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Benessere, non Pil: avanzano le idee della Decrescita
Da alcuni anni Maurizio Pallante ed il Movimento per la Decrescita Felice mettono al centro dei loro discorsi e delle loro proposte la contestazione al Pil come metro di misura del benessere dei popoli e delle nazioni. Dopo essere stati definiti molte volte dei catastrofisti, dei retrogradi se non addirittura degli ingenui, il profondo senso della messa in discussione di un certo tipo di sviluppo e di una impossibile crescita economica illimitata è stato recepito anche dai massimi livelli del mondo politico europeo. Non più un discorso per “pochi intimi”, la Decrescita si è fatta spazio in ogni ambito.
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Grillo: salute e ricerca, contro la mafia della sanità
Salvare la salute per guarire l’Italia. Beppe Grillo parte dalla sanità per lanciare il programma politico del suo nuovo, dirompente movimento civico: «La salute è il nuovo eldorado dei politici e delle mafie. Un fiume di denaro pubblico. Tutto sotto controllo e tutto in realtà incontrollato». La salute, accusa Grillo attraverso il suo blog, «è denaro contante per la politica e la criminalità organizzata, un pozzo di San Patrizio. La nuova frontiera dell’assalto al denaro pubblico, Sanitopoli». Inoltre, aggiunge con una battuta, per un ammalato l’Italia federale è già realtà: «Se abiti al Sud o nelle isole, quasi sempre devi emigrare al Nord per farti curare, oppure puoi morire sul posto».
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Beha, il funerale del Pd: no democratic, no party
Ma sì, parliamo del Pd, il partito “che non proietta l’ombra” per manifesta inconsistenza identitaria mentre siamo costretti dalla realtà illegal-precipitosa a parlare ogni giorno del soi dicent Re Sole e della sua corte. Parliamo di un partito “mai nato” parafrasando il fallaciano Rutelli da venticinque anni in sala parto della partitocrazia italiana a fianco della “Morgue” della politica, mentre il mondo ci dice della immane tragedia indonesiana, dei 40 morti di cancro a Praia a Mare per aver respirato coloranti in una fabbrica tessile secondo la Procura di Paola, della richiesta del pm di 13 anni per Pollari per il sequestro Abu Omar di cui lo stesso Rutelli parla assai meno volentieri…
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Lerner: date a Messina quel che le serve davvero
«Nella città dello Stretto il numero dei dispersi nel fango è ancora talmente elevato che si temono cinquanta morti. Persone che vivevano nel pericolo senza che alcuna autorità pubblica muovesse un dito». La cronaca ci mette impietosamente davanti agli occhi il terrore, le sofferenze e le devastazioni inflitte alla popolazione delle periferie montane di Messina: «Stiamo parlando di una delle regioni, la Sicilia, e di una delle città, Messina, peggio amministrate d’Italia», scrive Gad Lerner sul suo blog, facendo eco all’allarme lanciato dal capo della protezione civile, Guido Bertolaso: edilizia scriteriata e abusiva, abitazioni costruite su versanti franosi e sul letto dei torrenti.
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Edelman, l’ultimo eroe della grande storia europea
Salvare vite umane. Come medico e come combattente. Ci sono uomini a cui la storia chiede un conto speciale. Uomini che, alla storia, rispondono sì. Marek Edelman è morto all’età di novant’anni, nella sua Polonia. Ne aveva solo 22 quando, nella primavera del 1943, difese coi denti gli ultimi bunker del Ghetto di Varsavia, durante l’eroica e disperata rivolta degli ebrei condannati alle camere a gas. Era socialista e non-sionista. Fece infuriare il governo di Tel Aviv quando, nel 2002, inviò un appello ai combattenti palestinesi, riconoscendone la legittimità: deponete le armi, scrisse, e fate la pace con Israele.
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Latte crudo gratis, dalla cascina nel cuore della città
Latte crudo, gratis, per tutti i bambini. Lo offre il 4 ottobre Cascina Roccafranca, il centro culturale torinese di via Rubino, un presidio socio-culturale ricavato da quella che fino a qualche decennio fa era una fattoria e oggi è il centro di animazione del quartiere. Latte crudo, dunque, per promovere un prodotto sano e gennuino, che proviene direttamente dal produttore e, per raggiungere il consumatore, fa pochissima strada.
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De Carlo: liberare la politica, ascoltare gli scrittori
Pensate che bella una politica in cui i politici facessero il loro lavoro, proprio quello per cui vengono eletti: amministrare il paese, organizzarne il funzionamento, ingegnarsi su come farlo andare al meglio. Basta con le girandole di dichiarazioni che soffocano le notizie nei telegiornali, basta con i salotti televisivi dall’alba alla notte fonda, basta con i politici nelle librerie a presentare i loro libri, basta con i giri e le apparizioni qua e là come una compagnia teatrale in perenne tournée. Vorrei una politica in contatto con i cittadini, non nel senso di rappresentazione di clientele, ma in quello semplice e chiaro di ascoltare bisogni e richieste e cercare di dare risposte.
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Kasyanov: come l’Europa finanziò la rielezione di Eltsin
«Siamo in emergenza, mi servono soldi: se non pago le pensioni e gli stipendi ai militari entro il Primo Maggio, come ho promesso, qui può succedere di tutto». Parola di Boris Eltsin. Nel 1996, il presidente russo rivolse questa pressante richiesta d’aiuto al presidente francese Jacques Chirac e al cancelliere tedesco Helmut Kohl. Lo rivela il libro che sta per pubblicare Mikhail Kasyanov, premier a Mosca dal 2000 al 2004 e soprannominato “mister 2%”, annota Giulietto Chiesa, «in ricordo della percentuale che, come primo ministro di Russia, sembra percepisse in occasione di ogni affare di Stato».
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Finiguerra: quasi quasi mi iscrivo al Pd (della valle di Susa)
Così, i sindaci valsusini del Partito democratico, per l’elezione della nuova Comunità montana, si sono rifiutati di stringere un accordo con i sindaci del Popolo della Libertà, come richiesto e promosso dai vertici piemontesi e non solo del Pd. Al contrario hanno cercato e trovato un’intesa con i sindaci No-Tav. Un’intesa che potrebbe riuscire a far saltare il progetto Tav, da anni contestato dall’intera val di Susa. Sergio Chiamparino, leader maximo piemontese del Pd, e Mercedes Bresso, governatrice della Regione Sabauda, sono su tutte le furie. Rilasciano dichiarazioni al vetriolo nei confronti dei dissidenti. Arrivano addirittura ad invocare l’intervento del governo. Per decreto!!!
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Fini querelato, ma rinuncia al Lodo Alfano: processatemi
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha deciso di rinunciare alla protezione offerta dal Lodo Alfano, che assicura la non punibilità delle massime cariche istituzionali, mettendole al riparo da eventuali iniziative giudiziarie. L’inquilino di Montecitorio, colpito da un procedimento nei suoi confronti che nasce da una querela di Henry John Woodcock, ex pm di Potenza, per le parole pronunciate dall’ex leader di An a “Porta a Porta”, ha scelto di difendersi in aula dalle accuse, come un qualsiasi cittadino.
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Ferrero: liberiamoci di Berlusconi, poi una Linke italiana
Riforma elettorale per metter fine al bipartitismo e legge sul conflitto d’interessi per neutralizzare il vantaggio mediatico di Berlusconi. All’indomani del voto tedesco, che ha liquidato la sinistra moderata rilanciando la Linke di Oskar Lafontaine, il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, si dichiara disponibile a sostenere, nel caso, un governo d’emergenza che in Italia riscriva le regole. «Sono pronto ad allearmi anche col diavolo». Persino con l’Udc di Cuffaro, gli domanda il “Riformista”? «Se c’è un problema di democrazia si fa un’alleanza per ripristinare le regole democratiche e poi si vota». Dopodiché, aggiunge Ferrero, serve una federazione di sinistra per archiviare il Pd.
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La lezione di Guido, leader gay dei liberali tedeschi
«La stragrande maggioranza della popolazione non ha nessun problema con la mia vita privata». Così, semplicemente, Guido Westerwelle, vero trionfatore delle elezioni tedesche e quasi sicuramente prossimo vicecancelliere, ha accantonato il “problema”. Che, poi, problema non è più, a quanto pare. Almeno in Germania, e in buona parte d’Europa. Neanche per i cristianodemocratici di Angela Merkel (anzi, qualche spiacevole critica sulla sua possibile nomina a ministro degli Esteri è arrivata da un esponente socialdemocratico).