un gigante del pensiero progressista europeo, il leader svedese Olof Palme, Magadi e i suoi dedicheranno all’inizio del 2018 un importante convegno a Milano: un’occasione per misurare, davvero, l’abisso che ci separa dall’Europa che sarebbe potuta nascere e svilupparsi, con al timone uomini come Palme, che impiegarono appieno la sovranità dello Stato per ottenere benessere diffuso e garanzie sociali per tutti. Nino Galloni, prestigioso economista post-keynesiano e vicepresidente del Movimento Roosevelt, sostiene che una “moneta di Stato”, fiduciaria, potrebbe benissimo aggirare il Trattato di Maastricht e risollevare di colpo l’economia italiana, attraverso la creazione di milioni di posti di lavoro. Cosa manca? La volontà politica, in primis. Manca una visione organica, una classe dirigente capace e non più subalterna, al servizio di poteri esterni. Le elezioni prossime venture? Una farsa: nessuna vera scelta, sul piatto. Solo variazioni sul tema, che non cambia: vietato alzare la voce con i boss dell’Unione Europea. Le forze in lizza? Fingeranno di combattersi, per poi attovagliarsi allo stesso tavolo. «Per questo, comunque vadano – conclude Magaldi – le elezioni della primavera 2018 saranno una vera e propria truffa».

Tu chiamale, se vuoi, elezioni. Ma sapendo che il risultato, già scritto, si chiama inciucio. Con un risvolto ovviamente orrendo, per l’Italia. E cioè: ancora e sempre, sottomissione all’altrui potere. «Sono venticinque anni che il nostro paese non ha più un governo autorevole, e ci sono tutte le condizioni perché questa infelice tradizione prosegua, anche dopo le prossime politiche», sostiene Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt. «Quella che ci aspetta – dice, ai microfoni di “Colors Radio” – è solo l’ennesima truffa: precisamente, la truffa delle elezioni 2018, in cui i voti degli italiani serviranno solo a sorreggere l’ennesimo accordo basato sulle solite larghe intese, che naturalmente tutti fingono di voler evitare». Il Pd almeno porta a casa la legge sul biotestamento, «una delle pochissime buone cose fatte, insieme alle unioni civili». Renzi mostra di voler tirar dritto, ma sa già che dovrà vedersela con l’uomo di Arcore: «Fateci caso: appena Berlusconi ha rimesso fuori il naso, con il risultato delle regionali in Sicilia, si è immediatamente risvegliata una certa magistratura a orologeria. Sicché il Cavaliere si è visto costretto a elogiare la Merkel, aprendo addirittura alla possibilità di un Gentiloni-bis. Come dire: lasciatemi in pace, farò il bravo. Mi guarderò bene dal disturbare il vero potere che condiziona la penisola».

Sondaggi alla mano, Renzi e Forza Italia saranno costretti a convivere, nonostante i mal di pancia di Salvini, che comunque ha prontamente ammaninato la bandiera anti-euro. «Le cosiddette destre estreme europee, come quella austriaca? Sono perfette Berlusconiper perpetuare in eterno il potere dell’oligarchia neo-aristocratica», osserva Magaldi. Lampante il caso francese di Marine Le Pen: «Il Front National è l’avversario che chiunque vorrebbe avere», specie se l’antagonista si chiama Emmanuel Macron. Lo strano feeling tra Palazzo Chigi e l’Eliseo? Assurdo: «In che cosa Macron potrebbe rappresentare una novità, rispetto al dominio eurocratico fondato sul rigore? E’ stato ministro di Valls, nominato da Hollande. Il che è tutto dire». Senza contare gli eminenti “padrini” del presidente francese, già banchiere del gruppo Rothschild, sostenuto dal supermassone oligarchico Jacques Attali, secondo Paolo Barnard maestro” di Massimo D’Alema. Come sperare che sia Macron a rompere il muro dell’austerity a guida tedesca? Significa solo prendere per il naso gli italiani, come sembrano aver tutta l’aria di fare gli ex Pd del cartello “Liberi e Uguali”, formazione che esibisce la foglia di fico istituzionale dell’incolore Pietro Grasso.

«Da quelle parti circolano slogan che mirano a marcare le distanze dal Pd, ma dietro alle parole non c’è sostanza: piuttosto – dichiara Magaldi – lo spettacolo è quello, verminoso, della corsa alle poltrone, tramite candidature in seggi sicuri». Nulla che, in ogni caso, possa anche solo lontanamente impensierire i poteri forti che stanno piegando l’Italia. E nella “truffa” delle elezioni di primavera, Magaldi inserisce anche il Movimento 5 Stelle: al di là delle vaghe esternazioni di Di Maio su eventuali possibilità di collaborazione post-voto, i grillini sono intenzionati a restare nel loro sostanziale isolamento, non più così splendido dopo la pessima prova di Roma. Di fatto: sul tappeto, non c’è nessuna opzione per cambiare lo scenario, che vede l’Italia subire i diktat di potentati europei finanziari e industriali, che utilizzano la Merkel, Draghi e lo Juncker di turno. Terminali italiani della filiera? Per esempio il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, che Magaldi considera organico ai Gioele Magaldicircuiti più reazionari dell’oligarchia supermassonica delle Ur-Lodges, gli stessi in cui – sempre secondo Magaldi – militano Mario Monti, Giorgio Napolitano e Massimo D’Alema.

Sono peraltro in buona compagnia, per così dire: nel saggio “Massoni”, che mette a fuoco il “back office” del vero potere, Magaldi cita personaggi come Gianfelice Rocca (Techint e Assolombarda), Giuseppe Recchi (costruzioni) nonché il banchiere Tommaso Cucchiani, insieme ad Alfredo Ambrosetti, Carlo Secchi, Emma Marcegaglia, Matteo Arpe. Sempre all’ambiente neo-aristocratico delle superlogge sovranazionali, per Magaldi, sono associati l’ex ministro Domenico Siniscalco e Corrado Passera, Marta Dassù e l’attuale governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, insieme a ex ministri come Vittorio Grilli (governo Monti), Fabrizio Saccomanni (governo Letta) e Federica Guidi (governo Renzi). Loro sì, un’agenda ce l’hanno: è quella imposta all’Italia dall’Europa del rigore. Meno diritti e più tasse, meno lavoro e salari più bassi. E ancora: tagli al welfare e alle pensioni, disoccupazione e impieghi precari. «Non dico che un imprenditore non possa licenziare un dipendente, ma dev’essere la Costituzione a garantire che il lavoratore licenziato possa rapidamente trovare un altro lavoro», dice Magaldi, che ha impegnato il Olof PalmeMovimento Roosevelt in un vasto studio per “liberare” la Costituzione italiana, nello spirito (largamente inattuato) dei padri costituenti.

Socialismo liberale: proprio a un gigante del pensiero progressista europeo, il leader svedese Olof Palme, Magadi e i suoi dedicheranno all’inizio del 2018 un importante convegno a Milano: un’occasione per misurare, davvero, l’abisso che ci separa dall’Europa che sarebbe potuta nascere e svilupparsi, con al timone uomini come Palme, che impiegarono appieno la sovranità dello Stato per ottenere benessere diffuso e garanzie sociali per tutti. Nino Galloni, prestigioso economista post-keynesiano e vicepresidente del Movimento Roosevelt, sostiene che una “moneta di Stato”, fiduciaria, potrebbe benissimo aggirare il Trattato di Maastricht e risollevare di colpo l’economia italiana, attraverso la creazione di milioni di posti di lavoro. Cosa manca? La volontà politica, in primis. Manca una visione organica, una classe dirigente capace e non più subalterna, al servizio di poteri esterni. Le elezioni prossime venture? Una farsa: nessuna vera scelta, sul piatto. Solo variazioni sul tema, che non cambia: vietato alzare la voce con i boss dell’Unione Europea. Le forze in lizza? Fingeranno di combattersi, per poi attovagliarsi allo stesso tavolo. «Per questo, comunque vadano – conclude Magaldi – le elezioni della primavera 2018 saranno una vera e propria truffa».

Articoli collegati

  • Di Maio: votare Pd o Berlusconi è uguale, finiranno insieme
  • Magaldi: cara Bonino, più Europa? Non questa, degli zombie
  • Il fiuto di nonno Berlusconi: una farsa che prepara l'inciucio
  • Magaldi: Italia da rifare, ma non con questi politici venduti
  • Magaldi: elezioni-farsa, poi finalmente toccherà agli italiani
  • Voto inutile? Non per sempre: gli italiani sono in sciopero
  • Della Luna: tengono in vita l'Italia solo per finire di svuotarla
  • Il subcomandante Di Maio sfida l'Europa con Grasso e il Pd
  • Magaldi: l'Italia è salva, grazie a Grasso e ai D'Alema-boys
  • D'Alema: gli italiani non fanno più figli. Chissà come mai...
  • Pareggio di bilancio, Orlando: mi vergogno, la Bce ci ricattò
  • A come Austerity, dal clown Katainen al club Draghi-Padoan
  • Magaldi: quella di Ingroia e Chiesa è la Mossa del Somaro
Tag: Alfredo Ambrosetti, Angela Merkel, Arcore, aristocrazia, Assolombarda, austerity, Austria, autorevolezza, back office, Banca d'Italia, Banca Rothschild, banche, Bankitalia, benessere, Berlusconi, biotestamento, boss, candidati, Carlo Secchi, Cavaliere, classe dirigente, Colors Radio, Corrado Passera, Costituzione, destra, diktat, diritti, disoccupazione, Domenico Siniscalco, dominio, economia, elezioni, Eliseo, élite, Emma Marcegaglia, Emmanuel Macron, Enrico Letta, euro, eurocrazia, Europa, Eurozona, Fabrizio Saccomanni, farsa, Federica Guidi, feeling, fiducia, finanza, fine vita, flessibilità, Forza Italia, Francia, François Hollande, Front National, Gentiloni-bis, Germania, Gianfelice Rocca, Gioele Magaldi, Giorgio Napolitano, Giuseppe Recchi, giustizia, giustizialismo, Ignazio Visco, inciucio, industria, isolamento, istituzioni, Jacques Attali, Jean-Claude Juncker, larghe intese, lavoratori, lavoro, leader, Lega Nord, liberali, liberalismo, liberalsocialismo, Liberi e Uguali, licenziamenti, Luigi Di Maio, M5S, magistratura, Manuel Valls, Marine Le Pen, Mario Draghi, Mario Monti, Marta Dassù, Massimo D'Alema, Massoni, Matteo Arpe, Matteo Renzi, Matteo Salvini, Milano, moneta di Stato, movimento 5 stelle, Movimento Roosevelt, neo-feudalesimo, Nino Galloni, oligarchia, Olof Palme, orologeria, Palazzo Chigi, Paolo Barnard, Paolo Gentiloni, Pd, pensiero, pensioni, Pier Carlo Padoan, Pietro Grasso, politica, poltrone, populismo, post-keynesiani, posti di lavoro, potere, poteri forti, precari, prestigio, progressisti, reazionari, regionali, rigore, Roma, Rothschild, salari, sanità, Sicilia, slogan, socialdemocrazia, socialismo, socialisti, sondaggi, sottomissione, sovranità, spettacolo, Stato, subalternità, supermassoneria, Svezia, tagli, tasse, Techint, Tommaso Cucchiani, Trattato di Maastricht, truffa, tutela, Ue, Unione Europea, unioni civili, Ur-Lodges, vero potere, visione, Vittorio Grilli, welfare

19 Commenti

  1. &&&
    19 dicembre 2017 • 11:54

    Purtroppo c’è del vero nella sostanza di questo articolo. Certi partiti noti come anti euro sono diventati più blandi rispetto all’eurexit ??? …non credo affatto che il consigliere economico della Lega Nord …Claudio Borghi sia tollerante verso l’euro: secondo me è una strategia sulla scia di cio che è successo in Francia con la Le Pen: sostanzialmente ha perso le elezioni perché l’establishment pro euro…in 20 anni ha fatto un ottimo lavoro..e nella mente della gente (una buona parte )..si è radicalmente instillata e radicata che arrivati a questo punto uscirne può essere pericoloso (errato ragionamento…ma la maggioranza delle persone ragiona cosi ) per cui Le Pen ne ha preso atto ed si è fatto marcia indietro. Su questo anche in Italia alcune formazioni politiche anti euro sono diventate più blande nel timore che si ripeta anche a loro la stessa sorte di Le Pen nelle prossime elezioni. Di fatto erano e sono antieuro (non possono essere diversamente )…e si rendono conto che uscirne unilaterlamente è pericoloso perché il processo di integrazione dell’euro in 15 anni è entrato in profondità dal punto di vista tecnico (divenendo una macchina distruttrice solida e non facilmente scalzabile …rispetto ad anni fa …cioè si son stabilizzati molti asseti nelle interconnessioni europee e mo uscendone unilateralmente …creerebbe problemi enormi …basta pensare ai problemi creati all’Inghilterra dal Brexit e l’Inghilterra ha una sua moneta…figuriamoci l’Italia debole politicamente e facente parte dell’eurozona)…per cui si stanno tutti spostando sul momentaneamente restare nell’euro ed aggirare l’ostacolo e le costrizioni /imposizioni dell’euro (fiscal compact, pareggio di bilancio , etc etc ) con un sistema di monete parallele di vario tipo e genere (CCF, statonote, minibot, etc etc ) tutti sistemi non previsti dai regolamenti europei e quindi attuabili …che però sarebbero efficacissimi nel sopperire alle storture che produce l’euro come moneta priva flessibilità ….per poi creare il terreno adatto e più sereno ad una fuoriuscita dall’euro vera e propria senza gli incovenienti e pericoli del cosiddetto breakup che potrebbe essere doloroso…(si vendicherebbero e avrebbero gli strumenti per farlo )..con le monete parallele..hanno le armi spuntate. Quindi l’allentamento del tema euroxit credo sia solo una strategia. Sul funzionamento delle monete parallele…le forze politiche di destra sono super informate …sanno come son le modalità.

    Il MR è troppo piccolo ed è un voto sprecato…il M5 StAlle è appunto una stalla al servizio di “quelli” (avete ancora dei dubbi ???….) il resto della sinistra è dalla parte Globalista/europeista. NON RESTA CHE SPERARE NELLA DESTRA….sperando che non succeda cio che è scritto in questo articolo..che secondo me è veritiero.

    sulle monete parallele…astenersi commenti /fregnaccia di chi di funzionamento monetario e di economia non capisce un cazzo… Grazie.

  2. pinco
    19 dicembre 2017 • 18:15

    Questo blog quando è nato era molto interessante e dava spazio ad una pluralità di voci che consentiva una analisi serena dei temi proposti.Adesso è diventato ricettacolo di fanatici ignoranti che fanno sproloquio di parolacce.Serve un moderatore, a mio avviso, altrimenti meglio andare a sentire i commenti politici ai circolini rionali.

  3. Giorgio
    19 dicembre 2017 • 18:32

    Mi auguro sia ironica l’affermazione dell’autore che di seguito cito: “Il Pd almeno porta a casa la legge sul biotestamento, «una delle pochissime buone cose fatte, insieme alle unioni civili».”

  4. Monia De Moniax
    19 dicembre 2017 • 19:57

    Solo variazioni sul tema, che non cambia: vietato alzare la voce con i boss dell’Unione Europea. Le forze in lizza? Fingeranno di combattersi, per poi attovagliarsi allo stesso tavolo. «Per questo, comunque vadano – conclude Magaldi – le elezioni della primavera 2018 saranno una vera e propria truffa».
    Come negare queste Verità? Lo sappiamo che siamo in mano ai caporali delle prostitute che siamo Noi, Popolo Italiano Femminile e Maschile, equiparati in questo, ché Tutti Noi abbiamo i “pappacCIA”. C’è rimedio? Ora cercano di cinconvenirci anche con le criptovalute. Un’altra “deregulation” alla Bretton Woods con l’emissione incontrollata di $ da parte degli USA e con il Bancor [l'antenata della Bitcoin] e col 1971 quando Nixon abolì la parità fissa tra oro e dollaro e il sistema dei cambi mondiali fissi per cui gli Usa perennemente stampano a volontà il loro $ di carta straccia. L’oro come misura per la coniazione delle valute fu destituito. Ora quel Drago di Mariolone il Gran Furbone ha copiato e col quantitative easing [un'allocuzione spicopaticamente di gergo informatico come i titoli delle missioni assassine degli USensi] spaccia anche lui carta igienica usata come moneta. Vogliono far fuori il Contante per togliere potere al “Popolo”. E si sono inventati le criptovalute, la BItcoin, quella con cui i criminali monatti informatici chiedono il riscatto per decriptare i tuoi files da loro appestati. Tutti gli informatici dicono che non c’è rimedio per ripristinare i files contaminati. Io che non ci capisco abbastanza, sono convinta che non è così. Fossi capace, farei un sacco di soldi, con cui aprirei una fabbrica al mese, non start up, cose serie, con tanto di prodotto ben specifico da produrre, senza portare vasi a Samo. Il capo? Due organizzatori Femmina e Maschio che condividano responsabilità e “potere”.

  5. &&&*Dio*Patria*Famiglia*&&&
    20 dicembre 2017 • 15:53

    Prova……….sto provando il nik…(prove tecniche ahahha )

  6. Napoleon
    28 dicembre 2017 • 02:37

    Having read this I thought it was very informative.
    I appreciate you spending some time and energy to put this article together.

    I once again find myself spending a lot of time both reading and posting
    comments. But so what, it was still worthwhile!

  7. &&&
    19 dicembre 2017 • 12:22

    Inutile dire che bisogna riscoprire e rivalutare certi vecchi valori secondo me più utili che mai: Dio , Patria , Famiglia….difendere la nostra religione in funzione anti islam…mettere un argine all’immigrazione sorosiana…ributtare tutti i (dis)valori creati a tavolino dalle elite imperanti (finanziarie e non ) …e di cui le sinistre infami si son fatte portavoce (non tutte c’è una sinistra sana e corretta ma è mezza morta purtroppo ) : gender, matrimoni gay, antireligiosità patologica, la dittatura del politically correct etico .., adozioni bambini da coppie gay (un crimine ) , l’immigrazione ingegnerizzata sorosiana , etc etc ….(insoma fare nostro cio che ha fatto in Russia quell’ottimo statista chiamato Putin ). E RIBUTTARE L’EUROSISTEMA. …(ovviamente ).

  8. Sandro
    19 dicembre 2017 • 16:15

    Concordo su tutto, timori e speranze.

  9. occhio massonico
    19 dicembre 2017 • 19:29

    lei ha la puzzetta sotto il naso…..gli interlocutori di questo blog sono più o meno gli stessi che scrivono qui da anni. Evidentemente non frequenta molto questo blog.

    Non ha visto l’occhio massonico vicino al logo del sito ??? :———>>> (o) Libree

    “Lui ” vede e provvede. Non è necessario il moderatore.

    Mi dispiace : lei è troppo delicatino……

  10. occhio massonico
    19 dicembre 2017 • 19:31

    il bar rionale effettivamente non è adatto a Lei. Secondo me va bene la sala riunioni delle Suore Orsoline….quelle sono educatissime.

  11. &&&*DioPatriaFamiglia*&&&
    20 dicembre 2017 • 15:57

    sempre prova

  12. &&&*Deus Patria Familia*&&&
    20 dicembre 2017 • 16:06

    in latino….

  13. &&&*God Homeland Family*&&&
    20 dicembre 2017 • 16:10

    amazza ohhh…non esce bene …..devo trovare un look soddisfacente ……

  14. pallino
    20 dicembre 2017 • 17:35

    Occhio massonico abbassa il gomito e stai sereno…

  15. *** Dio Patria Famiglia***
    20 dicembre 2017 • 19:01

    vediamo come esce questo…

    però manca la mia sigla &&& ….magari la metto alla fine dei post…..

  16. *** Dio Patria Famiglia***
    20 dicembre 2017 • 19:10

    mi sa che adotto questo con firma &&& alla fine dei post…

    a proposito:

    fate il presepe in ogni casa…che si faccia nelle scuole …portate segni cristiani nelle auto ben visibili e portateli nelle catenine…non importa se si è credenti o meno..ha poca importanza…ma deve essere un segno visibile , esposto ai figli di allah …che odiano la nostra civiltà e vorrebbero distruggerla…e a sfida di certi “sinistri” che stanno promuovendo un falso progressismo (ispirato e ideato e inculcato da certe èlite..che poi sono quelle che attualmente ci opprimono…..)… …ostentare con coraggio i segni della nostra civiltà. Come sta facendo Putin.,

  17. *** Dio Patria Famiglia***
    20 dicembre 2017 • 19:35

    Qui Alexander Dugin alla presentazione della rivista di Geopolitica Eurasia
    https://www.youtube.com/watch?v=q4F7d4mTtXY

    bye
    &&&

  18. *** Dio Patria Famiglia***
    20 dicembre 2017 • 19:17

    Il filosofo russo Alexander Dugin…che parla in italiano….interessante: lottare contro il liberalismo per non cadere ne nel fascismo ne nel comunismo…..interessante molto interessante….

    https://www.youtube.com/watch?v=M40fNBj4tco

  19. *** Dio Patria Famiglia***
    20 dicembre 2017 • 19:23

    sempre il filosofo Russo Alexander Dugin

    https://www.youtube.com/watch?v=Y1z-1WX5DkI

Libri

UNA VALLE IN FONDO AL VENTO

Articoli collegati

    Di Maio: votare Pd o Berlusconi è uguale, finiranno insieme
    Magaldi: cara Bonino, più Europa? Non questa, degli zombie
    Il fiuto di nonno Berlusconi: una farsa che prepara l'inciucio
    Magaldi: Italia da rifare, ma non con questi politici venduti
    Magaldi: elezioni-farsa, poi finalmente toccherà agli italiani
    Voto inutile? Non per sempre: gli italiani sono in sciopero
    Della Luna: tengono in vita l'Italia solo per finire di svuotarla
    Il subcomandante Di Maio sfida l'Europa con Grasso e il Pd
    Magaldi: l'Italia è salva, grazie a Grasso e ai D'Alema-boys
    D'Alema: gli italiani non fanno più figli. Chissà come mai...
    Pareggio di bilancio, Orlando: mi vergogno, la Bce ci ricattò
    A come Austerity, dal clown Katainen al club Draghi-Padoan
    Magaldi: quella di Ingroia e Chiesa è la Mossa del Somaro
Condividi Libre
Follow @libreidee
Sottoscrivi il feed Libre  Feed via FeedBurner

Pagine

  • Blind Wine
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Pubblicità su Libreidee.org
  • Siberian Criminal Style
  • UNA VALLE IN FONDO AL VENTO

Archivi

Link

  • BLIND WINE
  • Cadavre Exquis
  • Centro Studi Ambientali
  • Hammam Torino
  • Il Cambiamento
  • Libre scrl
  • Movimento per la Decrescita Felice
  • Neuma
  • Nicolai Lilin
  • Penelope va alla guerra
  • Rete del Caffè Sospeso
  • Rialto Sant’Ambrogio
  • Rubamatic
  • Shake edizioni
  • TYC
© 2019 LIBRE • Realizzato con da Libre sc