I biologi: vaccini “sporchi”, con diserbanti e feti abortiti
Vaccini “sporchi”, con tracce di diserbante e Dna umano ricavato da feti abortiti. E vaccini anche inutili, cioè privi delle necessarie sostanze immunizzanti. E’ esplosiva la denuncia di Vincenzo D’Anna, presidente dell’ordine dei biologi, sulla scorta delle analisi effettuate su vaccini somministrati ai bambini italiani. Risultati-choc, quelli che D’Anna ha presentato in esclusiva a Franco Bechis, direttore del quotidiano “Il Tempo”. «In alcuni casi la prova scientifica ha dato l’esito che ci attenderebbe: vaccini prodotti a regola d’arte. In altri no». Per due di questi, aggiunge Bechis, gli esiti delle analisi biologico-genomiche sono stati «clamorosi e preoccupanti, perché i campioni prelevati da diversi lotti tutto sembravano meno che essere confezionati secondo le regole». In un caso, quello del vaccino da impiegare per morbillo, rosolia, parotite e varicella, «si è rilevata la totale assenza degli antigeni del virus della rosolia». Quegli stessi lotti sarebbero quindi stati utilizzati «per migliaia di vaccinazioni inutili». In assenza dell’antigene necessario, infatti, «chiunque sia stato vaccinato può prendersi la rosolia esattamente come non avesse mai visto un vaccino». Nel secondo referto di laboratorio, analisi e contro-analisi che riguardavano un altro vaccino multivalente (difterite, tetano, pertosse ed epatite B) è stata rilevata «la presenza di sostanze che non dovevano esserci (ad iniziare dal Dna umano)», sia pure in dosi microscopiche, eppure «potenzialmente dannose per la salute dell’uomo».
Pubblicati su riviste scientifiche internazionali, questi risultati – spiega lo stesso Bechis il 23 dicembre sul “Tempo” – porteranno a un esposto che verrà presentato all’Agenzia italiana del Farmaco, alla sua “madre” europea (l’Ema), ai Nas dei carabinieri e alle competenti procure della Repubblica. Tanto per cominciare, Vincenzo D’Anna non è ostile ai vaccini: «Come tutti i biologi – premette – credo nella utilità delle vaccinazioni, sono un pro-vax». E le analisi appena svolte non volevano controllare l’efficacia dei vaccini, ma soltanto verificare «la qualità della realizzazione dei prodotti messi in commercio». Ed e lì che sono arrivate le sorprese: le analisi «hanno rilevato decine di impurità in più lotti». Al momento, rivela D’Anna, «sono state individuate 43 sostanze improprie, nel senso che lì non si sarebbero dovute trovare». Ovvero? «Anticrittogamici, diserbanti, glifosato, antibiotici, antimalarici». Spiega il presidente dei biologi italiani: «Un antibiotico non deve stare in un vaccino. Un antimalarico neppure. Come un erbicida». Nelle analisi, aggiunge, si è trovata «tutta una serie di inquinanti che lì non dovrebbero esserci». Si parla di nanogrammi, precidsa D’Anna: nanoparticelle. Ma attenzione: «Nn si tratta di sostanze ingerite, ma iniettate», quindi interamente assorbite. «E in alcuni casi (ad esempio l’alluminio) non smaltibili».
Precisa ancora D’Anna: «Non è nostro compito accertare né la nocività, né la tossicità dei materiali». Però, aggiunge, da quelle analisi è venuto fuori altro, «come l’assenza del virus della rosolia, che in sé potrebbe configurare una frode in commercio». Infatti, «migliaia di bambini che si sono vaccinati con quel lotto non sarebbero coperti verso la rosolia». Altra sorpresa sconcertante: «Sono state rilevate quantità improprie di Dna fetale». Com’è possibile? Lo spiega il biologo: «I virus vengono fatti replicare per fare le dosi occorrenti su materiale fetale da aborto, oppure su uova di galline. Ed è per quello che trovi i diserbanti o il glifosato, gli anticrittogamici e gli antiparassitari». Inutile aggiunge che, in un vaccino, quelle tracce «non dovrebbero esserci». Domanda Bechis: ma non c’è stato un esame pubblico di laboratorio su quelle dosi? La risposta: «Lei l’ha visto? Ne conosce i risultati?». Purtroppo, dichiara D’Anna, «c’è una aporìa giuridica», un vicolo cielo procedurale. «I test sul prodotto finito non sono obbligatori per il produttore. Li dovrebbero fare le strutture statali che proteggono la salute dei cittadini. Ma io non le ho mai viste», aggiunge D’Anna, «anche perché qualsiasi risultato è tenuto segreto un po’ come la ricetta della Coca Cola, per evitare che qualche concorrente copi la formula industriale di produzione del vaccino».
Ma cosa sarebbe accaduto, domanda Bechis, se nei laboratori di Stato fossero emersi i clamorosi risultati che stiamo citando? «Avrebbero dovuto chiamarsi il produttore dei vaccini e chiedere spiegazioni», risponde D’Anna. «Certo dovrebbero chiedere come fanno ad esserci gli anticorpi della rosolia, se non c’è l’antigene». Per quanto riguarda il vaccino per tetano e difterite, non sono stati trovati quattro distinti “tossoidi” (cioè antigeni proteici) come dovrebbe essere, ma una sola macromolecola fatta da queste quattro proteine (relative a tetano, pertosse, difterite, epatite) “denaturate” dalla presenza di un conservante come la formaldeide. «Questa macromolecola precipita al fondo della provetta e, attaccata con tripsina, non risponde». E’ un comportamento anomalo, chiarisce D’Anna: «Dovrebbero esserci le quattro proteine dei vaccini previsti che, se attaccate con tripsina, dovrebbero sciogliersi. Questo non accade, e quindi nella macromolecola non ci sono solo proteine. Faremo un esposto all’Aifa e all’Ema – aggiunge il biologo – per capire se sono a conoscenza di queste cose».
Insiste D’Anna: «Anche tutto fosse lecito e innocuo, come minimo bisognerebbe informarne le autorità e i cittadini che usano i vaccini». Secondo problema: «In questi vaccini è stato riscontrato un numero significativo di peptidi (cioè frammenti corti di sequenze di aminoacidi) di origine batterica, probabilmente provenienti da batteri “avventizi” che contaminano le colture. A questi – prosegue il biologo – si aggiungono 65 sostanze chimiche contaminanti, 35% note, (finora abbiamo replicato i risultati su un solo lotto, l’unico disponibile tramite le farmacie su tutto il territorio italiano da oltre un anno), di cui 7 sono tossine chimiche». Anche questi composti, spiega D’Anna, «devono essere confermati nella struttura da uno studio con standard di controllo». E quindi «bisogna che le agenzie ripetano queste analisi, facciano i controlli e rendano pubblici sia i risultati che il loro giudizio». I biologi italiani non si tirano indietro: per il 25 gennaio a Roma, D’Anna annuncia un grande convegno, dal titolo “Vaccinare in sicurezza”, con la partecipazione di scienziati stranieri e italiani, tra i quali Giulio Tarro (da poco insignito negli Usa del premio di miglior virologo). Obiettivo: premete sulle autorità per avere la certezza che i vaccini somministrati ai bambini siano “puliti” e sicuri.
Come non essere d’accordo con il dr. senatore Vincenzo D’Anna?
Non si tratta di essere pro-vax o no-vax ma di essere sicuri su ciò che si inietta nel corpo delle persone per legge ed inverare un avvelenamento di massa.
Siamo una setta di fanatici o uno stato di diritto?
Leggo:
“…«anche perché qualsiasi risultato è tenuto segreto un po’ come la ricetta della Coca Cola, per evitare che qualche concorrente copi la formula industriale di produzione del vaccino»…”
Tutta questa vicenda, a cominciare dai protagonisti, dalla divisione in no vax e coloro che si preoccupano di dichiarare di non avere pregiudizi in materia, dall’idea che i vaccini obbligatori siano un “prodotto” grazie al quale guadagnare denari, che gli “oggetti” di attenzione siano dei lattanti, che i cittadini interessati non reagiscano in alcun modo, é talmente paradossale (se non si vogliono vedere altri clamorosi paradossi) che dovrebbe bastare per ottenere di essere esentati dal far parte di questa allegra società, di essere ammessi al limbo.
PS – En passant, ricordo che De Gaulle, buonanima, vietò per anni la vendita della cocacola in Francia, dato che il produttore non voleva rivelarne la formula.
Plauso e merito al Dottor D’Anna, ma arriva con qualche lustro di ritardo. Bastava semplicemente ascoltare cio’ che dicono, da circa vent’anni, il Dottor Stefano Montanari e sua moglie, Dottoressa Antonietta Gatti, scienziati di grandissimo livello.
Il fatto è che purtroppo (anche se l’Aifa ha annunciato il ritiro di 150 faraci nell’arco del 2016 al 2018) non ci si può fidare perchè: “Peccato che la maggior parte dei lotti ritirati è avvenuto dopo segnalazione volontaria della ditta produttrice!” In conclusione, dice Marcello Pamio “non si capisce bene a cosa serva l’Agenzia italiana del farmaco, l’ente nazionale, pagato dai contribuenti che alla fin fine non controlla, come dovrebbe, i farmaci e i vaccini immessi nel nostro territorio.
Noi abbiamo imparato a “fiutare” la vera Scienza ed i Veri Scienziati…conosciamo da tempo Marcello Pamio ex http://www.disinformazione.it, abbiamo conosciuto ed apprezzato Stefano Montanari e la Consorte la Dottora Antonietta Gatti, una BELLA coppia cui va la nostra GRATITUDINE, il Dott Valdo Vaccaro e tanti altri che sono CONTRO gl’intrugli che vorrebbero propinarci per STERMINARCi. Questo è il VERO scopo delle loro ZOZZE meRdicine. Noi siamo Seguaci di Ippocrate. Ho detto tutto.
H08:59 c’è giannino oscar che crede di essere un Gatto ed è ben lungi dall’essere questo Fenomenale Animale Felino, vuole convincereci dall’embedded a soros radio 24 della confettustria, della bontà della nuova religione: la scienza di stati…d’indecenza. Fatica sprecata…hanno perso tutta la credibilità che s’erano arrogata in secoli di menzogne, alla stregua dei loro “colleghi” giornaelckisti.
L’u-mano comune s’è svegliato e vuole le prove di quello che i sedicenti scienziati predicano. diciamo che costoro corrispondono ai mussulmani indietro di 1600 anni rispetto all’obbrobrio cristiano ed a 2600 anni rispetto ai distruttori di giovè degli eserciti. E questi ultimi ce li abbiamo al banco della bisca truccata detta ue. europe eu capestro. Anche Noi Plebei e Pizzicaroli sappiamo l’anglocazzone., quello classico, è ovvio, non lo slang psicopatico dell’informatica del Gioiello, che come per un martello o un coltello può essere usato a fin di bene o a fin di male. L’umano, con qualche eccezione, è un CANNIBILE e quindi sviluppa il morbo della mucca pazza, parkinson ed alzeiher…detti “kuru” in una sola parola. Sfatiamo la leggenda di “una pietra”. La formula della relatività fu ELABORATA da Gabrielle, la fidanzata di Voltaire, E=massa per velocità al quadrato. Lui o la sua prima moglie, matematica, sostituirono la velocità relativa con quella della luce [fissa], che umanamente NON può essere raggiunta. Nella formula originale l’errore che fece il Gransasso dei terremoti: il neutrino che non avendo massa, secondo loro, era più veloce della Luce ! L’o fatto io il calcolo di quanto ptevo correre più velocemente se fossi dimagrita. Ed arrivata all’osso, da morta, non avrei piotuto fare neanche un passo. In ogni caso anche da morta, in scheletro una carta massa l’avrei ancora avuta, ma INERTE, MORTA, buona solo per concimare la Terra, poiché nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma…come disse Lavoisier ed altri prima di lui nella Grecia Antica. Quindi abbssino le penne sti’ sedicenti “scienziati”. NON possono competere con NATURA, grande Chimica Inconsapevole, non METALMECCANICA….CERN Gransasso intenda…
Vorrei un po’ che M5S ci spiegassero perché di tutto quel casino che hanno fatto due anni fa con la
“povera” (sefapeddi’)Lorenzin (vedere il glorioso intervento di Paola Taverna ) che di vaccini ne ha voluti “solo” 10, e loro adeso ne vogliono 12-Qualcosa a che fare con lacena con la trilateral nel 2016? Quelli non ti invitano per niente e se ci va sei gia’ parecchio avanti nella compromissione- il prossimo passaggio , per tracciare un parallelo con le mafie, sara il delitto che ti compromette e ti lega definitivamente: aumentare i vaccini obbligatori ?, mettere qualche zeppa da qualche parte tipo nessuna discussione sull’euro nel contratto di governo ? Gialli piaciuti molto poco prima, per niente ora- Verdi? speriamo !
5 Stelle dopo aver sostenuto per anni il movimento anti vax alla fine una volta ottenute le leve del comando nulla hanno cambiato di fatto
Un voltafaccia che il Movimento no Vax vive come un tradimento.
almeno si preoccupassero di fare funzionare la ricerca e il controllo sui farmaci
un partito di dilettanti creato solo per fare tanta confusione
anch ‘io’ avevo letto che Montanari aveva scoperto tutto cio da parecchio tempo e in risposta la politica lo ha isolato impedendogli di continuare le ricerche e di utilizzare il microscopio elettronico
così si fa ricerca in Italia…..
chi dobbiamo ringraziare di tutto cio……
ci vorrebbe un diluvio universale
Stefano Montanari è stato isolato dalla politica e gli sono stati tolti gli strumenti per fare ricerca
i nostri politici interpretano così il ruolo della ricerca nello sviluppo del paese
non pestiamo i piedi alle lobby, lasciamole rubare in pace, in fin dei conti la corruzione costa cara….
e anche i politici non turbiamoli con questi problemi, loro non sono qui per noi…..
il potere non è piu qui…
nessuno ascolta piu nessuno…..
@ Natan5
Vero. Peccato che il sen. D’Anna taccia facendo finta di non saperlo o di esserselo dimenticato. Perchè non se ne è mai interessato prima? Persino Procure e Nas ne erano al corrente.
lily, ai 5 stelle puri e duri bisognerebbe fargli risentire le perfomance degli show del loro guru, rag. Grillo, quando parlava di vaccini e non solo…il primo ad essersi venduto.
Grillo? Montanari narra una storia curiosa circa il microscopio elettronico offertogli da Grillo attraverso una Onluse poi sottrattogli, e reinstallato presso l’universita’ di Urbino, con facoltà di Montanari di usarlo due volte a settimana. Ma tornando a DiMaio ed alla cena con la trilateral,questa faccenda e’ stato l’elemento decisivo
sui tanti dubbi e sospetti che avevo.
EXIDADADELSUR ed altri, se ritenete di aiutare il prof. Montanari e moglie potete contribuire fattivamente con un versamento di denaro per l’acquisto di un microscopio elettronico, servono quasi 500 mila euro e ne ha raccolti meno di 200 mila, su fattevi avanti.