Archivio del Tag ‘Franco Quadri’
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Rialto: saper fare e cultura modello, senza sprechi
Mentre le grandi coalizioni nazionali si scambiano accuse sulla gestione finanziaria del controverso settore delle politiche culturali, con il centro-destra che si dichiara costretto a imporre tagli e il centro-sinistra deciso a difendere i contributi pubblici per il cinema, il teatro e la cultura territoriale diffusa, da mesi nel cuore di Roma si sta combattendo – nel silenzio generale – una strenua e anomala battaglia, assolutamente atipica per il panorama culturale italiano: l’ostinata resistenza dell’ex centro sociale Rialto Occupato, ora “centro di cultura contemporanea” Rialto Sant’Ambrogio, riconosciuto e autorizzato dal Comune di Roma.
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Salviamo il Rialto, la cultura italiana si schiera
Piovono grandi firme a sostegno del centro di cultura contemporanea Rialto Sant’Ambrogio di Roma, colpito il 28 luglio dal sequestro degli spazi teatrali, dopo che già in primavera aveva subito la chiusura di alcuni locali interni. A favore del Rialto, esemplare modello italiano di creatività giovanile, internazionale e indipendente, si schierano pesi massimi dell’arte come i registi Rodrigo Garcia e Rafael Spregelburd, direttori di grandi teatri (Mario Martone dello Stabile di Torino, Massimiliano Civica del Teatro della Tosse di Genova, Roberto Biselli di Perugia)
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Un demonio di nome Ivan, star del kolossal di Stein
«Grande idea quella con cui Peter Stein, una volta liquidato dallo Stabile di Torino il suo progetto relativo ai “Demoni”, ha sistemato l’azione del romanzo dostoevskiano in una grande sala prove della sua tenuta umbra», scrive Franco Quadri su “Repubblica” per commentare l’ultimo kolossal (12 ore) di uno dei grandi maestri del teatro europeo. Risultato: un trionfo, di cui parlerà anche Rosanna Cancellieri il 6 giugno su RaiTre, ore 11, nella rubrica “Chi è di scena”. Trionfo doppio, del genio berlinese e del suo cast. Su cui giganteggia un giovane di appena 26 anni, torinese: Ivan Alovisio. E’ lui la sorpresa più grande: regge in modo perfetto la parte più difficile, quella di Nikolaj Stavrògin, l’eroe negativo della storia.