Archivio del Tag ‘Enduring Freedom’
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Afghanistan, sotto la Nato l’eroina è aumentata di 40 volte
Via dall’Afghanistan, la più infame delle guerre. Lo chiedono i grillini in Parlamento, invocando il ritiro immediato delle nostre truppe. «A Kabul spendiamo circa 800 milioni l’anno, ma probabilmente i soldi sono molti di più, perché dubito che vengano registrati quelli che diamo ai talebani perché non ci attacchino», polemizza Massimo Fini. «Con un miliardo non si risana un’economia, però qualche problemino potrebbe essere risolto, poniamo quello degli esodati». Strana guerra, ufficialmente nata per cacciare i talebani, armati dallo stesso Occidente per sfrattare l’Armata Rossa, mentre Osama Bin Laden «se ne stava al calduccio nella sua villa pakistana premurosamente assistito dai servizi segreti di Islamabad». Se il terrorismo fu l’alibi dell’invasione, la parola-chiave in Afghanistan è un’altra: droga. Da quando al posto dei “cattivi” talebani ci sono i soldati Nato, la produzione di eroina è aumentata di 40 volte.
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Droga ai marines, l’arma segreta dei Talebani
E’ l’eroina l’arma segreta dei Talebani: non serve solo a finanziare la resistenza afghana, ma anche a drogare i soldati americani, che ne fanno largo uso. Una scomoda verità, contenuta in un rapporto interno dell’intelligence Usa e confermata da un funzionairo al “Daily Beast”. Talebani e guerriglieri di Al Qaeda, scrive Gerald Posner sul New York Times, stanno utilizzando come arma tattica le abbondanti riserve di eroina, ottenendo così un doppio risultato: minano l’efficienza dei soldati americani e raccolgono denaro fresco per pagarsi nuove reclute e nuovi armamenti.
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Mini: le nostre truppe senza strategia dal 2002
L’attentato di Kabul «aggiunge altra nebbia al ruolo italiano». Lo afferma il generale Fabio Mini, intervistato da Alfonso Desiderio per “Limes”. «In termini più crudi – aggiunge Mini – sorge la prima domanda: che ci stiamo a fare? Oppure, come qualcuno già si chiede, quanti morti vale l’Afghanistan?». E’ duro il giudizio del generale, già comandante delle forze Nato in Kosovo, secondo cui dal 2002 non è più chiara la funzione della presenza italiana a Kabul, dopo che la Nato ha assunto la guida della missione. Rivelatasi disastrosa (e sanguinosa) la strategia di Bush, ora si attende l’unica soluzione possibile: che dovrà essere indicata da Barack Obama.