Archivio del Tag ‘candidati’
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L’Unità: primarie di quartiere, scegliamo noi i candidati
«Scegliamo noi, scegliete voi chi volete in Parlamento: non lasciate che siano i partiti a imporre i candidati». Sono già 22.000 le adesioni all’appello di Concita De Gregorio, direttrice de “L’Unità”, che chiede che siano gli elettori – attraverso consultazioni primarie in ogni collegio – a neutralizzare la “legge porcata” e impedire che i parlamentari siano “nominati” dai vertici della politica. Democrazia dal basso, per costringere le nomenklature a prenderne atto e accettare i candidati più gettonati: un modo per convincere milioni di delusi a non disertare più le urne. Tra i primi sostenitori illustri dell’appello si segnalano Ottavia Piccolo, Fabrizio Gifuni, Nicola Piovani, Dario Fo, Simona Marchini e Sergio Staino.
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Scacco al potere, grazie alla Strategia della Lumaca
Partiti? No, grazie. Il sistema non è riformabile. E’ “impazzito”, perché presuppone una crescita infinita, mentre le risorse sono finite. «Non è sufficiente conquistare il potere per cambiare il mondo: abbandoniamo questa illusione». Rassegnarsi, allora? No, tutt’altro. Cambiare è possibile, a patto che si rinunci al potere. Grazie alla “Strategia della Lumaca”, ovvero: attuare subito il cambiamento, anziché delegarlo e, quindi, restare ad attenderlo. E’ la nuova sfida, tutta francese, lanciata dall’Adoc, l’associazione degli “obiettori alla crescita”, protagonista della campagna “Europe-Décroissance”.
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Stop al riconteggio-farsa, Afghanistan al ballottaggio?
Torna in campo l’eventualità di un ballottaggio tra Karzai e Abdallah dopo le proteste levatesi da tutto il mondo sui brogli delle elezioni presidenziali in Afghanistan. La commissione per i reclami elettorali (Eec), sostenuta dall’Onu e dal governo afghano e presieduta dal canadese Grant Kippen, ha deciso di rivedere le regole di riconteggio dei voti sospetti. In base al vecchio sistema, la commissione aveva stabilito che i due candidati si sarebbero visti annullare la stessa percentuale di voti a prescindere da chi avesse maggiormente beneficiato dei brogli.