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Carpeoro: pericolo terrorismo, ora l’Italia ha nemici potenti

Scritto il 11/6/18 • nella Categoria: segnalazioni Condividi Tweet

«Temo per l’Italia: c’è rischio di attentati, se si “smonta” il vertice dei servizi segreti». E’ un monito, quello che Gianfranco Carpeoro lancia al governo “gialloverde” appena insediato: l’attuale struttura di intelligence, dice, negli ultimi 4-5 anni ha vigiliato in modo efficiente sulla sicurezza del nostro paese, sventando stragi ed evitando all’Italia il sanguinoso “trattamento” cui sono stati sottoposti i maggiori partner europei, in primis la Francia, senza dimenticare la Germania e la Gran Bretagna, il Belgio, la Spagna. In web-streaming su YouTube con Fabio Frabetti di “Border Nights”, Carpeoro si mostra pessimista: tanto per cominciare, premette, «non mi aspetto una lunga durata di questo governo». In più, aggiunge, «mi aspetto una diversa gestione della finanza, a nostro danno, da parte della Bce». E, dulcis in fundo: «Mi aspetto qualcosa nell’ambito del terrorismo, a breve termine». Ma l’arma del terrorismo, appunto, non è l’unica a disposizione della “sovragestione”: c’è il ricatto finanziario del debito, «abbuonato alla Germania ma non all’Italia», che si somma alla situazione esplosiva creata in Libia, contro l’Italia, dalla Francia: «Io quantificherei il danno e ai francesi chiederei un risarcimento, in soldoni, per l’enorme perdita economica che hanno inflitto, al nostro paese, con la vergognosa deposizione di Gheddafi organizzata allo scopo di accaparrarsi la Libia».
Un’analisi a tutto campo, quella di Carpeoro, autore del saggio “Dalla massoneria al terrorismo”, che svela i retroscena – paramassonici, non islamici – della strategia della tensione internazionale scatenata in Europa e in Medio Oriente da settori d’intelligence manovrati da un’oligarchia altantica reazionaria: «Il famoso Abu Bakr Al-Baghadi, leader dell’Isis, è anche la tessera numero 12 della superloggia “Hathor Pentalpha” fondata dai Bush». Tra i suoi esponenti, anche Nicolas Sarkozy. La massoneria francese oggi si schiera contro l’Italia? Sveglia, dice Carpeoro: «E’ da quando fu silurato Mitterrand che la massoneria francese condiziona la politica di Parigi in funzione anti-italiana». E vogliamo parlare della Germania, che ci tiene appesi al nostro ingente debito pubblico? «Qualcuno – scandisce Carpeoro – dovrebbe andare a Bruxelles e chiedere come mai alla Germania fu cancellato l’enome debito che aveva, al momento di fondare l’Unione Europea, mentre all’Italia non fa sconti nessuno. Il nuovo governo dovrebbe dire, semplicemente, di essere pronto a rispondere solo per il debito effettivamente riconducibile alla politica italiana, non a quello derivante dalla politica finanziaria europea», su cui non c’è mai stata una validazione democratica.
“Sovragestione”, appunto: a partire dallo storico divorzio fra Tesoro e Bankitalia. Coincidenze: all’epoca «fu fatto sparire anche il professor Federico Caffè, eminente keynesiano». Per Carpeoro, la misteriosa scomparsa di Caffè – storico maestro di Mario Draghi, Bruno Amoroso e Nino Galloni – fu un messaggio chiaro, intimidatorio. Caffè si opponeva all’arrembante neoliberismo: dunque, chi lo avesse seguito avrebbe fatto la sua stessa fine. Draghi capì l’antifona e si mise al servizio del super-potere privatizzatore, quello che ha già tentato – con l’ostruzionismo di Mattarella – di fermare il governo Conte ponendo il veto su Paolo Savona, «altro allievo, guardacaso, di Federico Caffè». Oggi, l’Italia “gialloverde” è in mezzo a un guado pericoloso: Francia e Germania si preparano ad azzannarla, con l’aiuto della Bce. L’ultima cosa da fare, raccomanda Carpeoro, è sbaraccare l’attuale assetto dei servizi segreti che finora ci hanno protetto. Problema spinoso: per il momento, la delega l’ha mantenuta il premier. Di solito, spiega Carpeoro, viene attribuita al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, che però in questo caso è Giorgetti, leghista come il ministro dell’interno Salvini. Due cariche che, per la prima volta, sono espresse dallo stesso partito.
Secondo Carpeoro, il nuovo potere insediatosi a Palazzo Chigi potrebbe avere la tentazione di mettere la propria firma anche sui servizi. E qui si entrerebbe in zona pericolo: «Quella è una struttura che si è rivelata molto efficiente. Cambiarne i vertici – sottolinea l’analista – vuol dire mettersi nelle condizioni di correre un grosso rischio: sul piano squisitamente tecnico, delle competenze, non è detto che gli eventuali successori siano all’altezza dei predecessori». Fino a ieri, aggiunge Carpeoro, va detto che l’Italia non era esattamente nell’occhio del ciclone: la sua completa irrilevanza politica – i governi Renzi e Gentiloni, innocui per Bruxelles – la mettevano al riparo dal pericolo di maxi-attentati come quelli di Nizza e del Bataclan. «In ogni caso – precisa Carpeoro – i nostri servizi hanno comunque sventato, già allora, decine di attentati minori sul suolo italiano». Ma è adesso che il pericolo cresce: se l’Italia ha tanti nuovi nemici, proprio ora potrebbe essere messo in agenda, dalla “sovragestione”, anche un maxi-attentato sul suolo italiano. «Ecco perché farei di tutto – dice Carpeoro – per mantenere integra la struttura che finora ha garantito la nostra sicurezza».

«Temo per l’Italia: c’è rischio di attentati, se si “smonta” il vertice dei servizi segreti». E’ un monito, quello che Gianfranco Carpeoro lancia al governo “gialloverde” appena insediato: l’attuale struttura di intelligence, dice, negli ultimi 4-5 anni ha vigilato in modo efficiente sulla sicurezza del nostro paese, sventando stragi ed evitando all’Italia il sanguinoso “trattamento” cui sono stati sottoposti i maggiori partner europei, in primis la Francia, senza dimenticare la Germania e la Gran Bretagna, il Belgio, la Spagna. In web-streaming su YouTube con Fabio Frabetti di “Border Nights”, Carpeoro si mostra pessimista: tanto per cominciare, premette, «non mi aspetto una lunga durata di questo governo». In più, aggiunge, «mi aspetto una diversa gestione della finanza, a nostro danno, da parte della Bce». E, dulcis in fundo: «Mi aspetto qualcosa nell’ambito del terrorismo, a breve termine». Ma l’arma del terrorismo, appunto, non è l’unica a disposizione della “sovragestione”: c’è il ricatto finanziario del debito, «abbuonato alla Germania ma non all’Italia», che si somma alla situazione esplosiva creata in Libia, contro l’Italia, dalla Francia: «Io quantificherei il danno e ai francesi chiederei un risarcimento, in soldoni, per l’enorme perdita economica che hanno inflitto, al nostro paese, con la vergognosa deposizione di Gheddafi organizzata allo scopo di accaparrarsi la Libia».

Un’analisi a tutto campo, quella di Carpeoro, autore del saggio “Dalla massoneria al terrorismo”, che svela i retroscena – paramassonici, non islamici – della strategia della tensione internazionale scatenata in Europa e in Medio Oriente da settori Forze antiterrorismod’intelligence manovrati da un’oligarchia altantica reazionaria: «Il famoso Abu Bakr Al-Baghadi, leader dell’Isis, è anche la tessera numero 12 della superloggia “Hathor Pentalpha” fondata dai Bush». Tra i suoi esponenti, anche Nicolas Sarkozy. La massoneria francese oggi si schiera contro l’Italia? Sveglia, dice Carpeoro: «E’ da quando fu silurato Mitterrand che la massoneria francese condiziona la politica di Parigi in funzione anti-italiana». E vogliamo parlare della Germania, che ci tiene appesi al nostro ingente debito pubblico? «Qualcuno – scandisce Carpeoro – dovrebbe andare a Bruxelles e chiedere come mai alla Germania fu cancellato l’enorme debito che aveva, al momento di fondare l’Unione Europea, mentre all’Italia non fa sconti nessuno. Il nuovo governo dovrebbe dire, semplicemente, di essere pronto a rispondere solo per il debito effettivamente riconducibile alla politica italiana, non a quello derivante dalla politica finanziaria europea», su cui non c’è mai stata una validazione democratica.

“Sovragestione”, appunto: a partire dallo storico divorzio fra Tesoro e Bankitalia. Coincidenze: all’epoca «fu fatto sparire anche il professor Federico Caffè, eminente keynesiano». Per Carpeoro, la misteriosa scomparsa di Caffè – storico maestro di Mario Draghi, Bruno Amoroso e Nino Galloni – fu un messaggio chiaro, intimidatorio. Caffè si opponeva all’arrembante neoliberismo: dunque, chi lo avesse seguito avrebbe fatto la sua stessa fine. Draghi capì l’antifona e si mise al servizio del super-potere privatizzatore, quello che ha già tentato – con l’ostruzionismo di Mattarella – di fermare il governo Conte ponendo il veto su Paolo Savona, «altro allievo, guardacaso, di Federico Caffè». Oggi, l’Italia “gialloverde” è in mezzo a un guado pericoloso: Francia e Germania si preparano ad azzannarla, con l’aiuto della Bce. L’ultima cosa da fare, raccomanda Carpeoro, è sbaraccare l’attuale assetto dei servizi segreti che finora ci hanno protetto. Problema spinoso: per il momento, la Carpeorodelega l’ha mantenuta il premier. Di solito, spiega Carpeoro, viene attribuita al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, che però in questo caso è Giorgetti, leghista come il ministro dell’interno Salvini. Due cariche che, per la prima volta, sono espresse dallo stesso partito.

Secondo Carpeoro, il nuovo potere insediatosi a Palazzo Chigi potrebbe avere la tentazione di mettere la propria firma anche sui servizi. E qui si entrerebbe in zona pericolo: «Quella è una struttura che si è rivelata molto efficiente. Cambiarne i vertici – sottolinea l’analista – vuol dire mettersi nelle condizioni di correre un grosso rischio: sul piano squisitamente tecnico, delle competenze, non è detto che gli eventuali successori siano all’altezza dei predecessori». Fino a ieri, aggiunge Carpeoro, va detto che l’Italia non era esattamente nell’occhio del ciclone: la sua completa irrilevanza politica – i governi Renzi e Gentiloni, innocui per Bruxelles – la mettevano al riparo dal pericolo di maxi-attentati come quelli di Nizza e del Bataclan. «In ogni caso – precisa Carpeoro – i nostri servizi hanno comunque sventato, già allora, decine di attentati minori sul suolo italiano». Ma è adesso che il pericolo cresce: se l’Italia ha tanti nuovi nemici, proprio ora potrebbe essere messo in agenda, dalla “sovragestione”, anche un maxi-attentato sul suolo italiano. «Ecco perché farei di tutto – dice Carpeoro – per mantenere integra la struttura che finora ha garantito la nostra sicurezza».

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10 Commenti

  1. &&&
    11 giugno 2018 • 07:49

    «Qualcuno – scandisce Carpeoro – dovrebbe andare a Bruxelles e chiedere come mai alla Germania fu cancellato l’enorme debito che aveva, al momento di fondare l’Unione Europea, mentre all’Italia non fa sconti nessuno. Il nuovo governo dovrebbe dire, semplicemente, di essere pronto a rispondere solo per il debito effettivamente riconducibile alla politica italiana, non a quello derivante dalla politica finanziaria europea», su cui non c’è mai stata una validazione democratica. (Articolo )

    —–
    —–

    interessante percorso….questo dovrebbero da subito fare.

  2. Gio rgio
    11 giugno 2018 • 07:59

    Carpeoro dichiara; “l’Italia ha tanti nuovi nemici,” ma non dice perché e chi eventualmente siano, a mio avviso erano già più che abbondanti quelli che avevamo.

  3. &&&
    11 giugno 2018 • 08:32

    In Italia sarà la Sinistra Soros/iana ..(che porta avanti un finto/progressismo liberal Reazinario…) a metter subbuglio : con manifestazioni , accuse di nazismo/fascismo/xenofobia/..pomperà il clima con i suoi mass media…quindi ci saranno attacchi concentrici..da diversi fronti e contemporaneamente.

    Dopodiché diranno che il nuovo governo ha portato alla rovina l’Italia…e tenteranno il solito rovesciamento: la Trojka …per finir il “lavoretto” iniziato negli anni novanta in varie fasi…incrementato con il colpo di stato tecnocrate con il Monti…….tenteranno il colpo decisivo…

    E gli attacchi concentrici avranno un unica regia…ovviamente. D’altronde Soros (esattamente come fece con Trump ) ha già preso le iniziative con cio che ha dichiarato contro Salvini….e sta già muovendo la sua armata : la sinistra…

    comunque al netto di tutto cio…con la rottura recente del G7..inizia la contrapposizione USA /UE…che potrebbe portare a un cambio di rotta degli assetti europei attuali..e di conseguenza in forma più estesa geopoliticamente con la Russia…etc etc

    Io credo che i futuri anni e forse decenni nello scenario europeo saranno turbolenti (non sto parlando di guerre ) nel senso di fortemente caratterizzati da serie criticità: c’è un rapporto dei Servizi Segreti Tedeschi…che lo dice già dall’anno scorso.

    Mesi fa i nostri Servizi Segreti…in un rapporto del Copasir…hanno detto chiaramente che ci sarà un mastodontico attacco finanziario all’Italia. Da notare: dico di mesi fa…ancora non c’era questo risultato elettorale.

    Credo che l’analisi del Carpeoro sia esatta ed………….INQUIETANTE.

    Faranno di tutto per far cascare questo governo.

    Stringere le relazioni alleanze con l’amministrazione attuale americana è più che mai importante: trattasi di salvar le cosiddette chiappe……..

    Detto e premesso che potrebbe non essere sufficiente…e potremo esser triturati comunque. Oggi più che mai uniti.

  4. Primadelesabbie
    11 giugno 2018 • 15:41

    Quindi speriamo che chi ha dimostrato di saper far fronte ai compiti affidatigli venga lasciato al suo posto.

    In questa conversazione l’avvocato Carpeoro é tornato sulla questione della legittimità di una maggioranza a governare.

    Essere legittimati non significa avere ragione, o che le decisioni prese siano quelle giuste, ma sono prese legittimamente, giuste o sbagliate che siano, come ha affermato in altre occasioni..

  5. Paolo.
    12 giugno 2018 • 11:51

    Ma questo signor non mi convince, prima dice una cosa poi un altra in stile massonico non nè ha azzecata una.

    ma dai. veramente. …

  6. &&&
    12 giugno 2018 • 14:00

    Ultime notizie su Paolo Savona

    http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13349357/paolo-savona-ecofin-insieme-a-giovanni-tria-mossa-spacca-europa-.html

  7. luigiza
    12 giugno 2018 • 05:25

    @&&&
    Stringere le relazioni alleanze con l’amministrazione attuale americana è più che mai importante: trattasi di salvar le cosiddette chiappe……..

    Concordo con le tue affermazioni e con l’ovvio consiglio con cui le chiudi e che ho riportato sopra.

    Aggiungo solo che a mio avviso l’Italia si trova stretta tra due gruppi contrapposti che rischiano veramente di farla diventare un campo di battaglia molto cruento: da un lato la amministrazione Trump, pur con tutti i suoi limiti e finatità nelle quali la benevolenza nei confronti del ns. Paese è solo strumentale e dall’altro una coppia di organizzazioni criminali: la cricca europoide di Brusselles a trazione germanica spalleggiata da una gerarchia vaticana che é oggettivamente allineata ai liberals USA antagonisti feroci di tutte le istanze che il Trump cerca di portare avanti con estrema difficoltà.
    Le tensioni che ne scaturiscono e scaturiranno ancora di più se il nuovo governo italico terrà la barra dritta e si opporrà ai diktat catto-euro-liberals facilmente degenereranno in scontri violenti.
    Temo che il Carpeoro abbia ragione nel prevedere attentati terroristici in Italia.

  8. luigiza
    12 giugno 2018 • 08:26

    Un’altra fonte solitamente bene informata su quanto bolle in pentola negli USA conferma i timori del Carpeoro:

    L’Italia oggi diventa ad altissimo rischio attentati, probabilmente per colpire Salvini ed il governo

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