Archivio del Tag ‘informazione’
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Indonesia, espulsi: vietato filmare la foresta che brucia
Chiara Campione, attivista di Greenpeace, e il giornalista Raimondo Bultrini insieme ad altri reporter e attivisti stranieri sono stati espulsi dall’Indonesia per “attività illegali”, ovvero: documentare la sparizione di ettari di foresta, alla vigilia del vertice di Copenaghen sul clima. L’indonesia è il terzo produttore di Co2 dopo Cina e Stati Uniti. Intensissima l’attività degli ultimi anni: foresta vergine devastata dagli incendi, per impiantare palme da olio e alberi adatti alla produzione della carta, di cui l’Italia è il primo acquirente. I due italiani sono stati fermati dalla polizia, interrogati a lungo e quindi espulsi dal paese.
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Ecomafie, Lannes sotto tiro: non mollo, dovrete uccidermi
«Non sono un eroe e non temo la morte. Scrivo per passione, per amore della verità. Appartengo a una specie in via di estinzione. Non mollerò mai». Misteri d’Italia, corruzione, speculazioni, eco-mafie. Gianni Lannes, giornalista freelance per quotidiani e periodici e fondatore di “Italia Terra Nostra”, è un reporter sotto tiro: un’auto incendiata a luglio, promesse di morte arrivate via mail e, nei giorni scorsi, l’esplosione della seconda vettura. «Se pensano di intimidirmi così, perdono tempo. Possono soltanto ammazzarmi», dichiara in una lunga intervista concessa ad Antonella Beccaria per il blog “Xaaraan”.
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Germania, vaccino sicuro solo per ministri e militari?
Mistero fitto sull’influenza AH1N1 e sul contestato vaccino distribuito per prevenirla. “Terranauta”, il newsmagazine ecologico diretto da Daniel Tarozzi e schieratosi contro il vaccino antinfluenzale, chiedendo al governo di invitare i media ad astenersi da campagne di “terrorismo psicologico”, rilancia la sua tesi: il pericolo non è l’influenza, ma il vaccino stesso, non sufficientemente testato. Lo afferma un servizio di Andrea Boretti, che cita una notizia dalla Germania: a militari e membri del governo sarà proposto un vaccino alternativo. Più sicuro?
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Ristretti Orizzonti: l’inferno delle carceri italiane
Teste rotte, costole spezzate, lividi, sangue, milze e fegati “spappolati”, lesioni ed emorragie interne. Malgrado ciò, i referti spesso parlano di “morte naturale” per “arresto cardiocircolatorio”. E’ il libro nero delle carceri italiane. L’ha aggiornato, nel suo ultimo rapporto, il centro studi “Ristretti Orizzonti”. Uno spiraglio di luce sulla spaventosa realtà che il caso di Stefano Cucchi, morto a Roma a causa delle violenze subite dopo l’arresto, sembra destinato a rivelare all’opinione pubblica, raramente raggiunta da informazioni precise sulla situazione dei detenuti.
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Scrivere di mafia, giornalisti minacciati di morte
L’ultimo è Gianni Lannes, direttore del giornale online “Terranostra”, impegnato in inchieste su navi dei veleni e inceneritori. La sua auto è saltata in aria all’inizio di novembre a Orta Nuova, a 23 chilometri da Foggia. A luglio gli avevano messo a fuoco un’altra auto. Prima di lui Alessandro Bozzo di “Calabria Ora”, Angelo Civarella della “Gazzetta del Mezzogiorno”, Josè Trovato del “Giornale di Sicilia”. Cinque solo nell’ultimo mese. Attentati, minacce, intimidazioni. Sono oltre 40 i giornalisti nel mirino delle mafie, 10 quelli ormai sotto scorta. Lo rivela il Rapporto Ossigeno dell’Osservatorio Fnsi sui giornalisti minacciati e le notizie oscurate.
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Cavalli: il mio teatro-verità minacciato dalla mafia
La vertigine mi è arrivata ad un incontro organizzato contro le mafie, dopo che si era finiti come spesso mi capita ultimamente a parlare del programma di protezione nei miei confronti per il mio spettacolo “Do Ut Des, riti e conviti mafiosi”: una ragazza tra il pubblico mi ha chiesto chi me l’avesse fatto fare di uscire dai binari comodi delle storielle teatrali per approfondire e scontrarmi mettendo in pericolo la mia sicurezza e quella della mia famiglia. Lì per lì devo aver avuto in faccia una delle espressioni più sconsolate del mio repertorio.
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Terranauta: il pericolo è il vaccino, non l’influenza
Il vaccino anti-influenzale? Un rimedio pericoloso, peggiore del male, anche se il «terrorismo» mediatico oscura la realtà. Lo sostiene il newsmagazine “Terranauta”, che ha lanciato una petizione invitando il governo a mettere in guardia gli italiani dai rischi del vaccino. «Le persone – sostiene Daniel Tarozzi, direttore di “Terranauta” – hanno il diritto di conoscere la natura innocua di questa influenza e i rischi connessi all’uso di un vaccino inutile, non ancora sperimentato né sottoposto ai controlli necessari e gli interessi economici che sono all’origine di questa grande speculazione».
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Ruffini, siluramento vicino malgrado i successi di RaiTre
La sua rete televisiva registra i migliori risultati, eppure rischia di venire sostituito, malgrado il suo contratto non sia neppure in scadenza. Il direttore di RaiTre, Paolo Ruffini, teme il siluramento annunciatio. Motivo? I suoi programmi, graditi dal pubblico, non piacciono al premier, Silvio Berlusconi. «La mia direzione non è in scadenza e i palinsesti sono stati approvati fino all’estate: non sarebbe più giusto giudicare dai risultati?», s’è sfogato Ruffini, intervistato da “Repubblica”. Malgrado ciò, Ruffini potrebbe essere rimosso dal Cda della Rai, l’11 novembre.
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Tv regionale, così RaiTre non farà più paura
Basta avere le idee chiare. E Berlusconi sulla Rai le ha chiarissime. L’ultimo intervento a gamba tesa in diretta a Ballarò ne è stata l’ennesima dimostrazione, con un attacco diretto al conduttore e alla rete «piena di comunisti». Ma dietro le battute e le aggressioni, c’è un disegno politico preciso che, specie negli ultimi tempi, è diventato una sorta di ossessione per il Cavaliere: mettere RaiTre nelle condizioni di non nuocere. Giovedì prossimo, intanto, è previsto un cambio al vertice della rete, Antonio Di Bella dovrebbe prendere il posto di Paolo Ruffini
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Gaza, tutta colpa di Hamas: il ridicolo sondaggio del Tg1
Apparentemente, il pubblico del Tg1, il notiziario più importante della Tv italiana, assolve Israele per i fatti di Gaza. Così almeno secondo un sondaggio presente sul sito web della Rai. Come mai? Sulla strage di Gaza e i suoi morti a migliaia, il Tg1 continua imperterrito a reggere una sua versione, quella che a suo tempo forniva il suo corrispondente “embedded” Claudio Pagliara. La recente relazione sull’operazione Piombo Fuso redatta dal Consiglio dei diritti umani dell’Onu, il cosiddetto Rapporto Goldstone – che registra invece gravissime violazioni del diritto bellico da parte di Israele – non ha avuto nessun rilievo nelle cronache del Tg1.
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Politica e mafia, Spinelli: sono anni che sappiamo tutto
Sono anni che ci domandiamo come tutto ciò sia potuto accadere: il senso della legge che si sfibra, lo Stato che suscita timore o disprezzo perché s’accomoda con l’illegalità e rinuncia al controllo del territorio, che non interviene prima delle catastrofi ma solo ai funerali. E la democrazia che si perverte, divenendo qualcosa di prevaricatore: come un diritto divino che si dà all’Unto delle urne. Il diritto a giocare con le leggi come il dittatore-Charlot gioca con il mappamondo: a considerare legittimo quello che è illegale, illegittimo quello che è legale, dunque a sovvertire categorie, istituzioni, leggi che nella Repubblica sono ferme, durevoli, non legate alla durata effimera delle maggioranze e legislature.
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Berlusconi-Marrazzo, il fair play del premier-editore
Che il capo del governo sia venuto in possesso di un video contro Marrazzo non in quanto capo del governo ma nelle vesti di proprietario di un’impresa di comunicazione è qualcosa di cui sembra non essersi accorto nessuno. Nemmeno i suoi oppositori. Avete forse letto una sola dichiarazione indignata o almeno stupita? Commentavo con tre amici di sinistra la telefonata in cui Berlusconi avverte il governatore del Lazio di un filmato che lo riguarda, dopo averne avuto notizia dai dirigenti della Mondadori ai quali era stato proposto.