Archivio del Tag ‘ciechi’
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Trower: wi-fi pericoloso, verità nascosta a scopo di lucro
Come affermato da ricercatori universitari, scienziati governativi e consulenti scientifici internazionali, almeno il 57,7% delle studentesse esposte a radiazioni a microonde di basso livello (wi-fi) sono a rischio di avere aborti, malformazioni fetali o bambini con tare genetiche. I danni genetici possono essere trasmessi alle generazioni successive. Il professor John Goldsmith è consulente internazionale per le comunicazioni in Rf (radio-frequenze), consulente per l’Organizzazione Mondiale della Sanità in epidemiologia e scienze della comunicazione, consulente militare e universitario nonché ricercatore; a proposito dei bassi livelli di esposizione (sotto il livello termico) all’irraggiamento da microonde aventi le donne come bersaglio, ha scritto: «Nelle donne esposte a radiazioni di microonde, nel 47.7% dei casi ci sono stati aborti prima della settima settimana di gravidanza». E’ al di sotto di quello che la maggior parte delle studentesse riceve in un’aula dotata di trasmettitori wi-fi, a partire dall’età di circa cinque anni in su.
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Il bambino cieco e il delfino, storia di un’amicizia
Tondo, liscio e umido. E’ il muso di un delfino. Il bambino che lo sta toccando non può vederne il sorriso acquatico, ma può sentirlo. Può sentire, in modo tangibile, la vicinanza del cetaceo amico dell’uomo, accostato al bordo della vasca. Il bambino è cieco. E forse, il delfino lo sa. Per questo si lascia accarezzare da quelle mani minute, guidate – sul rostro del mammifero oceanico – dalle braccia sapienti di un giovane volontario. La foto, pubblicata su un dépliant, racconta lo splendore di un piccolo miracolo: l’incontro anfibio tra un bambino cieco e un delfino veggente, ai bordi di un acquario, a Lisbona.
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Lisbona, allo zoo per “presentare” gli animali ai ciechi
Animali da raccontare a chi non può vederli. «Sono contro la chiusura degli zoo», scrisse il grande etologo italiano Danilo Mainardi, «perché solo lì, in un giardino zoologico, puoi veramente conoscere gli animali: fiutandone l’odore». E’ proprio la traccia olfattiva a guidare un cieco