Archivio della Categoria: ‘segnalazioni’
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Tumori, infarti e ictus: più malattie se la Terra si surriscalda
Se il pianeta ha la febbre, ci ammaliamo anche noi: non si scappa, il global warming è una colossale calamità naturale a orologeria. I mutamenti climatici hanno un impatto devastante sull’ambiente e anche sulla salute, come documentato nel recente convegno di Arezzo cui hanno aderito studiosi, ricercatori, associazioni come i Medici per l’Ambiente e istituzioni, dalle Regioni al ministero della salute. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno si perdono 5 milioni di anni di vita a causa del riscaldamento globale e la mortalità umana cresce del 3% per ogni grado di aumento della temperatura.
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Emigranti: Francia, quando i Rom eravamo noi
In questi giorni di caccia allo zingaro e pulizia etnica d’oltralpe, viene da parafrasare così il libro, poi opera teatrale, di Gian Antonio Stella: “Quando i Rom eravamo noi”. Già. Fra le rotte più ambite dai milioni d’italiani emigrati tra il 1890 e il secondo conflitto mondiale, v’era stata innanzitutto la vicina Francia dello sceriffo Sarkozy e del suo ministro all’emigrazione Eric Besson. Dove certamente, anche allora, l’accoglienza non era una specialità della casa. Tornando indietro di un secolo, è pacifico ricordare come la geografia indirizzò la transumanza di molti verso regioni quali la Provence-Alpes-Côte d’Azur e il Rhône-Alpes.
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Narcoguerra: droga afghana per salvare la finanza Usa
Militari britannici e canadesi accusati di trasportare eroina in Europa sfruttando l’assenza di controllo sui voli militari di ritorno dal fronte: la notizia, diffusa il 13 settembre dalla Bbc, rafforza i tragici sospetti sui reali interessi economici dietro la guerra in Afghanistan. Il traffico “militare” di eroina scoperto tra le basi Nato di Helmand e Kandahar e l’aeroporto militare di Brize Norton, nell’Oxfordshire, verrà probabilmente liquidata con la solita spiegazione delle “mele marce”, del caso isolato che riguarda solo alcuni individui devianti. Più probabilmente, si tratta invece della vetta di un iceberg: si dice che proprio i proventi del narcotraffico “militare” abbiano salvato l’America dalla bancarotta.
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L’Unità: primarie di quartiere, scegliamo noi i candidati
«Scegliamo noi, scegliete voi chi volete in Parlamento: non lasciate che siano i partiti a imporre i candidati». Sono già 22.000 le adesioni all’appello di Concita De Gregorio, direttrice de “L’Unità”, che chiede che siano gli elettori – attraverso consultazioni primarie in ogni collegio – a neutralizzare la “legge porcata” e impedire che i parlamentari siano “nominati” dai vertici della politica. Democrazia dal basso, per costringere le nomenklature a prenderne atto e accettare i candidati più gettonati: un modo per convincere milioni di delusi a non disertare più le urne. Tra i primi sostenitori illustri dell’appello si segnalano Ottavia Piccolo, Fabrizio Gifuni, Nicola Piovani, Dario Fo, Simona Marchini e Sergio Staino.
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Pecorino via web: il pastore Emilio si salva dalla crisi
Il latte di pecora ormai costa 65 centesimi, meno di una tazzina di caffè, mentre il pecorino che i pastori sono costretti a svendere all’ingrosso a 4 euro al chilo, in Canada viene rivenduto a 44 euro nei supermercati. Grande distribuzione globalizzata: è la croce che affligge i pastori sardi, scesi in piazza per inscenare una fortissima protesta. In tutta l’isola, c’è un solo pastore al riparo dalla catastrofe: si chiama Emilio Concas e da quarant’anni alleva pecore nelle campagne di Gergei, nel Sarcidano, tra Cagliari e Nuoro. «Il forte deprezzamente del latte avrebbe costretto anche me a pensare di chiudere, ma abbiamo avuto un’idea: vendere il formaggio direttamente ai consumatori».
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Pulizia etnica a Gaza: pastori massacrati a cannonate
Ieri nell’obitorio di Beit Hanoun, dinnanzi a me mutilato, stava disteso il vero volto dei negoziati di pace. Nelle celle frigorifero spalancate, i veri frutti dei colloqui voluti da Benjamin Netanyahu, la pratica della pace israeliana che mentre in gessato scuro con una mano ingessata dà pacche sulle spalle ai pupazzi di Ramallah, con l’altra armeggia il tritacarne di un’occupazione mai disinnescata. I volti delle ultime vittime civili palestinesi presentano le scarnificazioni del rituale dello Shalom come è inteso da Netanyahu, e prima di lui da Olmert, da Sharon, da Perez, da Rabin, da Golda Meir fino a Ben Gurion, e ancora prima negli spregevoli piani prospettati a fine ottocento da Theodor Herzl.
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Berlusconi ai minimi storici. Avanti Fini, Vendola e Grillo
Berlusconi ai minimi storici, la Lega frena, il Pd è fermo, Di Pietro arretra: volano Fini, Vendola e Grillo, mentre cresce la fiducia degli italiani nel Quirinale e nella magistratura e in un politico come Tremonti, lontano dalle risse politiche, percepito come timoniere della nave nella tempesta della crisi. Questa la recentissima fotografia demoscopica emersa dall’atlante politico di “Demos” dopo il sondaggio condotto nei giorni scorsi: il grande disorientamento degli italiani riflette quello del quadro politico, dando il via a una serie di cambiamenti a catena innescati, dopo 16 anni, dal disastroso smottamento del consenso attorno al premier, ormai alla guida di un governo senza più una maggioranza certa.
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Fuga dal Tg1, Minzolini fa crollare l’ammiraglia Rai
Martedì sera, 7 settembre, ore 20.06, Tg1: Augusto Minzolini compare sullo schermo per l’ennesimo editoriale (tema: no al ribaltone, sì al voto anticipato) e circa 150.000 spettatori afferrano il telecomando e spengono la televisione. Sul finire del monologo, altri 244.000 lasciano RaiUno e scappano verso il telegiornale di Enrico Mentana, sostituti da un gruppetto stanco di “Tempesta d’Amore” su Rete 4 e da 192.000 spettatori che accendono in quel momento la tv e beccano il fotogramma di Susanna Petruni che riprende la linea in studio. Morale dell’aritmetica: Minzolini ha perso 400.000 persone in centoventi secondi.
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Tav, l’ecomostro torna a minacciare la valle di Susa
Insensibile a tutto – crisi economica, disastro politico, sfacelo generale di un paese che sembra smarrito – l’ecomostro ferroviario delle Alpi occidentali si presenta puntualissimo all’ultima fermata, quella dell’ennesimo autunno caldo della valle di Susa, alle porte di Torino: una popolazione di quasi centomila abitanti, che dopo dieci anni di resistenza attiva e la bocciatura a furor di popolo del primo progetto nel 2005, è ora costretta ad esaminare nuovamente le carte dell’alta velocità Torino-Lione, progetto numero due. Le avvisaglie sono quelle di una catastrofe annunciata: abitazioni rase al suolo, falde acquifere tagliate, ambiente devastato. E tutto per un’infrastruttura faraonica, miliardaria e “intoccabile”, anche se chi la propone continua a non spiegarne l’utilità
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Cilento, ucciso l’uomo simbolo di un’Italia pulita
Sindaco anti-camorra e uomo del buon governo: energia pulita, ecologia, agricoltura, qualità e territorio. Angelo Vassallo, 57 anni, primo cittadino del comune salernitano di Pollica, è caduto sotto i colpi di pistola dell’agguato che lo ha stroncato a due passi dalla sua abitazione, nella notte fra il 5 e il 6 settembre, mentre rincasava dopo una riunione di lavoro. «La notizia dell’uccisione ci ha lasciati sconvolti», scrivono Maurizio Pallante e Andrea Bertaglio su “Il Fatto Quotidiano”: oltre al lutto che accomuna «tutte le persone impegnate nella difesa della legalità e dell’ambiente», in questo caso si aggiunge «una nota di dolore e di coinvolgimento particolare», dato che il Movimento per la Decrescita Felice, presieduto da Pallante, stava per inaugurare ad Acciaroli, frazione di Pollica, un evento per valorizzare il coraggioso impegno di quel territorio.
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Addio Pdl, Fini detta la sua agenda del futuro
Un’ora e mezzo per demolire Berlusconi, senza fornirgli pretesti per la crisi. Da Mirabello, Ferrara, località simbolo della destra missina di Almirante, il 5 settembre Gianfranco Fini ha varcato il Rubicone: il Pdl «non c’è più», ma il premier «ha il diritto-dovere» di governare e finire la legislatura. Vuole i voti dei finiani? Dovrà conquistarseli, trattando punto su punto. Preferisce rompere, non accettando il nuovo «patto di legislatura» che Fini propone? Si assumerà in prima persona la responsabilità delle elezioni anticipate. Una cosa è certa, i finiani non molleranno sui temi chiave del dissenso: diritti, giovani, federalismo «equo e solidale», misure anti-crisi. E soprattutto: giustizia uguale per tutti, non solo per i potenti: «Governare non è comandare, garantismo non significa impunità».
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Sankara: la mia rivoluzione si chiamava felicità
«La nostra rivoluzione avrà valore solo se, guardando intorno a noi, potremo dire che i Burkinabé sono un po’ più felici grazie a essa. Perché hanno acqua potabile e cibo abbondante e sufficiente, sono in splendida salute, perché hanno scuola e case decenti, perché sono meglio vestiti, perché hanno diritto al tempo libero; perché hanno l’occasione di godere di più libertà, più democrazia, più dignità. La rivoluzione è la felicità. Senza felicità, non possiamo parlare di successo». Così Thomas Sankara, presidente del Burkina Faso, definiva il senso della sua azione, tredici giorni prima del colpo di stato del 15 ottobre 1987 nel corso del quale sarebbe stato assassinato.