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L’opulenta macchina del fango di parassiti senza vergogna

Scritto il 24/5/18 • nella Categoria: idee Condividi Tweet

Per una volta mi sforzerò di scrivere un articolo più breve in risposta ad una macchina del fango infinitamente più potente rispetto alla mia “penna”; breve, ma che esprime sincera solidarietà al professor Conte e soprattutto a M5S e Lega. Conte, diciamolo immediatamente, è a tutti gli effetti un politico, in quanto presentato da Di Maio come membro di quella potenziale squadra di governo che successivamente è stata votata dai cittadini il 4 marzo: una legittimazione più che sufficiente. Dalle mie parti usiamo dire “come la fai, la sbagli”: state certi, e lo dico pure col cuore, mettendo da parte un attimo quella “asettica professionalità” che un opinionista dovrebbe tenere, che chiunque Salvini e Di Maio avessero proposto come presidente del Consiglio (che non è un capo ma un “primo tra pari” perché non è un premier) non sarebbe andato bene a questa popò di servitù chiamata “stampa”, notoriamente mantenuta a cascata dall’“euromungitura”. Non solo! Conte non è un tecnico perché i tecnici sono legati a quei poteri forti che stanno operando per non vederlo in sella. Eppure il vero obbiettivo di questa campagna reazionaria ed oligarchica è Paolo Savona…
L’economista è temuto per le proprie posizioni economiche, posizioni che non sono “euroscettiche”, come riferito erroneamente dalla combriccola dell’Ancien Régime (cui dobbiamo dire grazie per 40 anni di corruzione, macelleria sociale, parassitismo ed alto tradimento), bensì pro-italiani. E’ uomo di potere, certo, non è una novità politica; ma ben vengano figure di questo livello, rimaste indipendenti di fronte alle lusinghe del sistema finanziario internazionale (che ha in mano la nostra informazione), personalità che possano “dare del tu” e ricevere rispetto da Merkel e Macron. Come scrissi nel saggio che presentai alla Camera nel 2016 (collaborando con l’ex deputato 5S Massimiliano Bernini e con la deputata Ciprini), la stampa da “cane da guardia della democrazia” si è trasformata nel “dobermann del potere” (e forse non è casuale che il dobermann sia una razza tedesca). I media tuttavia stanno sottovalutando un fattore: non sempre i manipolatori delle emozioni umane vincono la partita. Sono certo che Lega e 5S abbiano accusato un contraccolpo in termini di consenso, in questi giorni; eppure allo stesso tempo spero che ai cittadini interessi altro: una ingente riduzione della pressione fiscale anche alla luce della tipologia di paese in cui viviamo(!); l’espulsione di tutti coloro, non profughi, che sono giunti e vogliono giungere in Italia senza un permesso di soggiorno, senza un contratto di lavoro “in tasca”; una reale flexicurity (flessibilità nei contratti unita a diritti sociali universali come il salario orario e il Reddito Minimo Garantito di Cittadinanza); il collocamento di una bella pietra tombale su corruzione, parassitismo e rendite speculativo-finanziarie, un salasso per il nostro paese.
Pd e Silvio Berlusconi (Responsabili sì, ma del declino italiano!) non concederebbero mai riforme degne di questo nome; molto meglio per loro un paese di cittadini in difficoltà, perciò in svendita. Il “governo del cambiamento”, ricordo a lor signori, non ha mai parlato di “uscita dall’euro” (quanto mai opportuna) bensì di trattativa nell’interesse del nostro popolo, di rispetto della centralità della Costituzione: ciò significa centralità del nostro benessere. Gli altri paesi trattano e ottengono; all’Italia è vietato farlo perché chi ha preceduto il “governo del cambiamento” ha abituato i “partner” dell’Eurozona (in realtà competitors che non regalano niente) a una totale sottomissione, in cambio di quelle prebende personali che piovono dalla macchina finanziaria ad essi connessa. Il tutto mentre il cittadino è privato anche della dignità col combinato disposto “tasse, disoccupazione e assenza di diritti sociali universali”. L’ Articolo 1 è l’articolo fondamentale della Costituzione italiana; nel momento in cui venga dimostrato che qualche accordo internazionale generi perdita di posti lavoro (su cui siamo fondati), o/e macelleria sociale, è automaticamente anticostituzionale, si pone fuori dallo Stato di diritto e va ridiscusso finché non risulti coerente con la Carta, finché non si dimostri conveniente per gli interessi nazionali.
Chi governa ha quindi l’obbligo istituzionale (non ha scelta) di aprire un tavolo con le altre nazioni; eppure questa prospettiva è ciò che soggetti multinazionali ed esteri non vogliono accada. L’articolo 1 recita che “la sovranità appartiene al popolo”, quindi essa non può emigrare e si esercita con il voto democratico, ergo non è possibile imporre “un Cottarelli” nel momento in cui la maggioranza del paese (5S e Lega) indichi un altro nome. La verità celata ai cittadini è che l’Italia, rispetto al proprio Pil, ha un livello di debito estero (peraltro generato proprio dalla moneta unica, a causa del rapporto-truffa di cui abbiamo GIA’ DETTO QUI già detto qui) più o meno pari a quello tedesco (vedi il “Sole 24 Ore”): per il resto è indebitata verso se stessa!!! Questo, unitamente alla solidità delle partite correnti, dovrebbe essere il criterio cui dovrebbero riferirsi (quando parlano di noi o di qualsiasi nazione al mondo) Fmi, Ue, Ue-M e i grandi giornalisti italiani e stranieri. Il famoso aumento dell’Iva, tanto desiderato dai parassiti cui dedico questo articolo, non serve nemmeno per idea a rendere sostenibili i conti pubblici, ma semmai a peggiorarli; genera un meccanismo (noto a tutti nell’ambiente economico) che, a cascata, trasferisce risorse dall’Italia a quelle banche private tedesche che devono essere salvate; e con esse emigra anche l’occupazione.
Le cosiddette sinistre (italiane ed europee), i radicali, il noto possessore di grosse SpA e tutti i quotidiani (nessuno escluso, e domandatevi perché!) hanno dimostrato di essere pronti ad anteporre a milioni di cittadini i loro interessi privatistici (quando non addirittura aziendali) pur di portarci in un mondo globalista il quale, in nome di una finanza ordoliberista e di promesse fantasiose, renderebbe gli esseri umani pari a numerini privi di spinta individuale e creativa (privati della libertà). Concludo con una critica. In questa fase, se si vuole bene al proprio paese, di fronte a questo macello mediatico si ha l’onesto obbligo di rimanere compatti e non ci si presta alla strumentalizzazione, non ci si riposiziona politicamente (conosco i miei polli e ho sempre disprezzato l’opportunismo fino a non partecipare più alla politica attiva) anche se farlo, un domani, a qualcuno, potrebbe fare comodo. Soprattutto quando si ha ben chiaro che i nemici del popolo italiano non sono i leghisti ma ben altri…
(Marco Giannini, “L’opulenta macchina del fango di parassiti senza vergogna”, pubblicato su “Libreidee” il 24 maggio 2018. Già attivista del Movimento 5 Stelle, Giannini è autore del saggio “Il neoliberismo che sterminò la mia generazione”, sottotitolo “Corso di sopravvivenza per chi non sa niente di economia”, edito da Andromeda nel 2015, presentato anche alla Camera. Nel gennaio 2017 Giannini si è distanziato dal movimento fondato da Grillo dopo la tentata adesione del M5S al gruppo ultra-europeista dell’Alde in seno al Parlamento Europeo).

Per una volta mi sforzerò di scrivere un articolo più breve in risposta ad una macchina del fango infinitamente più potente rispetto alla mia “penna”; breve, ma che esprime sincera solidarietà al professor Conte e soprattutto a M5S e Lega. Conte, diciamolo immediatamente, è a tutti gli effetti un politico, in quanto presentato da Di Maio come membro di quella potenziale squadra di governo che successivamente è stata votata dai cittadini il 4 marzo: una legittimazione più che sufficiente. Dalle mie parti usiamo dire “come la fai, la sbagli”: state certi, e lo dico pure col cuore, mettendo da parte un attimo quella “asettica professionalità” che un opinionista dovrebbe tenere, che chiunque Salvini e Di Maio avessero proposto come presidente del Consiglio (che non è un capo ma un “primo tra pari” perché non è un premier) non sarebbe andato bene a questa popò di servitù chiamata “stampa”, notoriamente mantenuta a cascata dall’“euromungitura”. Non solo! Conte non è un tecnico perché i tecnici sono legati a quei poteri forti che stanno operando per non vederlo in sella. Eppure il vero obbiettivo di questa campagna reazionaria ed oligarchica è Paolo Savona…

L’economista è temuto per le proprie posizioni economiche, posizioni che non sono “euroscettiche”, come riferito erroneamente dalla combriccola dell’Ancien Régime (cui dobbiamo dire grazie per 40 anni di corruzione, macelleria sociale, Giuseppe Conteparassitismo ed alto tradimento), bensì pro-italiani. E’ uomo di potere, certo, non è una novità politica; ma ben vengano figure di questo livello, rimaste indipendenti di fronte alle lusinghe del sistema finanziario internazionale (che ha in mano la nostra informazione), personalità che possano “dare del tu” e ricevere rispetto da Merkel e Macron. Come scrissi nel saggio che presentai alla Camera nel 2016 (collaborando con l’ex deputato 5S Massimiliano Bernini e con la deputata Ciprini), la stampa da “cane da guardia della democrazia” si è trasformata nel “dobermann del potere” (e forse non è casuale che il dobermann sia una razza tedesca). I media tuttavia stanno sottovalutando un fattore: non sempre i manipolatori delle emozioni umane vincono la partita. Sono certo che Lega e 5S abbiano accusato un contraccolpo in termini di consenso, in questi giorni; eppure allo stesso tempo spero che ai cittadini interessi altro: una ingente riduzione della pressione fiscale anche alla luce della tipologia di paese in cui viviamo(!); l’espulsione di tutti coloro, non profughi, che sono giunti e vogliono giungere in Italia senza un permesso di soggiorno, senza un contratto di lavoro “in tasca”; una reale flexicurity (flessibilità nei contratti unita a diritti sociali universali come il salario orario e il Reddito Minimo Garantito di Cittadinanza); il collocamento di una bella pietra tombale su corruzione, parassitismo e rendite speculativo-finanziarie, un salasso per il nostro paese.

Pd e Silvio Berlusconi (Responsabili sì, ma del declino italiano!) non concederebbero mai riforme degne di questo nome; molto meglio per loro un paese di cittadini in difficoltà, perciò in svendita. Il “governo del cambiamento”, ricordo a lor signori, non ha mai parlato di “uscita dall’euro” (quanto mai opportuna) bensì di trattativa nell’interesse del nostro popolo, di rispetto della centralità della Costituzione: ciò significa centralità del nostro benessere. Gli altri paesi trattano e ottengono; all’Italia è vietato farlo perché chi ha preceduto il “governo del cambiamento” ha abituato i “partner” dell’Eurozona (in realtà competitors che non regalano niente) a una totale sottomissione, in cambio di quelle prebende personali che piovono dalla macchina finanziaria ad essi connessa. Il tutto mentre il cittadino è privato anche della dignità col combinato disposto “tasse, disoccupazione e assenza di diritti sociali universali”. L’ Articolo 1 è l’articolo fondamentale della Costituzione italiana; nel Paolo Savonamomento in cui venga dimostrato che qualche accordo internazionale generi perdita di posti lavoro (su cui siamo fondati), o/e macelleria sociale, è automaticamente anticostituzionale, si pone fuori dallo Stato di diritto e va ridiscusso finché non risulti coerente con la Carta, finché non si dimostri conveniente per gli interessi nazionali.

Chi governa ha quindi l’obbligo istituzionale (non ha scelta) di aprire un tavolo con le altre nazioni; eppure questa prospettiva è ciò che soggetti multinazionali ed esteri non vogliono accada. L’articolo 1 recita che “la sovranità appartiene al popolo”, quindi essa non può emigrare e si esercita con il voto democratico, ergo non è possibile imporre “un Cottarelli” nel momento in cui la maggioranza del paese (5S e Lega) indichi un altro nome. La verità celata ai cittadini è che l’Italia, rispetto al proprio Pil, ha un livello di debito estero (peraltro generato proprio dalla moneta unica, a causa del rapporto-truffa di cui abbiamo già detto qui) più o meno pari a quello tedesco (vedi il “Sole 24 Ore”): per il resto è indebitata verso se stessa!!! Questo, unitamente alla solidità delle partite correnti, dovrebbe essere il criterio cui dovrebbero riferirsi (quando parlano di noi o di qualsiasi nazione al mondo) Fmi, Ue, Ue-M e i grandi giornalisti italiani e stranieri. Il famoso aumento dell’Iva, tanto desiderato dai parassiti cui dedico questo articolo, non serve nemmeno per idea a rendere sostenibili i conti pubblici, ma semmai a peggiorarli; genera un meccanismo (noto a tutti nell’ambiente economico) che, a cascata, trasferisce risorse dall’Italia a quelle banche private Marco Gianninitedesche che devono essere salvate; e con esse emigra anche l’occupazione.

Le cosiddette sinistre (italiane ed europee), i radicali, il noto possessore di grosse SpA e tutti i quotidiani (nessuno escluso, e domandatevi perché!) hanno dimostrato di essere pronti ad anteporre a milioni di cittadini i loro interessi privatistici (quando non addirittura aziendali) pur di portarci in un mondo globalista il quale, in nome di una finanza ordoliberista e di promesse fantasiose, renderebbe gli esseri umani pari a numerini privi di spinta individuale e creativa (privati della libertà). Concludo con una critica. In questa fase, se si vuole bene al proprio paese, di fronte a questo macello mediatico si ha l’onesto obbligo di rimanere compatti e non ci si presta alla strumentalizzazione, non ci si riposiziona politicamente (conosco i miei polli e ho sempre disprezzato l’opportunismo fino a non partecipare più alla politica attiva) anche se farlo, un domani, a qualcuno, potrebbe fare comodo. Soprattutto quando si ha ben chiaro che i nemici del popolo italiano non sono i leghisti, ma ben altri…

(Marco Giannini, “L’opulenta macchina del fango di parassiti senza vergogna”, pubblicato su “Libreidee” il 24 maggio 2018. Già attivista del Movimento 5 Stelle, Giannini è autore del saggio “Il neoliberismo che sterminò la mia generazione”, sottotitolo “Corso di sopravvivenza per chi non sa niente di economia”, edito da Andromeda nel 2015, presentato anche alla Camera. Nel gennaio 2017 Giannini si è distanziato dal movimento fondato da Grillo dopo la tentata adesione del M5S al gruppo ultra-europeista dell’Alde in seno al Parlamento Europeo).

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Tag: Alde, ancien régime, Andromeda, Angela Merkel, banche, benessere, Beppe Grillo, Berlusconi, cambiamento, Camera, Carlo Cottarelli, cittadini, consenso, corruzione, Costituzione, debito estero, declino, democrazia, dignità, diktat, diritti, disinformazione, disoccupazione, dobermann, economia, élite, Emmanuel Macron, emozioni, euro, euroscetticismo, Eurozona, fango, finanza, flessibilità, flexicurity, Fmi, Francia, Germania, Giuseppe Conte, globalismo, governo, governo del cambiamento, Il neoliberismo che sterminò la mia generazione, Il Sole 24 Ore, indipendenza, Iva, lavoro, legittimazione, libertà, Luigi Di Maio, lusinghe, macelleria sociale, mainstream, manipolazione, Marco Giannini, massacro sociale, Massimiliano Bernini, Matteo Salvini, media, migranti, moneta, movimento 5 stelle, multinazionali, neoliberismo, oligarchia, oligopolio, opportunismo, ordoliberismo, Paolo Savona, parassiti, parassitismo, Parlamento Europeo, paura, Pd, pil, politica, popolo, potere, poteri forti, premier, prestigio, privatizzazioni, profughi, Radicali, reazionari, reddito di cittadinanza, rendite, riforme, rispetto, salari, servitù, sinistra, sistema, sociale, solidarietà, sopravvivenza, sostenibilità, sottomissione, sovranità, stampa, strumentalizzazioni, svendita, tagli, tasse, tecnicrati, tradimento, truffa, Ue, Unione Europea, vergogna, verità, welfare

23 Commenti

  1. Primadellesabbie
    24 maggio 2018 • 07:54

    Certo che costituirebbe un’esperienza impagabile vedere Paolo Savona trasferire nella pratica politica la tattica di Grillo prima maniera, quando suggeriva l’opportunità di fare in modo che, del grande debito, debba essere il creditore a preoccuparsi.

  2. Paolo (&&&)
    24 maggio 2018 • 09:16

    Concordo in tutto cio che ha scritto Marco Giannini.

    Io per una questione di residenza ove abito..posso garantire che è di PAOLO SAVONA che hanno paura…non lo vogliono ..non lo vogliono…e ancora non lo vogliono…e quando l’establishment Italiano ed estero NON LO VUOLE IN MODO RADICALE…vuol dire che di questo signore qua hanno paura …perché sanno che messo al Ministero del Tesoro…sa il fatto suo ..ed uno che sa il fatto suo , autorevole oltre ogni dubbio, che è anti UE/euro ed antitedesco…crea loro problemi. Per quello che stanno facendo carte false perché non ci arrivi. Questo vuol dire che è la PERSONA GIUSTA…perché poi una volta al tesoro dietro di lui ci sarà una squadra di supporto : Bagnai , Borghi …e son preoccupati molto ma molto preoccupati.

    La televisione tedesca ha definito con rabbia Bagnai in questo modo : .. ” …uno degli individui più pericolosi d’ Europa…”…come se fosse un delinquente…

    Non è il momento di fare i gufi ( Mori docet ) e il momento di sostenerli: se falliscono loro…allora può essere veramente la strada spianata per gli Stati Uniti D’Europa…magari anche forzosamente …ora l’Italia è la speranza di tutti gli anti UE/euro d’Europa..e quella parte non subdola della Lega e del M5s ..(quella sincera che vuol ritrovar la sovranità ) perché una parte “sana” c’è in entrambi le formazioni politiche…va sostenuta (per ora salvo spiacevoli sorprese: tradimenti etc etc )…a me appaiono sinceri e decisi (ma la lotta non è manco iniziata ancora …e la possono perdere : vanno sostenuti …)

    Inutile dire che del Prof Savona , son sicuro ad occhi chiusi…è un tecnocrate , viene dal loro mondo , e di altissimo livello : laureato nella stessa facoltà di Economia di Cagliari che frequento io (per hobby /sfizio..do un esame ogni tanto quando ne ho voglia…..l’ultimo lo ho dato 9 mesi fa , per dar l’idea della mia tabella di marcia … ) …laureato in altri tempi (ha 81 anni ) quando l’Università era durissima e severissima, laureato ovviamente con il massimo dei voti, ha insegnato nella mia facoltà per anni (infatti tutti lo conoscono , e non c’è docente che non ne parli bene come Prof. , come preparazione, come insegnante..) , un curriculum nazionale e internazionale di altissimo livello, conosce benissimo come funzionano i meccanismi di potere, etc etc ess. uno di alto livello..viene ancora invitato nei meeting dei club esclusivi di “quelli là” , Davos, etc ..ed nelle sue relazioni non viene applaudito con entusiasmo,, è detestato e lui li detesta..perché conosce le bestieline sa di che pasta son fatti quei cialtroni criminali. Ed è contro di “loro”. Ha 81 anni..non ha nessun interesse ad assumere la posizione “contro” sia per l’UE che per l’Euro che per la Germania (non gli son molto simpatici i tedeschi )…avrebbe molto ma molto ma molto di più da guadagnare a stare dalla loro parte ..visto il prestigio: e tanto tanto ma tanto da perdere a far quello che sta facendo. Credetemi quest’uomo è sincero. Lo sanno e lo temono. Spero che non facciano la cagata di “cedere ” e di metterci l’ambiguo “Giorgetti” (molto ma molto ambiguo )…entrambi laureati in economia ma con tutt’altro spessore: Paolo Savona è come la pergamena pregiata con i bordi in oro..e Giorgetti (di cui non c’è da fidarsi molto ) è come la carta igienica a confronto.

    Temo che riescano a vincere ed a far saltare Paolo Savona (spero che si riesca a far quadrato )…fossi in Salvini se silurano Savona farei saltar tutto…e si va ad elezioni al più presto.

    Ed ovviamente con un alleanza elettorale Lega / M5s..candidando i silurati (Savona, etc etc ).

  3. ArsenioLupin
    24 maggio 2018 • 11:05

    “Le cosiddette sinistre (italiane ed europee), i radicali, il noto possessore di grosse SpA e tutti i quotidiani (nessuno escluso, e domandatevi perché!) hanno dimostrato di essere pronti ad anteporre a milioni di cittadini i loro interessi privatistici (quando non addirittura aziendali) pur di portarci in un mondo globalista il quale, in nome di una finanza ordoliberista e di promesse fantasiose, renderebbe gli esseri umani pari a numerini privi di spinta individuale e creativa (privati della libertà).”, Marco Giannini

    Episodi recenti di traduzione pratica nella realtà:

    1. LA FUGA DELLA FCA – STOP ALLA PRODUZIONE IN ITALIA DELLA PANDA E DELLA PUNTO: LE ‘PICCOLE’ VANNO IN POLONIA, IN ITALIA RESTANO LE ‘TOP CAR’, OVVERO JEEP E MASERATI (SÌ, MA QUANTE SE NE PRODUCONO?) – RESTA L’ALFA ROMEO ANCHE SE ALLO STORICO STABILIMENTO DI TORINO A MIRAFIORI, CHE PRODUCE MENO DI 50MILA AUTO L’ANNO RISPETTO A UN PICCO DI OLTRE 600MILA NEGLI ANNI D’ ORO, VERRÀ STOPPATA LA PRODUZIONE DELLA MITO

    http://m.dagospia.com/la-fuga-della-fca-stop-alla-produzione-in-italia-della-panda-e-della-punto-da-noi-le-top-car-174145

    2. Il lavaggio del cervello inizia dalle scuole:

    nel libro di testo rivolto agli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado, dal titolo “Leonardo, Le stanze della tecnologia di Cesare Benedetti e Corinna Romiti” si elencano tre vantaggi a favore della delocalizzazione e solo due svantaggi, insomma, fa sembrare che la cosa sia più conveniente che sconveniente.

    3. Guido Maria Brera: “Italia pronta alla svolta.Ma la politica non faccia danni” Affari Italiani

    Nota a latere, Guido Maria Brera: finanziere, cofondatore del Gruppo Kairos (prima società di gestione patrimoniale in Italia), scrittore.

    Cordialità.

    A.L.

  4. &&&
    24 maggio 2018 • 11:17

    Un intervista a Paolo Savona (tra tutti gli articoli che ho letto questa mi pare quella che più “rende l’idea ” di cio ce pensa della UE , dell’ Euro .

    E’ un intervista vecchia , risale a prima delle elezioni Francesi: ma rende l’idea .

    ——-
    ——–

    «Io lo so perché mi telefona. Passo per uno dei pochi economisti istituzionali anti-europeisti ma non è così. Io sarei per l’ Europa unita, per questo non posso che dire peste e corna di quello che vedo a Bruxelles». Paolo Savona è uno dei più importanti economisti italiani, una autorità quanto a sistemi monetari internazionali. ——
    —–

    —–
    ——
    Intervista :
    Domanda : Professore, al vertice di Versailles i leader europei, Gentiloni incluso, sono parsi decisi a varare un’ Europa a più velocità: per l’ Italia è un affare o una fregatura?

    Savona :«Cosa abbiano in mente non è chiaro. Il fatto che non lo dicano è un insulto alla democrazia e mi fa pensare che non abbia torto chi sostiene che Ue a più velocità significhi più Europa, quindi meno autonomia e più dipendenza dalle regole di Bruxelles».

    Domanda :L’ Europa a più velocità è l’ ammissione che la Ue ha fallito?

    Savona : «Certo, significa riconoscere che l’ Ue non funziona».

    Domanda : Dove e come abbiamo preso la strada sbagliata?

    Savona : «Le difficoltà della Ue sono colpa delle élite che la guidano: dicono di interessarsi del popolo ma si occupano solo di loro stesse e non ammetteranno mai il fallimento dell’ Europa perché significherebbe autocondannarsi. E questo acuisce il problemi. La mancanza di diagnosi comporta l’ assenza di terapia. Le élite italiane hanno voluto questa Europa, sbagliando. Si prendano la colpa o qualcuno gliela attribuisca».

    Domanda : È possibile tornare alla vecchia Cee prima di Maastricht?

    Savona : «Non solo è possibile ma doveroso. Il vero errore di Maastricht è stato costruire un’ unione di vincoli invece che di opportunità, dichiarando però il contrario. Fu una grande bugia. L’ Italia non fu bugiarda, ma solo illusa, e impreparata».

    Domanda : Gli europeisti dicono che stracciare i parametri di Maastricht sarebbe complicato e costoso

    Savona: «Per l’ Italia mantenere l’ Unione, l’ eurosistema e il mercato unico o uscirci comporta lo stesso impegno.
    Ma per lasciare la Ue servirebbero leader all’ altezza, che ora non vedo: il problema del nostro Paese è politico prima che economico. Per fare ogni cosa al momento mancano i politici e forse ancor prima le idee e questo è il guaio, perché sarebbe un disastro se, anziché noi, fosse la speculazione internazionale a decidere l’ Italexit».

    Domanda : Se l’ Italia decidesse di violare i parametri di Maastricht sarebbe una soluzione o verrebbe invece strangolata dallo spread?

    Savona: «Se tornasse a crescere con le giuste politiche fiscali e di taglio delle spese non sarebbe un problema. È una questione di leadership e di volontà degli italiani di collaborare: i cittadini vanno motivati e responsabilizzati».

    Domanda : Lei accusa Juncker di essersi reso conto che la Ue è in crisi ma di non avere soluzioni: cosa propone per salvare la Ue?

    Savona : «Bisogna dare pieni poteri alla Banca Centrale Europea sul cambio dell’ euro e consentirle di svolgere le funzioni di prestatore di ultima istanza a Stati, cittadini e aziende.
    Quanto alla Commissione Ue, deve poter effettuare investimenti diretti a colmare il divario tra aree avanzate e arretrate».

    Domanda: Il problema della Ue, dicono da Bruxelles, è che gli Stati non hanno rinunciato alla propria sovranità. Condivide l’ analisi?

    Savona : «La rinuncia alla sovranità presuppone che essa restituisca risultati migliori di quelli che avremmo ottenuto gestendola noi. Purtroppo è accaduto l’ opposto».

    Domanda: Esiste oggi un premier sinceramente europeista?

    Savona: «La domanda non ha risposta. Quelli che oggi si dicono europeisti in realtà sono anti-italiani».

    Domanda : Che cosa succede se tra due mesi in Francia la Le Pen vince e diventa presidente?

    Savona: «La Ue entra in una crisi mai vista».

    Domanda : Macron e Schulz, se vinceranno, potrebbero salvare l’ Europa imponendo più flessibilità e smantellando Maastricht?

    Savona: «Non dipende da loro: anche se vincessero e fossero d’ accordo, non avrebbero il potere di rompere le catene dell’ Europa».

    Domanda : La Merkel è stata il peggior leader europeo degli ultimi anni?

    Savona : «La Merkel è stata il miglior leader tedesco. Non è europeista perché il suo elettorato non lo è».

    Domanda: Qual è la partita di Putin con la Ue? Aspetta che si sfaldi?

    Savona: «Putin è realista. È contrario a un’ Europa che lo danneggi. E questa lo danneggia. Non dimentichiamo che le sanzioni che gli Usa hanno imposto all’ Europa di infliggere a Mosca sono ingiuste e nuociono alla nostra economia».

    Domanda: Vent’ anni fa gli italiani erano i più europeisti ora sono i più euroscettici: come mai?

    Savona: «Prima non avevano capito cosa fosse in realtà l’ Europa. È andata come per l’ euro: lo attendavamo come la manna perché ci avevano illuso, alcuni anche in buona fede, che ci avrebbe aiutato. Ma una volta provatolo, c’ è voluto poco a capire che è stato un autogol».

    Domanda: Cosa ha scavato il fossato tra Bruxelles e le popolazioni?

    Savona: «La Ue costruita intorno al mercato comune e alla moneta unica, senza democrazia e senza un super-Stato federale che li legittimassero».

    Domanda: Cosa c’ è alla radice dei partiti nazionalisti?

    Savona: «Solo il malcontento».

    Domanda : Perché in Italia, a differenza che in Francia o in Olanda, non c’ è una forte destra anti-europeista?

    Savona : «Non c’ è una destra seria che abbia idea di dove portare il Paese. Chi semina vento, raccoglie tempesta».

    Domanda : Renzi ha fatto errori con la Ue?

    Savona: «Ha accettato la Ue e le parlava contro allo stesso tempo. Così ha neutralizzato il suo agire e perso credibilità».

    Domanda: Quindi Renzi non ha segnato una rottura nei rapporti con la Ue rispetto a Monti e Letta?

    Savona : «Gli italiani sono in rotta con la Ue e tutti i governi, indistintamente, hanno finto di ignorarlo. Gentiloni sta seguendo la linea dei predecessori».

    Domanda : Secondo lei la Corte di Strasburgo grazierà Berlusconi, riabilitandolo in tempo per il voto?

    Savona : «Penso che Berlusconi si illuda, l’ Europa non lo aiuterà».

    Domanda : La convince la proposta di Berlusconi di una doppia moneta?

    Savona: «Non è assolutamente sensata».

    Domanda: Se davvero per accontentare l’ Europa il governo alzerà l’ Iva e taglierà gli sgravi significa che di fatto siamo commissariati?

    Savona: «Siamo commissariati da tempo.
    Non è necessario un aumento ulteriore dell’ Iva a dimostrarcelo».

    Domanda : Come può l’ Italia abbassare il proprio debito pubblico?

    Savona:«Basta mettere la propria ricchezza a garanzia e al servizio del debito.
    L’ Italia si salva se il premier esercita le funzioni di capo ufficio dell’ amministrazione dello Stato e la fa funzionare nell’ interesse del cittadino e non della burocrazia».

    Domanda : Quando dopo le elezioni Politiche l’ Italia si troverà senza governo, che cosa accadrà?

    Savona : «Il vero dramma è che la presenza o l’ assenza di un governo non muta la situazione del Paese».

    Domanda : Prevede uno scenario spagnolo, greco o Draghi diventerà premier a furor di popolo?

    Savona :«I nostri problemi eccedono le capacità dei singoli, anche quelle di Draghi. La spinta deve venire dal popolo, che non deve illudersi sul ritorno di un duce o ducetto né sperare di poter vivere a spese della collettività. L’ Italia ha dentro di sé le competenze politiche, tecniche e umane per farcela».

    Domanda : L’ Italia può resistere con l’ euro?

    Savona: «È ciò che ha intenzione di fare, degradando anno dopo anno. Temo il lento degrado più dello shock forte negativo. L’ euro ha portato più svantaggi che vantaggi a tutto il Continente».

    Domanda: Sono vere le voci di un’ uscita della Germania dall’ euro?

    Savona: «Può avvenire solo quando la Germania non avrà più vantaggi dalla moneta unica. Allora farà ciò che l’ Italia oggi non vuole fare».

    Domanda: È davvero convinto che ci convenga abbandonare l’ euro?

    Savona: «Sì, se non cambiamo Maastricht, se non cambiamo l’ Unione, se Bruxelles non fa le correzioni richieste, ci conviene uscire».

    Domanda: C’ è chi sostiene che l’ atteggiamento tollerante di Bruxelles nei nostri confronti nasconda la decisione già presa di scaricarci: lo scenario la sorprende?

    Savona: «Bruxelles sa bene che, come per la Grecia, se cede una maglia, il tessuto europeo si sfalda».

    Domanda: Quale ruolo mondiale può trovare l’ Italia dentro questa Europa?

    Savona: «Non possiamo trovare nessun ruolo. Così come è costruita, l’ Europa è una gabbia e l’ Italia può contare e fare sponda solo con se stessa».

    Domanda: Perché la Ue non prende seri provvedimenti contro il surplus commerciale della Germania?

    Savona: ” NON ESISTE UN EUROPA , MA UNA GERMANIA CIRCONDATA DA PAVIDI ”

    Domanda : Se ne può uscire? E come?

    Savona: «Chiedendo di fare le correzioni necessarie e, se non le si ottiene, chiedendo che l’ uscita sia governata; altrimenti l’ Europa si sfalda e perdono tutti».

    Domanda: Finanza e globalizzazione sono compatibili con la democrazia?

    Savona: «Democrazia, Stato e mercato devono controllarsi reciprocamente, senza che una istituzione prevalga sulle altre. Scartarne una, come fanno la Ue, la Cina e altri Paesi è sbagliato. La democrazia decide le leggi e la distribuzione del reddito, lo Stato ne garantisce l’ applicazione e il mercato produce quanto più possibile liberamente. È tutto scritto nel mio libro “Dalla fine del laissez-faire alla fine della liberal-democrazia” (Rubbettino, 2012)».

    Domanda: Gli italiani hanno 6.300 miliardi di risparmio: i soldi ci sono ma non si spendono. Cosa si può fare?

    Savona: «Il risparmio degli italiani è metà in finanza e metà in immobili. L’ intermediazione di questi risparmi è altamente inefficiente, non di rado truffaldina, e le voglie della politica sulla ricchezza familiare inappagabili. Gli italiani non spendono perché il malgoverno genera in loro sfiducia e chi può tenta di difendersi risparmiando».

    Domanda : Quanto ci ha fatto male la crisi delle banche, che ha portato miliardi di risparmi all’ estero?

    Savona : «Moltissimo. E il bail-in, la legge che estende ai correntisti la responsabilità economica dei buchi delle banche, violando il principio costituzionale della tutela del risparmio, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso».

    Domanda: Mps era da salvare?

    Savona: «Sì, ma non è stata salvata, è stata quasi salvata: tardi e male».

    Domanda: E le banche venete?

    Savona: «Il Veneto è solido, le sue banche si riprenderanno».

    Domanda: Il mercato immobiliare crollerà ancora, visto che le banche immetteranno immobili per miliardi derivanti dai mutui?

    Savona: «Le banche hanno la loro colpa, ma la tassazione sgangherata ha contato molto di più nella depressione del mercato. Finché non verrà alleggerita la pressione fiscale sulle case, i prezzi non ripartiranno».

    Domanda: Quasi dieci anni di crisi: non sarebbe il caso di ammettere che non è un’ eccezione ma la regola?

    Savona: «Ammetterlo equivarrebbe a ritenere che i gruppi dirigenti non possono cambiare, ossia che non c’ è democrazia. Esiste sempre una soluzione tecnica. Manca la politica che la sappia cogliere».

    ——
    ——

    &&& = alcune affermazioni , io personalmente non le condivido, ma nel complesso non va bene , va benissimo (se si considera che a fianco a lui ci sarà Bagnai, Borghi e tutta “Asimmetrie” ..)

    evidenzio in particolare una risposta di Paolo Savona..cioè questa:

    Domanda: Perché la Ue non prende seri provvedimenti contro il surplus commerciale della Germania?

    Savona: ” NON ESISTE UN EUROPA , MA UNA GERMANIA CIRCONDATA DA PAVIDI “

  5. Asdrubale
    24 maggio 2018 • 14:51

    Conte ha una fisionomia simile a quella di un Berlusconi ringiovanito, con uno sguardo da marpione e una chioma bella folta, sembra uno in salute. Sembra quasi una rinascita simbolica di Berlusconi.

  6. ArsenioLupin
    24 maggio 2018 • 18:00

    All’attenzione di tutti coloro che credono che cambiare in positivo sia possibile.

    E Ora si Cambia – Libro
    500 azioni per l’individuo, le imprese e le istituzioni per ricostruire il paese. La visione per il 2040 elaborata da 100 protagonisti del cambiamento
    Daniel Tarozzi, Andrea Degl’Innocenti

    https://www.macrolibrarsi.it/libri/__e-ora-si-cambia-libro.php

    Personalmente condivido quasi tutte le schede tranne una, quella che pone enfasi sulle tematiche lgbt, fare si che l’anormalità diventi normalità non vuol dire cambiamento in positivo, per il resto, tutto sommato, mi sembrano delle proposte costruttive in positivo che anche a livello individuale si possono mettere in atto, certo per creare l’effetto domino occorrerebbe la volontà politica ma come disse il grande consulente aziendale Ernesto Sirolli:

    “Stare ad aspettare che lo Stato si dia una mossa sul serio vuol dire solo essere molto ingenui”.

    Nota a latere:

    Ernesto Sirolli, l’Italiano che ha formato imprenditori in tutto il mondo Periodico Italiano

    Cordialità.

    A.L.

  7. ArsenioLupin
    24 maggio 2018 • 18:05

    All’attenzione di tutti coloro che credono che cambiare in positivo sia possibile.

    Nel 2015, 100 ambasciatori e ambasciatrici provenienti da associazioni, imprese, mondo accademico, hanno lavorato per tre mesi attorno a diciassette tavoli. Ne sono usciti altrettanti documenti tematici che presentano la fotografia attuale del nostro Paese, una visione comune di come potrà essere l’Italia nel 2040 e delle proposte per arrivarci, sia a livello nazionale che a livello individuale. Inoltre una serie di azioni concrete che ciascuno di noi può fare fin da oggi per contribuire a questo grande processo di cambiamento. Qua sotto trovate i 17 documenti, frutto di questo enorme lavoro! Inoltre nel marzo 2018 è uscito il libro “E ora si cambia”, che raccoglie i documenti riassunti ed aggiornati, a cura di Andrea Degl’Innocenti e Daniel Tarozzi.

    http://www.italiachecambia.org/VISIONE-2040/

    Buona lettura e buon proseguimento.

    A.L.

  8. Monia De Moniax
    24 maggio 2018 • 20:27

    Si riflette e si deduce…si complotta…
    L’esercito marciava per raggiunger la frontieraa, per far contro il nemico una barrieera…l
    a tragedia sulla Ivrea-Torino [per punire la “penta stellata” Appendino del M5S?] che, con la Lega ha avuto “costituzionalmente” la meglio sul “nemico” esterno a mezzo quello interno? In tv non ci hanno spiegato come il camion fosse finito sui binari…
    Conte sarà l’avvocato difensore del Popolo Italiano, dice la tv abbia detto il Presidente del Consiglio dei Ministri. E’ proprio ciò di cui abbiamo bisogno. Il treccartaro baro stolidamente, da par suo, ha blaterato la solita scemenza “noi ci costituiremo parte civile”. Mi vien che ridere, vomitando. Due è meglio che uno…Con tutte le “visite” che Il Pres del Cons dei Min, questo vero, non quelli surrogati dagli Shylock Morgan Fitch, lo saprà fare nella lingua “gendarme” adottata dalla UE, l’anglo-slang-cazzone del NYT e petali di carciofo.
    Disperato, il mozzarellum, ha sfoderato, d l’ Art. 81 della Costituzione che qui copio incollo: Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico.
    Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali.
    Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte.
    Le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo.
    L’esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi.
    Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel rispetto dei principî definiti con legge costituzionale, scritto in riconoscibilissimo ragionierettifico burocratese.
    Rileggendolo e rileggendolo, lo digeriamo meglio, lo assimiliamo, ed infine completiamo il “ciclo” scaricandolo.

    FF inspiegabilmente ha sterminato tutta la sua famiglia. Che farmaci assumeva? E’ in questo campo che occorrerebbe indagare, a meno che non ne si già a conoscenza. E’ già la seconda volta che le “forze dell’ordine” contrattano invano con gli “sterminatori” della propria famiglia. E’ un “rituale” per innescare la nuova arma di annichilimento locale a costo zero? L’ultima che ho detto.

    Renzusconi, 14 e 18 in due fanno come M5S da solo, minacCIA di far opposizione.! Andate su calcolatrice e fatevi fare la somma. Non avete i numeri, minnezze. Ormai la “sinistra” è defunta grazie al demoNIOcristiano MattReo. Non esite più il cetnro sinistra, e quindi anche il centro destra si è spettralmene rarefatto: dissolto. Niente brigata, vita beata.

  9. Gio rgio
    25 maggio 2018 • 04:52

    E’ doverosa la riedizione di Norimberga con relative “purghe” per dimostrare che l’aria è cambiata e che i “gulag” non servono alla rieducazione ma alla emarginazione.

  10. fortebraccio
    25 maggio 2018 • 05:02

    nei blog,dove i contenuti si alternano,ora in forma cronologica,e ora no.giornalisti e non,titolari di rognosi,sostantivi a forma flessa,commentatori kriminali e disonesti e infine la coscienza dei lettori a posto,per poi,svegliarti tutto sudato!

  11. Marco
    25 maggio 2018 • 10:59

    Lega e 5S stanno uscendo dalla moneta unica. Questo non lo posso scrivere ma è così secondo me.
    O ci daranno i soldi necessari per RISPETTARE la Costituzione (ecioè le condizioni perché convenga a noi e non ai germanici starci) o salutiamo.
    Non credo faremo default nemmeno se lo faremo alla luce del sole e questo perché qualcuno credo abbia assi nella manica ( figuriamoci a farlo nel modo corretto…).
    Russia, Israele, Corona, Trump, grossi fondi di investimento chissà ma Savona o chi per lui sa di avere gli agganci corretti per farlo senza default…. Il problema è se la maggioranza resta questa.
    Cretine come la Nugnes e gente come Ferrara (che io conosco bene………) sono pronti a saltare altrove, il primo deve solo capire se gli conviene….

  12. Marco
    25 maggio 2018 • 11:03

    Il Dottor Mattarella ha dettato a Conte un testo…ha violato la Costituzione poiché non può imporre indirizzi politici.
    Non si lamenti se Salvini e Di Maio non si fidano.
    I giornalai parlano di dicktat ma i dicktat sono solo quelli di Matta Matta….che meriterebbe di essere trascinato in tribunale a rispondere di Alto Tradimento.
    Ragazzi a noi POPOLO ci girano i coglioni (scusate il francesismo).
    Troppa gente è morta suicida quando bastava un po’ di assistenza ed una economia regolare.
    Il male supremo non lo auguro a nessuno, a nessuno…però dobbiamo rimuovere e punire secondo legge chi ci ha fatto questo anche inasprendola (vietando cariche pubbliche fino alla 3 generazione e sequestrando ogni bene fino alla 2 generazione) ma senza pene di morte e follie del genere.

  13. FAN SAVONA MINISTRO TESORO
    26 maggio 2018 • 06:13

    L’euro è una gabbia tedesca”. L’autobiografia di Paolo Savona che inquieta il Quirinale”
    La Stampa anticipa il libro del possibile nuovo ministro dell’Economia, che accusa la Germania. “Italia vittima di colonialismo, rischio Grecia

    “L’euro è una gabbia tedesca, adesso serve un piano B”. La Stampa anticipa stralci dell’autobiografia di Paolo Savona, a giorni nelle librerie, il cui contenuto inquieta il Quirinale, dal momento che il suo nome è stato indicato come prossimo ministro dell’Economia del Governo M5S-Lega. L’economista, un passato da ministro dell’Industria negli anni ‘90 con Carlo Azeglio Ciampi a Palazzo Chigi, ha creduto nell’Unione Europea, ma oggi ha una visione fortemente critica, soprattutto per il ruolo avuto da Berlino.

    “La Germania non ha cambiato la visione del suo ruolo in Europa dopo la fine del nazismo, pur avendo abbandonato l’idea di imporla militarmente. Per tre volte l’Italia ha subito il fascino della cultura tedesca che ha condizionato la sua storia, non solo economica, con la Triplice alleanza del 1882, il Patto d’acciaio del 1939 e l’Unione europea del 1992. È pur vero che ogni volta fu una nostra scelta. Possibile che non impariamo mai dagli errori?”.

    L’economista vede nell’Italia due fragilità strutturali – le rendite e l’assenza di una cultura della legalità – aggravate, a partire dal ‘92, dalla scelta frettolosa e dissennata di entrare nella “gabbia europea”. Scrive ancora Savona:

    “L’euro è una creatura biogiuridica costruita male” con una modifica di fatto della Costituzione, attuata con leggi ordinarie da Parlamenti impreparati e superficiali, subordinati a “élite che illudono i popoli”. Carli e Ciampi li sapevano che non eravamo pronti, ma non volevano rimanere fuori dalla porta. Confidavano che il tempo avrebbe migliorato la situazione. “Invece è peggiorata”.

    L’Italia è così “scivolata in una nuova condizione coloniale, la stessa sperimentata dalla Grecia”.

    “L’Euro ha dimezzato il potere d’acquisto degli italiani, anche se le autorità lo negano”

    Savona non risparmia critiche a Mario Monti – “portabandiera del servilismo agli interessi dei poteri dominanti” – a Mario Draghi e Ignazio Visco, accusati ciascuno nel suo ruolo di aver contribuito a questa situazione. Dal suo punto di vista, il divieto costituzionale di referendum sull’Ue e sull’euro rappresenta “la più chiara violazione dei principi democratici”. Dietro il “paravento della liberaldemocrazia, c’è una concezione sovietica. La conseguenza è un fascismo senza dittatura e, in economia, un nazismo senza militarismo”.

    L’Ue è quindi “viziata da innata ingiustizia”. Che fare, allora?

    “Battere i pugni sul tavolo non serve a niente. Bisogna preparare un piano B per uscire dall’euro se fossimo costretti, volenti o nolenti, a farlo”. L’alternativa è “fare la fine della Grecia”.

    ——
    ——

    PER QUESTO NON LO VOGLIONO NE IN ITALIA NE ALL’ESTERO , SOPRATUTTO NON LO VOGLIONO IN GERMANIA.

  14. Paolo (&&&)
    24 maggio 2018 • 09:24

    e scendere anche in piazza se necessario. La Presidenza della Repubblica ha il dovere di far un monitoraggio di capacità e idoneità tecnica non politica. Non farlo passare perché ha una visione anti Ue/euro o similari…è un giudizio politico. Il giudizio /scelta politico sta agli elettori stabilirlo non al Presidente della Repubblica.

    Non possono dire che Savone non è idoneo (perché fa ridere ..è idoneo a far tutto: Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, Ministro , etc etc ) , quindi se lo silurano lo silurano per scelta politica. E allora qui si apre un altro capitolo: protestare …e la protesta dovrebbero sollecitarla le parti politiche. Ma stiamo scherzando ? io voto in base ad un programma (e le idee di Paolo Savona sono espresse nel programma della Lega ) e la Presidenza della Repubblica non mi fa passare un Ministro perché la Germania non vuole. Ma che cazzo si vota a fare allora ?

  15. &&&
    24 maggio 2018 • 11:19

    Questa ULTIMA RISPOSTA che ho evidenziato…spiega perché la GERMANIA e tutto il Nord Europa ..sta premendo perché venga silurato.

  16. &&&
    24 maggio 2018 • 11:42

    e aggiunge Savona sulla Germania (da una trasmissione televisiva ad Agorà )

    Savona —->>>”Il modello di economia e di società dove l’economia determina la politica continua ad essere applicato – sosteneva Savona -. Il nazismo proponeva la Germania come paese d’ordine e proponeva che tutte le monete si dovessero comportare come il marco. Il resto dei paesi, Italia compresa, non doveva dedicarsi all’industria ma all’agricoltura , al turismo e al benessere anche dei tedeschi”. Savona affermava che la differenza sta nel fatto che prima la Germania voleva imporsi “manu militari. Oggi hanno inventato un meccanismo che si chiama Europa Unita e che porta gli stessi effetti. Un meccanismo nel quale i tedeschi hanno una posizione ideologica dominante”, concludeva il professore.

    —–
    —–

    &&&= cioè uno che è preparato, autorevole e ha un bel paio di palle: ti spara la verità in faccia senza tanti preamboli , la verità nuda e cruda cosi come è. E’ sotto gli occhi di tutti che la Germania sta ottenendo senza guerra militare ma con guerra finanziaria cio che non ha ottenuto nella seconda guerra mondiale con il 3 Reich …infatti non per nulla questa egemonia tedesca attraverso la UE è definita il 4 Reich…

  17. pinocchio
    24 maggio 2018 • 15:38

    che osservazione idiota.

  18. Miry
    25 maggio 2018 • 05:52

    Fortebraccio….scusa l’espressione ma il scendere in piazza è ormai una grande cagata…chi dovrebbe scendere in piazza? come sempre a roma…in piazza non scendono i ricchi ma i poveri..i più con famigli da mantenere e che ormai non hanno nemmeno i soldi per mangiare? uno che abita a 700 km da roma deve fare un finanziamento per poterci venire? o magari rischiare un lavoro precario per assentarsi per una manifestazione? diamoci una svegliata…le manifestazioni non servono più a un caxxo e arricchiscono solo chi le programma…finchè si ragiona in tema di manifestazioni l’italia sarà sempre nella merda.

  19. Miry
    25 maggio 2018 • 06:16

    Pinocchio@ si decisamente idiota…dove sia questa somiglianza non si sa…forse non ha visto com’era Berlusconi da giovane

  20. Paolo(&&&)
    25 maggio 2018 • 18:19

    si pero IO NON SONO FORTEBRACCIO.

    Sul manifestare , tranne qualche eccezione rara, sono d’accordo con te (io non son di sinistra e le manifestazioni di protesta non fanno parte del mio retaggio culturale ). TRANNA QUALCHE RARA ECCEZIONE …QUESTA è UNA.

  21. DM
    26 maggio 2018 • 09:32

    esattamente.

  22. &&&
    26 maggio 2018 • 10:25

    @Monia

    non c’è da illudersi…son troppo forti. Basta vedere cosa sta succedendo intorno alla nomina di Savona. Son troppo forti.

    Al senato si è deboli : arrivano a mala pena al numero giusto. Basta corromperne alcuni e il governo Lega/m5s cade…adesso stanno cercando di opporsi sul nodo Savona…e si sta scatenando tutta l’europa UE “contro” lega/m5s…è quasi impossibile che Mattarella faccia passar Savona.

    Quindi è meglio fa crollare tutto. Ed andare a nuove elezioni (ottobre? ) ..con una composizione /alleanza diversa: Lega e M5s alleati…siccome prenderanno ancor più voti di adesso raggiungeranno la maggioranza abbondante. Candidare ovviamente i silurati: Savona, etc etc

    Di fatto come giustamente scrive il Marco sotto nel forum..: di fatto lega/m5s stanno cercando di muover le pedine giuste per uscire dall’euro (altroché le stronzate che dice Marco Mori..e i suoi “gufi” ) …e l’UE lo sa. Ecco perché sta succedendo questo casino …stanno imponendo a Salvini/Mi Maio di nominare ministri non contro l’UE o “labili ambigui ” (ad esempio Giorgetti..di cui non mi fido molto ..) diversamente mandano avanti la macchina UE/euro /Mercati/mass media/ borsa/ Fmi/Bce/Germania/Merkel /trojka /agenzie di rating….cioè una macchina potentissima di stritolamento che hanno già messo in moto….

    Inutile dire che il “gufo” Marco Mori stavolta si è dimostrato un povero idiota…con la bile guasta (tanto per far contento DM ) .

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