Archivio del Tag ‘italiani’
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Svizzera, campagna choc: via i “ratti” italiani
Una campagna pubblicitaria choc trasforma gli italiani (e i rumeni) in ratti che affondano i denti nel formaggio del Canton Ticino. Iniziata su Facebook, è finita su enormi cartelli pubblicitari lungo le strade. Mentre in Italia il premier invita Umberto Bossi a «comportarsi da ministro», evitando battute come quella sui romani “porci”, e il Quirinale interviene per sanzionare i simboli “padani” indebitamente comparsi nella scuola bresciana di Adro, la Svizzera di lingua italiana si affolla di minacciosi cartelloni xenofobi contro il lavoratori stranieri: Fabrizio, piastrellista di frontiera, è diventato un topo. Di chi è stata l’idea? Mistero.
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Emigranti: Francia, quando i Rom eravamo noi
In questi giorni di caccia allo zingaro e pulizia etnica d’oltralpe, viene da parafrasare così il libro, poi opera teatrale, di Gian Antonio Stella: “Quando i Rom eravamo noi”. Già. Fra le rotte più ambite dai milioni d’italiani emigrati tra il 1890 e il secondo conflitto mondiale, v’era stata innanzitutto la vicina Francia dello sceriffo Sarkozy e del suo ministro all’emigrazione Eric Besson. Dove certamente, anche allora, l’accoglienza non era una specialità della casa. Tornando indietro di un secolo, è pacifico ricordare come la geografia indirizzò la transumanza di molti verso regioni quali la Provence-Alpes-Côte d’Azur e il Rhône-Alpes.
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Gli italiani: sanità gratuita anche per i clandestini
Per otto italiani su dieci, anche gli immigrati irregolari hanno diritto alla sanità pubblica. Lo afferma l’ultima indagine dal Censis, secondi cui l’80 per cento degli italiani chiedono che anche i clandestini abbiano accesso ai servizi sanitari pubblici. Il 65,2% degli intervistati ritiene che la tutela della salute sia un diritto inviolabile, quindi curare tutti è un atto di solidarietà irrinunciabile. Risalendo la penisola, diminuisce la quota di intervistati che parlano della salute come diritto per tutti, mentre aumentano quelli convinti che occorre assicurare la sanità anche agli irregolari per evitare il rischio di epidemie incontrollate.
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Istat: crollano i redditi, Italia sempre più povera
L’Italia è sempre più povera: il reddito lordo a disposizione delle famiglie italiane, consumatori e micro-imprese, è calato di 11 miliardi di euro nel secondo trimestre del 2009. È quanto emerge da un’indagine dell’Istat che, fornendo dati non destagionalizzati, si riferisce al secondo trimestre del 2009, e analizzati sulla base degli ultimi trimestri. Secondo l’Istat insieme al reddito si riduce anche la propensione al risparmio, che è scesa dello 0,4 punti rispetto al trimestre precedente
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Ferrero: i media oscurano la povertà, 15 milioni a rischio
I dati sulla povertà diffusi il 23 ottobre dalla Caritas italiana confermano che siamo in una fase di crisi economica e sociale senza precedenti, dal dopoguerra ad oggi. Lo denuncia Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista: «Aumentano drammaticamente le persone e le famiglie povere e quelle a rischio povertà». Per 15 milioni di italiani, i soldi sono un problema. L’emergenza non riguarda solo i 7,5 milioni ufficialmente sotto la soglia della povertà, ma altrettanti che «si collocano poco sopra
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Ponte sullo Stretto subito, cura del territorio mai
Parlando ad un convegno a Villa Madama con i vertici di Adr e Sea sullo sviluppo del sistema aeroportuale di Roma e Milano, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha dimostrato una volta di più, nel caso ce ne fosse stato ancora bisogno, l’assoluta miopia attraverso la quale le istituzioni guardano ai problemi del paese. Nonostante le ferite relative alla recente alluvione di Messina siano ancora aperte e sanguinanti, il Cavaliere si è infatti affrettato a rassicurare i siciliani e gli italiani tutti, in merito al fatto che la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina (non la risistemazione del martoriato territorio messinese ed italiano) rappresenta una priorità dello Stato.
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Good bye Billionaire, ora tocca all’altra Italia (quella vera)
Tra domenica e lunedì, qualcosa è cambiato nell’immaginario cultural-popolare italiano. Due eventi distinti, molto diversi tra loro, di gravità diversa, eppure entrambi significativi e a modo loro rivoluzionari: la pessima figura in diretta di Simona Ventura, caduta nella trappola dei Muse, scambiatisi di ruolo senza che l’ex giudice di X-Factor (e quindi esperta di musica) se ne accorgesse, e la clamorosa esclusione a vita dalla Formula Uno di Flavio Briatore, colpevole di aver costretto Nelson Piquet Jr. ad andare a sbattere per favorire l’allora compagno di squadra Fernando Alonso.
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Morire a Kabul, tra i signori dell’oppio e dell’uranio
Via le truppe dall’Afghanistan? Lo chiedono Umberto Bossi (Lega Nord) e Paolo Ferrero (Rifondazione comunista) dopo l’attentato a Kabul che il 17 settembre ha ucciso 6 parà della Folgore, ferendone altri 4 e infliggendo all’Italia il più grave lutto, dopo la strage irachena di Nassiriya. Mentre Bossi auspica che «i nostri ragazzi» tornino a casa «per Natale», Ferrero chiede il ritiro immediato: «La presenza del contingente italiano in Afghanistan è figlia di una politica assurda e sbagliata. Non è bastata neppure a garantire elezioni regolari, visti i colossali brogli da parte del governo-fantoccio di Hamid Karzai, denunciati dagli osservatori internazionali».