Archivio del Tag ‘Oceano Pacifico’
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Migrazioni climatiche: ogni anno, milioni di persone in fuga
La Terra si riscalda troppo e fa avanzare il deserto oppure le acque, che sommergono intere regioni. Siccità o inondazioni, stesso risultato: un esodo biblico, con la fuga di milioni di persone, specie dalle aree sovrappopolate dell’Asia e del Pacifico, dov’è più forte l’esplosione demografica degli ultimi anni. Solo nell’ultimo biennio, secondo gli osservatori più attenti, più di 42 milioni di persone sono state costrette a lasciare le proprie case. E la situazione è destinata a peggiorare: «I cambiamenti climatici aumenteranno la frequenza e la gravità di tali eventi, rendendo zone sempre più ampie inospitali e insicure per gli insediamenti umani», afferma nel suo ultimo rapporto l’Asian Development Bank. Emergenza anche economica, ad aggravare il bilancio della crisi: alluvioni, terremoti, siccità e incendi ci costano sempre di più, e la colpa è del “climate change”. Un conto salatissimo per l’umanità: 300 miliardi di euro, solo nel 2011, cioè il doppio dell’anno precedente.
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Fukushima, le radiazioni sono il doppio di quelle dichiarate
La Terra ha subito il doppio delle radiazioni finora dichiarate, dopo l’incidente nucleare di Fukushima l’11 marzo scorso. Per avere l’esatta misura dell’inquinamento radioattivo basta infatti estendere le rilevazioni: se si oltrepassano i confini del Giappone, si scopre che la nube velenosa ha contaminato una vasta area dell’Oceano Pacifico, sul quale peraltro “naviga” un’altra minaccia: l’enorme distesa di rifiuti e macerie finiti in mare in seguito al doppio cataclisma nipponico, terremoto e tsunami, raggiungerà la costa occidentale degli Stati Uniti già nel 2014. Si tratta di almeno 20 milioni di tonnellate di rifiuti, ad aggravare il bilancio di un disastro ambientale senza precedenti nella storia, a cominciare dall’incidente atomico, gravemente sottostimato.
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Southcom, gli Usa riprendono il controllo del Sud America
Mentre Barack Obama apprendeva dell’assegnazione del Nobel per la Pace, il Pentagono annunciava il varo della più potente task force aeronavale americana dai tempi della Guerra del Golfo, il Carrier Strike Group Csg-1, con base a San Diego in California. Navi, aerei, elicotteri, missili. Una micidiale potenza di fuoco, incaricata di controllare da vicino il Sud America. Prima missione, primavera 2010. Obiettivo: proiettare, con le armi, il ruolo degli Usa nel continente latinoamericano agitato da governi non più allineati, guidati da leader ribelli come Chavez e Morales, o indipendenti come Lula.