Archivio del Tag ‘arte’
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Per favore, non applaudite Rania di Giordania
Se siete coerenti non applauditela. Non sorridete. E nemmeno trattatela con la sufficienza dedicata a una qualche vip esotica. Non chiamatela meravigliosa, come se fosse un’attrice qualsiasi. Non raccontatene la sua modernità: lo shopping, twitter, il tubino di seta, l’amore per l’arte. Non mischiatela alle notizie di un qualsiasi gossip. E non parlate del suo fascino. Se siete coerenti rimanete in silenzio di fronte alla regina Rania di Giordania.
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Francia, scandalo atomico: scorie in Russia a cielo aperto
Scorie nucleari francesi scaricate in Siberia, a cielo aperto. Ennesimo scandalo nucleare in Francia, dove la stessa Chantale Jouanno, ministro dell’ecologia, si è detta favorevole all’apertura di un’inchiesta interna. Nel mirino, il colosso energetico Electricité de France (Edf), sospettato di gravi irregolarità nello stoccaggio di scorie nucleari. Anche se la Jouanno «si rifiuta di trarre conclusioni affrettate», è evidente l’imbarazzo per l’ennesimo scandalo che coinvolge il nucleare “sicuro” alla francese, di fronte al grave problema che affligge i produttori di energia nucleare: lo smaltimento protetto dei residui radioattivi.
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Cultura sfrattata? L’arte del Rialto a spasso per Roma
“This is Rome”, il meglio del clubbing presente in città, con video-musica elettronica sperimentale e artisti come Amigdala, 24 Carat, Exe-Cute, il 16 e 17 ottobre al Brancaleone. Anche se le sale storiche al Portico d’Ottavia sono sigillate, la stagione del Rialto di Roma riparte lo stesso, grazie all’ospitalità di svariati spazi nella capitale: arte diffusa, per il centro di cultura contemporanea colpito dalle restrizioni della questura, in attesa che il Comune di Roma – come previsto – predisponga finalmente i nuovi locali a Porta Portese dove il Rialto verrà trasferito.
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Pastori-sciamani di Tuva, i No-Tav della Siberia
Il nome Tuva, in occidente, non dice più di tanto: è il paradiso naturale della Siberia meridionale dove Vladimir Putin si fa fotografare d’estate durante partite di pesca sulle rive di torrenti di primordiale bellezza. Patria di nomadi sciamani e cantanti-pastori, che conducono al pascolo le mandrie con la forza del canto diplofonico (due voci, una alta e l’altra bassa, emesse contemporaneamente) ora Tuva è la regione che ha detto no al treno che la collegherebbe al resto della Russia: vantaggi economici garantiti, che metterebbero però a rischio l’integrità di una delle terre più incontaminate del mondo e il suo straordinario patrimonio culturale.
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Cultura vera e senza sprechi, riaprite il Rialto di Roma
Servono spazi per il Rialto, il centro sperimentale di cultura contemporanea bloccato il 28 luglio dal sequestro dei locali, malgrado il Comune di Roma avesse autorizzato l’associazione a procedere con l’attività: una delle più interessanti esperienze italiane, laboratorio internazionale di cultura indipendente, con oltre 600 artisti da tutto il mondo. “La cultura indipendente non si arresta” è il tema della tavola rotonda che il 16 settembre, al teatro India, radunerà istituzioni e operatori culturali attorno al possibile futuro del Rialto, partendo dall’unanime riconoscimento del lavoro svolto in oltre dieci anni: un “saper fare”, che è anche “modello di cultura senza sprechi”.
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Rialto: saper fare e cultura modello, senza sprechi
Mentre le grandi coalizioni nazionali si scambiano accuse sulla gestione finanziaria del controverso settore delle politiche culturali, con il centro-destra che si dichiara costretto a imporre tagli e il centro-sinistra deciso a difendere i contributi pubblici per il cinema, il teatro e la cultura territoriale diffusa, da mesi nel cuore di Roma si sta combattendo – nel silenzio generale – una strenua e anomala battaglia, assolutamente atipica per il panorama culturale italiano: l’ostinata resistenza dell’ex centro sociale Rialto Occupato, ora “centro di cultura contemporanea” Rialto Sant’Ambrogio, riconosciuto e autorizzato dal Comune di Roma.
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Salviamo il Rialto, la cultura italiana si schiera
Piovono grandi firme a sostegno del centro di cultura contemporanea Rialto Sant’Ambrogio di Roma, colpito il 28 luglio dal sequestro degli spazi teatrali, dopo che già in primavera aveva subito la chiusura di alcuni locali interni. A favore del Rialto, esemplare modello italiano di creatività giovanile, internazionale e indipendente, si schierano pesi massimi dell’arte come i registi Rodrigo Garcia e Rafael Spregelburd, direttori di grandi teatri (Mario Martone dello Stabile di Torino, Massimiliano Civica del Teatro della Tosse di Genova, Roberto Biselli di Perugia)
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Sos Rialto: siamo cultura indipendente, non abusiva
A tre mesi dal sequestro preventivo del 20 marzo 2009 di quasi tutti gli spazi legittimamente assegnati dal Comune di Roma all’Associazione Rialtoccupato, arriva l’ampliamento del sequestro anche alla sala teatro e al cortile interno. Con questa ennesima azione di polizia si tenta di chiudere definitivamente il progetto culturale del Rialto. Nel corso di 10 anni di attività tutti gli spazi del Rialto hanno accolto una quantità enorme di artisti, che hanno messo in scena spettacoli, video proiezioni, arte contemporanea, concerti. Soltanto considerando l’attività teatrale, il Rialto ha ospitato un numero di compagnie tre volte superiore a quelle presentate mediamente dai teatri istituzionali.
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Teatro chiuso: il Rialto di Roma rischia di morire
Dopo il primo blitz del 20 marzo, con la chiusura di alcuni spazi e bar interni rispetto ai quali era stata contestata la mancanza di licenze, la Questura di Roma il 28 luglio ha messo i sigilli anche alla sala-teatro e al cortile del centro di cultura contemporanea Rialto Sant’Ambrogio, nel cuore dell’ex ghetto ebraico della capitale. «Con questa ennesima azione di polizia – protestano i giovani promotori del centro – si tenta di chiudere definitivamente il progetto culturale del Rialto che da oltre 10 anni opera nella città di Roma. Chiudere il teatro del rialto – aggiungono – vuol dire voler impedire il protrarsi dello svolgimento del “reato” dell’attività teatrale».
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Trucano a Ivrea con Aime, segni e parole su lamiera
Si intitola “Ciculatìn” (cioccolatino) il trittico di segni e parole impressi su lastre metalliche che, dal 5 al 7 giugno, il combat-painter valsusino Mauro Trucano presenta alla “Fiera della Parola” di Ivrea, nella rassegna creativa promossa dalla Fondazione Olivetti nel parco che ospita l’archivio storico dell’azienda. Una kermesse che ogni anno attira migliaia di visitatori, tra reading, concerti, spettacoli, dibattiti (uno sulla Decrescita il 5 giugno con Maurizio Pallante) e una grande esposizione artistica all’aperto, con installazioni come quelle di Tino Aime, che presenta nuove opere scultoree che vanno ad arricchire il vasto patrimonio poetico dell’artista di Gravere, scabro cantore della montagna.
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Europee, il Rialto sostiene Luigi Tamborrino
Il 6 e il 7 giugno alle Elezioni Europee il centro di cultura contemporanea Rialto Sant’Ambrogio di Roma sosterrà Luigi Tamborrino, candidato nelle liste di “Rifondazione – Comunisti Italiani” nelle regioni Lazio, Umbria, Toscana e Marche. Luigi Tamborrino è uno dei fondatori dell’esperienza del Rialto, nata da un’occupazione nel 1999 di un immobile nel pieno centro storico di Roma, ma è anche uno dei protagonisti del percorso dei centri sociali che dagli anni ‘80 a oggi ha caratterizzato una parte di storia politica e culturale della capitale.
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Roma, il Comune si impegna a sostenere il Rialto
Una soluzione rapida e dignitosa per la sistemazione definitiva degli spazi del Rialto, centro indipendente di cultura contemporanea nel cuore della capitale. Lo ha promesso Antonio Lucarelli, capo staff del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che il 26 marzo ha incontrato i dirigenti del Rialto insieme all’assessore alla cultura Umberto Croppi e a svariati funzionari del Campidoglio. Obiettivo: superare le recenti difficoltà burocratiche e ripristinare al più presto la piena operatività di uno dei più importanti laboratori italiani di creatività giovanile.