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Pezzi di merda: fenomenologia dell’odio nell’Italia di Salvini

Scritto il 25/8/18 • nella Categoria: segnalazioni Condividi Tweet

Succede questo: a proclamarsi paladini dell’uomo dalla pelle scura, oggi, sono i killer politici dell’uomo dalla pelle chiara – quelli che gli hanno tolto tutto, in Europa, dopo aver abbondantemente depredato anche l’Africa, trasformandola in una terra desolata da cui scappare. Così i naufraghi salvati in mare da una nave della Guardia Costiera diventano prigionieri, letteralmente  torturati dal vero Uomo Nero, il Ministro della Paura che usurpa la poltrona del Viminale. Ha un problema, l’Uomo Nero, anzi due: non può fare quello che vorrebbe, e che ha promesso agli elettori – tagliare le tasse – e in più deve rispondere di un risarcimento colossale imposto al suo partito dal potere giudiziario. Un risarcimento così anomalo, e così enorme, da ridurre praticamente a zero la possibilità di sostenere qualsiasi attività politica, e quindi di continuare a esistere, come partito. Chi ha paura dell’Uomo Nero? La cosiddetta Europa: quella che impedisce che le tasse vengano abbattute, che le pensioni italiane siano dignitosamente rimpinguate, che giunga un reddito provvisorio ai senza-lavoro. Di questo sono ostaggi, i naufraghi della nave Diciotti: di un’ingiustizia infame, compiuta da Bruxelles.
Negli ultimi tre anni, si apprende, l’Italia ha accolto la quasi totalità dei 700.000 migranti sbarcati sulle sue coste. Il resto d’Europa non li vuole. Deve tenerseli, per forza, l’Uomo Nero. Al quale però non si concede – in cambio – di abbassare le imposte, alzare le pensioni, distribuire un reddito di cittadinanza. “Pezzi di merda”, li qualifica senza giri di parole il filosofo televisivo Massimo Cacciari – ma attenzione: l’insulto non è affatto rivolto ai mostri dell’Unione Europea, i fanatici del rigore, gli affamatori della Grecia, i devastatori dell’Italia, i predoni delle autostrade che poi crollano. Su quelli, tuttalpiù, sono piovute fumose analisi, formulate in italiano forbito. L’espressione brutalmente gergale è invece indirizzata agli insensibili criminali che osano trattenere un centinaio di africani, giovani adulti, a bordo di un natante della Guardia Costiera ormeggiato in un porto siciliano. Tra i “pezzi di merda” più autorevoli, se non altro per il ruolo istituzionale che riveste, è il vicepremier Di Maio, il primo a esprimere – sotto forma di minaccia aperta, alla buon’ora – la possibilità di sospendere i finanziamenti miliardari che l’Italia è tenuta, dai trattati, a versare alla burocrazia Ue.
Mentre i filosofi incendiano le strade, già lastricate di furore e di violenza, di odio squadristico e mediatico contro l’insolente governo che gli italiani – quei farabutti – hanno osato votare e ora sostanzialmente approvano, maledetti loro, uno dei due consoli che reggono l’esecutivo Conte arriva dunque ad avvertire i cosiddetti partner europei: attenzione, la corda potrebbe spezzarsi. Si comincia ventilando l’indicibile – la renitenza contributiva – e così ci si infila su un sentiero che potrebbe portare addirittura là dove fino a ieri sarebbe stato impensabile: lo spettro dell’uscita dell’Italia dall’Unione Europea, finalmente presentata per quello che è – una cricca di tecnocrati imbroglioni, al soldo della peggiore oligarchia speculativa. Questo è un paese in cui il presidente della Repubblica, parlando con l’allora premier incaricato, lo ha cortesemente (ma irritualmente) invitato a passare a salutare il governatore della Banca d’Italia, l’esimio Ignazio Visco, super-banchiere convinto – al pari del tedesco Günther Oettinger, o del connazionale Carlo Cottarelli – che saranno “i mercati”, in futuro, a “insegnare” agli italiani come votare, pena la scure dello spread, nel caso ripetessero l’errore imperdonabile di premiare gli sciamannati 5 Stelle o, peggio, l’Uomo Nero, cioè l’illuso che voleva il professor Paolo Savona al ministero dell’economia e un principe del giornalismo indipendente come Marcello Foa alla presidenza della Rai.
Scherziamo? Siamo impazziti? L’ultima presidente della Rai, Monica Maggioni, è ora presidente della sezione italiana della Commissione Trilaterale, mentre la collega Gruber – quella che ospita frequentemente il noto filosofo, talora affetto da coprolalia – è saldamente ospite dei gagliardi passacarte messi assieme dal conte Étienne Davignon e dall’imperatore David Rockefeller, riuniti per la prima volta nel lontano 1954 all’hotel de Bilderberg a Oosterbeek, in Olanda. Lo stesso Visco, che governa Bankitalia (di proprietà di banche private) è il pupillo di Mario Draghi, che nel 1992 salì a bordo del panfilo Britannia e oggi governa la Bce (di proprietà di banche private). Draghi risulta essere un membro autorevolissimo dello stesso club che annovera tra i suoi eletti il presidente emerito Napolitano e il francese Jacques Attali, l’uomo-ombra di Macron: prontissimo, tramite l’obbediente Tajani, ad attivare il network sotterraneo dimostratosi capace di indurre Berlusconi a venir meno alla parola data a Salvini, sulla nomina di Foa. Tutto è partito dall’Eliseo, cioè dal vertice politico del paese che, oggi anno, depreda 14 Stati africani portandogli via l’equivalente di 500 miliardi di euro, costringendo i loro giovani a imbarcarsi verso le nostre coste.
Qualcuno spieghi, ai migranti soccorsi dalla Diciotti, che non possono fidarsi dell’uomo bianco che si finge loro amico. “Timeo Danaos et dona ferentes”: i greci mi fanno paura anche quando portano doni, dice Laocoonte, nell’Eneide, di fronte al Cavallo di Troia appena giunto davanti alle mura della città assediata. Se solo i giornalisti avessero fatto il loro dovere, accusa il Premio Pulitzer americano Seymour Hersh, in questi anni avremmo avuto meno guerre, meno stragi, meno vittime, perché quasi tutte le guerre, così come l’opaco terrorismo stragista, sono state organizzate a tavolino, dalla stessa élite bugiarda, agitando false prove per demonizzare leader che riteneva scomodi. L’hanno potuto fare, sempre, grazie alla connivente reticenza dei giornali, delle televisioni. Lo stesso si può dire dell’intellighenzia nazionale “embedded”, quella che oggi – tra appelli rabbiosi (e schizzi di sterco) – si permette il lusso di criminalizzare l’Uomo Nero, ignorando deliberatamente i crimini mostruosi dell’oligarchia-fantasma che ha declassato il paese, condannandolo al declino dopo averlo svenduto, pezzo su pezzo, fino a farlo crollare come il ponte di Genova. Un’Italia alla frusta, amputata della sua sovranità e taglieggiata dai finti ragionieri di Bruxelles. Eppure, nel paese a cui la Francia impedisce di eleggere il presidente della televisione di Stato, ci si scaglia selvaggiamente contro il ministro che “sequestra” i migranti su una nave.
Il crollo delle dittature è spesso preceduto da violenze inconsulte. In Romania, Nicolae Ceaucescu ordinò alla Securitate di sparare nel mucchio, al primo accenno di ribellione popolare. E il satrapo Siad Barre, a lungo padrone della Somalia grazie anche al provvido sostegno post-coloniale italiano, non esitò a ordinare alla polizia di mitragliare il pubblico dello stadio che aveva osato contestarlo. Si dirà che siamo in Italia, dove vige la legge semiseria della “bolla di componenda”, sintetizzata dal genio letterario di Camilleri: ogni conflitto si trasforma in una tempesta in un bicchier d’acqua, se alla fine tutti si portano a casa la loro fetta di torta. Si dirà che il cosiddetto governo gialloverde, quello dell’Uomo Nero, sta esasperando la crisi dei migranti solo per aprire un fronte alternativo da cui attaccare Bruxelles, cioè il super-potere che gli vieterà di mantenere le promesse fatte agli elettori il 4 marzo, pena il ricatto dell’incursione finanziaria sul costo del debito pubblico di un paese reso vulnerabilissimo, come gli altri dell’Eurozona, dall’assenza di una moneta sovrana con la quale difendersi dal racket della Borsa. Sia come sia, lo spettacolo cui si è costretti ad assistere rivela qualcosa di estremamente inedito: mentre giornali e intellettuali lanciano palle di letame, gli elettori osservano con attenzione le mosse del loro governo, il primo esecutivo – nella storia ingloriosa dell’Ue – completamente sgradito da Bruxelles.

Succede questo: a proclamarsi paladini dell’uomo dalla pelle scura, oggi, sono i killer politici dell’uomo dalla pelle chiara – quelli che gli hanno tolto tutto, in Europa, dopo aver abbondantemente depredato anche l’Africa, trasformandola in una terra desolata da cui scappare. Così i naufraghi salvati in mare da una nave della Guardia Costiera italiana diventano prigionieri, letteralmente  torturati dal vero Uomo Nero, il Ministro della Paura che usurpa la poltrona del Viminale. Ha un problema, l’Uomo Nero, anzi due: non può fare quello che vorrebbe, e che ha promesso agli elettori – tagliare le tasse – e in più deve rispondere di un risarcimento colossale imposto al suo partito dal potere giudiziario. Un risarcimento così anomalo, e così enorme, da ridurre praticamente a zero la possibilità di sostenere qualsiasi attività politica, e quindi di continuare a esistere, come partito. Chi ha paura dell’Uomo Nero? La cosiddetta Europa: quella che impedisce che le tasse vengano abbattute, che le pensioni italiane siano dignitosamente rimpinguate, che giunga un reddito provvisorio ai senza-lavoro. Di questo sono ostaggi, i naufraghi della nave Diciotti: di un’ingiustizia infame, compiuta da Bruxelles.

Negli ultimi tre anni, si apprende, l’Italia ha accolto la quasi totalità dei 700.000 migranti sbarcati sulle sue coste. Il resto d’Europa non li vuole. Deve tenerseli, per forza, l’Uomo Nero. Al quale però non si concede – in cambio – di abbassare le Luigi Di Maioimposte, alzare le pensioni, distribuire un reddito di cittadinanza. “Pezzi di merda”, li qualifica senza giri di parole il filosofo televisivo Massimo Cacciari – ma attenzione: l’insulto non è affatto rivolto ai mostri dell’Unione Europea, i fanatici del rigore, gli affamatori della Grecia, i devastatori dell’Italia, i predoni delle autostrade che poi crollano. Su quelli, tuttalpiù, sono piovute fumose analisi, formulate in italiano forbito. L’espressione brutalmente gergale è invece indirizzata agli insensibili criminali che osano trattenere un centinaio di africani, giovani adulti, a bordo di un natante della Guardia Costiera ormeggiato in un porto siciliano. Tra i “pezzi di merda” più autorevoli, se non altro per il ruolo istituzionale che riveste, è il vicepremier Di Maio, il primo a esprimere – sotto forma di minaccia aperta, alla buon’ora – la possibilità di sospendere i finanziamenti miliardari che l’Italia è tenuta, dai trattati, a versare alla burocrazia Ue.

Mentre i filosofi incendiano le strade, già lastricate di furore e di violenza, di odio squadristico e mediatico contro l’insolente governo che gli italiani – quei farabutti – hanno osato votare e ora sostanzialmente approvano, maledetti loro, uno dei due consoli che reggono l’esecutivo Conte arriva dunque ad avvertire i cosiddetti partner europei: attenzione, la corda potrebbe spezzarsi. Si comincia ventilando l’indicibile – la renitenza contributiva – e così ci si infila su un sentiero che potrebbe portare addirittura là dove fino a ieri sarebbe stato impensabile trovarsi: cioè di fronte allo spettro dell’uscita dell’Italia dall’Unione Europea, finalmente presentata per quello che è – una cricca di tecnocrati imbroglioni, al soldo della peggiore oligarchia speculativa. Questo è un paese in cui il presidente della Repubblica, parlando con l’allora premier incaricato, lo ha cortesemente (ma irritualmente) invitato a passare a salutare il governatore della Banca d’Italia, l’esimio Ignazio Visco, super-banchiere convinto – al pari del tedesco Günther Oettinger, o del connazionale Carlo Cottarelli, di scuola Fmi – che saranno “i mercati”, in futuro, a “insegnare” agli italiani come votare, pena la scure dello spread, nel caso ripetessero l’errore imperdonabile di premiare gli sciamannati 5 Stelle o, Marcello Foapeggio, l’Uomo Nero, cioè l’illuso che voleva il professor Paolo Savona al ministero dell’economia e un principe del giornalismo indipendente come Marcello Foa alla presidenza della Rai.

Scherziamo? Siamo impazziti? L’ultima presidente della Rai, Monica Maggioni, è ora presidente della sezione italiana della Commissione Trilaterale, mentre la collega Gruber – quella che ospita frequentemente il noto filosofo, talora affetto da coprolalia – è saldamente ospite dei gagliardi passacarte messi assieme dal conte Étienne Davignon e dall’imperatore David Rockefeller, riuniti per la prima volta nel lontano 1954 all’hotel de Bilderberg a Oosterbeek, in Olanda. Lo stesso Visco, che governa Bankitalia (di proprietà di banche private) è il pupillo di Mario Draghi, che nel 1992 salì a bordo del panfilo Britannia e oggi governa la Bce (di proprietà di banche private). Draghi risulta essere un membro autorevolissimo dello stesso club che annovera tra i suoi eletti il presidente emerito Napolitano e il francese Jacques Attali, l’uomo-ombra di Macron: prontissimo, tramite l’obbediente Tajani, ad attivare il network sotterraneo dimostratosi capace di indurre Berlusconi a venir meno alla parola data al  “vomitevole” Salvini, sulla nomina di Foa. Tutto è partito dall’Eliseo, cioè dal vertice politico del paese che, oggi anno, depreda 14 Stati africani portandogli via l’equivalente di 500 miliardi di euro, costringendo i loro giovani a imbarcarsi verso le nostre coste.

Qualcuno spieghi, ai migranti soccorsi dalla Diciotti, che non possono fidarsi dell’uomo bianco che si finge loro amico. “Timeo Danaos et dona ferentes”: i greci mi fanno paura anche quando portano doni, dice Laocoonte, nell’Eneide, di fronte al Cavallo di Troia appena giunto davanti alle mura della città assediata. Se solo i giornalisti avessero fatto il loro dovere, accusa il Premio Pulitzer americano Seymour Hersh, in questi anni avremmo avuto meno guerre, meno stragi, meno vittime, perché quasi tutte le guerre, così come l’opaco terrorismo stragista, sono state organizzate a tavolino, dalla stessa élite bugiarda, agitando false prove per demonizzare leader che riteneva scomodi. L’hanno potuto fare, sempre, grazie alla connivente reticenza dei giornali, delle televisioni. Lo stesso si può dire dell’intellighenzia nazionale “embedded”, quella che oggi – tra appelli rabbiosi (e schizzi di sterco) – si permette il lusso di criminalizzare l’Uomo Nero, ignorando deliberatamente i crimini mostruosi dell’oligarchia-fantasma che ha declassato il paese, condannandolo al declino dopo averlo svenduto, pezzo su pezzo, fino a farlo crollare come il ponte di Genova. Un’Italia alla frusta, amputata della sua sovranità e taglieggiata dai finti Mario Draghiragionieri di Bruxelles. Eppure, nel paese a cui la Francia impedisce di eleggere il presidente della televisione di Stato, ci si scaglia selvaggiamente contro il ministro che “sequestra” i migranti su una nave.

Il crollo delle dittature è spesso preceduto da violenze inconsulte. In Romania, Nicolae Ceaucescu ordinò alla Securitate di sparare nel mucchio, al primo accenno di ribellione popolare. E il satrapo Siad Barre, a lungo padrone della Somalia grazie anche al provvido sostegno post-coloniale italiano, non esitò a ordinare alla polizia di mitragliare il pubblico dello stadio che aveva osato contestarlo. Si dirà che siamo in Italia, dove vige la legge semiseria della “bolla di componenda”, sintetizzata dal genio letterario di Camilleri: ogni conflitto si trasforma in una tempesta in un bicchier d’acqua, se alla fine tutti si portano a casa la loro fetta di torta. Si dirà che il cosiddetto governo gialloverde, quello dell’Uomo Nero, sta esasperando la crisi dei migranti solo per aprire un fronte alternativo da cui attaccare Bruxelles, cioè il super-potere che gli vieterà di mantenere le promesse fatte agli elettori il 4 marzo, pena il ricatto dell’incursione finanziaria sul costo del debito pubblico di un paese reso vulnerabilissimo, come gli altri dell’Eurozona, dall’assenza di una moneta sovrana con la quale difendersi dal racket dei signori della Borsa. Sia come sia, lo spettacolo cui si è costretti ad assistere rivela qualcosa di estremamente inedito: mentre giornali e intellettuali lanciano ogni giorno scomuniche furenti, anatemi  rabbiosi e palle di letame, gli elettori osservano con attenzione le mosse del loro governo, il primo esecutivo – nella storia ingloriosa dell’Ue – completamente sgradito da Bruxelles.

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22 Commenti

  1. Il Prolisso
    25 agosto 2018 • 08:56

    Sto pensando a cio che leggevo qua nel forum: che questi non erano sovranisti ma finti sovranisti perché qua perché la…..

    e io dicevo: guardate che allo “scontro” ci si arriva piano piano …con la tecnica quasi del gatto con il topo ove ad un certo punto non si capirà chi è il gatto o il topo..perché a seconda del momento si invertiranno di volta in volta i ruoli. Sta succedendo esattamente questo….

    Lo scontro duro sta iniziando…………….

    Savona ? ORO COLATO…..ora più che mai (non per nulla il Savona 82enne orami in pensione e con ruoli di carica onorifica ma di fatto fuori da tutto…è stato VOLUTAMENTE ripescato da Salivini , Bagnai e Borghi …son questi signori qua che hanno voluto Savona …conoscendo tutto del suo iter come tecnico , ed economista…anche perché è scritto chiaro chiaro nell’ultimo libro di Savona..libro ove il Savona da pensionato fuori dai giochi ha voluto riportare la sua vita e le sue conclusioni e il suo pensiero …

    E’ scritto tutto là…(il perché e il percome delle sue scelte, della sua impostazione..delle sue frequentazioni , il suo rapporto con i “poteri forti ” sin dalla sua permanenza negli Stati Uniti da giovane etc etc…non c’è nulla di nascosto. E’ tutto là…e Salvini /Bagnai /Borghi…conoscendo tutto ma proprio tutto ..e avendo il Savona collaborato attivamente con il Think Tank fondato da Bagnai (di cui è vicepresidente Marcello Foà ) ..A/simetrie già da 5 e più anni…(conoscendo tutto di lui: Aspen , Bilderberg..etc etc ) lo hanno intensamente voluto e “scomodato” per una posizione importante quando proprio il Savona era un ormai beato pensionato fuori dai giochi di potere 82enne …che si godeva il meritato riposo : lo si poteva incontrare passeggiare beatamente nelle strade della sua Cagliari , o nel parco , o nel lungomare …

    E non c’è nulla di nascosto o di “infiltrato ” o bagianate del genere …..(dal Bilderberg all’Aspen è scritto tutto nel suo libro…libro scritto prima che Salvini lo volesse a “tutti i costi ” in una posizione importante: cioè Salvini era pienamente informato su tutto…).

    E perché ? perché non son stupidi: sanno e conoscono il “valore” di Savona come economista e il prestigio che ne deriva …e sanno anche una cosa: che Savona odia molto di quel “establishment” di sua frequentazione ed è a sua volta odiato.

    Salvini non è colto nel senso di “statista” ma è un puro animale politico (ha i coglioni per dirla in breve )…e sa distinguere il valore e l’importanza delle persone ….non per nulla lo ha scelto e si è battuto per Savona come un leone andando contro tutti …esattamente come sta facendo con la storia dei 170 della Diciotti.

    Nel prossimo scontro (che non si sa come andrà a finire )…cioè quando verrà l’attacco finanziario vero e proprio (di cui ormai parlano ovunque sempre più insistentemente anche all’estero )…SAVONA è più che mai prezioso.

    E non è dalla “loro ” parte (infiltrato e baggianate del genere )…è dalla “nostra” parte.

    SAVONA? ORO COLATO.

  2. luigiza
    25 agosto 2018 • 10:09

    Di Maio, il primo a esprimere – sotto forma di minaccia aperta, alla buon’ora – la possibilità di sospendere i finanziamenti miliardari che l’Italia è tenuta, dai trattati, a versare alla burocrazia Ue.

    E bravo il ns.Giggino, alla via così.
    Mi perdoni giovanotto DiMaio, giusto per sapere, i BTP italici chi é che ce li sta comprando: la Madonna o la BCE?
    E la BCE è la banca di Marte o della UE? Giusto per conoscenza, eh!

  3. MARINA
    25 agosto 2018 • 10:15

    quoto tutto!!!

  4. MARINA
    25 agosto 2018 • 10:17

    ridi ridi…..non vedete oltre il vostro naso…

  5. &&&
    25 agosto 2018 • 11:36

    @Luigizia

    io essendo noto per usare psedonomi (mi sa che ho fatto “scuola ” in negativo ..aimèè )…non vorrei esser sospettato di esser il “Marina ” …non sono io (senza offesa per le opinioni del Marina/o) ….)

    Io non condivido quasi un tubo di quello che solitamente dice Luigizia…ma sui la minaccia (piuttosto infantile ) di interrompere i versamenti alla UE (che non son 20 miliardi ..tra l’altro ma più o meno 15 di cui ne ritornano indietro circa 12 …miliardo più miliardo meno )..credo che il Luigizia di ragione ne abbia e anche molta: dirlo in quel modo come ha fatto Di Maio..è di una ingenuità “facilona” piuttosto discutibile (ha fatto la stessa cosa con l’Impeachment di Mattarella per il caso Savona: impeachement non proprio facile facile e detto in termini politicamente parlando oserei dire quasi “infantili “…infatti subito cambio linea all’opposto : passò al trattare e dialogare con il Mattarella. Salvini che è “animale politico ” (ma non statista: di spessore dal punto di vista di preparazine culturale è nell’ordinario: liceo classico e università se non erro in scenze politiche (pare fosse un discreto bravo studente ..) non concluse : 5 esami alla laurea…insomma mi sembra un po pochino : non ha lo spessore dello statista (ce lo ha Savona invece tante per citarne uno )..ma è ripeto “animale politico ” sa muoversi ed ha fiuto: infatti già da subito ha preso le distanze sia dall’impeachment ed è rimasto non ostile ma freddo e prudente con i “versamenti” : poi si è adeguato ma in modo prudente …di fatto l’ostruzionismo ai versamenti si puo fare e far bene: ma nel 2020 quando si ridiscutono e ci vuole l’approvazione di tutti..là si possono mettere pesanti condizioni e veti …ma il 2020 è lontano ….e non si sa se questo governo ci arriverà: credo che salterà tutto prima. Si rifaranno le elezioni e ci sarà nuovamente questa formazione politica ..come oggi e più forte. Ma nel mentre puo succedere di tutto: compresi fatti inaspettati…

    Sui titoli ..che l’il Tria vada in Cina per “prevenire” non è in contraddizione con il possibile acquisto da parte degli Stati Uniti…(posto che Trump è sotto torchio dal Deep State tramite Partito Democratico…con le solite “inquisizioni ” giudiziarie (cioè colpi di Stato Bianchi )…dipiche di tutte le sinistre di questo mondo: nel caso il Procuratore Mueller…sia sulla bufala RussianGate sia su questioni della “solita ” figa …cioè donne. Roba già vista.

    Gli Stati Uniti Trumpiani sono nettamente contro la Cina ma la Cina i Titoli Americani li compra lo stesso…non è una contraddizione cercare “sponde” protettive in più parti.

    Semmai quello che io metterei in discussione è Tria: chi cazzo ce lo ha messo là…e perché (solita domanda ) non ci sta Savona ?

    Savona sotto sotto sta lavorando (in accordo con Borghi Bagnai Caracciolo etc etc ..e la medesima “cricca ” …anche se con compiti diversi ) ..infatti ha parlato faccia a faccia con Draghi…idem fa il gran figlio di buona donna Giorgetti (questo ne sa una più del diavolo…è un furbo ma furbo…sa metter le mani con qualsiasi faccenda ) per evitare l’attacco speculativo…o pararci il cosiddetto “culo”…sapete cosa hanno fatto sapere l’establishment UE/euro…il nostro interlocutore è “solo” Tria…..

    ma perché hanno cosi tanta paura di Savona e del confronto diretto con lui ??? ….

    Moavero e Tria ..son tecnicamente capaci ma “sostanzialmente ” mediano tra gli interessi del sistema UE/euro e gli interessi del governa Lega /M5s…hanno il compito di equilibrare e svolgono anche una funzione di “controllo” : sostanzialmente son due corpi politicamente estranei alla vera , genuina volontà politica popolare espressa attraverso il voto .

    Ma il cercare di Tria anche una “sponda” in caso di attacco ..con i Cinesi …non è una contraddizione con essere nel contempo in sintonia con l’amministrazione Trump. Si coltivano tute le possibilità ed opportunità: la politica estera funziona in questo modo. Probabilmente si prospetterà ai cinesi opportunità di altri business qua in itali in cambio…magari l’apertura di vie /corridoioo…italiane per il progetto della famosa “Via della Seta ” Cinese…magari aprendo come corridoio i porti di Gioia Tauro o similari (possibilità che ai cinesi è stata negata precedentemente da altri governi ).

    sull’attacco finanziario: ci sarebbe stato comunque…perché i Servizi Segreti italiani ..avevano già previsto una cosa del genere ed è stato anche fatto un comunicato del Copasir più di un anno fa ..ove diceva che si stava preparando un attacco mastodontico di tipo finanziario all’Italia (i fini son noti: destabilizzarla e impadronirsi degli Asset di pregio rimasti …ancora tanti ..abbiamo una ricchezza patrimoniale di circa 8000 miliardi…una prelibatezza che fa gola tutta da spolpare …) ..quindi la speculazione pilotata ci sarebbe stata comunque (con modalità diverse ) …ma oramai i segnali sono anche evidenti…da settembre ad dicembre…credo che si dovrà ballare un po: cosa succederà? non lo so………dipende da come ci si organizza per “parare il colpo “…il viaggio in Cina fa parte di questo organizzarsi. E non è in contraddizione con la “sponda” Trump.

    Savona è più che mai prezioso.

    Insisto: visto che è uno di “loro” …perché non sta al Ministero del Tesoro ?

  6. redfifer
    25 agosto 2018 • 15:31

    Cacciari ringrazi lo scalpo se ha un tono, che se il tono dipendesse dalla sostanza grigia che si ritrova in cranio, primo scoprirebbe che è una bella pantegana quella che alberga nel suo cranio e secondo, è pure stonata!

  7. Monia De Moniax
    25 agosto 2018 • 17:41

    Non è citato il nome di chi ha scritto questo editoriale. Io sono non d’accordo, d’accordissimo. Del resto lo si ammette anche nei commenti, specificatamente &&& “loro ce la mettono tutta perché sanno che se sfugge l’Italia crolla tutto il sistema UE/euro…e non possono permetterselo”. In ogni caso: i nostri nemici perché di questo trattasi, vogliono NEUTRALIZZARE Salvini? Facile. Non “importano” più “immigrati” né neri, né marrone, nè bianchi…i gialli non chiedono l’elemosina, lavorano, non sono un problema. Savona può benissimo fare da consigliere, un prezioso consigliere ombra. Li conosce bene i maramaldi e sa come “fotterli”. Alle europee la Lega di Salvini andrà alle Stelle, non 5, molte di più. Che Di Maio si adegui nella fermezza, coraggio, decisione, indipendenza salviniani. Tajani col suo azzoppato pedoputtaniere alle S…palle ci fa un baffo ! Il marchio d’infamia i FIFI DIPIPI’ se lo marchiano a fuoco tutte le volte che parlano. Non abbiamo bisogno di altri padroni. Noi siamo più Trumpisti di Trump, veniamo dall’impero Romano. Noi Romani siamo addirittura Figlli di Troja, eredi di Enea. Noi abbiamo i nostri originali modelli, non copiamo, “creiamo” perché abbiamo Fantasia. L’unica cosa che è salutare copiare dagli ameribaubau è lo “spoil system”. Che si aspetta ad applicarlo alla Rai ed alla burocrazia? Quando viene Mamma, la Zia se ne va via. Niente serpi né inj seno né tantomeno nell’Intimo Pertugio !

  8. gary47
    25 agosto 2018 • 20:36

    ma come mai ora spuntano tante associazioni (a perdere) che manifestano per i diritti dei negri, mai nessuno che protesti contro i Maletton o contro l’Europa, o contro Draghi… contro i robot, contro i giovani che emigrano portandosi via la sapienza ed il know how…

    quando erano al governo i pidioti, nelle varie televisioni non facevano mai vedere le opposizioni 5stelle e lega o f.d’Italia, mai, solo quando volevano farli deridere da quella massa di coglioni che sono i tele utenti (udenti?).
    se non cambia la rai e le televisioni private (di tutto) non cambierà mai litalia. pena di morte per i media tv e giornali falsi e corrotti.

    1 solo canale rai, il resto ai porci…

    f. p. come mai ogni giorno c’è uno stupro da parte dei negri e quella m della sbordini non dice mai niente.
    come mai ogni giorno un autoctono non paga il biglietto viene multato e il nero di turno no? come mai?

    fino a quando abuseranno della nostra pazienza?

    un saluto ai commentatori.

  9. Morfeo
    26 agosto 2018 • 17:57

    Lo strano gioco della Guardia costiera. «Una volta è un caso, due volte una coincidenza, tre volte è un’azione del nemico»

    di Gian Micalessin – 25/08/2018
    Una volta è un caso, due volte una coincidenza, tre volte è un’azione del nemico». Matteo Salvini e il ministro delle infrastrutture Matteo Toninelli farebbero bene a rileggersi Ian Fleming.

    Le azioni della nave Diciotti, il pattugliatore della Guardia Costiera, per la terza volta al centro di uno scontro con il Governo in meno di due mesi e mezzo, sembrano infatti più delle mosse studiate che non delle semplici coincidenze.
    https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=60892

  10. TheTruthSeeker
    27 agosto 2018 • 08:23

    “I migranti vogliono approdare in Italia perché abbiamo la normativa più permissiva”,

    a cura di Stefano Alì per il Blog “Il Cappello Pensatore”.

    Ci si è mai chiesto perché i migranti vogliono approdare in Italia? Perché la legislazione italiana è un “dentro tutti”. Con la normativa italiana è strano che qualche migrante non ottenga il permesso. Ecco perché nessuno vuole condividere migranti approdati in Italia, ma ecco perché i migranti vogliono approdare in Italia.

    Proseguimento articolo su:

    http://ilcappellopensatore.it/2018/07/i-migranti-vogliono-approdare-in-italia/

    Domande, Preguntas, Questions:

    come mai l’attuale governo M5S-Lega non è ancora intervenuto celermente per restringere come si deve in senso molto restrittivo le maglie legali sull’immigrazione irregolare?

    dipende probabilmente dal fatto che il M5S abbia al suo interno una forte fronda immigrazionista che fa capo a Fico e quindi l’accordo Lega-M5S su questi punti non si può proprio fare?

    oppure quelli della Lega sanno che il Governo prima o poi cade, più prima che poi, e quindi meglio per loro non forzare la mano in questo senso per poi capitalizzare elettoralmente il sempre più crescente malcontento popolare per l’emergenza immigrazione come grande problema irrisolto?

    oppure una combinazione delle due ipotesi?

    Personalmente, opterei per l’ultima ipotesi, non si spiega altrimenti, a meno che ci siano retroscena inediti e custoditi segretamente che in quanto tali sono impossibili da decifrare, non penso comunque a un’ipotesi anomala del genere.

  11. matrix
    28 agosto 2018 • 16:08

    Il marchese “Cacciari dal Canal Grande” si è proprio scatenato sul fenomeno immigrazione e sulla DI CIOTTI, con rutilante lucidità e coinvolgente pathos nonchè con un’analisi molto “obiettiva” ha espresso concetti cari a tutti i PDioti più incalliti ;) COMPLIMENTI FILOSOFO ! Continui così che va bene….

  12. Il Prolisso
    25 agosto 2018 • 09:09

    Una mattina a Savona nella sua casa di Cagliari …gli è arrivata una telefonata di Salvini che gli ha chiesto esplicitamente se voleva assumersi un incarico importante.

    Gli “infiltrati” non passano nelle scelte di Salvini vengono “imposti” …e Savona è uno “scelto direttamente” da Salvini. E difeso sino all’impossibile.

    E Savona ha chiarito una cosa : mi metto a vostra disposizione. Se volete che operi stando nelle regole del sistema attuale mi muovo in tal senso..se mi proponete altro mi muovo in altro senso (per altro si intende incominciare una lotta per uscire “eventualmente ” dall’euro ). Ha detto che lui è un europeista ma con una visione particolare ..diversa da quella dell’establishent europeista attuale (ma secondo me non ci crede più…)…se la visione dell’Europa da lui idealizzata non è possibile realizzarla ..allora è meglio uscirne (e dice che sarà una cosa molto dolorosa..ma che è un dolore preferibile allo stare in un Europa non realmente democratica come lui sognava e a trazione tedesca ..) e quindi dice che si mette nel ruolo del “trattativista ” realista…e che eseguirà con tutta la sua esperienza cio che chi eletto politicamente gli chiederà di fare : cioè le scelte politiche di Salvini e Di Maio.

    Questo è il “quadretto Savona ” non le baggianate di chi parla a vanvera.

    ripeto : non è un caso che al Ministero del Tesoro non lo hanno voluto e si son sollevati gli euristi italiani ed europei.

    diversamente lo avrebbero voluto. Ma è logico.

  13. Il Prolisso
    25 agosto 2018 • 09:40

    andrebbe fatto un post sulla sua impostazione economica…che sostanzialmente è liberista e per certi versi è legata ad un Keynes adulterato: il cosiddetto tecnicamente “keynesismo bastardo” cioè quella corrente pseudo keynesiana facente capo al premio Nobel Modigliani (con cui Savona ha collaborato..) ..cioè un Keynesismo adiacente e funzionale al liberismo. Ed da qui alle sua visione sulle famose “privatizzazioni ” . Ma adesso non ne ho voglia ed ho altro da fare.

  14. luigiza
    25 agosto 2018 • 10:13

    Oh mi erdoni sig. DiMaio per quanto appena scritto. Mi sono appena ricordato che i BTP ce li compra il Trump.
    Già il Trump, roba da far ridere i polli.

  15. MARINA
    25 agosto 2018 • 10:33

    “Christopher Wood, analista della lettera finanziaria “Greed and Fear”, osserva: «I populisti anti-euro e anti-immigrazione in Europa adesso hanno nella Casa Bianca un sostenitore che li incoraggia apertamente a perseguire i loro programmi». E prosegue: «Trump non avrebbe potuto mettere più in chiaro che sostiene la causa di coloro in Italia che vogliono lasciare l’euro. Ciò non è senza importanza perché una potenziale decisione futura del Paese di uscire dall’euro potrebbe apparire meno rischiosa politicamente e finanziariamente se ha il sostegno del presidente americano». Nel frattempo, è imminente il viaggio in Cina del ministro dell’Economia Giovanni Tria. Nei prossimi giorni vedrà il premier Li Keqiang e il governatore della banca centrale di Pechino Yi Gang.”

  16. MARINA
    25 agosto 2018 • 13:35

    E e per caso non vedeste oltre l’apparenza???

  17. &&&
    25 agosto 2018 • 13:59

    a tutto è possibile : non ho la sfera di cristallo.

    tra l’altro condivido pure quello che hai citato in relazione al possibile aiuto di Trump (se non lo fanno saltare prima…cosa che stanno cercando di fare anche se Trump, per fortuna , è un osso duro ) …dico “possibile ” …perché poi si deve vedere nel “concreto” per ora sono buona intesa e parole di reciproca collaborazione. Quando verrà il momento “difficile ” si vedrà nel concreto ..

    Certamente che se Steve Bannon sta creando una specie di “hub” europeo per conto di un certo establishment nazionalista e di destra americano …in funzione anti Soros…e Steve Bannon si muove nella stessa scia ideologica di Trump…è ovvio che l’aiuto all’italia ci sarà …perché l’Italia Salviniana anti Soros ..è una pedina preziosa ai loro fini. Infatti Salvini sta rafforzando i rapporti con i cosiddetti Paesi di Visegrad in primis con Orban…e con tutte le destre europee ..proprio per far “catenaccio” quando arrivano le bordate sorosiane (e fra poco arrivano ).

    I problemi son due come diceva un certo interlocutore chiamato Touissaint qualche blog fa (uno dei pochi che nel forum quando parla di economia lo fa con competenza .scrive poco e raramente ma il poco che scrive è preciso e sensato in senso economico. : non ne sbaglia una…almeno secondo il mio punto di vista )

    —–>>> il governo Lega/M5s…ha tutti i propositi fermi e ci sta lavorando ..ma le “bocce” si muovono continuamente ..e questo crea un incognita sulla riuscita..

    aggiungo io

    ——->>> Anche l’amministrazione americana secondo me è in parte nelle medesime condizioni …e con le “bocce ” perennemente in movimento giochi male…

    e quindi c’è molta incertezza : ce la faranno ? non lo so…………

    ma il ragionamento che fai tu a mio avviso ci sta….(per quanto riguarda l’intesa italia /stati uniti in un futuro cammino di dissoluzione dell’UE.

    Ma li scenari son tutti aperti…e non si sa come andrà a finire.

    Altro: degli Stati Uniti..non è che ti puoi fidare cecamente……(ed io son pro USA: ma non ti puoi fidare ….fanno i loro interessi e fanno i tuoi solo se coincide “perfettamente” con i loro…..)

    Se poi tu vedi oltre: …megli cosi …fai un bel post e dici cosa vedi in più e “oltre”..

    ciao

    Ps: questo governo , ingenuità ne commette …soprattutto per non dire quasi esclusivamente il Di Maio (non ha esperienza politica ..con tutta la buona volontà : e si vede…voleva fare il Presidente del Consiglio…mi spavento solo all’idea: è ingenuo , pivello…deve maturare e forgiarsi…se fosse Presidente del Consiglio…sarebbe stato un guaio. )

    altro : da questo momento in poi può succedere di tutto…anche fatti imprevedibili….

    una cosa è certa: è ormai l’unico governo europeo di grosse dimensioni che sta facendo una serrata guerra all’UE …altroché finti/sovranisti…come blateravano certi interlocutori.

    Ormai si sta scivolando in una guerra aperta…e non so come finirà : potremo finir anche stritolati. Loro ce la mettono tutta perché sanno che se sfugge l’Italia crolla tutto il sistema UE/euro…e non possono permetterselo.

  18. &*
    25 agosto 2018 • 14:39

    potrebbe anche finire come dice Maurizio Blondet cioè:

    “…..Ho un orribile presentimento: nessuno ricostruirà il Ponte Morandi. E Salvini in galera..”

    —–

    Una macchina potente ha incominciato a muoversi sia esterna che interna all’Italia.

    una cosa è certa: il consenso a Salvini sta aumentando esponenzialmente.

    La “Potente Macchina ” farà di tutto per liquidarlo.

  19. Winston
    26 agosto 2018 • 20:04

    Un Impeachment contro Trump avrà consequenze gravissime per gli USA.
    Guerra civile altamente probabile, i sostenitori di Trump sono armati fino ai denti. E in caso di guerra civile negli USA ci sarà un crash borsistico che al confronto quello del 2007/8 sarà una scorreggia nel Himalaya.

  20. TheTruthSeeker
    26 agosto 2018 • 11:12

    “come mai ogni giorno c’è uno stupro da parte dei negri e quella m della sbordini non dice mai niente.
    come mai ogni giorno un autoctono non paga il biglietto viene multato e il nero di turno no? come mai?”, Gary47

    Ecco la risposta.

    Per trovare articolo, scrivere queste parole:

    Per la prima volta nella Storia della Repubblica, lo scontro politico nel nostro paese non è tra due idee di Italia

    di Matteo Brandi – 25/08/2018

    In breve, negli edifici pubblici sul suolo italiano sventolano due bandiere una accanto all’altra, quella tricolore e quella della UEE, sarebbe da ingenui pensare che entrambe abbiano pari dignità, forza e siano accomunate da interessi reciproci perché se l’ente sovranazionale detta le regole più importanti alla nazione di cui ne fa parte e allora conseguentemente quella nazione perde la propria originale natura di nazione per dare spazio a idee anazionali e contronazionali e questi tipo di idee anomale vanno a cozzare violentemente contro chi invece vuole proporre ancora idee per l’Italia in quanto nazione con più di 150 anni di storia, in poche parole, è uno scontro pesante fra l’anormalità storica e la normalità storica.

  21. Winston
    26 agosto 2018 • 20:15

    aggiungo

    Un attacco contro l’Italia sotto questo governo è un operazione molto rischiosa che potrebbe andare fuori controllo e far saltare tutto. L’Italia non è un paese qualsiasi, l’Italia è la 3 economia nel Euro-Zona, l’Italia è contributore netto del UE, l’Italia ha un avanzo primario e un surplus commerciale ed ha risparmi altissimi, piu alti della Germania.

  22. &&&
    26 agosto 2018 • 23:32

    Si ma il procuratore Mueller ..sta cercando di aggirarlo lavorandolo sui fianchi: vuole incriminare il figlio…per non so cosa (roba coi russi: sempre la solita manata )…è vero quello che hai detto: se non dicono toccare Trump…ma se con un pretesto colpiscono il figlio..magari sfilandolo dinanzi alle televisioni in manette (modi di fare che agli americani non dispiaciono…)..si rivoltano anche le pietre ed è la volta buona che succede qualcosa.

    Comunque i “sinistri ” sono uguali dappertutto: gli sconfiggi politicamente e democraticamente attraverso le elezioni…e loro cercano di ribaltare il tutto attraverso attacchi giudiziari: la faccenda Russian Gate è una bufala..lo sanno pure le pietre: eppure vanno avanti.

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