Archivio del Tag ‘democrazia’
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Gli italiani: perché restare ancora in Afghanistan?
Non sono solo Bossi e Ferrero a chiedere il ritiro del contingente italiano da Kabul. Se il leader leghista auspica una rapida via d’uscita e il segretario di Rifondazione comunista ribadisce che occorre lasciare l’Afghanistan perché l’invasione è figlia della politica di Bush e non ha saputo garantire neppure elezioni libere da brogli, sono gli italiani – secondo i sondaggi – a pretendere che i soldati tornino a casa. Prima ancora dell’ultima strage di Kabul, il 17 settembre, costata la vita a 6 paracadustiti della Folgore, la maggioranza chiedeva il ritiro delle truppe: percentuale, ora, destinata a salire. Lo rivela il “Corriere della Sera”, che cita alcuni tra i maggiori istituti demoscopici.
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Un presidente “abbronzato” anche in Italia?
Se un cittadino dalla pelle non perfettamente candida aspirasse a incarichi politici in Italia, sarà meglio che ci ripensi. “Non vorrei tra cinque anni e un mese trovarmi un presidente abbronzato”, ha dichiarato Roberto Calderoli l’altra sera a Treviso. Il ministro leghista si era già distinto per un’analoga sortita nei confronti della sua concittadina italiana Rula Jebreal. Imitato dal presidente del Consiglio che rivolse la stessa “carineria” a Barack Obama. Tali affermazioni desterebbero scandalo se pronunciate da uomini di governo in qualsiasi altro paese occidentale. E delineano, all’interno della maggioranza di centrodestra, una spaccatura su principi della massima rilevanza
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Vi racconto il paradiso, dove il sole non tramonta
Inizia per caso questo racconto finlandese, meglio dire un resoconto di emozioni vissute in un quarto di secolo, dal 1984 fino a oggi, estate del 2009. Inizia per caso perché ho imparato una frase, la prima frase in lingua Suomi, un idioma per me impossibile: “Aurinko ei laske”; in italiano si traduce “Il sole non tramonta”. Ma vuol dire qualcosa di più di una considerazione geografica, astronomica, fisica. Per me vuol dire: ecco, sono di fronte alla luce, all’iperbole del colore, alla limpidezza di albe e tramonti che sembra ci siano ma in realtà non ci sono per giorni, per settimane.
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Perché i media non possono dire la verità
C’è qualcosa di ingenuo in alcune delle critiche che vengono rivolte quotidianamente ai mezzi di comunicazione di massa: che essi non sollevino alcuni problemi; che essi non trattino alcuni temi; che essi utilizzino un determinato linguaggio; che essi sostengano sistematicamente e all’unisono determinati interessi; che essi oscurino giornalisti o politici che contrastino quegli interessi (ma invero, in questo momento storico, di simili politici non se ne vede nemmeno l’ombra). Critiche ingenue, perché hanno ad oggetto profili che non possono essere se non come sono. Sicché si pretendono, diremmo quasi infantilmente, dalla “libera stampa” e dalla “libera televisione”, contegni, scelte, indirizzi
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Grillo: scendo in politica, per liberare l’Italia
«L’assalto alla diligenza Italia è in corso. Tutti vogliono la loro parte di bottino. Partiti, lobby, criminalità organizzata, interessi locali, gruppi stranieri. Gli unici esclusi sono i cittadini, coloro che si ostinano a chiamarsi italiani e a pagare le tasse». Beppe Grillo scende in campo direttamente, dopo l’esclusione dalle primarie del Pd: farà un suo partito, il “Movimento di Liberazione Nazionale”, che debutterà alle regionali 2010 con le liste “a 5 stelle”, ispirate ai Comuni Virtuosi, modello avanzato di buona amministrazione, ecologica e democratica.
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Teatro chiuso: il Rialto di Roma rischia di morire
Dopo il primo blitz del 20 marzo, con la chiusura di alcuni spazi e bar interni rispetto ai quali era stata contestata la mancanza di licenze, la Questura di Roma il 28 luglio ha messo i sigilli anche alla sala-teatro e al cortile del centro di cultura contemporanea Rialto Sant’Ambrogio, nel cuore dell’ex ghetto ebraico della capitale. «Con questa ennesima azione di polizia – protestano i giovani promotori del centro – si tenta di chiudere definitivamente il progetto culturale del Rialto che da oltre 10 anni opera nella città di Roma. Chiudere il teatro del rialto – aggiungono – vuol dire voler impedire il protrarsi dello svolgimento del “reato” dell’attività teatrale».
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Maggiani: il Pd e Marino, l’ultima ragionevole follia
Non firmo un appello da almeno venti anni, né in questo arco di tempo ho mai preso la tessera di un partito, di un club o circolo di qualsivoglia natura. Il fatto che questo appello sia reso pubblico un venerdì 17 e che chieda una motivata iscrizione al Partito Democratico, e che io sia dentro tutto questo, mi appare come vivida immagine di una follia. Per quanto mi riguarda l’Ultima Follia. Naturalmente ogni follia ha la sua ragione, e la mia è la seguente. Dopo decenni della mia vita attiva passati a interrogare i partiti della sinistra e i loro uomini, su quale paesaggio stessero costruendo perché il mio Paese, e io stesso nel mio Paese, potessimo trovare un luogo in cui riconoscerci
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Di Pietro: Beppe Grillo e la casta impaurita del Pd
Hanno respinto la candidatura di Grillo quelli del Piddì! Quello che più deve deprimere nel mondo della rete e della società civile è la motivazione: “Fa parte di un movimento che ci ha criticato”. Grillo non viene respinto “in quanto Grillo”, ma in quanto rappresentante di una moltitudine di persone! Quindi il riconoscimento formale è: esiste un movimento nel Paese di cui nessuno parla, ed esiste perché nel momento in cui si mette in gioco per confrontarsi e far sentir la propria voce, in quel momento i suoi rappresentanti vengono esclusi.
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Hawken: diritto al futuro, ecco perché vinceremo
Diritti umani e giustizia sociale, decrescita e sostenibilità ambientale: sarà capitato a tutti noi, almeno una volta, di chiedersi se l’impegno che mettiamo nel diffondere e difendere questi principi possa ottenere risultati tangibili e duraturi. Confrontandosi con i nostri stessi più cari amici e familiari, quanti di loro si mostrano del tutto refrattari ad un qualsiasi cambio di atteggiamento non conforme ai disvalori standardizzati e globalizzati dell’apparire, del consumo e della crescita materiale ad ogni costo? Quante volte, ci siamo sentiti una goccia solitaria ed alla deriva in un mare troppo grande?
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Giulietto Chiesa: se Obama prova a salvare il mondo
«Ho l’impressione che le parole pronunciate da Obama non siano finte. Anche i giri di parole che usa indicano che è un uomo sincero. Ha compreso qualcosa di nuovo: forse più di molti suoi collaboratori e di qualsiasi rappresentante dell’élite americana, capisce che la situazione è cambiata radicalmente». Giulietto Chiesa, intervistato da Ivan Antonov delle “Izvestija”, scommette sul presidente Usa come massimo interprete dei tempi e grande riformatore del pianeta, capace di imprimere una decisiva svolta democratica, mettendo fine alla dittatura dell’economia unilaterale.
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Grillo: dalla legge-porcata al referendum-porcata
Sarebbe ora di abolire, in Italia, l’istituto del referendum: vanificato sistematicamente dalla “casta” al potere, che lo trasforma in una beffa. Lo afferma Beppe Grillo dal suo visitatissimo blog, in un intervento nel quale prende posizione sulla consultazione referendaria del 21 giugno, nella quale si propone di modificare la legge elettorale: ridurre il “premio di coalizione”, penalizzando gli alleati a beneficio dell’unico partito che ottiene più voti. «Dalla legge-porcata, per usare una definizione del suo inventore, il leghista Calderoli, siamo passati al referendum-porcata: una immensa, colossale presa in giro».
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Iraniani a Bruxelles: vittoria truccata, ecco le prove
Il regista iraniano Mohsen Makhmalbaf e la scrittrice-fumettista Marjani Satrapi (autrice di “Persepolis”) hanno presentato a Bruxelles un documento che proverebbe la vittoria elettorale di Mousavi. I due, che vivono da anni all’estro, hanno indetto una conferenza stampa al Parlamento europeo per mostrare un documento in fotocopia della Commissione elettorale iraniana, dal quale risulta che Mousavi avrebbe surclassato Ahmadinejad e sarebbe, pertanto, il nuovo presidente legittimo dell’Iran.