Archivio del Tag ‘cattocomunisti’
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Carpeoro: il guaio non è Bill Gates, ma il consenso a Conte
Bill Gates è peggio dei Rothschild, che almeno non fanno beneficenza coi soldi degli altri. Ho l’impressione che Bill Gates voglia diventare presidente degli Stati Uniti, prima o poi. E comunque, il solo fatto di aspettarsi che sia lui a trovare il vaccino contro il Covid è una cosa che, di per sé, mostra l’attuale livello dell’opinione pubblica. Il vero problema non sono neppure i governanti, ma chi li vota, eleggendo sempre gli stessi. Contineremo a leggere di tutto, se le persone non capiscono che devono parlarsi e mettersi d’accordo per cambiare completamente la grammatica. A essere scarsa è la preoccupazione delle persone rispetto a quello che hanno fatto finora – o meglio, quello che finora non hanno fatto (che nessuno di noi ha fatto). Se la gente è indifesa, deve prendere coscienza del fatto che si deve difendere da sola. E questo salto, la gente non lo sta facendo. Il protagonismo di Bill Gates è solo una conseguenza di questa nostra passività: lui o un altro, sarebbe la stessa cosa. Chiunque oggi sia protagonista, è protagonista di un’opinione pubblica malata e mediocre. E quindi non può che essere un personaggio come quello.Beninteso: io non do tutte le colpe al popolo. Dico che il popolo ha la possibilità di cambiare le cose, e non lo fa. Ma non attribuisco al popolo la colpa delle porcherie che fanno i politici. Il popolo, semmai, ha la colpa di non fare nulla per cambiare le cose. Certo, ci sono leggi elettorali fatte apposta per poi dare vita ai governi Monti, ai governi Conte. Abbiamo allegramente fatto morire tutta una serie di possibilità e di partiti. Per esempio il Partito Radicale (com’era all’epoca, non quello che vorrebbe la Bonino). Quanto alle entità socialiste, prima abbiamo permesso che le pigliassero a monetine, e poi che sparissero e fossero consegnate ai mediocri. Abbiamo consentito che nella sinistra (intesa come Pd) emergesse una specie di conformismo democristiano, che l’ha uccisa. Abbiamo permesso e continuato a votare tutto questo. Il popolo ha anche la possilità di crearle, le alternative: perché la gente non si deve assumere le sue responsabilità? Invece andiamo appresso alle Sardine, ai girotondi. Andiamo appresso anche a una destra che non è una vera destra, che ha vene di superficialità che si esprimono in quel suo sovranismo becero. Perché c’è anche un sovranismo nobile; il sovranismo becero, invece, si allea con l’Ungheria.Si sta profilando un governissimo, forse presieduto da Draghi? In questo momento, il fatto che cada il governo è meno all’ordine del giorno. Se cade, quella non sarà la soluzione – a meno che i numeri del contagio non aumentino a tal punto da avere per forza una soluzione d’emergenza. Renzi ha attaccato Conte? Sì, ma poi è tornato subito nel branco, come sempre. Queste sue sparate, evidentemente, le fa pensando solo ai sondaggi. Il problema del governo è che ha bisogno di nascondere la vera emergenza, che è quella economica, causata dal governo stesso. E il governo Conte la sta nascondendo con delle prese per il culo straordinarie. Devo dire che Conte ha mostrato veramente di essere un personaggio di una meschinità eccezionale. Una specie di prestigiatore da piazza, di quelli che fanno trucchi che tutti capiscono. Questa è la situazione: prese per il culo, abusi e incostituzionalità, mettendo in ginocchio l’unica categoria – piccoli imprenditori, partite Iva, lavoratori autonomi – che in Italia è ritenuta pericolosa, per il “verbo unico”.Gustavo Zagrebelsky ha difeso i decreti di Conte, sostenendo che non violano la Costituzione? Non me ne stupisco: Zagrebelsky è, storicamente, un lacchè di un certo sistema di potere cattocomunista (Prodi, lo stesso Bersani), cioè di una certa sinistra. E’ una star delle Sardine invecchiate. E quindi ha fatto quello che mi aspettavo, da lui. Non ha mai assunto una posizione (politica, ma anche tecnico-giurisdizionale) contro le posizioni ufficiali di questo blocco di potere. Si dice che i casi di Covid stiano crollando? Io posso solo dire che, fin dall’inizio, le misure di restrizione erano assolutamente ingiustificate. Si sono inserite altre motivazioni, in questa conduzione? Non ne ho idea, ma so che il problema di questi politici è la loro incapacità. C’è la tentazione di imporre vaccinazioni di massa, a tutti? Le vaccinazioni sono un business, ormai. Sicuramente, quindi, le motivazioni di business sono alla base di alcune motivazioni inerenti le politiche sanitarie. Ma non sono l’unico problema.Io trovo che ci sia un problema generale, di esercizio del potere, che in Italia fa paura. Non essendoci mai una strategia di governo, la gestione del potere è talmente casuale, a macchia di leopardo, a volte guidata dal business e a volte dall’ambizione individuale e dalla voglia di mettersi in mostra, che il paese sta andando a rotoli. Quello dell’opinione pubblica che non sui sveglia è un problema culturale, di pigrizia, di ignavia e di totale asservimento alla narrazione televisiva. Oggi, Conte ha il consenso del 63% degli italiani. Direte: i sondaggi sono falsi. Non lo so, io ho l’impressione che siano veri. In Italia, l’opposizione non esiste: i personaggi all’opposizione hanno la stessa magagna, nel sistema e nel metodo, che hanno le forze al governo. E oggi, con questa opinione pubblica, non c’è spazio per forze nuove. E’ per questo che, prima, deve cambiare l’opinione pubblica. Se la gente la aiutasse, una forza nuova, in questo momento non sarebbe possibile fermarla.Denunciare Conte in tribunale, come qualcuno propone? Conte ha il 60% del consenso, nel paese: più di quanto abbia mai avuto Craxi, in vita sua. E ho detto tutto. Perché la gente si lascia convincere così facilmente? «O tempora, o mores», diceva Cicerone. Questo è il livello morale, politico e civile delle persone. E a questo ci dobbiamo rassegnare, per ora (cercando di cambiarlo). In Italia succederanno delle cose solo quando esploderà il problema economico. Non sono in grado di dire quando esploderà, perché finché ci sarà una gestione emergenziale potrebbe non esplodere. Ma, quando esploderà, saranno problemi seri. Questo momento potrebbe anche essere vicino: dipende da una serie di fattori. Draghi? Potrebbe farsi dare più soldi dall’Europa, e non è che la cosa mi faccia schifo. E avrebbe tutto l’interesse, a farlo, anche per via delle sue attuali ambizioni. Draghi, quei soldi, saprebbe anche farceli spendere in modo adeguato. Poi a lui piace, passare per salvatore di qualcosa. Comunque, i soldi li farebbe arrivare nel modo giusto, a fondo perduto. Quand’era alla Bce ha mostrato di saperli far arrivare, i soldi, quando vuole.Da dove è uscito, invece, Conte? Dalla baronia universitaria, che è quanto di peggio esista, in questo paese: è la categoria più nepotista. Concorsi vinti per raccomandazione: la baronia universitaria è il peggio del paese. Le entrature di Conte in Vaticano? Be’, le baronie universitarie ce le hanno eccome, le entrature in Vaticano. E oggi il Vaticano conta, come tutto ciò che ha una diffusione capillare sul territorio. Mai come in questo momento, l’Italia dovrebbe alzare la voce, in Europa, e far capire a tutti che i cimiteri sono pieni, di persone indispensabili, e i cimiteri della civiltà sono pieni di enti ritenuti indispensabili. L’Europa è indispensabile se è un’Europa vera; se è un’Europa così, non è indispensabile. Non si vede chi potrebbe alzarla, la voce? E’ quello, il problema. Anche perché la maggioranza dell’opinione pubblica non sosterrebbe chi alzasse la voce, visto che sostiene Conte. La piccola impresa italiana, la più colpita dalle misure del governo, è anche quella che potrebbe essere protagonista del grande cambiamento. Se iniziasse a ragionare correttamente, la piccola impresa farebbe paura. Sciopero fiscale? Certo, non pagare le tasse sarebbe una forma di protesta sicuramente efficace. Ma dovrebbe essere praticata da tutti. E di quel 60% che appoggia Conte, non so quanti lo farebbero.(Gianfranco Carpeoro, dichiarazioni rilasciate a Fabio Frabetti di “Border Nights” nella diretta web-streaming “Carpeoro Racconta”, su YouTube il 3 maggio 2020).Bill Gates è peggio dei Rothschild, che almeno non fanno beneficenza coi soldi degli altri. Ho l’impressione che Bill Gates voglia diventare presidente degli Stati Uniti, prima o poi. E comunque, il solo fatto di aspettarsi che sia lui a trovare il vaccino contro il Covid è una cosa che, di per sé, mostra l’attuale livello dell’opinione pubblica. Il vero problema non sono neppure i governanti, ma chi li vota, eleggendo sempre gli stessi. Contineremo a leggere di tutto, se le persone non capiscono che devono parlarsi e mettersi d’accordo per cambiare completamente la grammatica. A essere scarsa è la preoccupazione delle persone rispetto a quello che hanno fatto finora – o meglio, quello che finora non hanno fatto (che nessuno di noi ha fatto). Se la gente è indifesa, deve prendere coscienza del fatto che si deve difendere da sola. E questo salto, la gente non lo sta facendo. Il protagonismo di Bill Gates è solo una conseguenza di questa nostra passività: lui o un altro, sarebbe la stessa cosa. Chiunque oggi sia protagonista, è protagonista di un’opinione pubblica malata e mediocre. E quindi non può che essere un personaggio come quello.
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Grillopardi e mercenari franco-tedeschi governano l’Italia
Giuseppe Conte, l’uomo che visse due volte, la prima a destra, la seconda a sinistra, l’uomo che sussurrava alla Merkel le sue ricette per far fuori Matteo Salvini e aprire i porti, l’uomo mai votato da nessuno, se non dalle cancellerie europeiste e globaliste, e dalla massoneria vaticana, lavorava da tempo alla riammissione della prodiga Italia a pieno titolo tra i paesi europeisti. Le trame del novello Andreotti sono state candidamente rivelate dal ministro all’agricoltura Teresa Bellanova, quando ha detto apertamente chez madame Gruber che l’accordo tra 5S e Dem è stato tessuto a Bruxelles per «dare a questo paese un presidente della Repubblica che non sia ostile all’Europa». Una gigantesca operazione di trasformismo ad opera di due partiti che si sono odiati fino al giorno prima, e si ritrovano in un governo dove il presidente del Consiglio è lo stesso del governo precedente, ma che dice che sarà in discontinuità con se stesso. Non solo per scongiurare le politiche “razziste e fasciste” della Lega, quanto per poter manovrare la prossima elezione del presidente della Repubblica, in programma per il 2022, l’anno in cui scadrà il mandato di Sergio Mattarella al Quirinale.Nulla di particolarmente oscuro quindi, visto che al ribaltone hanno partecipato i Dem, augurandosi di poter conquistare lo scranno del Colle, cui non potrebbero certo rinunciare per quel diritto egemonico di appartenenza al sistema di potere cattocomunista erede della Resistenza, che però strada facendo ha perso di vista le istanze popolari e si è sempre più asservito agli interessi oligarchici della finanza apolide. La fine del governo gialloverde è stata segnata da accordi segreti presi in Europa da Giuseppe Conte, che appare sempre più chiaramente un emissario della massoneria vaticana, la crisi infatti è letteralmente esplosa con il cosiddetto Russiagate, quando contro Salvini si è prontamente scatenata al momento opportuno la stampa mainstream, dall’“Espresso” al “Fatto Quotidiano”. Ha fatto male Salvini a negare il tutto, ma restano oscure le dinamiche ed appare risibile il fatto che la tangente avrebbe dovuto passare per Eni, che è controllata dal Pd di Renzi. E comunque l’avvocato democristiano venuto dal nulla, indicato da Grillo e stimato da De Mita nonché dal Vaticano, alla nascita del governo gialloverde aveva tenuto per sé la delega ai servizi (Aise, Aisi e Dis), che negli esecutivi precedenti (Renzi e Gentiloni) era stata affidata come di consueto al ministro dell’interno (Minniti).Probabilmente gli azionisti occulti del governo gialloverde non si fidavano di Salvini e non intendevano lasciare nelle sue mani l’arma dell’intelligence. Questo spiegherebbe anche l’intransigenza di Salvini nel voler liquidare ad ogni costo l’avvocato venuto in apparenza dal nulla, ma in realtà solidamente pilotato dai veri responsabili della crisi, pronti a schierare i grillini con la Merkel per far eleggere Ursula von del Leyen alla Commissione Ue, contro Salvini e contro gli interessi nazionali italiani. Il nuovo governo giallorosso è nato quindi in Europa, ben prima delle elezioni europee, che hanno solo drasticamente rimarcato l’ascesa inarrestabile della Lega e la vorticosa perdita di consensi del M5S. Trattative che portarono allo scambio tra David Sassoli e Fabio M. Castaldo e all’elezione, per soli 9 voti dei 5S, di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione Ue, già membro della Cdu, e ministra per vari portafogli in tutti i governi presieduti da Angela Merkel. Una Commissione che è il risultato dell’alleanza obbligata di quei partiti che hanno visto ridursi notevolmente i loro consensi, così come è avvenuto per il ribaltone italiano.Infatti proprio le europee hanno registrato la tenuta del Partito popolare, la crescita dei sovranisti (pur divisi tra di loro), il boom del Brexit Party, e la virata a destra di molte correnti interne ai moderati, ma in pratica non hanno sortito alcuna novità se non quella di conservare l’Ue nelle mani del Ppe, più i socialisti di Pse, con l’appoggio dei liberali di Alde e i conservatori di Ecr. La spartizione delle deleghe nella Commissione di Ursula Von der Leyen è stato solo un tragico tentativo di serrare le file per scongiurare ogni forma di cambiamento. L’asse franco-tedesco non avrebbe certo permesso che la trasformazione dell’Italia a paese più euroscettico dell’Ue potesse proseguire oltre, i rischi sarebbero stati troppo consistenti per gli oligarchi mondialisti, interessati a scongiurare ogni tentativo di resistenza nei confronti della demolizione degli Dtati nazionali, ultimo baluardo democratico contro lo strapotere elitario che tutela i poteri forti a scapito dei popoli. Unica soluzione il superamento degli Stati nazionali, la cancellazione delle frontiere e la moneta unica.In particolare si sta cercando di realizzare un sistema giuridico sovranazionale al quale gli Stati-nazione democratici sono chiamati a sottomettersi, un modo simulato per esautorare le democrazie nazionali sostituendole con una non-democrazia sovranazionale. Quindi non può esistere nessun potere dei popoli in Eurozona, visto che governano i capitali, che trovano qui i più compiacenti paradisi fiscali. Le masse, come strumenti di produzione di potere e ricchezza per le oligarchie, ormai sono divenute superflue, ridondanti ed eliminabili (Marco Della Luna). Esiste anche la possibilità tecnologica di gestirle come mandrie al pascolo, ridotte completamente a strumento, merce, file formattabile, usa e getta. E intanto in Italia il Conte Zio, proveniente dai corridoi vaticani (Silvestrini, Parolin), si è rivelato il grimaldello che doveva far saltare il governo giallo verde, un breve intermezzo durato appena 14 mesi, una parvenza di sovranismo, marcato stretto dal Quirinale e dal sistema europeista, poi tutto è tornato come prima, nessuna volontà di cambiamento, archiviato in fretta il populismo, asfaltato rapidamente il sovranismo.Ha vinto il CamaleConte democristiano, duttile, multitasking e paraculista, servitore di mille padroni, esponente occulto del partito-sistema, il partito-apparato, il partito-deepstate, il partito di Mafia Capitale, quello del Jobs Act, di Mps, del prelievo forzoso agli obbligazionisti, della Pessima Scuola… previo naturalmente bacio della morte all’Ue col voto a Ursula, ed endorsement internazionali di tutto il gotha neoliberista globalizzato: Merkel, Macron, Vaticano, Trump. Da trent’anni il Deep State, il Potere Profondo, il Sistema, ha sempre avuto la meglio. L’Europa franco-tedesca si è compattata con il recente patto di Aquisgrana proprio per contrastare e schiacciare i tanti nazionalismi sorti in Europa.Mentre i grillopardi, sostenuti da numerosi androidi fanatizzati e autoproclamatisi dei missionari della San Francesco Associati, finti giacobini di una finta rivoluzione, che vivono di pane amore e sacrificio per il bene dell’Italia, ora l’hanno svenduta ai poteri forti italiani ed europei, che possono tornare speditamente all’assalto del benessere degli italiani. Il Sì di Rousseau fa volare MpS a +13%, e le Ong tornano all’assalto dei porti aperti. I simulacri di Philip Dick vivono tra noi…(Rosanna Spadini, “I mercenari del trasformismo vivono tra noi”, da “Come Don Chisciotte” del 15 settembre 2019).Giuseppe Conte, l’uomo che visse due volte, la prima a destra, la seconda a sinistra, l’uomo che sussurrava alla Merkel le sue ricette per far fuori Matteo Salvini e aprire i porti, l’uomo mai votato da nessuno, se non dalle cancellerie europeiste e globaliste, e dalla massoneria vaticana, lavorava da tempo alla riammissione della prodiga Italia a pieno titolo tra i paesi europeisti. Le trame del novello Andreotti sono state candidamente rivelate dal ministro all’agricoltura Teresa Bellanova, quando ha detto apertamente chez madame Gruber che l’accordo tra 5S e Dem è stato tessuto a Bruxelles per «dare a questo paese un presidente della Repubblica che non sia ostile all’Europa». Una gigantesca operazione di trasformismo ad opera di due partiti che si sono odiati fino al giorno prima, e si ritrovano in un governo dove il presidente del Consiglio è lo stesso del governo precedente, ma che dice che sarà in discontinuità con se stesso. Non solo per scongiurare le politiche “razziste e fasciste” della Lega, quanto per poter manovrare la prossima elezione del presidente della Repubblica, in programma per il 2022, l’anno in cui scadrà il mandato di Sergio Mattarella al Quirinale.
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Barnard: la Chiesa è marcia, con che faccia accusa Salvini?
La Chiesa di Bergoglio si cucia la bocca prima di condannare Salvini, ipocriti. E’ facile sparare su Matteo Salvini il “razzista”, il “sorridente sui cadaveri color scuro”, perché Matteo Salvini è in effetti colpevole di ambiguità umanitaria. Primo, non ha mai preso chiare distanze dal razzismo becero e disumano a cui il suo trionfo ha dato la stura in Italia. Chi non vive sui social non immagina l’orda di bruti e soprattutto brute fasci-nazi-razzisti che dilaga là fuori al grido “Non toccate Salvini” e il porcile agghiacciante che arrivano a pronunciare su quella che è una tragedia storica. Secondo, il leader leghista si contenta di risbattere il problema là dove si è originato, e non ha neppure l’ombra di un disegno politico sistemico di cui l’Italia si faccia portavoce nel G7 per fermare gli immensi flussi (fra 12 anni 1,3 miliardi d’indiani avranno la metà dell’acqua per vivere, e dove vanno?). Questo è meno che umano nel momento in cui Salvini non dice che i migranti, soprattutto quelli economici, hanno crediti di trilioni di dollari e di centinaia di milioni di vittime verso le nostre società, perché sulle loro risorse è stato creato tutto ciò che abbiamo, e ancora accade. Sarebbe gradito che un Paolo Becchi suggerisse a Matteo Salvini di rimediare con urgenza a entrambi i punti, mentre giustamente ferma gli arrivi caotici in Italia. Ma che a crocifiggere il leghista sia la Chiesa è molto oltre l’inaccettabile.Nel 2014 il ministro delle finanze vaticane, cardinale George Pell, disse che «abbiamo scoperto centinaia di milioni di euro nascosti in conti dimenticati di cui non avevamo rendicontazione». E questi sono solo gli spiccioli di Papa Bergoglio. Secondo l’“International Business Times”, il Vaticano gestisce strumenti d’investimento per 6 miliardi di euro; ha 700 milioni investiti sulle Borse; tiene 20 milioni di dollari in oro alla Federal Reserve in Usa. Il gioielliere Bulgari a Londra paga l’affitto alla Chiesa di Roma in uno dei palazzi meglio prezzati del mondo a New Bond Street. L’investment bank Altium Capital idem, nella prestigiosa St James’s Square. Secondo il Consiglio d’Europa il merchant banker dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Aps), Paolo Mennini, nel 2012 da solo gestiva 680 milioni di euro per i cardinali, i quali solamente dallo Ior ricevono dividendi per 60 milioni annui. I valori delle proprietà immobiliari usate per profitto commerciale e speculativo dalla Santa Sede sono impossibili da calcolare, ma ecco un’idea: il “Sole 24 Ore” ha stimato che la sola ‘agenzia immobiliare’ vaticana chiamata Apsa, diretta fino al 2016 dal cardinale Domenico Calcagno, gestisce 10 miliardi di euro in immobili commerciali (esclusi quindi chiese, canoniche, seminari, ecc.) che, si ribadisce, è solo una vaga idea del totale in mano alla Santa Sede nel mondo.Allora, è accettabile che le “belle anime” cattoliche italiane, di cui l’innominabile catto-sinistra è pregna, si permettano di tuonare dalle pagine ad esempio di “Famiglia Cristiana” contro Salvini perché «ha mosso critiche al mondo cattolico che accoglie i migranti»? Accoglie i migranti? Ah, davvero? E come li accoglie? Con quanti denari concretamente sborsati fra i sopraccitati miliardi che tengono in speculazioni finanziarie e di Borsa? Può la Santa Sede mostrarci le cifre? In quanti immobili milionari che posseggono li hanno accolti, quanti sono stati allestiti per loro? Può la Santa Sede, che millanta di “accogliere”, fornirci le mappe? Ma con che inguardabile faccia questi ipocriti intimidiscono con l’abietta superstizione del senso di colpa il Salvini e i suoi elettori? Allora, Papa Bergoglio, prima di condannare i peccatori, veda di mettere le gabbane dei suoi preti, i miliardi delle vostre speculazioni e le migliaia di proprietà dove stanno le vostre parole. E se proprio dovete sdoganare la politica leghista sulla tragedia dei migranti come politica criminale contro gli innocenti – c he non è, perché al peggio è gretta insensibilità dettata da meschina ignoranza personale o da vere difficoltà economiche – ecco chi davvero ha fatto in epoca contemporanea una politica criminale di massa contro gli innocenti, col crocifisso al collo.Da un mio articolo di 2 anni fa: “Nel 2012 persino Jp Morgan ha dovuto prendere le distanze dallo Ior per sospetti di riciclaggio in armi. “Vatileaks”, scatenato da Gianluigi Nuzzi, già 3 anni fa rivelava il marciume criminale delle finanza vaticana. Mentre l’adorato Papa Francesco scalava in diligente silenzio i ranghi della Chiesa in Argentina, la P2 con lo Ior e Calvi erano i maggiori canali di forniture di missili Exocet proprio alla Giunta di Buenos Aires (30.000 morti), oltre ad armare criminali di massa e torturatori in Guatemala, Perù, Ecuador e Nicaragua. E scrive Vittorio Cotesta nel libro “Global Society, Cosmopolitanism and Human Rights”: «Uno dei maggiori obiettivi di questo network (Ior ecc.)… è di sostenere i golpisti che gli Stati Uniti e il Vaticano usano per schiacciare la Teologia della Liberazione». Papa Francesco ne fu complice ideologico e, in due casi, anche fisico fino al 2013”. Sono l’ultimo a sostenere Matteo Salvini in Italia, ma odio gli ipocriti. Creano molta più sofferenza dei razzisti, perché sono loro che al temine di epoche di disgustoso finto buonismo (vero, Pd?) tradiscono i popoli sui diritti fondamentali e li spingono all’aspetto più deteriore del populismo, quello di rabbia cieca e poi infine anche disumana.(Paolo Barnard, “La Chiesa condanna Salvini, ma con che faccia?”, dal blog di Barnard del 20 luglio 2018).La Chiesa di Bergoglio si cucia la bocca prima di condannare Salvini, ipocriti. E’ facile sparare su Matteo Salvini il “razzista”, il “sorridente sui cadaveri color scuro”, perché Matteo Salvini è in effetti colpevole di ambiguità umanitaria. Primo, non ha mai preso chiare distanze dal razzismo becero e disumano a cui il suo trionfo ha dato la stura in Italia. Chi non vive sui social non immagina l’orda di bruti e soprattutto brute fasci-nazi-razzisti che dilaga là fuori al grido “Non toccate Salvini” e il porcile agghiacciante che arrivano a pronunciare su quella che è una tragedia storica. Secondo, il leader leghista si contenta di risbattere il problema là dove si è originato, e non ha neppure l’ombra di un disegno politico sistemico di cui l’Italia si faccia portavoce nel G7 per fermare gli immensi flussi (fra 12 anni 1,3 miliardi d’indiani avranno la metà dell’acqua per vivere, e dove vanno?). Questo è meno che umano nel momento in cui Salvini non dice che i migranti, soprattutto quelli economici, hanno crediti di trilioni di dollari e di centinaia di milioni di vittime verso le nostre società, perché sulle loro risorse è stato creato tutto ciò che abbiamo, e ancora accade. Sarebbe gradito che un Paolo Becchi suggerisse a Matteo Salvini di rimediare con urgenza a entrambi i punti, mentre giustamente ferma gli arrivi caotici in Italia. Ma che a crocifiggere il leghista sia la Chiesa è molto oltre l’inaccettabile.