Magaldi: è stato il libro ‘Massoni’ a far dimettere Napolitano
Scritto il 12/11/19 • nella Categoria:
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Pensateci: chi meglio di Mario Draghi, per smontare il rigore eurocratico? Se fosse sinceramente pentito dei suoi trent’anni di neoliberismo privatizzatore, e non più orientato da una visione neoaristocratica della politica, l’ex presidente della Bce potrebbe fare molto, per l’Italia, specie nel caso in cui, ad esempio, fosse eletto al Colle dopo Mattarella. Gioele Magaldi, frontman italiano del circuito massonico progressista mondiale, conferma: insieme a Christine Lagarde, che ora ne ha ereditato la poltrona al vertice dell’Eurotower, lo stesso Draghi ha bussato alle porte della massoneria rivale, promotrice dei diritti sociali e ostile al rigore Ue. Tradotto: lui e la Lagarde offrirebbero la loro piena collaborazione per cominciare a rimediare ai disastri che l’élite oligarchica (di cui sono stati leader) ha finora combinato, mettendo alla frusta gli Stati e creando a tavolino una crisi che sembra senza vie d’uscita. L’altra notizia – che Magaldi affida a una video-chat su YouTube con Fabio Frabetti di “Border Nights” – è che fu proprio lui, con il libro “Massoni” edito da Chiarelettere a fine 2014, a costringere alle dimissioni Giorgio Napolitano all’inizio del 2015, avendone svelato l’imbarazzante cifra massonica occulta e il ruolo di vettore strategico di nefasti poteri extra-italiani.
Napolitano, dice Magaldi, «si è dovuto dimettere in seguito all’uscita del mio libro», un besteller (e long-seller, tuttora vendutissimo) preceduto da decine di migliaia di prenotazioni, prima ancora del debutto in libreria. Magaldi ha fondato il Movimento Roosevelt, entità metapartitica trasversale creata per rianimare in senso democratico la politica italiana, sclerotizzata nell’apparente opposizione destra-sinistra (a valle dell’obbedienza trentennale ai poteri forti dell’oligarchia europea). Già inziato alla superloggia “Thomas Paine” e ora gran maestro del Grande Oriente Democratico, lo stesso Magaldi fornisce una lettura esclusiva del back-office del vero potere, che descrive come interamente massonico, dominato da decine di superlogge apolidi e transnazionali che ispirano le scelte politiche a monte dei governi eletti. Secondo questa rappresentazione, una faglia profonda oppone le due galassie supermassoniche: da una parte la corrente progressista rooseveltiana, che detenne la leadership dell’Occidente fino alla fine dgli anni ‘60 preparandosi a lanciare verso la Casa Bianca il ticket rappresentato da Bob Kennedy e Martin Luther King, e dall’altra il filone neo-conservatore che avrebbe messo in campo politici come Reagan e Thatcher, per arrivare fino all’estremismo “terroristico” del clan Bush.
Obiettivo della regia supermassonica del neoliberismo: demolire il welfare e la mobilità sociale, in nome dei dogmi economico-filosofici di Milton Friedman, Robert Nozick e Friedriech von Hayek, figli di una concezione neo-feudale della società. Di qui la politica post-democratica dell’ordoliberismo Ue: predisporre la scarsità artificiosa della moneta, sostanzialmente “privatizzata”, per ricattare gli Stati (leggasi spread) togliendo loro sovranità democratica e capacità di spesa, a esclusivo vantaggio della grande finanza speculativa. I rottami di questa lunghissima stagione, aperta in Italia dallo storico divorzio fra Tesoro e Bankitalia (retta allora «dal massone Ciampi»), sono sotto i nostri occhi. Il dramma dell’Ilva non è che l’ultimo capitolo di una tragedia a puntate, avviata dallo smembramento dell’Iri affidato a Romano Prodi (che Magaldi definisce “globalizzatore in grembiulino”). Sintomatico l’episodio del Britannia, 2 giugno ‘92, col “venerabile” Draghi raccontato come grande protagonista occulto della presunta cospirazione finanziaria anglosassone per la svendita del paese. «Più che le suggestioni complottistiche - avverte Magaldi – pesano i lunghi anni in cui Draghi, da direttore generale del Tesoro, agevolò le disastrose privatizzazioni all’italiana che minarono il futuro del paese».
Qualche anno dopo, Massimo D’Alema (per Magaldi, altro supermassone neoaristocratico) si vantò di aver trasformato Palazzo Chigi in una merchant bank, realizzando il record europeo delle privatizzazioni. Ma D’Alema non era un leader della sinistra? Se è per questo lo erano anche Bill Clinton, Tony Blair e Gerhard Schroeder, fautori della “terza via” teorizzata dall’inglese Anthony Giddens come formula a metà strada tra capitalismo e socialismo. In realtà, i “terzisti” erano arruolati nella supermassoneria reazionaria – e tra questi anche Napolitano, iniziato alla superloggia “Three Eyes”, quella di Kissinger, Rockefeller e Brzezinski. Un uomo di cui Magaldi offre un ritratto piuttosto ruvido: «Negli anni ‘50, il comunista Napolitano era stalinista e difese la repressione sovietica della rivolta ungherese, e ancora negli anni ‘70 era un ostinato avversario della prospettiva europeista». Improvvisamente “illuminato” nei salotti giusti cambiò idea su tutto, capovolgendo le sue posizioni politiche, fino ad arrivare al fatale 2011: «Insieme a Draghi, predispose il “golpe bianco” di Mario Monti, eseguendo le direttive della supermassoneria oligarchia e post-democratica». Oggi tocca a Draghi cambiare bandiera, stavolta in direzione opposta?
C’è chi lo indica candidato al Quirinale addirittura dalla Lega, in cambio del suo appoggio a un eventuale governo Salvini, qualora il Conte-bis saltasse per aria nei prossimi mesi. In molti diffidano del super-banchiere, solo ieri osannato dai peggiori esponenti dell’euro-sistema, Macron e Merkel in testa. Da parte sua, Magaldi ribalta il ragionamento: proprio per il prestigio di cui Super-Mario gode, da Bruxelles a Berlino, chi potrebbe smentire altrettanto autorevolmente i suoi ex sodali? Del resto, far passare dalla tua parte un generale nemico può essere il modo migliore per vincere una guerra. Non c’è bisogno di scomodare il paragone con la lotta alla mafia, dove sono stati i pentiti a svolgere un ruolo decisivo. Proprio la compravendita di colonnelli è lo sport nel quale ha primeggiato il fronte neoliberista, reclutando leader della sinistra e dirigenti sindacali. Era una prescrizione del geniale memorandum scritto nel 1971 da Lewis Powell: “comprare” i capi della sinistra riformista, lasciando a loro il compito di spiegare all’elettorato che l’austerity sarebbe stata “cosa buona e giusta”. Nel caso di Draghi, in realtà, saremmo di fronte a un ripensamento spontaneo: si è ricordato dell’antico insegnamento progressista del maestro Federico Caffè? In ogni caso, Magaldi è ottimista: gli oligarchi dell’euro-sistema, dice, hanno capito perfettamente che la loro “teologia” del rigore non potrà durare, viste le sofferenze sociali che sta infliggendo ai popoli europei.
Mon verso ad in pentimento di Mario Draghi. Credo che questi personaggi cavalchino L onda del momento, ed in caso di rigetto, passano ad altra sponda. Forse nella foga di esercitare comunque un “potere” finirebbe per aiutare L Italia. In caso di fallimento o di altre “occasioni” cambierebbe subito poltrona. Questa è la storia dei “capi” 5 stelle e purtroppo credo anche di Salvini.
Se la convenienza collima, allora Draghi è il benvenuto.
Cialtrman Italiano del circuito truffonico illusionista mondiale.
“…Far passare dalla tua parte un generale nemico…”
si, ma per tenerlo a disposizione dello stato maggiore, mica sognarsi di metterlo alla testa delle truppe.
tanto più che se per i neo feudali:
“…comprare” i capi della sinistra riformista, lasciando a loro il compito di spiegare all’elettorato che l’austerity sarebbe stata cosa buona e giusta. …”.
non c’é specularità che renda necessario spiegare a chicchessia che l’austerity non sia cosa buona e giusta.
Chi esprime post “ombrosi” è ombroso nella personalità e nella mente .
Un traditore resta sempre un traditore.
Fatta la tesi con Federico Caffè nel 1970 passa armi e bagagli dalla parte di quelli che Federico Caffè combatteva.
Dopo aver seminato austerità a più non posso… costui tradirebbe l’austerità per Federico Caffe, di cui non si è saputo più nulla dopo la sua sparizione, che fosse vivo si sbellicherebbe dalle risate?
cos’è una barzelletta? “il generale passa nelle fila nemiche anche per infiltrare le file nemiche” (sapete cos’è il “doppio e triplo gioco”?).
E questo è il caso: Mario Draghi sarà Presidente e se lo sarà lo sarà allo stesso modo di Napolitano, certamente, e di Mattarella: la cantilena che ci vuole più €pa, più €pa, più €pa. E se i primi due sono “politici” lui è banchiere come banchiere era Monti quando iniziò la sfilza dei governi tecnici più €pa. e si chiude il cerchio su questa Povera Patria schiacciata dagli abusi del potere…(f. Battiato).
Ma quali sono le file amiche in cui dovrebbe passare Draghi? i “democratici”?
In ogni caso essi hanno bisogno del consenso del “popolo sovrano”…
Prima il “traghettatore” di Draghi era Renzi ora è Salvini uno che è solo front man di altri e la cui luce brilla più per contrasto col nero pece di M5S e Renzingaretti che per proprio lumen.
A nessuno viene da pensare che forse è meglio avere nemici che simili amici? che è meglio attrezzarsi al peggio e allo stesso tempo pianificare la via via d’uscita?
caro libre, censura pure questo.
Antani ! Ti leggo anche su Vox…benvenuto a Libre ! Pensa un po’ Io ERO Comunista ! Coi nemici del Popolo Sovrano [anche se solo sulla “carta” igienica già usata non si scende a patti. Il benemerito che ha scritto MASSONI, ne scriva un altro per “liquidare” SS Sergio Stendipasta…!
Monica De Moniax, sarà un altro Antani, non leggo Vox.
“Pensateci: chi meglio di Mario Draghi, per smontare il rigore eurocratico?”
Ahahahah!
Ma… era uno scherzo, vero?
è la prima volta che lo leggo… ha fatto cadere (dimettere) Napolitano, il comunista che piaceva tanto alla Cia e ai super massoni, con uno sgambetto?
Veramente divertente lo sgambetto.Da scompisciarsi.
@Graziella
“Ma… era uno scherzo, vero?”, Graziella
1. Erano e sono serissimi, ecco qui la pistola fumante, vedasi il mio secondo post ( 21 settembre 2019, h 08:40 ) al seguente articolo:
Vox Fusaro e Renzi-2, niente di nuovo per l’Italia Libreidee
NB il titolo dell’articolo inizia con il cognome dal famigerato “pensatore progressista” e quindi se indicavo direttamente il link poi non lo pubblica.
2. Per la cronaca e a titolo di suo eventuale interesse, le ho segnalato degli ottimi articoli controinformativi, vedasi i miei post al seguente articolo:
https://www.libreidee.org/2019/11/oltre-a-hitler-chi-ha-sulla-coscienza-quei-milioni-di-ebrei/
Buon prosieguo e buona settimana.
TheTruthSeeker
I voltagabbana non sono mai stati personaggi affidabili. (Vedi Napolitano, appunto).
Si preparano a salire sul carro dei futuri vincitori pur di rimanere sulla cresta dell’onda.
Sono francamente deluso che Magaldi dimostri apertura per camaleonti del genere.
La stessa medesima persona che si autosegnala…..-;) la comediola…..fake
A proposito di “ comediola”(non forumistche stavolta) : ma il divino non doveva publicare altri 4 volumi? Sono passati anni e stiamo ancora …………..aspettando!!!!!! -;)))))))
E’ ridicolo farsi dire da un massone la realta’ di merda che loro (massoneria) hanno creato. E’ un po’ come chiedere a pinocchio di non dire le bugie.
@TheTruthSeeker
purtroppo so benissimo che non era uno scherzo.
Aspettarsi salvezza da un essere cinico e bieco come Draghi, significa solo una cosa:
essere sicuri che non ci sia più nulla da salvare. Resa incondizionata.
Riguardo agli altri link…
li avevo già visti e archiviati