Archivio del Tag ‘Livio Fanzaga’
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Biglino: bugie e manipolazione zootecnica, fin dall’antichità
Ci stanno manipolando in modo “zootecnico”, come fossimo animali d’allevamento? Non c’è da stupirsene: secondo i testi antichi, è sempre successo. E l’élite che manipola l’umanità è anche quella che le impone la sua versione della storia. Lo sostiene il biblista Mauro Biglino, già autore di 19 traduzioni dell’Antico Testamento per le Edizioni San Paolo. Ridicolo, secondo Biglino, parlare di complottismo: oggi, a lanciare certe accuse sono personaggi come l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, già nunzio apostolico negli Usa, cui fa eco padre Livio Fanzaga, direttore di “Radio Maria”, ma anche un giornalista come Aldo Maria Valli, storico vaticanista della Rai, che (sul suo blog) accenna a una manipolazione occulta dell’umanità che risalirebbe almeno all’epoca della Rivoluzione Francese. Biglino va oltre: la stessa Bibbia dimostra il carattere “zootecnico” della dominazione esercitata sugli umani. E un libro come “L’altra Europa”, di Paolo Rumor, ipotizza l’esistenza di una struttura-ombra, la cui origine risalirebbe addirittura a migliaia di anni fa. A segnalare un’enorme deformazione della “storiografia” è anche un vescovo cattolico dei primissimi secoli, Eusebio di Cesarea, basandosi su un sacerdote fenicio del XII secolo avanti Cristo: la prima falsificazione l’avrebbe compiuta la casta sacerdotare, “inventando” le religioni (con tanto di miti e allegorie) per nascondere la vera storia della nostra origine.«Le sorti del mondo intero sono minacciate da una cospirazione globale: un piano mondiale, denominato Great Reset», ha scritto Viganò. «Ne è artefice un’élite che vuole sottomettere l’umanità intera, imponendo misure coercitive con cui limitare le libertà delle persone e dei popoli». In un accattivante video su YouTube, Mauro Biglino (autore di bestseller basati sulla traduzione letterale della Bibbia) mette Viganò in relazione diretta con il libro di Rumor, uscito nel 2010. “L’altra Europa” parla del memoriale del padre, Giacomo, cugino di Mariano Rumor (più volte primo ministro democristiano) e già rappresentante del Vaticano durante le trattative segrete per la rifondazione dell’Europa postbellica. Se Viganò scrive – nelle sue lettere a Trump – che questa crisi serve a «rendere irreversibile» il Grande Reset, «in nome di un’emergenza sanitaria che sempre più si rivela come strumentale alla instaurazione di una disumana tirannide senza volto», Rumor parla dell’esistenza di una “entità” super-riservata, fatta di persone che «non esitano a ricorrere a tecniche di suggestione, o dissimulazione, per pilotare l’opinione pubblica, le sue aspettative, le sue aspirazioni mentali, e conseguentemente far accettare cambiamenti strutturali che coinvolgono le comunità nazionali».«L’attività dei singoli governi – aggiunge Rumor – non sembra avere la capacità di interferire con la citata programmazione». Fuori causa anche i partiti politici, «totalmente esclusi da quella che, in gergo, viene chiamata “la Grande Opera”». Questa misteriosa “entità” sarebbe «una sorta di struttura trasversale, che funge da catalizzatrice a determinate decisioni contingenti – di natura economica, sociale e politica – in concomitanza con certi momenti storici importanti». Rumor parla di una struttura-ombra, che esisterebbe «fin dalle origini delle civiltà». La sua missione? Manipolarci, a nostra insaputa. Biglino ricorda che lo stesso Rudolf Steiner, già all’inizio del ‘900, «parlava di élite che, in modo occulto, cercano di mettere in piedi e gestire programmi di controllo dell’umanità». Le clamorose accuse di Viganò – sottolinea Biglino – sono state ora rilanciate dal direttore di “Radio Maria”, secondo cui oggi saremmo tutti vittime di «un colpo di Stato sanitario e massmediatico». Attenzione: “Radio Maria” è un network a diffusione mondiale, gestito da 20.000 volontari e seguito da 30 milioni di persone; trasmette in più di 70 nazioni, con programmi in oltre 50 lingue. Biglino non si scompone: «La gestione della storia è fondamentale, per chi vuole governare». E cita Orwell: «Chi controlla il passato controlla il futuro, e chi controlla il presente controlla il passato».Vietato stupirsene, avverte Biglino: i testi antichi ci svelano che, di fatto, siamo manipolati da sempre. Clamoroso il caso del vescovo cattolico Eusebio di Cesarea, “Padre della Chiesa”, che nel III-IV secolo rivaluta lo storico greco Filone di Byblos, il quale a sua volta presenta gli studi del sacerdote fenicio Sanchuniaton, vissuto nel XII secolo avanti Cristo. La denuncia di Sanchuniaton? Le religioni sarebbero state “inventate” dall’antica casta sacerdotale, che ha fabbricato mitologie e allegorie «per nascondere la verità» sulla reale identità delle “divinità” con cui l’uomo era stato in contatto. La stessa Bibbia, ricorda Biglino, ne fornisce una documentazione più che esplicita. Nel Deuteronomio, in premessa, al popolo che si è scelto (i giudei) Yahweh dice: «Tu dominerai molte nazioni, ma su di te esse non domineranno». E già qui, annota Biglino, si introduce il concetto di élite. «Per arrivare a questa gestione dell’umanità, bisogna che noi uomini siamo considerati come merce, come strumenti da utilizzare. Quali sono, dunque, i semi di questa concezione?». Nell’Esodo, sempre Yahweh («che quindi non è affatto onnisciente») dispone di censire la “sua” popolazione: «Aveva soprattutto bisogno di sapere su quanti maschi validi potesse contare, per combattere le sue guerre di conquista». Nel censire i giudei, Yahweh istituisce una sorta di tassazione: «Ciascuno pagherà il riscatto per la propria vita a Yahweh». In pratica: io ti censisco, e tu mi paghi. «Capite, qual è il concetto di proprietà sugli individui?». C’è anche il prezzo: mezzo siclo (circa 10 grammi d’argento).«E’ un concetto duro: io ti censisco e tu mi paghi, perché la tua vita è mia. Tu la puoi riscattare pagandola, e io – il preteso dio spirituale, trascendente, onnisciente, onnipotente – mi arricchisco con il tuo argento». Questo, osserva Biglino, «ci fa comprendere quanto i semi del passato siano presenti nell’attualità, e quanto questo ci aiuti a capire – almeno a livello ipotetico – che cosa ci stanno forse preparando, per il futuro». Tutto ha un prezzo, da versare come riscatto alla “divinità”: uomini, animali, case. Se qualcuno poi ha impegnato i suoi beni con il Tempio (cioè il “demanio” dell’epoca: il fisco), li potrà riscattare versando il loro valore, maggiorato del 20%. «In pratica: l’Iva». Ognuno ha un prezzo: un maschio dai venti ai sessant’anni “vale” 50 sicli d’argento, mentre un anziano 15, una donna 30, una vecchia 10. «Arriviamo quindi a una mercificazione addirittura spaventosa delle persone». Tutto questo, ragiona Biglino, ci fa capire come un sistema parta dall’antichità (la Bibbia), venga ipotizzato anche da famiglie politiche importanti (i Rumor) e venga documentato da scrittori del 1.200 avanti Cristo (Sanchuniaton). «Un sistema che si è davvero protratto nei secoli, e che dice: io controllo il passato, e attraverso la gestione delle conoscenze del passato gestisco il presente e programmo il futuro. Non meravigliamoci, se qualcuno dice che oggi sarebbe in atto una programmazione sociale di tipo zootecnico, su scala mondiale».Ci stanno manipolando in modo “zootecnico”, come fossimo animali d’allevamento? Non c’è da stupirsene: secondo i testi antichi, è sempre successo. E l’élite che manipola l’umanità è anche quella che le impone la sua versione della storia. Lo sostiene il biblista Mauro Biglino, già autore di 19 traduzioni dell’Antico Testamento per le Edizioni San Paolo. Ridicolo, secondo Biglino, parlare di complottismo: oggi, a lanciare certe accuse sono personaggi come l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, già nunzio apostolico negli Usa, cui fa eco padre Livio Fanzaga, direttore di “Radio Maria”, ma anche un giornalista come Aldo Maria Valli, storico vaticanista della Rai, che (sul suo blog) accenna a una manipolazione occulta dell’umanità che risalirebbe almeno all’epoca della Rivoluzione Francese. Biglino va oltre: la stessa Bibbia dimostra il carattere “zootecnico” della dominazione esercitata sugli umani. E un libro come “L’altra Europa”, di Paolo Rumor, ipotizza l’esistenza di una struttura-ombra, la cui origine risalirebbe addirittura a migliaia di anni fa. A segnalare un’enorme deformazione della “storiografia” è anche un vescovo cattolico dei primissimi secoli, Eusebio di Cesarea, basandosi su un sacerdote fenicio del XII secolo avanti Cristo: la prima falsificazione l’avrebbe compiuta la casta sacerdotare, “inventando” le religioni (con tanto di miti e allegorie) per nascondere la vera storia della nostra origine.
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Radio Maria: il coronavirus è un castigo di Dio, colpa nostra
«Il coronavirus come una delle piaghe inviate da Dio sugli uomini per convertirli». La singolare tesi arriva da “Radio Maria”, l’emittente cattolica con share altissimi a livello nazionale. In uno dei programmi più seguiti – quello delle prediche di padre Livio Fanzaga, un ultrà della fede che solitamente fa riferimento ai messaggi “sovrannaturali” della Madonna di Medjugorje – è stata avanzata la singolare congettura, scrive il “Messaggero”. Sull’origine del coronavirus, «la pandemia che si è abbattuta sull’umanità», il sacerdote di Dalmine, nel Bergamasco, ha ben pochi dubbi: si tratterebbe di «un avvertimento che arriva direttamente dalla vergine di Medjugorje e che sarebbe stato veicolato attraverso i veggenti in uno dei messaggi periodici». Ai microfoni di “Radio Maria”, continua il “Messaggero”, l’epidemia viene prima accostata simbolicamente a quella raccontate dal Manzoni a Milano nel 1600, poi alla peste nera immortalata da Boccaccio nell’alto medioevo, e infine alla Spagnola che fece un’ecatombe di vittime nella prima decade del secolo scorso. Tutti segni, secondo “padre Livio”, per convertire l’umanità alla fede cattolica e al ritorno del sacro, di cui il Vaticano si considera “esclusivista”.«La natura è ormai ostile a noi e con questo coronavirus abbiamo aperto gli occhi, perché è arrivato in un momento propizio: basta ascoltare il messaggio della Madonna di Medjugorie dato a Ivan il 17 settembre, nel quale afferma che si sta realizzando il periodo di Satana». Quindi l’epidemia, prosegue il sacerdote, è vista come una punizione divina, un segnale di allerta, un avvertimento per indicare ai fedeli di ritornare alla via maestra. “Padre Livio” ricorda anche che la presunta pandemia (finora, tecnicamente, solo “epidemia”) ha avuto avvio in Cina, «un paese dove avvengono persecuzioni anticristiane». Il morbo si è poi trasferito in Italia, dove il secolarismo starebbe cancellando i tratti del sacro e le radici della fede nazionale. «Si tratta di un ammonimento che ci dice che ci vuole poco per metterci in ginocchio», e che «bisogna tenere sempre in mano la corona del rosario», avverte Livio Fanzaga. Per lui, «il tempo dei segreti si avvicina», conclude il “profeta” radiofonico, con la consueta sobrietà. E non è che l’inizio: «Ci saranno cose terribili, come guerre, epidemie, sconvolgimenti della natura».“Radio Maria”, l’emittente cattolica più ascoltata al mondo, si definisce «una radio ecclesiale privata, sostenuta unicamente dalla preghiera, dai sacrifici e dalle offerte dei suoi ascoltatori: un miracolo di volontariato». Nel 2016, “Repubblica” scriveva: «L’emittente ha ricevuto in tre anni oltre due milioni di fondi statali». Pesanti le critiche della Corte dei Conti per l’assenza di criteri per assegnarli. Forti anche le polemiche politiche per l’anatema di “Radio Maria” contro lo Stato italiano, “colpevole” di aver varato le unioni civili. Uno speaker, padre Giovanni Cavalcoli, è stato sospeso dopo le sue affermazioni sul terremoto come «castigo di Dio». Fondata nel 1987, “Radio Maria” vanta 150 conduttori, 50 tecnici e 80 studi mobili, trasmettendo in ogni continente. Il “miracolo di volontariato” diffonde le sue frequenze attraverso 84 reti in ben 77 nazioni, supportate da altre 22 stazioni radiofoniche che trasmettono anche nella lingua locale.Il direttore, “padre Livio”, classe 1940, ordinato sacerdote nell’ordine dei Padri Scolopi, nel 1966 si è laureato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma (poi anche in filosofia alla Cattolica di Milano). Folgorato nel 1987 da un pellegrinaggio a Medjugorje, Livio Fanzaga si sente, da allora, il megafono italiano della presunta apparizione “soprannaturale” in Croazia, rispetto alla quale il Vaticano stesso resta tuttora estremamente prudente. Fanzaga è anche autore di una quantità pressoché sterminata di libelli, promossi da “Radio Maria”, i cui titoli parlano da soli: “L’umanità al bivio, Medjugorje nel tempo dell’impostura anticristica”. Oppure: “L’Apocalisse è cominciata”, “L’inganno del modernismo”, “La donna e il drago”, “Inchiesta sull’inferno”. «L’Apocalisse – scrive Fanzaga – offre una chiave di interpretazione che, per i credenti, è l’unica che permette di mettere a fuoco l’attuale fase del cammino umano, caratterizzata da un attacco virulento dell’impero delle tenebre, volto a dissolvere la fede, scompaginare la Chiesa, cancellare la presenza di Gesù Cristo e intronizzare l’uomo al posto di Dio, in modo tale che Satana possa riprendersi il dominio del mondo e trasformarlo nel suo regno di morte». Da qui al coronavirus, come si può capire, il passo è brevissimo.«Il coronavirus come una delle piaghe inviate da Dio sugli uomini per convertirli». La singolare tesi arriva da “Radio Maria”, l’emittente cattolica con share altissimi a livello nazionale. In uno dei programmi più seguiti – quello delle prediche di padre Livio Fanzaga, un ultrà della fede che solitamente fa riferimento ai messaggi “sovrannaturali” della Madonna di Medjugorje – è stata avanzata la singolare congettura, scrive il “Messaggero“. Sull’origine del coronavirus, «la pandemia che si è abbattuta sull’umanità», il sacerdote di Dalmine, nel Bergamasco, ha ben pochi dubbi: si tratterebbe di «un avvertimento che arriva direttamente dalla vergine di Medjugorje e che sarebbe stato veicolato attraverso i veggenti in uno dei messaggi periodici». Ai microfoni di “Radio Maria”, continua il “Messaggero”, l’epidemia viene prima accostata simbolicamente a quella raccontate dal Manzoni a Milano nel 1600, poi alla peste nera immortalata da Boccaccio nell’alto medioevo, e infine alla Spagnola che fece un’ecatombe di vittime nella prima decade del secolo scorso. Tutti segni, secondo “padre Livio”, per convertire l’umanità alla fede cattolica e al ritorno del sacro, di cui il Vaticano si considera “esclusivista”.