Archivio del Tag ‘Cina’
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«Dietro ad Assange, network di 007 contro l’Occidente»
Chi manovra Wikileaks? Sicuramente, chi ha interesse a colpire gli Usa e i suoi alleati. Julian Assange e il suo team? «È impossibile che facciano tutto da soli, come paladini della trasparenza. Basta dare un’occhiata alla mole di documenti raccolti e resi pubblici. Stiamo parlando di intere banche dati. Dietro a tutto c’è qualcuno interessato a fare uscire queste informazioni in maniera chirurgica e a senso unico». Parola di Fabio Ghioni, l’hacker più famoso d’Italia. Già mente informatica del Tiger Team che proteggeva la rete della Telecom: uno che di pirateria e giochi sporchi dietro le quinte se ne intende.
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Bruxelles in rosso: debito, rischia di scomparire l’Europa
L’eurozona e l’ Unione europea nel suo complesso «non sopravvivranno» se i problemi di bilancio attuali di alcuni Paesi non saranno risolti. Diretto, drammatico e senza precedenti l’allarme lanciato dal presidente dell’Unione Europea, Herman Van Rompuy. «Stiamo fronteggiando una crisi per la nostra sopravvivenza», ha ammesso, nel corso di una conferenza allo European Policy Center. «Dobbiamo lavorare insieme per far sopravvivere l’eurozona perché, se non sopravvive, non sopravvivrà neppure l’Unione europea». Se non verranno risolti i problemi di bilancio di alcuni Paesi, non esisteranno più né l’Unione monetaria né l’Unione Europea estesa a 27 Stati.
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La Cina compra l’Europa, tra due anni supererà gli Usa
La Cina si prepara a “comprare” il Portogallo, assorbendone il debito. E’ la più spettacolare penetrazione finanziaria del gigante asiatico nel continente europeo quella annunciata dal presidente Hu Jintao, reduce da una visita di Stato a Lisbona a colloquio col premier José Socrates. La corsa cinese alla conquista dei mercati europei e internazionali prosegue: Pechino ha già comprato titoli di Stato spagnoli e avanzato un’offerta simile al governo greco, affermando di essere pronta ad acquistare il debito pubblico di Atene. Secondo il “Daily Telegraph”, fra due anni la Cina avrà superato gli Usa e sarà la prima potenza economica del mondo.
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Usa-Cina: un’altra guerra (mondiale) è possibile
Un altro mondo è possibile? Era lo slogan del movimento pacifista mondiale, quando si esponevano bandiere della pace ai balconi e i leader della sinistra scendevano in piazza alla testa dei cortei. Oggi, mentre muoiono altri militari italiani in Afghanistan, il silenzio è agghiacciante. Ma ciò che manca è soprattutto la capacità di prevedere lo scontro fra Occidente e la coppia Cindia-Brasile, tra Usa-Europa che non crescono più e i paesi emergenti la cui crescita sta esplodendo. Non c’è più spazio per tutti. La crisi del ’29 portò alla la Seconda Guerra Mondiale. E adesso? Giulietto Chiesa non ha dubbi: un’altra guerra è possibile. Anzi, quasi inevitabile. E non si vede strategia che la possa fermare.
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Usa-Cina, lo scontro del secolo insidia Europa e Russia
Tutti sanno che questo non sarà più un secolo americano, ma cinese. E l’Europa, unita eppure indebolita dalle divisioni interne, non potrà fare da ruota di scorta né di un’America in crisi, né di una Cina in vorticosa espansione. Londra e Parigi, Berlino e Roma hanno problemi simili a quelli di un altro “continente” in transizione: la Russia. Scommettere su Mosca potrebbe consentire a Bruxelles di tornare a giocare un ruolo forte sullo scacchiere mondiale, contribuendo a riequilibrare le sorti del “grande gioco” tuttora in corso: la conquista di risorse, energia e mercati, per conquistare posizioni-chiave in vista della grande crisi planetaria alle porte.
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Terza Guerra Mondiale? Benvenuti nell’incubo
Quando ci sveglieremo potrebbe essere tardi: saremo prigionieri di un incubo. All’inizio sembrerà un’operazione militare come tante altre, un semplice raid aereo punitivo sull’Iran ribelle. Sarà invece l’inizio della Terza Guerra Mondiale. Non ci credete? Meglio dare un’occhiata, allora, all’ultimo sconvolgente studio prodotto dall’istituto canadese “Global Research” diretto da Michel Chossudovsky, professore emerito di economia all’università di Ottawa, autore di saggi come “La globalizzazione della povertà e il nuovo ordine mondiale”. L’umanità è a un bivio pericoloso, avverte Choussudovsky: dall’atomica di Hiroshima, mai s’era visto un simile dispiegamento mondiale di armi pronte all’uso.
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Relazioni pericolose: la Cina si avvicina a Israele
“Passeggiata in Israele, la terra del latte e del miele” è il titolo del documentario prodotto dalla tv di Stato cinese Cctv, in collaborazione con il governo israeliano. Dodici puntate che rappresentano una dichiarazione d’amore e di ammirazione promanata dai canali di Pechino a suggello delle relazioni sino-israeliane che vanno ben oltre quelle diplomatiche avviatesi solo nel 1992. Quando, alla fine del mese scorso la Cctv ha presentato la nuova serie televisiva, gli uffici dell’ambasciata israeliana a Pechino hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa dell’emittente di Stato che offre al popolo cinese gli strumenti per conoscere «le meraviglie dello Stato di Israele e il contributo che la civiltà ebraica ha fornito all’umanità».
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Basta aiuti di Stato alle aziende che fuggono all’estero
A chi dobbiamo credere? Al governatore della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, che ci dice che la ripresa in Unione europea è forte, assieme ai tg che parlano di boom della produzione industriale, oppure agli amministratori delegati di Fiat, Telecom e Unicredit che accingono a licenziare circa diecimila persone? A tutti e due e a nessuno dei due. Mai nella nostra storia recente la situazione economica è stata più complessa. Le Banche centrali hanno immesso nel sistema una quantità impressionante di denaro per stimolare la crescita e sostenere gli istituti di credito. La ripresa economica è in atto ma è drogata
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La Russia brucia: armi climatiche, solo un’ipotesi?
Il tempo così insolitamente caldo nelle regioni centrali della Russia ha già causato pesanti danni economici. Ha distrutto i raccolti in circa il 20% dei terreni agricoli del Paese, con l’effetto di far sì che i prezzi alimentari aumenteranno questo autunno. Come se non bastasse, i roghi si sono accesi nelle torbiere attorno a Mosca. In questi giorni, gran parte delle previsioni relative al clima sono allarmanti: siccità, uragani e inondazioni saranno ancora più frequenti e gravi. Il direttore del programma energetico e climatico del Wildlife Fund, Aleksey Kokorin, sostiene che l’attuale tendenza non sia un fenomeno casuale e che non ci si deve attendere che debba diminuire d’intensità.
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Baghdad e Kabul, due guerre e un solo vincitore: la Cina
Dev’essere che nessuno negli Stati Uniti prese sul serio George W. Bush quando nel maggio del 2003, salito sul ponte di comando della portaerei Uss Abraham Lincoln dichiarò che la missione irachena era compiuta. Dev’essere che sette anni dopo e con i marines pronti a tornare a casa i grandi investitori americani valutano l’Iraq un posto altamente insicuro, politicamente instabile e schiavo di una corruzione velenosa che strozza l’iniziativa economica. Sarà, ma non tutti la pensano così e la Cina, fra tutti, è il paese che più sta traendo vantaggi dall’indecisione degli americani.
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Gaza e Turchia, le mosse di Israele per colpire l’Iran
Israele è ormai pronto ad attaccare l’Iran: a breve, sotto la presidenza Obama e con il tacito consenso di Russia e Cina. Lo dicono tutte le recenti mosse compiute sullo scenario mediorienale e mondiale: l’attacco al convoglio navale Freedom Flotilla per “avvertire” la Turchia, contraria insieme al Brazile alle sanzioni contro Teheran, lo stop delle forniture russe per la difesa iraniana, l’annuncio esplicito di Tel Aviv a Pechino: Israele si prepara a colpire militarmente il regime degli ayatollah. Una crisi più che annunciata, anche se nessuno la vuol vedere. E niente, pare, la potrà fermare.
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Usa in declino, sfida totale all’impero zoppo
Il sogno della “fine della storia” è svanito. Gli Usa hanno tentato, sotto Bush, un ultimo brutale tentativo di mantenere la propria supremazia incontrastata: il progetto di “guerra infinita”, che avrebbe dovuto annichilire come un rullo compressore tutti i possibili nemici e competitori, ma che si è arenato già sui primi due scogli incontrati, ossia Afghanistan e Iraq. L’ordine mondiale odierno è “semi-unipolare”, con Washington ancora potenza egemone, ma più per la cautela dei suoi rivali che per la propria forza ed autorità. La crisi finanziaria del 2008 è partita dagli Usa ed ha mandato parzialmente in frantumi quell’ordine economico